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Pressione pneumatici: qual è quella corretta, come si controlla

Monitorare la pressione pneumatici è una prerogativa di grandissima rilevanza, in quanto è determinanti ai fini della sicurezza.

Con questo non intendiamo semplicemente che le gomme debbano essere sempre gonfie, l’importante è che la pressione sia quella corretta, anche per una questione di consumi e di prestazioni. Viaggiare con le ruote troppo gonfie è sbagliato così come farlo con pneumatici sgonfi. Una gomma troppo gonfia consegue una ridotta aderenza all’asfalto del battistrada, incrementando le possibilità di sbandamento e allungando i tempi di frenata, in particolar modo a velocità sostenute.

Se invece ci troviamo di fronte a una ruota gonfia, abbiamo una maggiore resistenza del battistrada rispetto al suolo, rendendo le azioni più semplici molto più difficoltose, come accelerare, frenare e sterzare, con il rischio di perdere il controllo della vettura più facilmente. Più in generale, se la pressione degli pneumatici è scorretta, in qualunque caso, si andrà a consumare più carburante, oltre al fatto che i cerchioni tenderanno a rovinarsi e il battistrada ad usurarsi più velocemente. Per quanto riguarda quest’ultimo, se le gomme sono sgonfie, si consumerà maggiormente in corrispondenza dei lati e il cerchione andrà a deformarsi, mentre, in caso di gomme troppo gonfie, vedremmo usurarsi soprattutto la parte centrale dello stesso.

In definitiva, controllare la pressione pneumatici vuol dire evitare di incorrere in spese non indifferenti, per la sostituzione di cerchioni o di pneumatici, consumare di meno e viaggiare in modo sicuro.

Sommario

- Pressione pneumatici: qual è quella corretta

- Pressione pneumatici: come si controlla

- Domande e risposte

Pressione pneumatici: qual è quella corretta

Non esiste una pressione ideale univoca per gli pneumatici di ogni macchina, infatti, i manuali d’uso di ciascuna vettura contengono una tabella, nella quale viene consigliata la pressione delle gomme più adatta per il modello di auto in questione. È bene sapere che la pressione delle ruote ha come unità di misura il bar. Oltre a questo, la pressione delle gomme posteriori è leggermente minore rispetto a quelle anteriore. Ciò è dovuto al fatto che quasi tutte le autovetture dispongono del motore nella parte anteriore, rendendola piuttosto pesante.

Generalmente, il livello di pressione preferibile per gran parte degli pneumatici è compreso tra 2 e 3 bar, anche se parliamo di valori puramente indicativi, pertanto è sempre necessario fare riferimento al manuale delle istruzioni del modello. La tabella della pressione delle gomme è suddivisa da quattro aree diverse, ovvero modello della vettura, potenza del motore, tipologia della gomma e pressione ottimale espressa in bar. I principali fattori che influenzano la pressione delle ruote sono i primi due, ovvero il modello dell’auto e la potenza del motore, in quanto le dimensioni e il peso possono condizionare non poco la necessità di gonfiaggio delle gomme.

Pressione pneumatici: come si controlla

Vediamo adesso come si controlla la pressione pneumatici. Per farlo, bisogna innanzitutto recarsi presso un gommista affidabile, una stazione di servizio o un’officina, fornita di manometro, ovvero lo strumento di misura necessario. È importante che questo sia tarato e in discrete condizioni. Considerando che nei periodi di vacanze e nei weekend in generale, è difficile trovare attività di questo tipo aperte, una soluzione potrebbe essere di acquistare il manometro per conto proprio, oppure, in alternativa, un compressore, disponibile online a qualche decina di euro. Per determinare la pressione, la misurazione va effettuata con le gomme fredde e la vettura parcheggiata su un terreno piano. Ovviamente, è consigliabile fare il controllo prima di mettersi in marcia, ma non sempre il manometro risulta disponibile. A questo punto non potrete fare altro che recarvi da un benzinaio. In questo caso, sono consentiti i piccoli spostamenti, cioè entro i 2 chilometri, in quanto, a causa del rotolamento, la temperatura della ruota tende ad aumentare, conseguendo un incremento della pressione rilevata. Quindi, se l’officina dovesse trovarsi più distante, una volta arrivati, dovrete attendere che le temperature si abbassino.

