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Dr SUV

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DR 3.0

Dr SUV: storia, modelli, versioni e motori

Fin dalla nascita del marchio Dr, le sorti della Casa automobilistica molisana fondata da Massimo di Risio nel 2005 si sono legate agli Sport Utility Vehicle. Con grande lungimiranza, infatti, fin dall’inizio la Casa italo-cinese ha puntato su modelli a ruote alte, tanto che la prima automobile prodotta da Dr è un SUV, l’inaugurale Dr5. Di Dr, ormai, abbiamo parlato spesso, così come del suo modello di produzione. Fin dalla sua nascita, la Casa di Macchia d’Isernia importa in Italia modelli sviluppati, progettati e prodotti in Cina, principalmente appoggiandosi ad un partner storico come la Chery, che fin dalla prima Dr5 è la produttrice di quasi tutti i modelli a marchio Dr. Le automobili arrivano già pronte dalla Cina, e nei suoi stabilimenti di Macchia d’Isernia Chery personalizza internamente ed esternamente le vetture, mantenendo pressoché invariate le caratteristiche tecniche e le dotazioni ma dando all’auto un tocco italiano a livello di stile e di appeal sul mercato. Leggi di più

Questa soluzione, pionieristica nel 2007 al lancio della prima Dr5, oggi è stata seguita da tantissimi altri importatori, ma Dr, insieme ai brand fratelli come EVO, Sportequipe e ICH-X, è riuscita ad avere una gamma quasi interamente formata da SUV dall’estetica accattivante, un prezzo interessante e, soprattutto, una conoscenza sempre maggiore del proprio brand da parte del pubblico.

Ad eccezione della citycar elettrica 1.0 EV e del pick-up PK8, poi, tutti gli altri modelli del marchio Dr sono SUV, dalla compatta 3.0 alla generosa 7.0, top di gamma della Casa sino-molisana. La collaborazione con il colosso cinese Chery, inoltre, continua ancora oggi, tanto che solo il pick-up PK8 non proviene dal Gruppo Chery, con tutti gli altri modelli invece prodotti e sviluppati dall’ormai storica partner del brand italiano.

Scopriamo allora modelli, motori e versioni dei SUV Dr.

Modelli Dr SUV

Come anticipato in apertura, fin dal suo debutto nel 2007 sulle strade italiane Dr ha puntato tanto sui SUV, lanciando come primo modello un’auto a ruote alte dalle dimensioni medie, la Dr5. Realizzata sulla base della Chery Tiggo, a sua volta ispirata alla seconda generazione della Toyota Rav-4, il primo dei modelli di SUV Dr ottenne un ottimo successo rispetto alle aspettative, ottenendo alti numeri di vendita grazie ad un prezzo davvero concorrenziale. Disponibile sia con motori 1.6 e 2.0 a benzina che con le rispettive versioni bifuel a GPL o a metano che in una rara versione Diesel spinta dal 1.9 Multijet di origine FIAT, la Dr5 convinse tanti clienti grazie ad una dotazione completa rispetto al prezzo, ad uno stile da vero fuoristrada (era disponibile anche con la trazione integrale) e, soprattutto, al prezzo davvero contenuto. Una versione 1.6 benzina, infatti, partiva da circa 15.000 euro, con la top di gamma 2.0 integrale con impianto GPL che non arrivava ai 20.000 euro.

Dopo il successo iniziale della Dr5 (prodotta fino al 2020 prima come Dr EVO5 e poi, dal 2020 al 2022, come EVO 5), DR si è concentrata anche su automobili più tradizionali, dalla citycar Dr1 al monovolume Dr2, fino ad arrivare nel 2020 alla svolta per il marchio sino-molisano. Dal 2020, infatti, Dr si è rilanciata con una gamma interamente formata da nuovi modelli, quasi tutti SUV, sempre di derivazione Chery.

