
Recensione Kia Picanto: com’è fatta, pro e contro
L’ultimo restyling che ne ha aggiornato design, tecnologia e dotazioni di sicurezza, confermandola come alternativa solida e razionale in un segmento sempre più abbandonato dalle case automobilistiche. Compatta nelle dimensioni, con 3,6 metri di lunghezza e appena 1,60 di lunghezza, senza contare l’ottimo raggio di sterzata, la citycar coreana si dimostra piuttosto spaziosa e versatile all’interno, la Picanto si distingue per un ottimo rapporto qualità/prezzo, una dotazione ricca fin dalle versioni d’ingresso e consumi particolarmente contenuti.
Una ricetta che, pur con prestazioni non brillanti, specie scegliendo il motore aspirato o il GPL, la rende una scelta molto sensata per chi vive in città ma non disdegna qualche uscita extraurbana.
Prezzi competitivi per la gamma Picanto, senza dimenticare la proverbiale garanzia 7 anni/150.000 km garantita dalla Casa coreana.
La Kia Picanto in 5 punti
- Motorizzazioni – Disponibile con motore 1.0 MPI tre cilindri aspirato da 63 CV e con il 1.2 quattro cilindri da 79 CV, più tranquillo ma efficiente; presente anche la variante bifuel benzina-GPL da 63 CV.
- Design – Linee più aggressive e moderne, con fari full LED, nuovi cerchi da 16 pollici e una firma luminosa posteriore che rende la vettura subito riconoscibile.
- Interni – Spaziosi per la categoria, con bagagliaio fino a 1.010 litri e soluzioni pratiche come il doppio fondo; abitabilità sorprendente anche per persone alte.
- Tecnologia – Infotainment da 8 pollici con navigatore, Apple CarPlay e Android Auto, quadro strumenti digitale, cruise control, retrocamera e sistemi ADAS di ultima generazione.
- Prezzi – Si parte da 16.800 euro per la versione Urban fino a oltre 21.000 euro per le versioni top di gamma GT Line. GPL da 18.400 euro.
Com’è fuori
Esteticamente, la nuova Kia Picanto si fa notare molto di più rispetto alla versione pre-restyling. Nonostante le dimensioni contenute rimangano invariate, il facelift ha trasformato profondamente l’impatto visivo della citycar coreana. Il posteriore è la parte che colpisce di più, con un gruppo ottico a LED che unisce i fanali creando una firma luminosa distintiva e immediatamente riconoscibile.
Anche l’anteriore è stato rivisto, ispirandosi all’ammiraglia EV9 che ha via via influenzato il design di altre Kia: l’ormai superato Tiger Nose lascia spazio a uno stile più massiccio, con fari full LED aggressivi e una grande presa d’aria trapezoidale. Lateralmente, invece, spiccano i cerchi da 16 pollici dedicati alla 20th Anniversary Edition, mentre la nuova tinta Adventurous Green aggiunge un tocco originale e moderno. Il risultato è un’auto piccola, ma con una personalità marcata e più vicina ai modelli di segmento superiore.
Vediamo le dimensioni della Kia Picanto, che si conferma la Kia più piccola della gamma del brand orientale. Ecco i dati:
- Lunghezza: 3,61 metri
- Larghezza: 1,60 metri
- Altezza: 1,49 metri
- Passo: 2,40 metri
- Bagagliaio: 255/1.010 litri
Com’è dentro
All’interno, la Picanto sorprende per l’abitabilità che stupisce considerando la lunghezza ben sotto i 4 metri: nonostante la sua compattezza, infatti, offre spazio sufficiente per quattro persone, purché non troppo alte, e un bagagliaio ben sfruttabile da 255 litri che si estende fino a 1.010 litri abbattendo gli schienali della seconda fila.
La presenza del doppio fondo aumenta la versatilità, permettendo di organizzare meglio zaini e valigie. Davanti, la seduta rialzata e l’altezza generosa, che concede più spazio per la testa, rendono comoda anche la posizione di guida per persone che eccedono con i centimetri, sebbene il volante non regolabile in profondità obblighi a qualche compromesso. La plancia, con inserti effetto alluminio, ospita il display dell’infotainment da 8 pollici e un quadro strumenti digitale.
