Recensione Kia Sportage: com’è fatta, pro e contro

Lanciata nel 1993, la Kia Sportage è stato il modello grazie al quale Kia ha iniziato a farsi un nome anche fuori dai confini nazionali, diventando nel tempo uno dei SUV compatti più apprezzati a livello globale, con oltre 7 milioni di unità vendute.

Dalla prima generazione, che molti ricordano come un vero fuoristrada, l’antenato del SUV che conosciamo oggi, il modello ha vissuto una continua evoluzione: nel 2004, la seconda generazione ha introdotto un design più urbano e comfort migliorato. La terza (2010) ha portato una svolta stilistica importante, consolidando la Sportage tra i best seller europei. Nel 2016, la quarta generazione ha perfezionato le linee sportive e portato a bordo le prime soluzioni ADAS. La quinta generazione, aggiornata nel 2025, è ora il miglior esempio della filosofia “Opposites United” di Kia: tecnologia avanzata, design distintivo e una gamma di motori elettrificati che punta alla massima versatilità.

Sotto il cofano un’ampia scelta riguardo le motorizzazioni: benzina e Diesel Mild Hybrid, Full Hybrid e Plug-in Hybrid. Confermata anche una versione GPL, già presente sull’attuale generazione e in fase di sviluppo per allargare ancor di più la fetta di pubblico che è interessata alla guida di un SUV ma vuole contenere i costi di gestione adottando la scelta del gas naturale, notoriamente più economico nelle stazioni di servizio. Prodotta a Zilina, in Slovacchia, la nuova Kia Sportage vuole continuare a cavalcare l’onda del successo che ha caratterizzato le precedenti generazioni. Ora, con quel muso capace di ricalcare meglio il nuovo family feeling della Marca, ha tutti i presupposti per riuscirci.

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La Kia Sportage in 5 punti

  • Motorizzazioni – Con il rinnovamento di questo modello si aggiornano, ma lievemente, i motori. La gamma rimane una delle più ampie nel mondo dei SUV, comprese varie versioni ibride, tra cui l’upgrade del Plug-in, che passa a 288 CV contro i 245 CV di oggi.
  • Design – Frontale affilato con firma luminosa LED “Star Map”, calandra tiger nose, nuovi cerchi da 17” a 19” e look muscoloso.
  • Interni – Ampio abitacolo, nuovi sedili in materiali sostenibili, doppio display curvo da 12,3 pollici e head-up display da 10 pollici.
  • Tecnologia – Infotainment con Apple CarPlay/Android Auto wireless, Kia Connect, aggiornamenti OTA, Digital Key 2.0 e comandi touch multi-funzione.
  • Prezzi – Attualmente la Kia Sportage, pronta a cedere il passo al Model Year 2025, parte da 33.500 euro.

Com’è fuori

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Il maggiore cambiamento che interessa la nuova Kia Sportage vista da fuori riguarda, è piuttosto evidente dalle foto, il muso. Via i fari a V rovesciata che hanno caratterizzato la quinta generazione di Kia Sportage per fare spazio a luci “geometriche” (Star Light, così le chiama Kia) quanto meno nel profilo, simili a quelle recentemente visti sui modelli, talvolta elettrici, della Casa coreana.

Parliamo, per esempio, della nuova Sorento ma anche della voluminosa Kia EV9, ammiraglia elettrica della marca. Il rinnovamento estetico passa anche per i nuovi paraurti, sia all’anteriore sia al posteriore, così come per un restyling dei cerchi in lega (da 17 a 19 pollici) che ora hanno un design più orientato alla sportività. Esclusivi nel disegno anche i cerchi dedicati alla più sportiva in gamma, la GT-Line, allestimento confermatissimo che dona alla silhouette di questo modello maggiore dinamismo. Ridisegnati anche i gruppi ottici posteriori, ma quest’ultimi sono rimasti piuttosto fedeli alla Sportage presentata nel 2021.

Vediamo, nel dettaglio, le dimensioni della Kia Sportage rivista nel 2025:

  • Lunghezza: 4,54 metri
  • Larghezza: 1,86 metri
  • Altezza: 1,64 metri
  • Passo: 2,68 metri
  • Bagagliaio: 562-1.751 litri (MHEV: 526-1.715, HEV: 587-1.776, PHEV: 540-1.715 litri)

Com’è dentro

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All’interno la Sportage colpisce per diversi update che non cambiano la ricetta vincente del SUV coreano: buona spaziosità interna, tanta tecnologia e ADAS a supporto della guida, dei quali vi parliamo a parte. Innanzitutto colpisce il nuovo volante, già visto su modelli elettrici come la EV6, con due razze e un evidente taglio in basso, pensato anche per favorire l’ergonomia della seduta.

Il sistema di infotainment è basato sull’ultima generazione della tecnologia utilizzata da Kia (Connected Car Navigation Cockpit) ed è così composto: due gli schermi da 12,3 pollici disposti sotto un’unica cornice con andamento curvilineo. Permane una plancetta configurabile a piacimento sia per comandare la radio o, più semplicemente, la temperatura. Si può parlare di un sistema ibrido che fa guadagnare spazio ma non perde in praticità. Presenti sia Apple CarPlay sia Android Auto wireless, assistente vocale con supporto dell’AI e si può anche avere un router interno che permette di collegare fino a cinque dispositivi su rete 4G.

