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Opel cabrio

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Opel Cabrio: storia, modelli, versioni e motori

Creata inizialmente per produrre macchine da cucire nel 1862 da Adam Opel, l'azienda Opel cominciò a sviluppare interesse per le automobili solo nel 1898. Nella sua storia ultra-secolare, Opel si è distinta per automobili razionali e robuste, ma anche per modelli più originali e particolari, come le numerose Opel Cabrio che si sono susseguite negli anni. Forte della sua lunga permanenza all’interno della galassia General Motors, nella quale è entrata negli anni ’30 per poi uscirci solo nel 2017, dopo l’acquisizione del brand da parte del Gruppo PSA, Opel ha affiancato alla produzione di automobili robuste e razionali, con un tocco americano che le distingueva dalla concorrenza, a modelli come le numerose Opel Cabrio che hanno dato un po’ di pepe al brand di Russelsheim insieme alle coupé come la Manta, la Monza o la GT. La prima Opel Cabrio sul mercato è stata la Opel Kapitan, prodotta tra il 1938 e il 1940 anche come Cabriolet. Dotata di uno stile marcatamente americano, dopo la Kapitan Opel ha aspettato diversi anni per proporre un’altra cabriolet, nella forma della Rekord A Cabriolet. Questa Opel Cabrio era una vettura dalle dimensioni generose, perfetta per quattro persone e per la guida nel comfort. Per diversi anni, le diverse generazioni di Rekord sono state le uniche Opel cabrio proposte dalla fabbrica, mentre alcuni preparatori tedeschi provavano a “tagliare” il tetto a modelli come la Kadett o la Monza.

Proprio nel Monza è stata prodotta su licenza da un concessionario Opel con sede a Dettingen, la Monza KC5, prodotta in poco più di 170 esemplari e realizzata in maniera pressoché artigianale. La prima Opel Cabrio “ufficiale” arrivò solo nel 1987, e fu la versione scoperta della Kadett E. Realizzata dalla carrozzeria torinese Bertone, la Kadett Cabriolet fu la prima Opel cabrio di grande serie, seguita dalla sua sostituta, la Astra Cabriolet, e poi da numerose Opel con tetto retrattile, denominate TwinTop. L’ultima Opel Cabrio prodotta è stata la Cascada, modello tanto curato quanto poco venduto, che dopo il suo addio al mercato nel 2019 ha lasciato Opel orfana di modelli cabrio. Scopriamo allora i modelli di Opel Cabrio, i motori e le versioni.

Modelli Opel Cabrio

Come detto in apertura, ad aprire la storia dei modelli di Opel Cabrio è stata la Opel Kapitan A del 1938, la prima Opel interamente realizzata sotto l’egida del colosso americano General Motors. L’influenza statunitense sulla nuova berlina tedesca si fa sentire molto, a partire dalle linee molto eleganti e americaneggianti, che ricordano da vicino i modelli prodotti Oltreoceano. Prima di continuare con la capostipite di questa famiglia, questi sono i modelli di Opel Cabrio:

  • Opel Kapitan
  • Opel Rekord Cabrio
  • Opel Monza KC5
  • Opel Kadett E Cabrio
  • Opel Astra Cabrio
  • Opel Speedster
  • Opel Tigra TwinTop
  • Opel Astra TwinTop
  • Opel GT
  • Opel Cascada

Tornando alla prima dei modelli di Opel Cabrio, la Kapitan, soprattutto la versione cabriolet ha una grande influenza americana, con una coda morbida e arrotondata che ricorda le automobili americane degli anni ’30 e ’40. Il frontale è molto particolare, con massicci parafanghi all’interno dei quali sono incastonati i fari, che sulla versione cabrio si sposa bene con il parabrezza verticale e il tetto in tela posizionato dietro l’abitacolo. Prodotta fino al ’40, dalla seconda generazione Opel decise di non proporre più la Kapitan in versione cabriolet, lasciando un vuoto tra i modelli di Opel Cabrio per diversi anni.

