Passa al contenuto principale
All car equipment

Ricarica aria condizionata: come funziona e il prezzo

Il costo della ricarica aria condizionata auto non è oneroso, e fa parte delle spese che bisogna sostenere per la manutenzione della propria auto con un obiettivo: migliorare la qualità del viaggio.

Con una temperatura adatta, lo spostamento è confortevole, mentre la sicurezza stradale aumenta perché la prestazione del guidatore cresce, perché i suoi riflessi restano pronti e i tempi di reazione ottimali. Senza considerare che il climatizzatore attivo permette ai passeggeri di rilassarsi, tanto più quelli vulnerabili come bimbi, anziani, donne incinte, persone con patologie croniche o in corso. A beneficio pure degli animali a bordo, come cani e gatti.

Specialmente durante le giornate molto calde o particolarmente fredde, l’aria condizionata permette di viaggiare in un ambiente confortevole, evitando la sensazione di afa o di gelo. Deumidificando l’aria, il climatizzatore previene la sensazione di appiccicoso. Molti sistemi di climatizzazione sono dotati di filtri che aiutano a purificare l’aria in arrivo sia da fuori sia dall’abitacolo eliminando polveri, pollini e odori sgradevoli. Un notevole aiuto per chi soffre di allergie o problemi respiratori. Inoltre, l’aria condizionata è efficace nel disappannare i vetri, migliorando la visibilità e la sicurezza di guida, soprattutto in inverno o in condizioni di elevata umidità.

Non ultimo, mantenere i finestrini chiusi e utilizzare l’aria condizionata può migliorare l’aerodinamica del veicolo a velocità elevate, riducendo il consumo di carburante rispetto alla guida con i finestrini aperti (abitudine che crea vortici).

Sommario

Quando fare la ricarica del gas dell’aria condizionata

In condizioni normali, si consiglia di effettuare la ricarica ogni due anni oppure ogni 60.000 km. Tuttavia, se si nota un calo nelle prestazioni del climatizzatore (aria meno fredda o pulita del solito), è meglio farla controllare prima. Idem se il compressore fa rumori strani: un livello basso di gas può causare un funzionamento anomalo e rumoroso.

Al di là di una leggera condensa normale, un’eccessiva quantità di acqua potrebbe indicare un problema al sistema, inclusa una potenziale perdita di refrigerante. Alla fine quindi il verdetto lo dà il guidatore… a pelle o a naso o a orecchio in mancanza di una scadenza fissa come un tagliando. A livello teorico, in un sistema sigillato, il gas refrigerante non dovrebbe esaurirsi: tuttavia, nel tempo, è normale che si verifichino piccole perdite fisiologiche.

Le indicazioni generali per tenere sotto controllo il climatizzatore

Al di là di quanto il guidatore percepisce nell’abitacolo, comunque, è suggeribile far controllare il sistema di climatizzazione da un professionista ogni due anni o ogni 60.000 km. Si verificano il livello del gas e lo stato generale dell’impianto.

In parallelo, è opportuno far controllare sostituire il filtro abitacolo ogni 15.000-20.000 km o una volta l’anno. Anche in inverno, è buona norma accendere l’aria condizionata per almeno 10 minuti ogni 15 giorni, così da lubrificare le guarnizioni e prevenire perdite.

L’aria condizionata non va: a chi mi rivolgo?

Da evitare il fai-da-te, perché servono esperienza e strumenti. Suggeriamo un elettrauto, che è specializzato nei sistemi elettrici ed elettronici dell’auto, compresi i climatizzatori, con competenze per diagnosticare e riparare problemi complessi.

Molte officine meccaniche offrono anche servizi di riparazione e manutenzione dei sistemi di climatizzazione. Allo stesso modo, da valutare un meccatronico, via di mezzo fra le due figure di cui sopra. Esistono anche centri specializzati in climatizzazione auto, come Midas e Norauto. Specie se l’auto nuova è ancora in garanzia, la concessionaria ufficiale è il primo punto di riferimento. Perfetti allo scopo i carrozzieri indipendenti di Federcarrozzieri e di Mio Carrozziere. Inoltre, in officina è possibile eseguire anche l’igienizzazione completa dell’impianto: elimina muffe e batteri che possono provocare danni alla salute degli occupanti.

Ricarica dell’aria condizionata fai-da-te: meglio di no

Nel caso in cui si ritenga di essere esperti e di avere gli strumenti, si può ricaricare in autonomia il gas del climatizzatore acquistando un kit, che generalmente è composto da una lattina contenente il gas refrigerante e una valvola: costa da 20 a 100 euro, in vendita per esempio nei negozi di accessori auto oppure online.

Prima di procedere bisognerà aprire del tutto la valvola e avvitare quest’ultima alla lattina. Una volta collegata la valvola all’interno del condotto dell’auto, occorrerà avviare il motore e contestualmente l’impianto dell’aria condizionata per poi aprire nuovamente la valvola per far passare il gas all’interno del condotto. Operazione da evitare per ragioni legate alla sicurezza, all’ambiente e al corretto funzionamento del sistema. Si maneggiano gas refrigeranti che possono essere dannosi per la salute se inalati e contribuiscono all'effetto serra se rilasciati nell'atmosfera. Un’errata ricarica può danneggiare il compressore o altri componenti delicati del sistema di climatizzazione, portando a costose riparazioni.

Se il sistema ha una perdita, una semplice ricarica fai-da-te risolverà il problema solo temporaneamente e il gas si disperderà nuovamente. Solo attrezzature specifiche permettono di caricare la quantità precisa di refrigerante richiesta. Infine, il rilascio di gas refrigeranti nell'ambiente è regolamentato e può comportare sanzioni.

Ricarica aria condizionata: costo

Il prezzo della ricarica varia in base al tipo di gas refrigerante e all’officina: indicativamente da 70 a 170 euro. Più 20 euro di sanificazione dell’abitacolo.

Soldi spesi bene, considerando la complessità del sistema, con componenti che lavorano in sinergia: compressore che pompa il gas refrigerante, condensatore che trasforma il gas caldo in liquido, filtro disidratatore che elimina umido e sporco, valvola di espansione che regola il flusso del refrigerante, evaporatore che trasforma il liquido in gas, raffreddando l’aria.

FAQ

In condizioni normali, si consiglia di effettuare la ricarica ogni due anni oppure ogni 60.000 km. Tuttavia, se si nota un calo nelle prestazioni del climatizzatore (aria meno fredda o pulita del solito), è meglio farla controllare prima. Idem se il compressore fa rumori strani: un livello basso di gas può causare un funzionamento anomalo e rumoroso.

Elettrauto, officina meccanica, meccatronico, centro specializzato in climatizzazione auto. Specie se l’auto nuova è ancora in garanzia, la concessionaria ufficiale è il primo punto di riferimento. Perfetti allo scopo i carrozzieri indipendenti di Federcarrozzieri e di Mio Carrozziere.

No: è un’operazione da evitare per ragioni legate alla sicurezza, all’ambiente e al corretto funzionamento del sistema. Si maneggiano gas refrigeranti che possono essere dannosi per la salute se inalati e contribuiscono all'effetto serra se rilasciati nell'atmosfera.

Condividi l'articolo

Tutti gli articoli

Faros auto

Regolare i fari dell'auto: Quello che c'è da sapere

Consigli · Cura dell'auto
clean car glasses

Pulire i vetri dell'auto: Risultato senza aloni

Consigli · Cura dell'auto
sottoscocca

Lavaggio del sottoscocca in inverno: Perché è necessario

Consigli · Cura dell'auto
Mostra di più