Focus: Amministrazione
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Guida 2025 al DU, Documento Unico di Circolazione e Proprietà del veicolo

Come si chiama la carta d’identità dell’auto e della moto? DU: Documento Unico di Circolazione e Proprietà del veicolo. Che ha unificato, dal 2021, i precedenti Carta di Circolazione e Certificato di Proprietà (nella versione cartacea e digitale).

Ormai, per tutte le immatricolazioni di veicoli nuovi e usati, così come per i trasferimenti di proprietà, si utilizza il Documento Unico. I vecchi certificati separati stanno diventando sempre più rari e, alla prima operazione burocratica riguardante il mezzo, vengono automaticamente sostituiti dal DU.

Per consuetudine, però, molti continuano a chiamarlo “libretto”, rifacendosi alla classica richiesta delle Forze dell’ordine durante un controllo: “Favorisca patente e libretto, per favore”.

Sommario

Quali informazioni include il Documento Unico di Circolazione e Proprietà

Dal 1° ottobre 2021, per tutte le pratiche che richiedono il rilascio dei documenti veicolari, viene emesso unicamente il Documento Unico. Riunisce: Carta di Circolazione (“libretto”) rilasciata dalla Motorizzazione Civile provinciale; e Certificato di Proprietà, emesso dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA) tenuto dall’ACI (Automobile Club d’Italia). Quali informazioni include?

  1. Caratteristiche tecniche del mezzo. Questa sezione è l’identikit dell'auto. Ogni dettaglio è registrato per garantire la sua univocità e conformità alle normative vigenti.

a) Marca e modello: informazione fondamentale per l'identificazione e per la ricerca di ricambi o specifiche tecniche. b) Numero di telaio (VIN - Vehicle Identification Number): un codice alfanumerico unico di 17 caratteri che identifica in modo univoco ogni singolo veicolo prodotto al mondo; come il codice fiscale di un’auto e viene utilizzato per tracciare la sua storia, dalla produzione alla rottamazione. c) Targa: l’identificativo alfanumerico che permette di distinguere un veicolo da tutti gli altri in circolazione in Italia; in caso di vendita, rimane generalmente assegnata al mezzo (salvo specifiche procedure di reimmatricolazione). d) Data di prima immatricolazione: indica giorno, mese e anno in cui il veicolo è stato immatricolato per la prima volta, diventando autorizzato a circolare su strada; serve anche per calcolare l'anzianità del veicolo e per alcune scadenze amministrative. e) Tipo di alimentazione: specifica la fonte di energia primaria utilizzata dal motore (benzina, diesel, GPL, metano, elettrico, ibrido); essenziale per la classificazione ambientale e per eventuali restrizioni alla circolazione. f) Cilindrata: misurata in centimetri cubici (cc), indica il volume totale dei cilindri del motore; è spesso un indicatore della potenza e delle prestazioni del veicolo, oltre che un parametro per il calcolo del bollo auto (tassa di proprietà regionale) e dell’assicurazione. g) Potenza: solitamente espressa in kilowatt (kW) e talvolta anche in cavalli vapore (CV), indica la capacità del motore di generare lavoro, per valutare le prestazioni del mezzo. h) Classe ambientale Euro: indica la conformità del veicolo alle normative europee sulle emissioni inquinanti (esempio Euro 6); classificazione fondamentale per stabilire se un veicolo può circolare in determinate Zone a Traffico Limitato (come Area B e Area C di Milano) o durante i blocchi del traffico.

  1. Dati dell’intestatario o dell’utilizzatore Principale. Questa sezione identifica la persona fisica o giuridica a cui il veicolo è legalmente intestato. In caso di noleggio a lungo termine, vengono riportati i dati dell'utilizzatore principale, ovvero colui che ha la disponibilità e la responsabilità principale del veicolo per la durata del contratto. a) Intestatario: per le persone fisiche, include nome, cognome, data e luogo di nascita, residenza e codice fiscale. Per le persone giuridiche (aziende, società), include la denominazione, la sede legale e il codice fiscale/partita IVA. b) Utilizzatore principale (in caso di noleggio a lungo termine): vengono riportate le informazioni anagrafiche o la denominazione e la sede dell’azienda che utilizza il mezzo.