Come abbiamo già specificato, il bar è l’unità di misura della pressione, ma vi consigliamo di fare sempre riferimento a ciò che riporta la targhetta adesiva o il libretto di manutenzione, con la prima che, generalmente, è situata all’interno della porta del guidatore e indica le pressioni consigliate per il modello in questione. A seconda del carico e della misura degli pneumatici, le pressioni possono variare non poco. D’altronde, maggiore è la massa dell’auto, più alta risulterà la pressione suggerita dall’azienda costruttrice.

Adesso, si passa allo svitamento del tappo coprivalvole e gonfiare fino alla pressione indicata, ma immettendo l’aria in maniera progressiva. In base al modello di vettura, si possono riscontrare delle differenze tra l’asse posteriore e quello anteriore, per cui non prescindete mai dalla lettura delle indicazioni del produttore.

Un aspetto che tendono a trascurare quasi tutti gli automobilisti, riguarda il controllo della ruota di scorta, in quanto si da per scontato che, rimanendo per tanto tempo inutilizzato, risulti sempre perfettamente utilizzabile. In realtà, non è così, in quanto necessita delle medesime cure previste per tutti gli altri quattro pneumatici e non è sicuramente opportuno sottovalutare l’importanza di questa ancora di salvezza, che vi farà evitare di chiamare l’assistenza stradale in caso di situazioni di emergenza. Coloro che non dispongono del ruotino, ma solamente del kit di gonfiaggio, dovrebbero accertarsi periodicamente che quest’ultimo funzioni a dovere. Per farlo, basta collegarlo all’accendisigari dell’auto e accenderlo.

Se la vostra auto è dotata di un sistema di controllo della pressione degli pneumatici, dovrete procedere a un reset del computer di bordo dopo averli gonfiati, semplicemente facendo riferimento alle indicazioni riportate sul manuale d’uso. Con questo non intendiamo che bisogna intervenire manualmente su ogni modello fornito di sensori, considerando che le vetture degli ultimi anni sono dotate di due diverse tipologie di sensore, ovvero uno indiretto, che si basa sulla velocità di rotazione della ruote, quindi non necessita del reset, e il TMPS che deve necessariamente essere ritarato a seguito di ogni gonfiaggio, in quanto è posizionato su ciascuna ruota.

Domande e risposte

Dove andare a gonfiare le ruote della macchina?

Come accennato in precedenza, il controllo della pressione pneumatici è un’operazione tutt’altro che complicata, ma che risulta fondamentale per viaggiare in completa sicurezza. Per gonfiare le ruote della macchina basta recarsi da un benzinaio o un’officina e, difficilmente, andrete a spendere qualcosa o aspettare molto tempo, a meno che il meccanico sia impegnato con altri lavori. Nel caso intendiate svolgere il controllo in maniera autonoma, dovrete fornirvi di un piccolo compressore o di un manometro, ovvero strumenti poco ingombranti ma molto utili, che potrete lasciare nel vano bagagli o nel box senza alcun problema. Potrete acquistare questi strumenti a prezzi intorno ai 15 e i 17 euro. Oltre a questo, è consigliabile avere dei guanti sempre a portata di mano, così da non sporcarsi durante l’operazione.

Quando si controlla la pressione delle gomme?

Il controllo della pressione delle gomme andrebbe effettuato ogni quattro settimane circa, accertandosi che le gomme siano fredde. Infatti, se si procede alla misurazione quando queste sono calde, magari dopo aver utilizzato il veicolo a lungo, si commetterebbe un grave errore, in quanto le temperature più alte degli pneumatici potrebbero determinare un valore della pressione non reale, con il rischio di provocare dei danni irreparabili alle gomme.

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