Focus: Diritto auto
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Multa con il semaforo rosso: i rischi e come non perdere punti

È la prima regola che i bambini imparano a scuola in fatto di educazione stradale: col semaforo rosso, ci si ferma.

Come stabilisce l’articolo 41 del Codice della Strada con riferimento alle luci delle lanterne semaforiche veicolari normali di forma circolare, il verde significa via libera, mentre il giallo è il preavviso di arresto e il rosso indica l’obbligo di arresto. Enorme il pericolo per la sicurezza quando un utente non rispetta il rosso, col rischio di incidenti gravi se non mortali agli incroci. Ma forse non tutti sanno con precisione che passare col semaforo rosso comporta diverse sanzioni a carico dell’automobilista.

Sommario

Passare col semaforo rosso: le sanzioni

La multa 167 euro, più il taglio di sei punti della patente.

In caso di recidiva biennale, ossia due rossi in due anni, multa di 167 euro, taglio di sei punti, e sospensione della patente da uno a tre mesi (la durata la decide il Prefetto).

Passare col semaforo rosso: contestazione immediata (rara)

Se Polizia o Carabinieri fermano l’automobilista subito dopo che questi è passato col rosso, la multa 167 euro, più il taglio di sei punti della patente (articolo 146 del Codice della Strada). Si chiama contestazione immediata dell’infrazione, ma si verifica molto di rado perché i Comuni tendono sempre più a impiegare le telecamere per rilevare le violazioni da remoto in automatico.

Passare col semaforo rosso: contestazione immediata (caso classico)

Se una telecamera a un incrocio immortala l’auto che passa col rosso, la multa arriva a casa del proprietario della vettura entro 90 giorni dall’infrazione. La sanzione è di 167 euro, più una quindicina di euro di spese di notifica per un totale di 182 euro. Più il taglio di sei punti. Questo è il caso classico, che si verifica grazie alla presenza di un numero elevatissimo di occhi elettronici perfettamente omologati per essere impiegati dai Comuni.

Il proprietario dell’auto deve comunicare - entro 60 giorni dalla notifica della multa - alle Forze dell’ordine il nome del guidatore: a questi verranno tolti i sei punti della patente (articolo 126 bis del Codice della Strada). Proprietario e guidatore spesso coincidono, ma a volte il primo presta o dà in uso la macchina a familiari o amici. Se il proprietario non ricorda il nome del guidatore, subirà una multa supplementare di 291 euro, più circa 15 euro di spese di spedizione: totale 306 euro.

Qualora il titolare paghi la multa normale più quella supplementare, in tutto fanno 488 euro (con eventuale sconto del 30% versando il dovuto entro cinque giorni dalla notifica di ognuno dei due verbali). Quest’ulteriore verbale non costituisce una facoltà, bensì un obbligo per il Comando che non ha ricevuto i dati.

C’è un modo per non perdere punti-patente quando si passa col semaforo rosso?

In caso di contestazione immediata per passaggio col rosso (raro), il guidatore perde subito i punti-patente. Se invece (come succede quasi sempre), il proprietario riceve a casa la multa, allora le situazioni sono due, come su illustrato.

  1. Il titolare del mezzo comunica alle Forze dell’ordine il nome del guidatore, a cui verranno tolti i sei punti della patente.

  2. Il proprietario non ricorda il nome del guidatore? Subirà una multa supplementare di 291 euro, più circa 15 euro di spese di spedizione: totale 306 euro.

Non c’è una terza strada: chi ricorda il nome del guidatore ha l’obbligo di comunicarlo. Altrimenti, si commette un reato. Idem se il proprietario fornisce il nome di un guidatore patentato che invece non è il trasgressore: per esempio quello della nonna, cui toglieranno punti-patente. È vietato dalla legge, e punito come reato.

La regola vale per il passaggio col rosso, ma anche per altre multe dovute a infrazioni taglia-punti con verbali che arrivano a casa: superamento linea di arresto, eccesso dei limiti di velocità (rilevato con autovelox o Tutor), sosta abusiva negli spazi riservati ai disabili o negli stalli delle fermate autobus. In tali casi, il destinatario della sanzione è tenuto a comunicare i dati del conducente.

Parole che nessuno sa interpretare

Il proprietario del veicolo che omette di fornire il nome del guidatore paga una multa supplementare di 291 euro. Con un’eccezione: un “giustificato e documentato motivo”, dice l’articolo 126 bis del Codice della Strada. Cosa vuol dire? Non lo sa nessuno. Forse, si può immaginare che il titolare di un’auto, se presta la vettura a un numero altissimo di familiari, amici e conoscenti, allora possa dire di avere un “giustificato e documentato motivo” per non indicare il guidatore. Ma siamo nel campo delle ipotesi poco concrete.

La Cassazione (sentenza 2018/3093999) parla di presenza di situazioni imprevedibili ed incoercibili, che abbiano impedito di sapere chi fosse alla guida, nonostante l’adozione di misure idonee, conformi all’ordinaria diligenza, volte a garantire la concreta osservanza del dovere di conoscere e di ricordare l'identità del conducente. Come si vede, situazione opaca.

Semaforo giallo fisso, che si fa?

Dopo il verde, scatta il giallo fisso prima del rosso semaforico: come comportarsi per evitare multe? Col giallo, è obbligatorio fermarsi, a meno che non si sia già molto vicini all'incrocio e la frenata potrebbe creare pericolo: leggi tamponamento. Pertanto, col giallo, se si è abbastanza vicini all'incrocio, è meglio stopparsi.

Se si è troppo vicini per fermarsi senza creare un pericolo, è consentito attraversare l’incrocio con estrema cautela. Comunque sia, massima attenzione agli utenti vulnerabili, specie nelle caotiche città italiane piene di piste ciclabili strane: pedoni, ciclisti, monopattinisti. Chi passa con il semaforo giallo senza motivo valido è soggetto a multa: 167 euro e detrazione di sei punti-patente.

Quanto dura la luce gialla?

Comuni e gestori delle strade hanno il diritto di scegliere liberamente la durata della luce gialla, in base al traffico e al tipo di strada, per migliorare la sicurezza stradale. Per la Cassazione (sentenza 27348/2014), il tempo di permanenza della luce semaforica gialla deve essere superiore ai tre secondi. Questo lasso temporale è da ritenersi congruo sulla base di quanto indicato dalla risoluzione del ministero delle Infrastrutture 67906/2007. Uno studio del CNR pubblicato il 10 settembre 2001 stabilisce che tre secondi costituiscono il tempo di arresto di un veicolo che procede a una velocità non superiore ai 50 km/h. Poi quattro secondi a 60 km/h e cinque secondi a 70 km/h.

Reato di omicidio e lesioni stradali

Multa a parte, chi passa col rosso e causa un incidente con morti o gravi lesioni fisiche rischia di essere incriminato per omicidio e lesioni stradali, reato da Codice Penale (articoli 589 bis e 590 bis). Per l’omicidio stradale, la pena prevista è la reclusione da due a sette anni. Per le lesioni stradali gravi, da tre mesi a tre anni (gravissime).

FAQ

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