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La storia di questo costruttore, seppur molto lunga dato che questa azienda fu fondata nel 1954, è principalmente conosciuta per le vicissitudini che negli ultimi anni hanno portato all’acquisizione del brand da parte del gruppo KG.
La storia di collaborazioni internazionali e di proprietà di SsangYong è parecchio complessa con molteplici passaggi di mano. Dopo un primo accordo di collaborazione con la Daimler-Benz nel 1990, la casa coreana da cui deriva l’attuale KG inglobò la casa inglese Panther Westwinds e nel 1997 venne acquisita a sua volta dalla connazionale Daewoo. Coinvolta nel tracollo finanziario di quest'ultima, le sue azioni vennero rimesse sul mercato e dal 2004 è controllata come azionista di maggioranza dalla casa cinese SAIC (51% circa delle azioni), proprietaria anche di Roewe.
Tra la fine del 2008 e l'inizio del 2009 il costruttore coreano è stato colpito dalla crisi internazionale ed è stato messo in amministrazione controllata, con la previsione di un notevole taglio occupazionale, dell'ordine di circa il 37%. Proprio questi tagli hanno innescato una dura lotta da parte dei lavoratori licenziati, a cui si è aggiunta la solidarietà degli altri lavoratori della fabbrica. La fabbrica è stata quindi occupata dalla metà di giugno 2009, e nonostante la brutale azione di risposta della polizia coreana, all'inizio di agosto la fabbrica continuava a essere occupata e la produzione ferma. In tutta la Corea e in varie parti del mondo ci sono state numerose manifestazioni di solidarietà ai lavoratori della fabbrica.
In seguito all’entrata nell’azienda del gruppo KG, nel marzo 2023 è stato rimosso completamente il nome aziendale “SsangYong”. Il motivo di questo cambiamento è legato al voler uniformare alle altre sussidiarie del conglomerato KG; il debutto di questa nuova denominazione è avvenuto al Seoul Mobility Show 2023 dove la nuova identità aziendale è stata mostrata al grande pubblico insieme ad altre tre concept car e alla Torres EXV elettrica.
Caratteristiche del brand KGM
- Vetture dal buon rapporto qualità/prezzo
- Ampia gamma di motorizzazioni anche con trazione integrale
- Capacità in fuoristrada nel caso della presenza della trazione integrale
Storia del brand KGM
Fondata a metà degli anni ‘50, la produzione iniziale di SsangYong (nome adottato solo nel 1988) era principalmente dedicata alla costruzione di Jeep per l’US Army. Soltanto nel 1976 videro luce le prime realizzazioni autonome di questo marchio ma a colpire sono le numerose collaborazioni di questa casa con costruttori di grande prestigio.
Oltre a Jeep prima citata, nel 1990 fu il turno di una collaborazione con la Daimler-Benz e dell’acquisizione della casa inglese Panther Westwinds prima dell’acquisizione da parte della sua connazionale Daewoo. Nonostante le numerose collaborazioni interessanti, questo marchio ha attraversato numerose fasi critiche nel corso della sua storia, segnata da difficoltà finanziarie e cambiamenti di proprietà.
I più evidenti sono concentrati negli ultimi anni: dopo il tracollo finanziario della fine degli anni 2000, le sue azioni furono rimesse sul mercato e, dal 2004, la società è stata controllata dalla cinese SAIC, che deteneva circa il 51% delle azioni. Tuttavia, tra la fine del 2008 e l’inizio del 2009, la crisi economica globale colpì duramente l'azienda, che finì in amministrazione controllata, con un pesante taglio occupazionale che coinvolse circa il 37% dei dipendenti.
Nel 2010, Mahindra & Mahindra, azienda indiana, rilevò il 100% delle quote di SAIC per 230 milioni di dollari, rilanciando il marchio SsangYong con nuovi modelli e motori sviluppati in Corea. Negli anni successivi, vennero progettati motori a gasolio Euro 5 e, nel 2015, fu lanciato il SsangYong Tivoli, SUV compatto che divenne il modello più venduto dell'azienda. Venne inoltre avviata una collaborazione con Mahindra per lo sviluppo di veicoli elettrici e ibridi.
Purtroppo, l’avvento della pandemia ha poi nuovamente evidenziato delle difficoltà finanziarie che si sono tradotte in una riduzione degli investimenti. Ciò portò SsangYong a dichiarare fallimento il 21 dicembre 2020, con un debito di 315,3 miliardi di won (circa 285 milioni di dollari). Nel 2021, la casa automobilistica coreana Edison Motors tentò di acquisire SsangYong, ma nel marzo 2022, l'accordo sfumò per il mancato pagamento da parte di Edison.
Successivamente, il consorzio guidato dal conglomerato KG Group si fece avanti, acquistando SsangYong per 900 miliardi di won (circa 700 milioni di dollari). L'acquisizione fu completata nell’agosto dello stesso anno e, nel settembre 2022, il tribunale fallimentare di Seoul approvò il piano di uscita dall’amministrazione controllata, che culminò nel perfezionamento dell’acquisizione nel novembre 2022.
