
Prova BMW Serie 1: come si guida e come si è evoluta la berlina compatta dell’elica
Non cambia la piattaforma, la UKL2, che resta quella a trazione anteriore introdotta nel 2019, ma tutto il resto è stato profondamente rivisto: design, interni, digitalizzazione e dotazioni di sicurezza.
BMW ha scelto di non stravolgere la formula, ma di rifinirla. Il frontale, ora più deciso, adotta la nuova calandra doppio rene “Iconic Glow” con tanto di retroilluminazione della cornice, fari Bi-LED adattivi e un’impronta visiva più larga e sportiva. Anche le dimensioni restano equilibrate, seppur con almeno due variazioni: 4,36 metri di lunghezza, 1,80 metri di larghezza e 1,46 metri di altezza, con proporzioni che mantengono l’impostazione da hatchback compatta premium sebbene la lunghezza sia aumentata di 4,2 centimetri e l’altezza di 2,5 centimetri.
Dentro, la rivoluzione digitale: debutta il BMW Curved Display con doppio schermo da di pari, o quasi diagonale; a gestire il tutto, il nuovo Operating System 9, lo stesso visto sulla Serie 2 Active Tourer e sulla nuova iX1. Spariscono molti comandi fisici, sostituiti da controlli touch e dal BMW Intelligent Personal Assistant, ora più reattivo e naturale nella comprensione del linguaggio.
La gamma motori copre un ampio spettro: dal 3 cilindri 1.5 da 122 CV della 116 fino ai 300 CV della M135 xDrive, passando per benzina e Diesel, entrambi disponibili con tecnologia Mild Hybrid 48V. Il risultato? Una compatta che mantiene il piacere di guida tipico del marchio, ma con un occhio più attento a comfort, sicurezza e tecnologia.
BMW Serie 1 in 5 punti
- Design, simile a prima ma profondamente evoluta: linee tese, cofano più corto, fari sottili e calandra più piatta con firma luminosa a “L”. La coda riprende lo stile della Serie 2 Active Tourer.
- Motorizzazioni, dal termico all’ibrido: benzina e Diesel, tutte mild hybrid 48 V (tranne la 116 entry level con il tre cilindri 1.5 turbo benzina). Potenze da 122 a 300 CV.
- Tecnologia e ADAS: di serie “Active Guard” e “Driving Assistant”; a richiesta “Driving Assistant Professional” con guida semi-autonoma di Livello 2+.
- Interni rivoluzionati: doppio display curvo, materiali Veganza o Alcantara, illuminazione ambientale e cockpit orientato al guidatore.
- Gamma e prezzi: da 34.900 euro (BMW 116) fino a 57.100 euro per la M135 xDrive. Mild Hybrid (120) da 37.900 euro.
Com’è fatta fuori
Esteticamente, la quarta generazione della Serie 1, presentata a vent’anni di distanza dalla prima, cambia parecchio pur restando immediatamente riconoscibile. Il frontale è più muscoloso rispetto a prima, con fari orizzontali a LED e la nuova calandra “Iconic Glow” (retroilluminata di notte), elemento ormai distintivo del design BMW. I designer hanno scelto proporzioni più tese e pulite per rendere visivamente la vettura più larga e bassa, meglio armonizzata con l’asfalto.
Le dimensioni, come detto, restano quelle ideali per una compatta di segmento C: 4,36 metri di lunghezza, 1,80 metri di larghezza e 1,46 metri di altezza. Il passo di circa 2,67 metri garantisce un abitacolo sufficientemente spazioso, e anche la coda è stata ridisegnata per migliorare l’aerodinamica, con un coefficiente di penetrazione che ora scende sotto 0,28.
Tante le novità estetiche, a partire dai nuovi colori, come il Cape York Green, introdotto per la prima volta anche sulle versioni M Sport e M135 xDrive, o il Thundernight che individua nel listino il viola di questa M135 che vedete in foto. Presenti cerchi fino a 19 pollici (bicolore o Jet Black). Le versioni M Sport e M Sport Pro aggiungono paraurti più aggressivi, minigonne dedicate e il pacchetto Shadow Line in nero lucido.