Dopo la semplice Dr5, i nuovi modelli di SUV Dr hanno permesso al marchio di ottenere dei risultati in continua ascesa. Nel 2023, ad esempio, Dr ha chiuso l’anno con oltre 25.500 immatricolazioni, che salgono a 32.600 considerando anche il brand gemello EVO, ottenendo una quota complessiva di mercato dell’1,86% con una crescita esponenziale anno dopo anno. Il merito è dei modelli oggi proposti sul mercato da Dr, in costante crescita a livello qualitativo ed estetico. Questi sono, nel dettaglio, i modelli di SUV Dr oggi presenti sul mercato:

  • Dr 3.0
  • Dr 4.0
  • Dr 5.0
  • Dr 6.0
  • Dr 7.0

Dal 2023, non è più proposto uno dei modelli più particolari del brand, il SUV F35, che riprendeva nel nome e nel frontale, quantomeno spiritualmente, le linee dell’omonimo caccia, in quanto il modello sul quale si basava, la Chery Tiggo 7 Fly, ha cessato la propria produzione durante lo stesso anno. La gamma di crossover Dr, quindi, spazia dal B-SUV 3.0, lungo 4,17 metri, al generoso 7.0, che arriva a 4,70 metri. Andando con ordine, partiamo dalla Dr 3.0, l’auto più longeva nella gamma della Casa sino-molisana. Lanciata nel 2018, infatti, la 3.0 è l’unica superstite del periodo pre-“rivoluzione”.

Basata sulla Chery Tiggo 3X Plus, nel 2023 la precedente Dr 3 ha cambiato nome in 3.0, guadagnando un frontale più accattivante e riconoscibile, con fari su due altezze e una grande calandra nera lucida, i fari posteriori con lenti brunite e poche altre modifiche. All’interno, la plancia è molto semplice, caratterizzata da una finitura in simil-fibra di carbonio e dalla presenza, al centro della consolle centrale, di un infotainment da 9 pollici con Apple CarPlay e il mirroring dei dispositivi Android. Lo spazio non è affatto male, con una capacità nel bagagliaio di 420 litri (diventano 344 per la versione a GPL), la dotazione di serie è ricca (standard i cerchi in lega da 17 pollici, il Cruise Control, il tetto apribile e la retrocamera) ma ci sono pochi sistemi di sicurezza attiva.

Salendo con le dimensioni, invece, incontriamo due “gemelle” all’interno della gamma Dr, la 4.0 e la 5.0. Eredi spirituali della Dr5, entrambi i modelli sono realizzati sulla base della medesima vettura, ovvero la Chery Tiggo 5x. A livello estetico, infatti, le differenze sono davvero poche: entrambe le vetture hanno uno stile squadrato piuttosto moderno e rassicurante, caratterizzate da una fiancata molto massiccia, il frontale dominato dalla grande calandra anteriore nera lucida e un posteriore semplice ma riuscito, con i due gruppi ottici uniti da una banda cromata. Tra la 4.0 e le 5.0 le differenze esterne sono concentrate nei dettagli.

La Dr 4.0 ha un paraurti anteriore con una vistosa protezione paracolpi e due prese d’aria a nido d’ape con le luci diurne a LED, mentre al posteriore troviamo una finitura in plastica grezza quadrata sotto la banda cromata sul paraurti dove trova posto il logo Dr. La 5.0, invece, è più curata, con un paraurti anteriore più sportivo caratterizzato da prese d’aria nere lucide con doppia luce diurna, mentre dietro il logo Dr è al centro del portellone. Le due “sorelle” si differenziano parecchio all’interno, dove condividono in realtà la stessa abitabilità e il medesimo vano bagagli da 340 litri.

La 4.0, infatti, ha un abitacolo più semplice e razionale, con finiture leggermente più spartane e un diverso infotainment centrale. La consolle centrale è infatti molto diversa, con i comandi del clima posizionati su una plancetta sotto lo spazio destinato allo schermo touch del sistema multimediale da 9 pollici incastonato nella plancia con Apple CarPlay e Android mirroring, e non manca una strumentazione mista analogica-digitale con schermo da 7 pollici.

La 5.0, invece, ha una plancia più moderna e rifinita, dove spicca ad esempio un inserto in simil-pelle e una diversa disposizione dei clima, ora posizionati sotto una plancetta di comandi a bilanciere molto più appaganti. In cima alla plancia poi ora spicca un nuovo infotainment da 12,3 pollici a sbalzo, ispirato nello stile ai vecchi sistemi BMW iDrive, con Apple CarPlay e Android Auto (wireless sulla versione con cambio manuale). La variante con cambio automatico, poi, ospita a fianco della leva della trasmissione un pad per la ricarica wireless, mentre di serie troviamo i sedili in pelle.

