Cos’è il retrofit elettrico auto diesel
Il retrofit elettrico di un’auto Diesel consiste nella conversione di un’auto originariamente dotata di motore a combustione interna a gasolio in un mezzo elettrico: BEV. Questo processo implica la rimozione di: propulsore originale, serbatoio del carburante, sistema di scarico, componenti meccanici legati al termico. Al loro posto: motore elettrico, pacco batterie per l’accumulo dell'energia, sistema di gestione elettronica e, talvolta, dispositivo di ricarica integrato.
Così, con zero emissioni inquinanti allo scarico (come PM10, NOx e CO2) prodotte dal Diesel, la macchina circola quasi ovunque. Come un’elettrica nata tale. Quasi ovunque, dicevamo, perché ogni Comune sceglie se aprire le piccole ZTL alle elettriche. Intanto, a metà 2025 il Comune di Milano ha deciso che nella ZTL Quadrilatero della Moda non viaggiano neppure le full electric.
Per anni si è parlato di conversioni a GPL o metano, ma il retrofit elettrico rappresenta un salto di qualità significativo, poiché mira a una mobilità a zero emissioni locali. Questa tecnologia è particolarmente interessante per i veicoli che hanno ancora un telaio e una carrozzeria in buone condizioni, ma il cui motore diesel è obsoleto o soggetto a blocchi. Quindi, investi nel retrofit, allunghi la vita della macchina, risparmi sul nuovo. Invece di rottamare un'auto ancora funzionale, il retrofit le conferisce una nuova identità, più ecologica ed efficiente.
È fondamentale sottolineare che il retrofit non è un’operazione fai-da-te. Richiede competenze tecniche specializzate e l’utilizzo di kit omologati che rispettino le normative vigenti. In Italia, la procedura è regolamentata per garantire la sicurezza e la conformità dei veicoli convertiti. Questo significa che ogni componente installato, dalla batteria al motore elettrico, deve essere certificato e l'intero processo va eseguito da officine autorizzate e professionisti qualificati.