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Adblue

AdBlue per auto Diesel: cos’è e a che serve

L’AdBlue è un DEF, un Diesel Exaust Fluid: soluzione per ridurre le emissioni nei motori Diesel costituita da acqua deionizzata (da cui è stata estratta la componente salina) e urea (diammide dell’acido carbonico).

Così, i dannosi ossidi di azoto si trasformano in azoto innocuo e vapore acqueo. Un prodotto indispensabile per il funzionamento delle vetture Diesel dotate di catalizzatore SCR (Selective Catalytic Reduction), il più efficace nell’abbattere le emissioni di ossidi di azoto.

Sommario

AdBlue: di che si tratta

L’AdBlue è un liquido incolore e inodore, composto da una soluzione di urea ad alta purezza in acqua demineralizzata. Per comprendere il suo ruolo, vediamo prima ill funzionamento del sistema SCR. I motori Diesel producono ossidi di azoto (NOx) durante il processo di combustione, gas dannosi per salute umana e ambiente, contribuendo alla formazione di smog e piogge acide. La tecnologia SCR rappresenta una soluzione efficace per abbattere questi NOx in sostanze innocue: azoto (N₂) e acqua (H₂O). Il cuore del sistema SCR è un catalizzatore speciale, che funziona così.

  1. L’AdBlue viene iniettato con precisione nel flusso dei gas di scarico, a monte del catalizzatore SCR. La quantità iniettata è dosata dalla centralina.

  2. Il calore elevato dei gas di scarico (da 200 °C) innesca una reazione chimica: l’idrolisi. L’urea dell’AdBlue si decompone in ammoniaca (NH3​) e anidride carbonica (CO2​).​ L’ammoniaca - tossica e corrosiva - non viene stoccata nel veicolo.

  3. Il catalizzatore SCR è costituito da materiali ceramici porosi impregnati con metalli di transizione: vanadio, tungsteno, molibdeno o zeoliti contenenti rame o ferro. Quando i gas di scarico passano attraverso il catalizzatore, avvengono le reazioni di riduzione selettiva.

In numeri, il catalizzatore SCR funziona grazie all’immissione nel condotto di scarico di un agente riducente formato da una soluzione al 32,5% di urea tecnica e acqua: l’AdBlue. Da 200 °C e in presenza di vapore acqueo, l’urea si trasforma in ammoniaca (non usata come fluido di base, in quanto tossica) e anidride carbonica. Infine, l’ammoniaca poi reagisce con gli ossidi di azoto formando azoto e acqua.

Marchio registrato

AdBlue è un marchio registrato dalla Verband der Automobilindustrie (VDA), l’associazione tedesca dell’industria automobilistica. La sostanza è conosciuta anche come Diesel Exhaust Fluid (DEF) in Nord America e ARLA 32 in Brasile. A prescindere, il prodotto deve sempre rispettare lo standard ISO 22241, che ne definisce composizione, purezza e caratteristiche. Questo standard garantisce che il fluido utilizzato nei sistemi SCR sia efficace e non danneggi l’auto a gasolio. Devono esserci la corretta concentrazione di urea (32,5% in peso), e un basso contenuto di impurità (come metalli pesanti, fosfati e aldeidi).

Siccome le norme ambientali Euro imposte da Bruxelles sono sempre più severe, il sistema SCR con AdBlue è una tecnologia chiave o per rispettare questi limiti oppure per evitare che quelle vetture subiscano troppe limitazioni alla circolazione a livello locale. Insomma, l’Unione Europea era e resta della sua idea: bando delle auto termiche nel 2035, sebbene queste siano sempre più pulite ed efficienti.

Se l’AdBlue finisce, cosa succede

Le macchine a gasolio moderne dotate di sistema SCR sono provviste di un serbatoio separato per l’AdBlue, di dimensioni inferiori rispetto a quello del Diesel. Il consumo di AdBlue è variabile e dipende da diversi fattori, tra cui lo stile di guida, il carico del mezzo e le condizioni del motore. In genere, un pieno di AdBlue dura migliaia di chilometri. Comunque, i mezzi sono equipaggiati con un sistema di monitoraggio del livello di AdBlue che avvisa quando il livello è basso. ​​Almeno 2.400 km prima che il reagente si consumi, un alert indica la percorrenza residua.

Attenzione a non ignorare questi “allarmi”: se il serbatoio AdBlue si svuota, il mezzo potrebbe entrare in modalità di emergenza (limp mode), con una riduzione della potenza e della velocità massima. In alcuni casi, il propulsore rischia di non riavviarsi fino a quando non si fa il rabbocco di AdBlue. Obiettivo del meccanismo, prevenire la circolazione di auto che superano i limiti di emissione consentiti, e quindi impedire che l’inquinamento salga.

Indicativamente, si fanno 10.000 km senza rabbocchi, ma succede di intervenire più spesso secondo la capienza del serbatoio (da 11 a 30 litri) e lo stile di guida, tenendo conto che il consumo del reagente arriva al 5% di quello del gasolio.

Rifornimento di AdBlue: il prezzo

Le taniche di AdBlue si comprano nelle stazioni di servizio, nei negozi di ricambi e negli ipermercati. Per evitare fuoriuscite di liquido (non dannose), utilizzare mescitori da avvitare a tanica e bocchettone del serbatoio, piazzato accanto a quello del gasolio e riconoscibile per il tappo azzurro. In molte stazioni di servizio (soprattutto lungo le autostrade), ci sono pompe per fare rifornimento di AdBlue. È fondamentale utilizzare sempre quello conforme allo standard ISO 22241 per evitare danni al sistema SCR. Evitare la contaminazione con altre sostanze, in particolare col gasolio: potrebbe compromettere il funzionamento del sistema catalitico.

Un litro di Adblue costa circa 70 centesimi di euro al litro, mentre i fustini vanno da 1 a 2,5 euro al litro. Il più costoso è quello di sintesi, che parte dall’urea allo stato liquido: di purezza superiore. In quello per dissoluzione, l’urea è solidificata: più possibilità di contaminazione con sostanze che nel tempo potrebbero causare danni al dosatore dell’AdBlue o al catalizzatore SCR.

FAQ

È un DEF, un Diesel Exaust Fluid, una soluzione fondamentale per ridurre le emissioni nei motori Diesel, costituito specie da acqua deionizzata (da cui è stata estratta la componente salina) e urea (diammide dell’acido carbonico), che aiutano a convertire i dannosi ossidi di azoto in azoto innocuo e vapore acqueo.

L’AdBlue viene iniettato con precisione nel flusso dei gas di scarico, a monte del catalizzatore SCR. La quantità iniettata è dosata dalla centralina elettronica del veicolo in base ai parametri di funzionamento del motore e al carico. Il calore elevato dei gas di scarico (a partire da circa 200 °C) innesca una reazione chimica chiamata idrolisi. Quando i gas di scarico, contenenti NOx e ammoniaca, passano attraverso il catalizzatore, avvengono le reazioni di riduzione selettiva.

Sì, dalla Verband der Automobilindustrie (VDA), l’associazione tedesca dell’industria automobilistica. Tuttavia, la sostanza è conosciuta anche come Diesel Exhaust Fluid (DEF) in Nord America e ARLA 32 in Brasile. A prescindere, il prodotto deve sempre rispettare lo standard ISO 22241, che ne definisce composizione, purezza e caratteristiche di qualità.

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