C’è anche l’head-up display da 10 pollici, in parte rivisto per risultare ancor più chiaro nelle informazioni. Si può comunque parlare di minimalismo funzionale, perché anche l’integrazione delle bocchette nella fascia centrale aiuta a pulire i volumi e inconsapevolmente a rendere più vivibile l’abitacolo. Come si è visto in precedenza il bagagliaio è piuttosto ampio e, con un passo di 2,68 metri, si può ritenere promossa anche l’abitabilità sulla seconda fila.

Come si guida la Kia Sportage: tanta scelta tra i motori

Messa su strada, la nuova Sportage volante tra le mani fa cambiare la sua guida a seconda della motorizzazione, e non potrebbe essere altrimenti: fluida e silenziosa nelle versioni HEV e PHEV, più tradizionale con il 1.6 T-GDI benzina o Diesel MHEV.

Le versioni ibride sono dotate di un baricentro più basso e di trasmissioni automatiche (6AT o 7DCT) che esaltano la fluidità, soprattutto in città e nei tratti misti: da una parte per migliorare l’efficienza, dall’altra il serbatoio più piccolo specie della PHEV (Plug-in Hybrid Electric Vehicle) è stato ottimizzato per fare spazio alla batteria ricaricabile. Si perde qualcosa, ma non molto, anche in termini di spazio per i bagagli. Buona la risposta dello sterzo e il comfort acustico, anche grazie all’eccellente insonorizzazione. Le versioni AWD offrono un comportamento più sicuro su terreni scivolosi o innevati.

Lato tecnico, l’unico motore non ibrido è il 1.6 turbo a iniezione diretta di benzina che si può avere sia con cambio automatico sia con cambio manuale e con due livelli di potenza (150 o 180 CV). Il Diesel è Mild Hybrid, e anche qui si può avere il cambio manuale. Non avendo dichiarato i consumi ma derivando dall’unità già utilizzata in precedenza, si può parlare di consumi nell’ordine dei 18,3 - 20,6 km/l. Non cresce solo la potenza del Plug-in bensì anche del Full Hybrid, che passa dai precedenti 209 CV a 239 CV. Ultima nota sul Plug-in, che è disponibile anche con la sola trazione anteriore (in precedenza era solo integrale). Sul GPL ancora poche informazioni, ma se ricetta che vince non si cambia anche la nuova Sportage è pronta a proporre il 1.6 T-GDi BiFuel da 147 CV.

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Gli ADAS e la sicurezza

La Kia Sportage già era stata equipaggiata, con la quinta generazione, con ADAS di ultima generazione. Non si poteva che “aggiustare” una ricetta già vincente, e sembra che Kia sia riuscita nel compito. Ora la guida autonoma di secondo livello si evolve permettendo il sorpasso automatico in autostrada una volta che le telecamere perimetrali rilevano l’assenza di veicoli. Anche il cruise adattivo ora si basa sul GPS e può anche indurre la vettura a fermarsi automaticamente se non vengono più rilevati segni di coscienza da parte del conducente.

Molti ADAS si possono comandare direttamente dal volante, mentre la frenata automatica d’emergenza funziona in autonomia prevenendo le collisioni e ora funziona anche nelle svolte, rilevando diagonalmente il sopraggiungere di possibili ostacoli, sia che essi siano pedoni o ciclisti che magari non hanno rispettato la segnalazione semaforica. In autostrada non solo il sorpasso automatico può significare una comodità in più, bensì la gestione della marcia in corsia e mantenimento della linea di carreggiata senza scossoni è stata migliorata per mantenere la distanza prescelta dal veicolo che precede e intervenire, con frenata automatica, ogni qualvolta ci sia un rallentamento.

Perché scegliere la Sportage e perché no

Scegliere la Sportage oggi significa puntare su un SUV dalla grande tradizione, visto che ha permesso a Kia di sbarcare e farsi conoscere sul non facile mercato europeo già più di 30 anni fa, mentre oggi rappresenta un buon compromesso tra versatilità, spaziosità e tecnologia.

Rimane un punto forte l’ampia offerta in termini di motorizzazioni, tecnologie da segmento superiore e un design personale. È ideale per famiglie, pendolari e chi cerca un veicolo spazioso senza rinunciare a uno stile distintivo. Tuttavia, nelle versioni plug-in i costi d’acquisto possono essere elevati anche se abbatte i consumi con un uso accorto e la versione a benzina non è la più efficiente sul mercato. Alcuni rivali possono offrire più spazio nel bagagliaio, uno su tutti la nuova Volkswagen Tiguan capace di superare i 600 litri, ma la Sportage compensa con un ottimo equilibrio generale.

In un mercato affollato di SUV, la Kia Sportage 2025 si distingue per un'offerta senza compromessi: benzina, Diesel mild-hybrid, full hybrid e plug-in hybrid in un solo modello. In seguito arriva anche l’inedita plug-in con la sola trazione anteriore e la GPL, che bada ad aumentare i volumi contro l’inarrestabile Dacia Duster. In confronto a rivali come Nissan Qashqai o Hyundai Tucson, modello con il quale Sportage condivide motori e piattaforma, la Sportage si fa notare per la qualità percepita e la completezza dell’equipaggiamento. Il suo stile di rottura, infine, può fare la differenza anche nei più indecisi.

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