Nato nel lontanissimo 1966, 33 anni dopo il brand romeno è stato ufficialmente acquisito da Renault che ha iniziato quel processo di trasformazione proseguito fino ai giorni nostri. Si ricorda la Logan del 2004, così come un’impennata nelle vendite fino al record dei giorni nostri,. con il primo posto conquistato meritatamente nel 2024. Sandero è nata nel 2008 e si è presentata fin da subito come una compatta molto robusta e capace di badare al sodo. Ovviamente, tutto questo successo non sarebbe mai arrivato senza un prezzo che definire d’attacco è dire poco.
La Sandero protagonista di questo test drive è nata nel 2020, anno di lancio della terza serie: per la prima volta si è persa quell’aura di auto volutamente molto economica, qualcuno potrebbe dire anche nell’aspetto, per diventare finalmente maggiorenne. Oggi Sandero è un fenomeno di mercato, viene proposta in due allestimenti (Streetway e Stepway) e parte da, tutto vero, 14.850 euro. Anche in Italia è stabilmente in vetta alle classifiche, specialmente con la motorizzazione GPL oggetto di questa analisi.
Dacia Sandero in 5 punti
- Design, che stacco con la vecchia generazione: La Dacia Sandero 2025 si presenta con uno stile rinnovato e moderno, caratterizzato da linee pulite. La Streetway è più bassa, la Stepway è più alta di 9 centimetri.
- Motorizzazioni, sfida turbo benzina e biFuel GPL: La base è sempre il 1.0 tre cilindri, con o senza turbina (rispettivamente TCe o SCe) e potenze che vanno da 67 a 110 CV. L’interessante versione GPL ECO-G ha 100 CV e il cambio manuale.
- ADAS: La Sandero integra fin dalle versioni Essential, le entry level, sistemi quali la frenata automatica d’emergenza, il Cruise Control, riconoscimento segnaletica stradale e sistema di mantenimento in corsia. Ricorrendo agli optional, come il Pack Safety, si possono scegliere ulteriori sistemi che facilitano e migliorano la sicurezza nella guida di tutti i giorni.
- Interni che badano al sodo: Abitacolo che si può definire come razionale, con una giusta disposizione dei comandi e materiali che badano al sodo. Il __sistema d’infotainment varia da un semplice supporto per lo smartphone allo schermo touch da pollici. Bagagliaio variabile tra le versioni benzina e GPL, a causa del maggior ingombro della bombola del gas liquefatto.
- Gamma competitiva, GPL da 14.850 euro: Il prezzo di base è 13.950 euro (Streetway SCE 67 CV) ma non si va oltre i 20.400 euro della accessoriata Stepway 1.0 TCe Extreme con cambio automatico.
Com’è fatta fuori
La protagonista di questo test drive è un esemplare di Dacia Sandero Stepway in livrea Beige Ocra, uno dei colori più riusciti presenti in gamma. Non cambia molto rispetto alla terza generazione introdotta nel 2020, anche perché la quarta generazione, che sarà anche ibrida, è attesa per il 2026. Stepway e Streetway non si distinguono solo per la maggiore altezza da terra: la prima ha più carattere e grintosa, tanto che solo i paraurti più sporgenti e più orientati al look da vero e proprio SUV le fanno guadagnare 1 centimetro di lunghezza. Presenti anche le barre al tetto in plastica nera, assenti sulla Streetway. Si arriva, così, a 1,59 metri di altezza, ben 9 centimetri in più rispetto alla versione più pensata per risparmiare e meno ricca esteticamente.
Il nuovo logo Dacia è arrivato nel 2022 e ha cambiato aspetto non solo alla Sandero ma anche alla Duster, Bigster, Jogger e alla piccola elettrica Spring. Sulla Stepway si distinguono, inoltre, le protezioni in plastica sotto il muso e sotto la coda e, per fugare ogni dubbio, il badge Stepway bianco a contrasto sulla calandra nera lucida. I fari diurni a LED hanno una forma a Y rovesciata che dona carattere già a un primo sguardo. Di lato si apprezza l’altezza libera dal suolo (20 centimetri) così come i cerchi in lega da 16 pollici. Con 4,10 metri siamo nel pieno del segmento B.
Com’è dentro
Gli interni della Dacia Sandero Stepway GPL 2025 hanno due anime. Le versioni meno accessoriate propongono un semplice supporto per lo smartphone, oggi utilizzato come una guida per qualsiasi cosa, non di meno per un percorso grazie alle tante app di navigazione. Diverso il caso di questo esemplare, che monta il Media Nav con mirroring via cavo e lo schermo da 8 pollici, inferiore nella diagonale, ma di poco, alla Duster. Un difetto che appare chiaro nelle giornate più soleggiate è lo schermo riflettente, da cui si evince che d’estate o quando il sole riflette direttamente non è facilissimo leggere le informazioni.