  2. Condizione giuridico-patrimoniale del veicolo: delle novità più importanti introdotte dal Documento Unico, in quanto integra informazioni precedentemente contenute nel Certificato di Proprietà.

a) Eventuali ipoteche, ossia diritti reali di garanzia a favore di un creditore (solitamente una finanziaria) a fronte di un finanziamento per l’acquisto del mezzo; la presenza di un’ipoteca limita la possibilità di vendere il veicolo senza il consenso del creditore. b) Blocchi amministrativi. Parliamo di fermo amministrativo, ganasce fiscali. Segnala eventuali provvedimenti emessi da enti pubblici (Agenzia delle Entrate, Regioni, Comuni) che impediscono la circolazione e la vendita del veicolo fino alla risoluzione della pendenza: pagamento di tasse, bolli auto, multe da Codice della Strada. c) Provvedimenti giudiziari: indica la presenza di eventuali sequestri, pignoramenti o altre misure restrittive disposte dall'autorità giudiziaria sul mezzo. d) Registrazioni al PRA, Pubblico Registro Automobilistico, garantendo la sua tracciabilità giuridica.

  1. Cessazione della circolazione dovuta a due eventi.

a) Rottamazione: l’auto è stata demolita presso un centro di raccolta autorizzato e non è più idonea alla circolazione. b) Esportazione: segnala che il veicolo è stato venduto e immatricolato in un altro Paese, cessando la sua registrazione in Italia.

Cosa fare in caso di smarrimento del Documento Unico di Circolazione e Proprietà

  1. Entro 48 ore dalla constatazione della perdita, recarsi presso un ufficio delle Forze dell’ordine (Carabinieri, Polizia di Stato, Polizia Locale) per denunciare lo smarrimento del documento. Fornire tutti i dettagli del veicolo e, se possibile, avere con sé una fotocopia del Documento Unico.

  2. Le autorità competenti rilasciano un permesso di circolazione provvisorio valido per 30 giorni: consente di utilizzare il veicolo in attesa del rilascio del duplicato del Documento Unico.

  3. Per avviare la pratica di duplicato, è necessario presentare la richiesta alla Motorizzazione Civile in due modi.

a) Direttamente presso la Motorizzazione Civile competente per il luogo di residenza dell'intestatario del veicolo. b) Tramite il Portale dell’Automobilista: il sito del ministero delle Infrastrutture offre la possibilità di scaricare il modulo TT 2119 necessario per la richiesta. In alcuni casi, è possibile avviare la procedura online, ma potrebbe comunque essere richiesta la presentazione di documentazione fisica.

  1. Compilare il Modulo TT 2119.

  2. Allegare la seguente documentazione. a) La denuncia di smarrimento rilasciata dalle Forze dell'Ordine (in originale o in copia conforme). b) Il permesso di circolazione provvisorio (in originale). c) La ricevuta del versamento di 10,2 euro sul conto corrente postale 900. d) Una copia di un documento d'identità valido dell'intestatario del veicolo. e) Se la richiesta è presentata da una persona diversa, è necessario allegare una delega semplice firmata dall’intestatario, unitamente alla fotocopia dei documenti d’identità validi del delegato e del delegante.

  3. Presentare la richiesta in Motorizzazione. In genere, il nuovo Documento Unico viene spedito all’indirizzo di residenza dell'intestatario tramite raccomandata con ricevuta di ritorno. I tempi di attesa possono variare a seconda del carico di lavoro dell’ufficio. In alternativa, è possibile rivolgersi a un ufficio dell'Automobile Club d'Italia (ACI) o a un’agenzia di pratiche auto. Questi intermediari offrono un servizio di assistenza per la presentazione della richiesta di duplicato, ma prevedono un costo aggiuntivo.

Documento Unico deteriorato: che fare

Un Documento Unico rovinato, illeggibile o danneggiato rischia di non essere valido. Serve la richiesta di una copia sostitutiva. Come? Scaricare o ritirare il Modulo TT 2119, compilarlo e firmarlo, allegare il Documento Unico originale rovinato. Serve la ricevuta del pagamento PagoPA (relativa alle tariffe specifiche per la richiesta di duplicato per deterioramento) effettuato online o presso i punti fisici abilitati (banche, poste, tabaccherie). Una copia di un documento d'identità valido dell'intestatario del veicolo.

Presentare la richiesta presso la Motorizzazione Civile, che provvede al rilascio del duplicato del Documento Unico. In alcuni casi, il duplicato potrebbe essere rilasciato contestualmente alla presentazione della domanda, mentre in altri potrebbe essere spedito all'indirizzo di residenza tramite raccomandata. Anche per la richiesta di duplicato, è possibile avvalersi dei servizi di un ufficio ACI o di un’agenzia di pratiche auto, con i relativi costi aggiuntivi.

FAQ

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