A marzo 2023, l'azienda fu ribattezzata "KG Mobility", un cambiamento pensato per allontanarsi dalla vecchia immagine di SsangYong, ormai legata a crisi finanziarie e difficoltà. Questo rebranding si inserisce in una strategia più ampia di rinnovamento, volto a rilanciare il marchio nel mercato globale, con un particolare focus su veicoli elettrici e ibridi, settori sempre più competitivi.
Modelli di KGM
La gamma di MG Mobility include diversi modelli che spaziano dai segmenti delle piccole fino ai SUV di grandi dimensioni:
KGM Tivoli
KGM Tivoli è una piccola crossover dal design sicuramente personale che offre un buon rapporto tra dotazioni e prezzo. L’abitacolo è adeguato per cinque adulti e presenta delle buone rifiniture mentre la guida, seppur agile, soffre di un leggero coricamento in curva. Sotto il cofano trova posto un 1.5 da 163 cavalli che garantisce delle buone prestazioni anche se sia per le caratteristiche dinamiche elencate prima sia per una scarsa comunicabilità dello sterzo ed una frenata non troppo lunga. Volendo c’è anche una versione dedicata ai neopatentati da 135 cavalli oppure la AWD.
KGM Korando
Korando è un SUV dalle forme decise con un ottimo spazio a bordo e proprio per questo è una vettura dedicata alle famiglie. Le dimensioni compatte che fermano la lunghezza a 4,45 metri le permettono di non essere impacciata in città ed al tempo stesso di risultare comoda nei lunghi viaggi. Infine, l’altezza da terra di 18,2 centimetri le permettono di affrontare con disinvoltura anche tratti non impegnativi in off-road. L’assetto è un po’ rigido anche per via dei cerchi da 19” mentre per avere una dotazione completa meglio optare per la K-Line.
KGM Torres
Salendo nella gamma si trova Torres, un SUV medio grande lungo 4,70 metri, con un design aggressivo ed un prezzo di acquisto molto competitivo. L’abitacolo è ampio, la plancia squadrata e un po’ barocca ma comunque apprezzabile anche per la presenza di ben tre display. Questo modello non beve poco (nel caso si può preferire la variante 100% elettrica) ma le dotazioni sono di livello ed è anche disponibile con il cambio automatico.
KGM Actyon
Questo SUV riprende l’impostazione del vicino parente Torres. Su Actyon a differenziarsi è lo stile che risulta più filante mentre lo spazio a bordo è tantissimo con finiture davvero di livello. In abitacolo si capisce che questo SUV coreano è pensato per chi viaggia tanto con tutta la famiglia, al posteriore i sedili si possono reclinare fino a 32,5 gradi trasformando i lunghi spostamenti in una vera e propria esperienza di comodità. Disponibile anche con la versione integrale, sarà proposta con l’alimentazione a GPL.
KGM Rexton
Molto spaziosa, ha l’aspetto imponente e le finiture di un SUV ma è un vero fuoristrada con un robusto telaio a longheroni che ben si sposa con la trazione integrale e le marce ridotte. Le sospensioni indipendenti offrono un ottimo comfort ed una guida sicura mentre non manca la “verve” offerta da un vigoroso 2.2. Il peso elevato, però, penalizza i consumi che sono sempre alti.
KGM Rexton XL
KGM Rexton XL è un pick-up molto lungo che nasce sulla base meccanica della Rexton e dietro si caratterizza per la presenza di un ampio cassone. L’abitacolo, ben rifinito per il tipo di veicolo, è adatto per cinque persone mentre anche questo modello, come da tradizione per la casa coreana, presenta una buona dotazione di serie.
Sotto il cofano è presente lo stesso 2.2 da 202 cavalli della Rexton che non delude in termini di prestazioni. Su strada, questo pick-up è sicuro ma non agile mentre la presenza della trazione 4x4 e dell’altezza di 22 cm di distanza da terra donano al SUV buone performance nel fuori strada. A seconda delle versioni varia la capacità di traino: la Style traina 3500 kg invece di 2600.
Prezzi KGM
Di seguito i prezzi di ogni modello offerto a listino dal costruttore coreano:
- KGM Tivoli: a partire da 19.900 euro
- KGM Korando: a partire da 24.990 euro
- KGM Torres: a partire da 32.990 euro
- KGM Actyon: a partire da 41.750 euro
- KGM Rexton: a partire da 49.900 euro
- KGM Rexton Sports XL: a partire da 36.690 euro
Brand concorrenti di KG
Guardando ad oriente i principali concorrenti sono Hyundai e KIA che offrono una gamma di SUV e crossover completa anche nelle varianti elettriche. Sul mercato coreano anche Renault è ben affermata e rappresenta un buon competitor.
Guardando, invece, al piano internazionale emergono altri rivali come i brand del gruppo Stellantis che godono di una buona penetrazione sul mercato europeo, i marchi giapponesi come Suzuki e Marza, oltre a BYD e Chery che stanno effettuando una forte offensiva sul mercato del Vecchio Continente.



















