Un esordio leggendario, ma non il primo ruggito: il battesimo agonistico della S4 avvenne pochi mesi prima, al Rally Colline di Romagna, dove Markku Alen e Ilkka Kivimaki dominarono con un vantaggio schiacciante di quasi nove minuti. Oggi, quella vettura torna sotto i riflettori, simbolo di un’eredità sportiva che non ha mai smesso di ispirare.
L’epoca d’oro del Gruppo B
La Delta S4 fu sviluppata per affrontare il Gruppo B, la categoria più estrema nella storia dei rally, dove le regole tecniche lasciavano ampio spazio all’innovazione. Lancia colse l’occasione per spingere l’ingegneria oltre i limiti. La sigla “__S4__” dice tutto: Sovralimentata e a quattro ruote motrici.
Dotata di una scocca tubolare in acciaio e una carrozzeria in materiali compositi (kevlar e fibra di carbonio), la Delta S4 pesava appena 966 kg. Il motore, un 4 cilindri bialbero da 1759 cc, era montato in posizione centrale e spinto da una doppia sovralimentazione – turbocompressore e compressore volumetrico – capace di erogare oltre 500 CV, spingendo la vettura fino a 250 km/h. Fu la prima italiana 4×4 da competizione, e nel 1986 conquistò il titolo italiano ed europeo, vincendo rally iconici come Monte-Carlo, Targa Florio e Mille Miglia.
Un’eredità custodita e viva
Oggi, uno dei 29 esemplari costruiti nel 1985 per il Mondiale è esposto all’Heritage Hub di Torino, nel cuore dell’area “__Rally Era__”. Lì dove si celebra la storia dei marchi italiani del gruppo Stellantis, la Delta S4 è affiancata da un’altra rarità: la versione Stradale, realizzata in 200 esemplari per ottenere l’omologazione FIA. È la testimonianza tangibile di un’epoca irripetibile, fatta di libertà tecnica e audacia progettuale.
Dalla S4 alla Ypsilon Rally4 HF: la rinascita
Nel 2025, Lancia torna a far battere i cuori degli appassionati con un progetto sportivo che non guarda al passato con nostalgia, ma lo traduce in visione. La nuova Ypsilon Rally4 HF segna l’ingresso del marchio nella categoria Rally 4, rivolgendosi a giovani piloti e professionisti con ambizioni da podio. Spinta da un motore turbo da 212 CV, cambio sequenziale a 5 marce, sospensioni Ohlins e impianto frenante racing, è la protagonista assoluta del nuovo Trofeo Lancia, il monomarca che punta a formare la prossima generazione di talenti.
Ma non è tutto: poche settimane fa è stata svelata anche la Ypsilon HF Racing, pensata per rendere ancora più accessibile l’ingresso nel mondo delle competizioni. Due vetture che, pur distanti dalla S4 per architettura e regolamenti, condividono la stessa missione: rinnovare l’audacia.
Una sfida continua
Dalla Delta S4 alla Ypsilon HF, il DNA sportivo di Lancia non ha mai smesso di evolversi. Ieri tecnologia esasperata e libertà totale, oggi performance accessibili e nuove generazioni da coltivare. Cambia il contesto, ma resta immutato il desiderio di sfidare i limiti e lasciare un segno.
Perché Lancia non è solo un capitolo glorioso del passato: è una promessa ancora viva per il futuro del motorsport.