Numerosi i vani portaoggetti, mentre i comandi del clima, semplici e intuitivi, facilitano l’uso quotidiano. Il clima automatico, però, è di serie solo Style e GT Line. Nel complesso, materiali e finiture sono in linea con il segmento A, ma la percezione è di un’auto solida e ben costruita.
Come si guida la Kia Picanto: il 1.0 turbo benzina senza affanni, per risparmiare c’è il GPL
Alla guida, la Picanto si rivela un’auto estremamente maneggevole e intuitiva, complice la massa ridotta. Con un peso contenuto ben sotto la tonnellata, infatti, sia il motore 1.0 aspirato sia il 1.2 turbo benzina muovono bene la vettura. Riguardo al primo dei due, più economico all’acquisto ma dai consumi leggermente più alti, assicura agilità in città grazie a rapporti corti nelle prime marce e alla leggerezza dei comandi. Lo sterzo è preciso e leggero, i freni pronti e le sospensioni equilibrate, anche se leggermente rigide sulle buche.
D’altro canto, in statale e autostrada, il piccolo tre cilindri mostra i suoi limiti: per sorpassare è necessario scalare due marce e le riprese specie con l’aspirato non sono brillanti, ma il telaio ben tarato rende la guida piacevole e sicura anche a velocità sostenute. La rumorosità è contenuta, soprattutto considerando il segmento, e i consumi si mantengono molto bassi: fino a 20 km/l in extraurbano e oltre 25 km/l in condizioni ideali. Nel traffico cittadino resta una compagna instancabile e facile da gestire.
Gli ADAS e la sicurezza
Uno dei punti forti della nuova Picanto è la ricca dotazione di sicurezza, piuttosto rara per il segmento A. Già dalle versioni base come la Urban, Picanto offre cruise control con limitatore di velocità, mantenimento attivo di corsia e l’immancabile, ormai obbligatoria per legge, telecamera frontale in grado di frenare automaticamente la vettura in presenza di altre vetture, pedoni e ciclisti nel caso in cui il guidatore non intervenga. I fari full LED completano la dotazione salendo con gli allestimenti, mentre i freni a disco al posteriore, che aumentano le prestazioni in frenata, sono disponibili solo per la GT Line.
La retrocamera offre linee guida dinamiche per migliorare la percezione degli spazi dietro la vettura durante una manovra. Sistemi, questi descritti, che solo fino a pochi anni fa erano ad appannaggio di vetture di categoria, e prezzo, ben superiore. La piattaforma Hyundai-Kia BA, collaudata e sicura e condivisa con la Hyundai i10, contribuisce a un comportamento stradale solido e prevedibile. Anche in autostrada, a 130 km/h, la Picanto mantiene buona stabilità, con vibrazioni ridotte e un comfort generale adeguato. L’unico limite è rappresentato dal motore aspirato e dal GPL, che non sempre riescono a garantire la prontezza necessaria in situazioni di emergenza, soprattutto se si viaggia a pieno carico.
Perché scegliere la Kia Picanto e perché no
La Kia Picanto soggetta al restyling si conferma una citycar completa, efficiente e razionale, ideale per chi cerca un’auto compatta, poco ingombrante e dai consumi ridotti. Ideale per la città, complici i tanti ADAS a supporto della sicurezza attiva proposti di serie, Picanto si conferma agile nei centri storici e sorprendentemente stabile sulle strade extraurbane. In generale, offre dotazioni tecnologiche e di sicurezza di livello superiore al segmento, una su tutte i fari Full LED che fino a pochi anni fa sarebbero stati impensabili a bordo di una vettura di questo segmento.
Tuttavia, il motore 1.0 aspirato, nonché il più economico a listino, mostra i suoi limiti fuori città, specialmente in autostrada o in salita, dove le prestazioni risultano modeste. Rispetto alle concorrenti dirette, come la Hyundai i10, con cui condivide piattaforma e motori, e la Toyota Aygo X, che punta invece su uno stile più modaiolo e crossover e guadagna l’importante innesto del motore ibrido da 116 CV condiviso con la Yaris, la Picanto si distingue per il miglior rapporto dotazioni/prezzo e per la concretezza complessiva. Non è la scelta più emozionante, ma per chi cerca praticità, affidabilità e costi contenuti, resta una delle opzioni più intelligenti nel panorama delle citycar.