L’obiettivo è ambizioso: favorire la sostituzione di circa 40.000 veicoli inquinanti con altrettanti a zero emissioni entro il 30 giugno 2026, termine previsto dal Recovery Plan. I fondi, pari a 600 milioni di euro, saranno disponibili a partire da settembre 2025.
La genesi della misura
Il provvedimento nasce dal riutilizzo di fondi europei inizialmente destinati all’installazione di colonnine elettriche (597 milioni), rimasti inutilizzati. Con l’approvazione della Commissione Europea nel quadro della quinta revisione tecnica del PNRR, tali risorse sono state riconvertite per finanziare l’acquisto di veicoli elettrici.
A chi spettano gli incentivi I nuovi incentivi sono rivolti sia a privati cittadini sia a microimprese:
Privati cittadini
Possono accedere agli incentivi le persone fisiche residenti in aree urbane funzionali – ovvero le città con le relative zone di pendolarismo – per l’acquisto di veicoli elettrici di categoria M1 (autovetture destinate al trasporto di persone, fino a 8 passeggeri più il conducente). Il valore dell’incentivo sarà modulato in base all’ISEE:
11.000 euro per ISEE fino a 30.000 euro
9.000 euro per ISEE tra 30.000 e 40.000 euro
L’incentivo è vincolato alla rottamazione di un veicolo termico, ovvero auto benzina, diesel o gpl.
Microimprese
Per le microimprese è previsto un contributo per l’acquisto di veicoli commerciali elettrici delle categorie N1 (fino a 3,5 tonnellate) e N2 (fino a 12 tonnellate), sempre a emissioni zero. L’incentivo coprirà fino al 30% del valore del nuovo veicolo, con un massimale di 20.000 euro per ogni mezzo.
Modalità di accesso e gestione
Il MASE è al lavoro per sviluppare una piattaforma informatica che agevoli l’incontro tra domanda e offerta. Questa servirà a presentare le domande di incentivo e a facilitare l’individuazione dei veicoli elettrici idonei al contributo.
Perché questa misura è urgente
L’età media delle auto circolanti in Italia è molto alta: 13 anni nel 2024, in aumento rispetto al 2023. Le auto Euro 0-3, cioè le più inquinanti (con almeno 19 anni), rappresentano circa il 24% del totale.
Inoltre, l’Italia è uno dei Paesi con la maggiore densità di veicoli in Europa: nel 2024 il parco circolante ha sfiorato i 41,3 milioni di unità, con un rapporto di 701 auto ogni 1.000 abitanti (942 includendo tutti i veicoli).
Un passo verso la transizione ecologica
Con questi incentivi, il governo punta a svecchiare il parco auto nazionale e a ridurre le emissioni, contribuendo agli obiettivi di decarbonizzazione del settore dei trasporti. Il successo dell’iniziativa sarà legato anche alla rapidità di attuazione e all’accessibilità della piattaforma informatica.