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Luci abbaglianti: obblighi e multe

Proiettori di profondità, oppure dispositivi che servono a illuminare in profondità la strada davanti agli altri, oppure fari alti: sono le luci abbaglianti.

Che possono essere utilizzati solo a due condizioni: fuori dai centri abitati durante la marcia (mai durante la fermata o la sosta) e quando l’illuminazione esterna manchi o sia insufficiente.

Sono un potente strumento a disposizione degli automobilisti per illuminare la strada: la loro intensa luminosità comporta una precisa regolamentazione, così da garantire la sicurezza di tutti gli utenti. La funzione primaria degli abbaglianti è ampliare il campo visivo notturno, consentendo all’automobilista di percepire ostacoli, mezzi, segnaletica, animali, conformazione della strada, pedoni, ciclisti, monopattinisti, con un anticipo maggiore rispetto all’illuminazione fornita dai fari anabbaglianti. E con maggiore chiarezza: contorni più definiti, situazione più sotto controllo.

Sommario

Luci abbaglianti: quando si possono accendere e quando si devono spegnere

Ricapitolando, premesso che le luci abbaglianti sono ammesse fuori città in marcia se quando l’illuminazione esterna è insufficiente, va evidenziato un punto chiave, ossia quando si devono spegnere. Gli automobilisti hanno l’obbligo di disattivare i proiettori di profondità passando a quelli anabbaglianti in tre situazioni.

  1. Quando stanno per incrociare altri veicoli: altrimenti, il guidatore di fronte viene abbagliato pericolosamente. Allora si effettua la commutazione delle luci alla distanza necessaria affinché i conducenti dei veicoli incrociati viaggino senza essere accecati.

  2. Quando l’auto con abbaglianti accesi segue da dietro un altro veicolo a breve distanza. Un’eccezione: ok agli abbaglianti se l’uso dei proiettori di profondità avviene in modo intermittente per segnalare al mezzo che precede l’intenzione di sorpassare.

  3. In qualsiasi altra circostanza se vi sia pericolo di abbagliare gli altri utenti della strada oppure i conducenti dei mezzi su binari, su corsi d’acqua o su altre strade contigue. Da considerare l’impatto della luce anche al di fuori della carreggiata principale.

La commutazione dalle luci abbaglianti a quelle anabbaglianti deve avvenire alla distanza necessaria affinché i conducenti dei veicoli incrociati possano guidare in condizioni di visibilità ottimali, senza essere abbagliati. Questa distanza non è fissa. Dipende da diversi elementi: la velocità dei veicoli, le condizioni atmosferiche, la conformazione della strada, la luce artificiale che già c’è, la pendenza. Mai scioccamente sfidare il limite dell’abbagliamento.

Da vista normale a super vista con gli abbaglianti

La capacità di vedere lontano si rivela utile in contesti extraurbani, dove la velocità è più elevata e l’illuminazione artificiale spesso assente o insufficiente. O dove la segnaletica verticale (cartelli) e quella orizzontale (strisce bianche su asfalto nero) è poco visibile: questo accade specie in Italia, su parecchie strade comunali, provinciali, regionali o statali con scarsa manutenzione a causa della crisi. Di colpo, la vista del conducente migliora: da normale a super grazie ai fari alti. Molto meno in autostrada, che è in genere curata nel nostro Paese.

Proprio la forza degli anabbaglianti è pure il loro limite: proiettata negli occhi altrui, dà molto fastidio. Alcuni automobilisti potrebbero anche spaventarsi e andare nel panico per un accecamento di qualche istante. A ispirare il comportamento corretto sono Codice della Strada e buon senso. Si tenga inoltre presente che un’auto ferma con i fari abbaglianti accesi non apporta nessun beneficio in termini di visibilità per il proprio conducente: disturba gli altri utenti della strada.

Cautela: si rammentino i meccanismi fisiologici dell'abbagliamento. L’intensa luce può temporaneamente saturare i fotorecettori della retina, causando una cecità temporanea e una riduzione significativa della capacità di percepire forme, distanze e movimenti. Da valutare anche l’angolo di incidenza della luce riflessa e l’intensità percepita: hanno modo di compromettere la concentrazione e la capacità di giudizio del guidatore.