La prima a riportare la carrozzeria scoperta nella gamma del costruttore tedesco è stata, nel 1965, la Opel Rekord A. Per tutte le Rekord disponibili prive di tetto, però, si parla esclusivamente di modelli convertiti da carrozzieri tedeschi come Karl Deutsch, che fu tra più attivi a proporre modelli di Opel Cabrio su base Rekord A, Rekord B e Rekord C, dal 1963 al 1971. L’amore tra la carrozzeria cabrio e le Opel non ha colpito i vertici della Casa tedesca per diversi decenni, lasciando anche negli anni ’70 e ’80 la paternità di modelli cabrio su base dei modelli della Casa di Russelsheim a carrozzerie indipendenti. Si deve arrivare al 1985 per vedere la nascita della Opel Monza KC5, splendida vettura di cui vennero costruiti solo 172 esemplari. Realizzata sulla base della coupé Monza, la KC5 è realizzata dal carrozziere tedesco Keinath, che sebbene godesse dell’approvazione di Opel rimase un modello di nicchia dalla costruzione artigianale.

Per vedere i primi modelli di Opel Cabrio realizzati ufficialmente da Opel dobbiamo arrivare alla fine degli anni ’80. In questo periodo, le cabriolet su base di compatte medie stanno avendo un discreto successo. Per questo, Opel decise di tornare ufficialmente sul mercato, affidandosi alla carrozzeria italiana Bertone per il disegno e la costruzione del primo dei modelli Opel Cabrio di grande serie, la Opel Kadett E Cabriolet. Realizzata sulla base dell’ultima generazione di Kadett e prodotta dal 1986 al 1991, la versione Cabrio è realizzata da Bertone nei suoi stabilimenti di Grugliasco. Dotata dell’immancabile rollbar a vista per irrigidire il telaio, la Opel Kadett Cabrio non è la più slanciata delle cabrio, ma è piuttosto vivace soprattutto in versione GSi.

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Dopo il successo, quasi insperato, della Kadett Cabriolet, dal lancio della sostituta della Kadett, la Opel Astra F, la Casa di Russelsheim prese sul serio la produzione di cabriolet eleganti ma abbordabili. Per questo, a due anni dal lancio della prima Opel Astra, si aggiunse nel 1993 una novità ai modelli di Opel Cabrio, la Astra F Cabriolet. Anche stavolta disegnata e costruita da Bertone. Questa volta, il carrozziere torinese riesce ad avere più libertà sul design, realizzando una vettura elegante, dalle proporzioni molto diverse dalla Astra di base e piacevole da guardare anche in versione chiusa. Prodotta dal 1993 al 2000 (in Italia la vendita cessò al lancio della nuova Astra, nel 1998), con la Astra Cabriolet i modelli cabrio di Opel si fecero conoscere come un’ottima alternativa alle più blasonate scoperte premium, continuando il successo con la Astra G Cabriolet.

Realizzata sull’inedita base della Astra Coupé, sostituta della Calibra e prima sportiva su base Astra, anche questa Astra Cabriolet è realizzata da Bertone, che continua a offrire uno stile elegante e slanciato anche su questa generazione. Rispetto alla precedente generazione, Opel e Bertone hanno lavorato per ottenere una migliore abitabilità al posteriore, che le consente di avere quattro posti veri. A livello di motorizzazioni, l’Astra G Cabriolet condivide i motori con la Coupé. Questo rende questo il primo dei modelli Opel Cabrio ad essere offerto anche con motore a gasolio, nello specifico il 2.2 DTI da 125 CV.

Dopo un monopolio di Astra e della precedente Kadett tra i modelli di Opel Cabrio, nel 2003 Opel decise di cavalcare il successo delle piccole cabrio con tetto retrattile iniziato dalla 206 CC, lanciando l’inedita Opel Tigra TwinTop. Sostituta spirituale dell’apprezzata coupé Tigra vista negli anni ’90, la Tigra TwinTop è realizzata sulla base della Opel Corsa C di quel periodo, adottando uno stile completamente nuovo che prosegue il nuovo corso stilistico di Opel, adottato prima dalla Vectra e poi visto anche su Astra e sulla stessa Corsa. La Tigra TwinTop era realizzata dallo specialista francese Heuliez, concludendo la sua storia nel 2009 senza convincere troppo. Tigra ha però influenzato la nuova Astra scoperta, la Opel Astra TwinTop, proponendo la prima coupé-cabriolet su base Astra. Nonostante il suo scarso successo, la Astra TwinTop è stata il primo dei modelli Opel Cabrio ad essere realizzato interamente in casa. Dotata di motori benzina e Diesel, e ispirata nel disegno posteriore alla piccola Tigra, la Opel Astra TwinTop è stata abbandonata alla fine del 2010, e sostituita dalla più moderna Cascada.