Al top della gamma di SUV Dr troviamo i SUV di medie e grandi dimensioni 6.0 e 7.0. Sebbene a livello estetico possano sembrare la stessa auto, poi, si tratta di due modelli distinti anche all’origine: la Dr 6.0 è la versione “italiana” della cinese Chery Tiggo 7 Pro, mentre la 7.0 è la Chery Tiggo 8. Partendo dalla 6.0, si tratta di un SUV a cinque posti lungo 4,50 metri, dotato di una linea piuttosto moderna ed elegante, più matura delle altre Dr. Il frontale è sempre caratterizzato dall’enorme griglia in nero lucido con il logo Dr nell’angolo inferiore sinistro, mentre completano il muso un lungo cofano molto alto, i fari anteriori affilati e le prese d’aria simili a quelle della più piccola 5.0.

Lateralmente, il profilo è piuttosto personale, con una linea di cintura originale, una generosa superficie vetrata e dei passaruota in plastica grezza che alleggeriscono la massiccia vista laterale. In coda, invece, troviamo dei fari Full LED uniti da una sottile striscia luminosa, un paraurti piuttosto sportivo e l’accesso ad un bagagliaio da ben 680 litri dichiarati dal sito ufficiale Dr.

All’interno, la 6.0 riprende lo stile della più piccola 5.0, con una plancia simile per disegno orizzontale ed elegante, posizionamento del grande infotainment da 12,3 pollici e la disposizione dei comandi del clima. Rispetto alla 5,0, però, qui i comandi sono interamente a sfioramento, con un’estetica e una logica di funzionamento che ricorda i comandi visti su alcune Volkswagen. Arriviamo così alla più grande delle Dr, la 7.0.

Rispetto agli altri modelli importati dalla Cina, dove Dr ha cambiato poco rispetto al modello d’origine, con la 7.0 Dr ha rivoluzionato il frontale, dotando la Chery Tiggo 8 di origine dello stesso frontale della Dr 6.0, modificandone quindi l’aspetto esterno. A livello dimensionale, comunque, le due vetture sono molto diverse: la 7.0 è infatti lunga ben 4,70 metri, 20 cm più della 6.0. Questa lunghezza in più si vede lateralmente, dove la lunga portiera posteriore e la coda generosa non lasciano dubbi, mentre il posteriore è di nuovo ispirato alla più piccola 6.0, a partire dal gruppo ottico unito posteriore. All’interno, invece, la Dr 7.0 condivide i comandi del clima misti fisici e inseriti nello schermo da 12,3 pollici dell’infotainment con la più piccola Dr 5.0, così come il posizionamento della leva del cambio e il quadro strumenti digitale da 9 pollici. In coda, infine, oltre al generoso bagagliaio 500 litri omologati troviamo anche la possibilità di avere i sette posti.

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Motori Dr SUV

Se a livello estetico le vetture della Casa molisana si distinguono, per lo meno a coppie, per quanto riguarda meccanica e motori i SUV Dr sono tutti molto simili. Il Gruppo Chery, infatti, è uno dei brand cinesi con il maggior numero di varianti di una singola piattaforma, sulla quale tutte le vetture di grande serie (comprese proprio quelle importate sul mercato europeo con il marchio Dr) sono realizzate. Troviamo quindi una grande condivisione di motori, schemi sospensivi e trasmissioni, con la possibilità su tutte le vetture Dr di installare in Italia un impianto a GPL della specialista BRC di Cherasco, in provincia di Cuneo. Partendo dalla più piccola Dr 3.0, troviamo una classica meccanica da crossover compatto, con delle sospensioni McPherson all’anteriore e un classico retrotreno a ruote interconnesse. Sotto il cofano, invece, troviamo un motore che vedremo ancora, ovvero un quattro cilindri 1.5 aspirato prodotto dalla ACTECO, brand specializzato in motori termici del Gruppo Chery, sviluppato dall’austriaca AVL. In versione aspirata, il 1.5 ha 117 CV di potenza, ed è disponibile sia con un classico cambio manuale a 5 marce oppure con un classico cambio automatico CVT a variazione continua.

