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Primo contatto: Land Rover Defender TD4 – Fango che passione!

L'aspetto è quello di una volta seppur si noti il cofano rialzato nella parte centrale. Migliorati e completamente diversi gli interni e ciò si cela sotto  sotto la carrozzeria. Le promesse sono state mantenute.

Alcuni appunti da fare: la Defender continua a non avere airbag  e nemmeno ESP, non disponibili neppure su sovrapprezzo. Impossibile. E neanche il filtro antiparticolato che non è un po’ ovunque una dotazione standard? Sì, è vero, ma non per la Defender.

ESP? Airbags?

L'ABS invece c'è. Solo in combinazione con il controllo della trazione e su sovrapprezzo, ma comunque c'è. Su richiesta è disponibile anche un climatizzatore, cosa questa da evidenziare come anche il fatto che ora il flusso dell'aria della ventola può essere regolato in diverse direzioni. Per esempio verso i finestrini. Per il resto la nuova plancia, dal punto di vista stilistico, è forse la cosa più moderna di questa auto, pur non rappresentando un cambio spiacevole. Al contrario ci si trova subito a proprio agio e già al primo acquazzone, non si rimpiange il vecchio sistema di ventilazione.

Non si rimpiangono neppure i vecchi sedili. Con alcuni problemi di schiena - segni premonitori di un'ernia al disco - e il dubbio di una futura operazione, sono salito sull'aereo per provare la Defender su terreni difficili. I nuovi sedili hanno superato la prova- mi sono detto – non devo farmi operare.

Nella parte posteriore della Defender le panchette laterali hanno finalmente fatto posto a sedili fronte marcia sui quali si può montare in modo del tutto legale, anche un seggiolino per bambini. Tuttavia la Defender non ha mai preteso di essere un veicolo per il trasporto comodo dei passeggeri da un luogo all'altro. Questo era solo uno fra i tanti scopi per cui era stata concepita.

Eastnor Castle

In viaggio verso il famoso e temuto Eastnor Castle si nota subito la potente ripresa del nuovo diesel common rail a quattro cilindri. Già a partire da 1.200 giri non è più necessario cambiare marcia così spesso, la coppia viene erogata già ben al di sotto di 2.000 giri e fino ai 3.500 il motore non teme il tono sostenuto. In una Defender non c'è mai stata una banda così ampia di coppia e di potenza disponibile. Vi si aggiungono inoltre un cambio a 6 marce con rapporti relativamente brevi ed una combinazione di sospensioni ed ammortizzatori molto più confortevole - e la Defender scende in campo per affrontare ogni tipo di uso quotidiano.

La sua guidabilità è allo stesso livello del modello precedente, ma il nuovo abbinamento di motore/cambio ne fa un veicolo ancora più adatto per i percorsi fuoristrada.

Migliore nei dettagli

Da un lato, la prima, ha un rapporto di trasmissione ancora più basso e, dall'altro, il controllo del motore fa in modo che in prima ridotta si possa partire senza accelerare a fondo. Questa impostazione "anti-stall" permette al veicolo di almeno 1.700 chili di peso di partire da fermo su praticamente qualsiasi tipo di pendio. Sotto la pioggia la distesa sconfinata di terreno che circonda il castello, ha un gusto altrettanto britannico del black pudding: colline, boschi, ruscelli, prati e tutto ciò, con una meravigliosa umidità di fondo nel fango dalle diverse tonalità.

Condizioni di prova inglesi…

Un terreno di prova perfetto dunque, anche se i pneumatici di serie, montati sui cerchi in alluminio opzionali, preferiscono la strada. Il profilo del General Grabber T/A nelle dimensioni 235/85-16 è già pieno dopo la prima piccola pozzanghera, dando così inizio a una serie di divertenti slittamenti. Sugli sconnessi sentieri nel bosco i comandi del volante non trovano alcun seguito ed è la forza di gravità a determinare sia la direzione che la velocità. Tuttavia l'auto britannica, grazie a blocco del differenziale e al riduttore, si fa strada con tranquillità stoica anche attraverso il fango più insidioso e supera nettamente la profondità di guado indicata di mezzo metro. Si riescono a superare corsi d'acqua profondi anche 70 centimetri, purchè si abbia una velocità di base sufficiente per l'onda di prua. L'elemento liquido inonda il fondo ma ciò non interessa il conducente di una Defender, perché giungere con l'auto all'altra riva è molto più importante dei piedi asciutti ...

Conclusione

La nuova, e ultima, Defender è la migliore che si possa acquistare. Il cambio delle marce può finalmente venire usato come in una macchina normale, il motore piace per l'ampia gamma di giri utilizzabile e per la ripresa vivace, mentre all'interno sia il sistema di riscaldamento che i sedili "funzionano" in modo corretto. Sul fuoristrada la Defender del 2007 è quasi indomabile. E con un paio di semplici accorgimenti si riesce a fare molto di più, in primo luogo ricorrendo a pneumatici adeguati a tale tipo di terreno.

I prezzi partono da 24.800 euro per la versione Soft top da 90, con aumento cioè di 1.400 euro IVA inclusa rispetto al modello vecchio. Per una 110 con equipaggiamento SE sono necessari invece 34.000 euro (1.800 euro in più). Si tratta sempre di una somma non trascurabile per un'auto che in realtà è "vecchia". Ma il prezzo maggiorato rispetto alla TD5 è giustificato, perché non c'è mai stata una Defender più moderna.

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