Tra i modelli di Opel Cabrio, la Cascada è l’ultima Opel con tetto retrattile, prodotta tra il 2013 e il 2019. Realizzata sulla base della Astra J, la Cascada ha uno stile originale e diverso dalla Astra di base, e ha il merito di aver riportato il tetto in tela su una Opel cabrio dopo l’”era-TwinTop”. Nonostante dei motori potenti e uno stile riuscito, la Cascada non ebbe il successo sperato, cessando anzitempo la sua carriera dopo 6 anni di produzione. A concludere la disamina dei modelli Opel Cabrio ci sono le due sportive più recenti della Casa tedesca, la Speedster e la GT. Entrambe dotate di un tetto in tela a montaggio e smontaggio manuale, sia la Speedster che la GT sono realizzate sulla base di due sportive esistenti di altri marchi. La Speedster, prodotta tra il 2000 e il 2005, è la versione con motori Opel della Lotus Elise. La GT, invece, è il modello per il mercato europeo del progetto americano delle sportive Pontiac Solstice e Saturn Sky Roadster, prodotta tra il 2007 e il 2009.

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Motori Opel Cabrio

Dopo aver conosciuto i modelli di Opel Cabrio, i motori sono molto differenti per via del lasso di tempo passato da un modello all’altro durante oltre 85 anni di storia. L’inaugurale Kapitan Cabriolet era dotata dello stesso motore derivato dalla precedente Super 6, un sei cilindri in linea da 2.5 litri capace di 55 CV, scaricati a terra sulle ruote posteriori. Più complicato conoscere i motori della Opel Cabrio successive, le Rekord. Come detto in precedenza, le Rekord Cabriolet erano realizzate da carrozzerie indipendenti, che rendono complicato capire quali fossero i motori scelti per queste conversioni. Immaginiamo, comunque, che la scelta ricadesse sui motori più grandi e potenti della gamma Rekord, il 1.9 benzina da 90 CV o 105 CV o il più grande 2.6 sei cilindri da 100 CV.

Dopo la Rekord, come detto prima, il primo modello scoperto della Casa di Russelsheim prodotto poco più che artigianalmente è la Monza KC5. L'auto misurava 470 cm e poteva alloggiare tre motori: un 4 cilindri 2.2 da 115 CV, un V6 2.5 da 140 CV e un V6 3.0 da 180 CV. Arriviamo così al 1988, con la prima Opel Cabrio “ufficiale”. La gamma motori della Opel Cabrio prodotta per prima in via ufficiale dalla Casa tedesca, sebbene assemblata dalla torinese Bertone, è formata dai motori 1.4 S da 75 CV, il 1.6 da 90 CV e con la potente versione GSi, dotata di un 2.0 quattro cilindri aspirato da 115 CV che le regala prestazioni decisamente interessanti.

Dopo la Kadett E Cabriolet, Opel ha aperto le porte della sua gamma scoperta alla nuova Astra Cabriolet, lanciata nel 1993 e ancora costruita da Bertone. Al lancio del modello, la gamma motori di Opel Astra Cabrio era formata dal solo 2.0 monoalbero da 115 CV, lo stesso della Kadett E Cabriolet. Nel 1994, la gamma motori ha salutato il 2.0 e adottato un nuovo 1.4 da 82 CV, sostituito nel 1997 da un 1.4 bialbero da 90 CV, per poi avere al top della gamma un moderno 1.8 bialbero da 116 CV dal 1995. La nuova Opel Astra Cabriolet lanciata nel 2002, invece, aveva ben cinque motori a benzina, con alla base un semplice 1.4 da 90 CV e al top il potente 2.0 Turbo 16v da 192 o 200 CV a seconda dell’anno di produzione, risultando ancora oggi uno dei motori di Opel Cabrio più potenti. Questa generazione di cabriolet Opel è anche la prima a montare un motore a gasolio, nello specifico il 2.2 DTI da 125 CV.

Arriviamo così alla gamma motori della Opel Cabrio più piccola proposta dalla Casa di Russelsheim, la Tigra TwinTop. Realizzata sulla base della Opel Corsa C di terza generazione, con quest’ultima condivide i tre motori che ne compongono la gamma. Disponibile anche con un parco 1.3 CDTI turbodiesel di origine FIAT da 70 CV, la Opel Tigra TwinTop è stata più apprezzata con i due motori a benzina della gamma, il 1.4 16v da 90 CV e il più potente 1.8 16v da 125 CV, condiviso con la Corsa C GSi. Concludiamo con la gamma motori delle Opel cabrio più comuni con la Cascada, che condivide i motori più prestanti visti sulla Opel Astra J. Alla base della gamma troviamo il 1.4 Turbo da 120 e 140 CV, mentre per i più esigenti c’è il 1.6 SIDI turbo a iniezione diretta da 170 CV. Due i motori a gasolio, il 2.0 CDTI da 165 o 170 CV e il più potente 2.0 CDTI Biturbo con doppio turbocompressore da 195 CV.