Lo stesso 1.5 lo ritroviamo anche sulla DR 4.0, che ha solamente una variante disponibile a listino: al quattro cilindri ACTECO da 117 CV si accompagna quindi unicamente la trazione anteriore e il cambio manuale a 5 marce, con a richiesta la possibilità di montare l’impianto a GPL della BRC. La “gemella” 5.0, invece, è disponibile nella medesima configurazione, ovvero con motore 1.5 aspirato da 117 CV e cambio manuale (condividendo anche lo stesso peso di 1.285 kg, rimarcando quindi la loro parentela), oppure in una versione vitaminizzata. La versione più potente e ricca del SUV Dr è infatti la 1.5 Turbo, che al classico 1.5 ACTECO aggiunge un turbocompressore per portare la potenza a 155 CV.

Il motore turbo è però accompagnato unicamente ad un cambio automatico CVT a variazione continua, senza la possibilità di scegliere un cambio manuale. Salendo nella gamma di modelli di SUV Dr, i motori della 6.0 sono nuovamente i 1.5 ACTECO, qui però solo in versione sovralimentata. Il SUV medio della Casa sino-molisana è infatti spinto dal 1.5 Turbo da 155 CV accoppiato ad un cambio manuale a 6 marce, un unicum nella gamma Dr, oppure al classico automatico CVT. La 7.0, infine, è la più raffinata: il 1.5 Turbo da 155 CV e 210 Nm di coppia, infatti, è accoppiato ad un moderno cambio automatico a doppia frizione a 6 rapporti, che permette di avere un miglior comportamento dinamico rispetto al fluido ma rumoroso cambio CVT. Come per tutte le Dr, anche la 7.0 può essere dotata dell’impianto a GPL.

Versioni Dr SUV

Arriviamo così a conoscere le versioni dei SUV Dr, scoprendo che, rispetto a quasi tutte le Case automobilistiche “tradizionali”, la Casa di Macchia d’Isernia rinuncia completamente ai classici allestimenti. Guardando il listino delle Dr, infatti, sembra di tornare indietro di qualche decina d’anni: non ci sono infatti allestimenti né versioni speciali tra cui scegliere, ma solamente un allestimento, oltretutto completamente accessoriato. Scopriamo allora cosa offrono di serie i diversi modelli Dr, partendo dalla piccola 3.0. Nell’unico allestimento disponibile, infatti, la piccola 3.0 offre di serie cerchi in lega da 17 pollici, climatizzatore, fari a LED, Cruise Contro, sistema infotainment da 9 pollici con Apple CarPlay e mirroring dei telefoni Android, retrovisori elettrici riscaldati, sensori di parcheggio posteriori con retrocamera, vernice metallizzata e tetto apribile. L’unica possibilità di personalizzazione sta nel cambio, manuale o automatico, o nella presenza o meno dell’impianto a GPL.

La Dr 4.0, dal canto suo, ha una dotazione completa di tutto quello che serve. Come la 3.0, anche qui sono di serie barre sul tetto, cerchi in lega (qui da 18 pollici), Cruise Control, sistema di infotainment da 9 pollici con Apple CarPlay e mirroring Android, sensori di parcheggio con retrocamera, tetto apribile, climatizzatore, computer di brodo e si aggiungono il sedile guidatore elettrico, i vetri posteriori scuri e la chiave elettronica. La gemella 5.0 è persino più ricca, aggiungendo infatti il più grande schermo dell’infotainment da 12,3 pollici con Apple CarPlay e Android Auto, clima automatico, telecamere a 360° con sensori di parcheggio posteriori, fari a LED e un interno più curato. Tra le versioni dei SUV Dr troviamo la maggiore ricchezza con le grandi 6.0 e 7.0, dotate di un allestimento davvero ricco.

Rispetto alla già generosa 5.0, infatti, qui si aggiungono il clima automatico bizona, il doppio tetto apribile, i retrovisori ripiegabili elettricamente e, sulla 7.0, i sedili della terza fila, i sensori di parcheggio anteriori e il cambio DCT a doppia frizione. Su tutte le Dr è possibile montare un impianto GPL con un sovrapprezzo di 2.000 euro: a causa dei consumi non proprio contenuti del 1.5 ACTECO, è una spesa che può avere senso per chi percorre tanti chilometri.