Non mancano i comandi fisici, a conferma che la Sandero è un’auto che bada (ancora) al sodo: ci sono hazard, pulsante Start&Stop e modalità Eco, così come il tasto per chiudere le portiere. Bene i comandi del climatizzatore, qui automatico (ma manuale sugli allestimenti minori) che è praticamente lo stesso della Renault Clio, con la quale la Sandero condivide la piattaforma CMF-B. Per contenere i prezzi la qualità delle plastiche è rivedibile, ma del tutto accettabile. Lo spazio interno, per una vettura lunga 4,10 metri, è buono: 328 i litri del bagagliaio in questa versione GPL, mentre le SCe e TCe offrono fino a 406 litri che diventano 1.186 litri abbattendo le sedute.
Alla guida della Dacia Sandero GPL: guida solida, consumi e autonomia molto buoni
Con la motorizzazione GPL, Sandero offre una guida che si dimostra piacevole e pensata per un ampio pubblico. Grazie alla nuova piattaforma e all’abbinamento con il motore 1.0 TCe, molto brillante, anche la GPL si conferma reattiva al pedale del gas e, soprattutto, i passaggi di alimentazione sono molto fluidi. Certo, le sospensioni si dimostrano confortevoli, tutt’altro che rigide, mentre l’assetto rialzato aiuta anche quando si affronta un tratto fuoristrada (leggero, la trazione è solo anteriore).
Solo guidandola si dimostra definitivamente che Dacia ha abbandonato definitivamente la sua nomea di Marchio low cost. La spinta del 1.0 ECO-G è brillante già dai 2.500 giri a salire, almeno fino a 5.000 giri/min. Come sottolineato, il comportamento del motore sia che esso venga alimentato a benzina sia a gas è indistinguibile. Volendo risparmiare, si può sempre selezionare la modalità Eco che fa perdere un po’ di vivacità.
Bene la presenza della sesta marcia di riposo, ideale per i viaggi in autostrada dove l’insonorizzazione non è ovviamente di livello ma è comunque migliorata rispetto al passato. Tutto diverso il discorso in città: la seduta alta della Stepway fa apprezzare bene gli spazi, mentre lo sterzo è adatto per la città grazie alla sua leggerezza. E i consumi? Con il GPL percorre circa 15-17 km/l in extraurbano, mentre salgono e non poco in città e si pongono a metà in autostrada. 40 litri il serbatoio della bombola sotto il vano bagagli, mentre attivando la modalità a benzina si può arrivare anche a 20 km/l nei tratti di statale dove il limite varia tra 90 e 110 km/h. Da notare che i primi due allestimenti della Sandero non propongono il clima automatico, di serie solo dalla Extreme.
Gli ADAS e la sicurezza
La dotazione di sistemi di assistenza alla guida della Dacia Sandero si differenzia per essere al passo con la legislazione vigente, come ad esempio il riconoscimento della segnaletica stradale che avvisa il conducente quando si superano i limiti con un avviso sonoro.
Di serie sulla Essential anche il sensore pioggia, i sensori di parcheggio posteriori e la telecamera con frenata automatica d’emergenza. La Stepway Expression ricalca le dotazioni della Essential, mentre solo la Extreme e la Extreme Up vanno un salto di categoria con la telecamera posteriore, i sensori di parcheggio anteriori e il monitoraggio dell’angolo cieco.
Ovviamente ci sono gli optional, perché ad esempio si pagano a parte i sensori di parcheggio anteriore, la retrocamera e il sensore angolo morto nel Pack City Plus, disponibile già dal secondo allestimento. Il Pack Safety si paga a parte sulla Sandero Extreme (freno di stazionamento elettronico, sensori parcheggio anteriori e monitoraggio angolo cieco).
Perché scegliere la Sandero GPL e perché no
Scegliere la Sandero GPL può essere una scelta ottimale se si cerca un’auto che è maturata tanto nel passaggio tra la seconda e la terza generazione pur mantenendo un prezzo altamente competitiva. Non ci sono, o sono rarissime, compatte di 4 metri proposte in questo range di prezzo. In altre parole, nel segmento B non ci sono auto così competitive come la Dacia Sandero: l’alternativa è la cinese MG3, specie ora che è proposta con il motore benzina 1.5. Nel caso specifico della Dacia Sandero GPL si risparmia anche sul gas, visto il suo prezzo altamente competitivo rispetto alla benzina, oltre ai vantaggi fiscali. La guida è fluida sia con alimentazione a benzina sia con GPL, e l’autonomia può superare i 1.000 km con una guida accorta.
Da non dimenticare che la Dacia Sandero GPL esce dallo stabilimento di Mioveni con l’impianto di fabbrica, non è installato aftermarket. Motivi per non comprarla possono essere l’assetto tendente al morbido, non è ovviamente l’auto adatta a chi ama la guida sportiva, anche perché lo sterzo è piuttosto blando. Il prezzo si è alzato ma è ancora competitivo, mentre un ulteriore elemento di discrezione è il bagagliaio: sulla GPL si riduce a 328 litri, molti meno della versioni senza doppia alimentazione. Una scelta concreta la Dacia Sandero, dove una discriminante può essere la versione più orientata al mondo dei SUV/Crossover, la Stepway, rispetto alla Streetway che non ha le barre al tetto e l’assetto rialzato.