Lampeggio con abbaglianti: si può?

Il lampeggio è l’uso intermittente dei proiettori di profondità (flashare in gergo). È ammesso in due casi.

  1. Per dare avvertimenti utili al fine di evitare sinistri.

  2. Per segnalare al veicolo che precede l'intenzione di sorpassare. Tale uso è consentito sia di notte sia di giorno, in città e fuori, dove le segnalazioni acustiche (clacson) sono vietate salvo i casi di effettivo e immediato pericolo.

Il tallonatore con gli abbaglianti

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Detto del guaio fra due auto una di fronte all’altra, una delle quali con gli abbaglianti; ecco la seconda situazione critica: il tallonatore con gli abbaglianti che si avvicina al retro dell’altra macchina con fare aggressivo e minaccioso. Magari per chiedere strada, voler sorpassare molto agevolmente. Comportamento vietato, sciocco e pericoloso.

Il fascio di luce intensa proiettato nello specchietto retrovisore del veicolo causa fastidio: distrae il guidatore davanti che pone la mano destra innanzi a sé per evitare il “fuoco” negli occhi. Ammesso solo l’uso intermittente dei proiettori di profondità (lampeggio, si diceva su) per segnalare al mezzo l’intenzione di sorpassare: purché sia una breve e controllata emissione di luce tipo elegante e discreto avvertimento visivo. Così da sostituire (talvolta integrare) l’utilizzo del segnale acustico.

Esistono mille utenti

A prescindere dal rapporto fra automobilisti, si tenga presente che gli abbaglianti hanno il potere di dare noia a motociclisti, scooteristi, ciclisti, monopattinisti, pedoni, e possono spaventare gli animali.

In presenza di incroci con strade secondarie, passaggi a livello, aree di sosta illuminate o qualsiasi altra situazione in cui il fascio di luce intensa potrebbe disturbare o abbagliare, è necessario usare solo gli anabbaglianti.

Avviso di pericolo

Il lampeggio (flash) di abbaglianti è utile come forma di segnalazione luminosa, tipo linguaggio non a parole, in due situazioni legate alla necessità di comunicare con gli altri utenti della strada in modo efficace.

  1. Dare avvertimenti utili al fine di evitare sinistri. Questa disposizione permette ai conducenti di segnalare situazioni di pericolo imminente: un sinistro, un ostacolo improvviso sulla carreggiata, un veicolo in avaria non segnalato correttamente, un attraversamento pedonale inatteso o altro. Magari un ciclista di notte senza luci. O un pedone che vaga pericolosamente (per lui e per gli altri).

  2. Come accennato, segnalare al veicolo che precede l’intenzione di sorpassare sia di notte sia di giorno, sia in città sia fuori. Un’alternativa al clacson, specie in quei contesti in cui le segnalazioni sonore sono vietate, salvo i casi di effettivo e immediato pericolo. Un breve flash di è un messaggio al conducente avanti: agevolare l’operazione per favore e grazie.

Multa per uso improprio degli abbaglianti

Da Codice della Strada, articolo 153, multa di 84 euro, taglio di tre punti. Causando un incidente con morti o feriti gravi, determinato anche da un utilizzo errato dagli abbaglianti, può scattare il reato di omicidio e lesioni stradali colpose da Codice Penale (articoli 589 bis e 590 bis): comportamento colposo, per imperizia, imprudenza.

Solo mezza parola su chi segnala - agli altri guidatori - i posti di blocco con gli abbaglianti. Al di là delle norme da applicare, su cui i giuristi s’interrogano e si dividono (dipende dal caso specifico), chi lampeggia magari aiuta criminali, rapinatori, ladri, trafficanti di droga che Polizia e Carabinieri stanno cercando. Flashare per allertare della presenza delle Forze dell’ordine è un comportamento deplorevole e condannabile.

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