Di serie ci sono i fari LED, mentre con i pacchetti “Premium” e “Innovation” arrivano i Bi-LED adattivi con abbaglianti automatici e funzione cornering. Il posteriore adotta nuovi gruppi ottici orizzontali e terminali di scarico integrati nel paraurti, più puliti e moderni. La Serie 1, insomma, guadagna in presenza scenica rispetto alla terza generazione lanciata nel 2019.
Com’è dentro
All’interno, la trasformazione è radicale. Il nuovo BMW Curved Display domina la plancia: due schermi uniti da una superficie curva, 10,25 pollici per la strumentazione digitale e 10,7 pollici per l’infotainment con grafica fluida e interfaccia semplice da usare. Il sistema operativo BMW OS 9 è compatibile con aggiornamenti OTA (Remote Software Upgrade) e introduce i servizi BMW Digital Premium per musica, app e funzioni digitali a bordo.
La qualità percepita è alta: materiali morbidi nella parte alta della plancia, rivestimenti in Veganza (eco-pelle) o in misto Alcantara/Veganza per le versioni M Sport, con cuciture blu e modanature retroilluminate “Hexacube Aluminium”. Le versioni base offrono interni in stoffa, ma già ben rifiniti.
Il design segue una strada diversa rispetto alle nuove generazioni, per così dire, di X3: sparisce il rotore iDrive classico, sostituito da un piccolo controller touch e dai comandi vocali dell’assistente “Ehi BMW”. Il climatizzatore digitale monozona (o bizona a pagamento) è completamente integrato nel display, lasciando la console centrale pulita e moderna.
Il comfort è buono per quattro adulti, con un bagagliaio da 380 a 1.200 litri, nella media del segmento, ma le Mild Hybrid (120, 123 e 120d) devono rinunciare a 80 litri. I sedili sportivi M offrono un ottimo contenimento laterale, mentre la posizione di guida è bassa e ben regolabile.
Tra le chicche tecnologiche: Digital Key Plus, Head-Up Display, __impianto Hi-Fi Harman Kardon, e l’immancabile connettività completa con Apple CarPlay e Android Auto wireless.
Alla guida della BMW Serie 1, la scelta tra le motorizzazioni
Sotto il cofano, la nuova Serie 1 propone una gamma più razionale ma molto completa. BMW 116: 1.5 tre cilindri benzina da 122 CV e 230 Nm, cambio DCT 7 rapporti, 0-100 in 9,8 s, velocità max 210 km/h. È l’ingresso gamma, fluido e molto elastico.
BMW 120: stesso 1.5 mild hybrid 48 V, ma potenziato a 170 CV (+ 14 CV dal sistema 48 V). Fa 0-100 in circa 7,8 s e consuma 5,9-6,3 l/100 km (WLTP).
BMW 118d / 120d: i due Diesel 2.0 da 150 e 163 CV (mild hybrid 48V), entrambi vivaci in ripresai e parchi nei consumi.
BMW 123 xDrive: il nuovo top di gamma a trazione integrale, 2.0 benzina da 218 CV e 360 Nm, con assetto equilibrato e ottima motricità.
BMW M135 xDrive: il top di gamma, con quattro scarichi a vista. Di base c’è il 2,0 litri ma la potenza cresce a 300 CV e la coppia a 400 Nm. Trazione integrale, cambio automatico a 7 rapporti con paddle, 0-100 in 5,2 secondi. Scegliendo il pacchetto M Technology II arrivano freni M Compound da 19 pollici, sedili sportivi M, assetto M Adaptive e cerchi da 19 pollici Jet Black oltre alle caratteristiche cinture di sicurezza M con i colori rosso e blu tipici del brand ad alte prestazioni.
