Cavi di ricarica auto elettriche: funzionamento
La sequenza di collegamento è sempre la stessa. In caso di connettori da collegare sia alla colonnina sia all’auto, bisogna prima unire il cavo alla rete elettrica e poi alla macchina. Questa regola è inevitabile quando il cavo è integrato nella colonnina. Una volta completata la ricarica, bisogna effettuare il passaggio inverso: prima si rimuove il connettore dal mezzo, e poi dalla presa di corrente o dalla colonnina (quando possibile).
Spesso, le elettriche iniziano la ricarica solamente quando vengono chiuse: in questo modo, il connettore si blocca, e permette al proprietario di allontanarsi dalla vettura senza la paura che il cavo di ricarica gli venga rubato o staccato di proposito. Quando il rifornimento è terminato, per sbloccare il cavo è necessario aprire l’auto con la chiave una seconda volta dopo l’apertura, in modo da permettere la rimozione del connettore.
Comunque, le elettriche sono dotate di un comando di emergenza, posizionato all’interno dell’auto in corrispondenza della posizione del connettore, che sblocca il connettore e permette di circolare. Con il cavo incastrato, infatti, non è possibile accendere l’auto neanche per portarla in assistenza.
Una volta connessa l’auto, previa eventuale attivazione della colonnina in caso di colonnine pubbliche, la ricarica comincia in modo automatico (luce verde). Al suo fianco possono comparire LED che indicano il livello della batteria. È di solito possibile vedere lo stato di carica della vettura dal quadro strumenti, che su ciascun modello indica la percentuale della batteria, e il tempo stimato per la fine.