Infine, la gamma motori delle Opel cabrio più sportive, Speedster e GT, hanno bisogno di un capitolo a parte. La prima, sebbene condivida meccanica e gran parte dell’estetica e degli interni con la Lotus Elise Series 2, ha due motori di provienienza Opel, il 2.2 16v e il 2.0 Turbo. Il primo ha 147 CV, mentre il secondo arriva a ben 200 CV permettendo di abbassare l’accelerazione 0-100 km/h in meno di 5 secondi. La GT, infine, ha un motore 2.0 Turbo Ecotec quattro cilindri da 260 CV, accoppiato ad un cambio manuale a 6 rapporti e la trazione posteriore.

Versioni Opel Cabrio

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Concludiamo infine con le versioni delle Opel Cabrio prodotte. Come detto in precedenza, dopo la prima Kapitan, le Opel Cabrio erano prodotte in maniera pressoché artigianale. Per questo, conoscere con precisione le versioni delle Opel Cabrio prodotte su base Rekord o Monza non è affatto facile. Decisamente più agevole conoscere quelle delle successive Opel scoperte, a cominciare dalla Kadett E Cabrio. Come tutte le automobili prodotte a cavallo tra gli anni ’80 e ’90, le versioni di Opel Kadett Cabrio non erano numerose come quelle di oggi. Ciononostante, dopo i primi modelli venduti con un solo allestimento, denominato “Cabriolet”, con il tempo sono arrivati i tre allestimenti LE, Elegant e lo sportivo GSi, riservato alla top di gamma con motore 2.0 e 115 CV.

Si torna sulla semplicità con le versioni di Opel Astra Cabrio: sia la prima che la seconda generazione sono dotate di un solo allestimento, che cambia nella propria dotazione con l’aumentare della potenza del motore. Solo la Opel Astra Cabrio lanciata nel 2002 ha potuto godere di un allestimento speciale, denominato Anniversary, prodotto nel 2003. Ben diversa la questione per le più moderne Tigra TwinTop, Astra TwinTop e Cascada, dotate dei classici allestimenti delle altre Opel. Per Tigra e Astra, parliamo di Enjoy e Cosmo, con in più l’allestimento intermedio Edition sulla Astra TwinTop, mentre la più moderna Cascada era dotata in gamma dell’allestimento Cosmo top di gamma fino al 2016, diventato poi Innovation tra il 2016 al 2019. Nessun tipo di allestimento o particolari versioni per le Opel cabrio più particolari, GT e Speedster. Se la prima era proposta con un unico allestimento, la seconda variava nel motore e nella dotazione scegliendo il 2.2 aspirato o il 2.0 Turbo.

Concludendo con le versioni di Opel Cabrio disponibili, oggi le scoperte della Casa sono disponibili unicamente sul mercato dell’usato, essendo il brand privo di un modello a tetto apribile. Portarsi a casa una Opel Kapitan, Rekord o Monza KC5 è molto complesso, tanto che le quotazioni, in questo caso, le fanno i venditori e non tanto il mercato. Per le altre, invece,le Opel Kadett cabrio partono da 7.000 euro, le Astra Cabrio di prima e seconda generazione partono da 1.500 euro per arrivare ai 5.000 euro di un esemplare perfetto. Più economiche le Astra e Tigra TwinTop, che a causa dell’incognita tetto metallico retrattile (molto costoso da riparare) partono da circa 3.000 euro e possono arrivare a 7-8.000 euro per gli esemplari più belli. La moderna Cascada, invece, ha quotazioni più alte, partendo da circa 10.000 euro per le Diesel più chilometrate e arrivando ai 20.000 euro per una 1.4 o 1.6 benzina. Dobbiamo fare nuovamente un discorso a parte per Speedster e GT, caratterizzate da quotazioni a sé stanti. La meno apprezzata GT parte da circa 15.000 euro, mentre le rare e ricercate Speedster cambiano proprietario con non meno di 30.000 euro.