Su strada, la Serie 1 F70 continua a offrire quella sensazione di solidità e precisione che ha sempre distinto le BMW. Lo sterzo è diretto, il cambio DCT è veloce e fluido e offre maggior feeling rispetto a prima, mentre l’assetto M Adaptive riesce a coniugare comfort e dinamismo. Le versioni a trazione anteriore restano neutre e ben bilanciate, mentre le xDrive aggiungono sicurezza e grip anche sul bagnato. Se gli appassionati non hanno gradito il passaggio alla trazione anteriore, la Serie 1 ha avvicinato un maggiore pubblico e lo ha stuzzicato con una presenza scenica, prima ancora della guida, diversa.
Gli ADAS e la sicurezza
La nuova Serie 1 alza l’asticella anche in termini di sicurezza attiva. Di serie su tutte le versioni ci sono:
ABS, DSC, Dynamic Traction Control, Crash Sensor, Active Guard, Attentiveness Assistant, Parking Assistant (telecamere e sensori), Flat Tyre Monitor e freno a mano elettrico.
Il pacchetto Driving Assistant, incluso su gran parte della gamma, aggiunge funzioni come Lane Change Warning, Rear Cross Traffic Alert, Exit Warning e Rear Collision Warning con intervento sui freni.
Chi vuole il massimo può scegliere il Driving Assistant Plus, con Active Cruise Control, Steering & Lane Control Assistant, Speed Limit Info, Route Control e mantenimento automatico della distanza e della corsia.
Al vertice c’è il Driving Assistant Professional, disponibile con i pacchetti “Premium” e “Innovation”: include funzioni avanzate di guida semi-autonoma come Traffic Jam Assistant, Lane Change Assistant, Emergency Stop Assistant, Traffic Light Recognition, Crossroads Warning e Wrong-Way Alert.
Completano la dotazione i sistemi Parking Assistant Plus e Professional con Remote Control Parking, Manoeuvre Assistant e Reversing Assistant Professional, in grado di memorizzare e ripercorrere automaticamente gli ultimi 200 metri di manovra.
Perché scegliere la BMW Serie 1
La nuova BMW Serie 1 2025 (F70) è una compatta che mantiene intatto il DNA del marchio, pur evolvendosi in chiave moderna. Al volante si comporta come deve comportarsi una vera BMW: precisa, equilibrata e solida, offrendo un piacere di guida che resta un punto di riferimento nel segmento. Gli interni abbracciano la digitalizzazione con un’impostazione moderna e tecnologica, con lo schermo ricurvo e la riduzione, drastica, dei comandi, ma senza rinunciare alla cura dei dettagli tipica del marchio. I materiali sono di qualità, l’insonorizzazione è curata e la sensazione generale è quella di trovarsi a bordo di un’auto premium.
La gamma motori è ampia e diversificata, in grado di soddisfare sia chi cerca efficienza e bassi consumi, sia chi desidera prestazioni più sportive. A completare l’esperienza ci sono sistemi ADAS di livello 2, tecnologie connesse di ultima generazione e una notevole possibilità di personalizzazione: colori, pacchetti, interni e optional consentono di configurare la vettura quasi su misura, con dotazioni che sfiorano quelle dei segmenti superiori.
Non mancano però alcuni aspetti meno convincenti. I prezzi, ad esempio, restano piuttosto elevati: la 116 parte da 34.900 euro, mentre la sportiva M135 xDrive supera i 57.000 euro. Anche lo spazio posteriore e la capacità del bagagliaio non sono tra i migliori della categoria, e al momento non sono previste versioni plug-in come invece proposto dalle rivali Audi A3 e Mercedes Classe A. Inoltre, l’esperienza d’uso interamente digitale potrebbe non entusiasmare i puristi, nostalgici dei comandi fisici.
In definitiva, la nuova Serie 1 rappresenta una naturale evoluzione di una delle compatte premium più iconiche. Abbandonata la trazione posteriore, punta oggi su efficienza, tecnologia e sicurezza, senza perdere quel piacere di guida che da sempre distingue le BMW. È una vettura più matura, più connessa e più confortevole, ma sempre capace di regalare emozioni, anche se meno pure che in passato.


