Con quasi 50mila clienti all’attivo, non si può dire che la GLC non sia piaciuta agli italiani, sin dal debutto nell’ormai lontano 2016. Così lontano da imporre alla Mercedes un cambio di passo, per quanto non lunghissimo, al suo Suv che ufficialmente è di una nuova generazione. Nuova generazione che non è, giustamente, molto dissimile dalla precedente ma che comprende indispensabili adeguamenti all’avanzare della tecnologia. Saggiamente, la Mercedes non abbandona i tanto bistrattati motori turbodiesel, in listino sulla nuova GLC insieme a quelli a benzina e ai plug-in ibridi, fruttuosamente anche a gasolio.
Diesel sempre più efficiente
Il motore di 2 litri a gasolio è stato oggetto di alcune modifiche, con la cilindrata leggermente aumentata da 1.950 a 1.993 cm3. Forse più importante è l’aggiunta del sistema mild hybrid con alternatore/starter ISG e rete elettrica da 48 Volt. Come in tutti questi casi, l’ISG supporta il motore e permette di risparmiare carburante fornendo una potenza supplementare di 17 kW (23 cavalli) quando è necessario. Il motore endotermico è pieno nella sua erogazione e al contempo anche silenzioso soprattutto sotto i 2.500 giri.
In fatto di prestazioni, passa da 0 a 100 in 7”68, mentre la velocità massima effettiva è di 216,8 km/h contro 219. Il turbodiesel è collegato al collaudato cambio a 9 marce che si può usare anche in manuale con la leva la volante, ma passa automaticamente alla marcia superiore una volta arrivati a 4.500 giri.
Un peso non lontano dalle 2 tonnellate e la trazione integrale non impediscono al motore di essere abbastanza parco nei consumi. Abbiamo registrato infatti una percorrenza media di 13,510 km/ litro. A 90 all’ora costanti si superano i 19 km/litro, mentre in città si rimane comunque sopra i 9 km/l, che non sono pochi per le sue caratteristiche. Le modalità d’impiego sono cinque: Off-road (con limite di velocità a 110 km/h), Eco, Normal, Sport e Individual.
Non rinuncia al comfort
La presenza delle sospensioni pneumatiche induce una giusta differenza di assetto tra Comfort e Sport, con un eccellente assorbimento delle irregolarità del fondo stradale nel primo caso. In Sport c’è ancora meno rollio in curva, con una tendenza sottosterzante al limite. La nuova GLC appare bene appoggiata sulle quattro ruote e anche sportiva nonostante peso e altezza. L’avantreno è preciso nel misto stretto e c’è un’ottima tenuta nelle curve veloci. Pur essendo un Suv, non soffre troppo nemmeno i bruschi cambi di direzione ad alta velocità. Buone note vengono, per finire, da uno sterzo abbastanza preciso e poco intermediato, soprattutto nella modalità Sport, e da freni in grado di arrestare il mezzo lanciato a 100 km/h in 32,9 metri.
La qualità si paga
L’investimento per la GLC è certamente impegnativo, ma si conta su una qualità di livello superiore. Forse un po’ vistosi, gli interni con sedili in pelle di colore rosso sono realizzati con cura, con gli anteriori regolabili elettricamente. L’abitabilità è ottima per quattro persone, con i passeggeri posteriori che godono di uno spazio più che sufficiente per le gambe. Ottima la posizione di guida, seppure con il volante leggermente inclinato in avanti. La strumentazione digitale è quella dei più recenti modelli Mercedes con un sistema multimediale MBUX aggiornato all’ultima generazione e tablet verticale. Facile il collegamento agli smartphone anche per le specifiche applicazioni.
Il prezzo di questa GLC 220d? Con l'allestimento AMG Premium si parte da oltre 82mila euro. Nel nostro caso l’esemplare in prova era provvisto di optional di grande importanza come sospensioni ad aria con ruote posteriori sterzanti, assistenza completa alla guida Plus e altro ancora, per un totale di 90.342 euro.
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