Non solo ha colmato il vuoto tra le tipologie sportive e i SUV familiari, ma dal 2015 è costantemente stato il modello Porsche più venduto a livello globale, superando stabilmente tutte le altre vetture della gamma.
Il giusto mix tra sportività, spazio, eleganza e tecnologia ha davvero conquistato clienti, vecchi e nuovi, in tutto il mondo, contribuendo a fare del Macan un punto di riferimento nel segmento dei SUV compatti premium, terreno di Mercedes GLC, BMW X3, Volvo XC60, Alfa Romeo Stelvio e Audi Q6. Alcune di queste concorrenti hanno già seguito l’esempio di Macan, scegliendo la strada della completa elettrificazione: la Q6 dei cugini di Audi, per altro, condivide la stessa piattaforma.
Con il passaggio alla seconda generazione, nel 2024 Porsche ha inaugurato una svolta epocale, presentando la Macan completamente elettrica, costruito sulla piattaforma PPE (Premium Platform Electric) e destinato a sostituire gradualmente la versione a combustione. Questo salto generazionale senza versione ibride intermedie e in un momento storico dove l’elettrico sta faticando ad affermarsi ha aperto la strada a un nuovo capitolo per Porsche, non senza insidie.
La Porsche Macan in 5 punti
- Motorizzazioni – Quattro livelli di potenza, dai 360 CV della Macan a trazione posteriore passando per i 408 CV della Macan 4, i 516 CV della Macan 4S e i 639 CV della Macan Turbo. re allestimenti: Macan 4 (
408 CV), Macan 4S (516 CV), Macan Turbo (~639 CV); dalla 4 alla Turbo trazione integrale di serie, per tutte ricarica veloce (270 kW in DC) a 800V e batteria da 97 kWh. - Design – Linee sportive con proporzioni tipiche Porsche, frontale basso, fari a doppia sezione e luci posteriori a barra 3D, ruote fino a 22 pollici con dettagli in carbonio, spoiler adattivi e look da SUV coupé.
- Interni – Fino a tre display digitali: cruscotto curvo da 12,6 pollici, infotainment 10,9 da 10,9 pollici centrale e schermo opzionale, sempre da 10,9 pollici, per il passeggero. Materiali premium, cockpit high-tech con Head-up Display a realtà aumentata opzionale.
- Tecnologia – Piattaforma PPE a 800 V (ricarica in DC fino a 270 kW), sospensioni pneumatiche a controllo elettronico con PASM, quattro ruote sterzanti opzionali, infotainment Android Automotive OS.
- Prezzi – Da circa 84.600 a 121.200 euro, per 280 CV di differenza e circa 200 kg.
Com’è fuori
Esteticamente, la nuova Macan EV potrebbe quasi confondersi con la vecchia, viste le dimensioni simili, ma non gli sbalzi, che tradiscono il reale aumento di lunghezza adottato sul nuovo modello. La silhouette è tipicamente da SUV-coupé, capace di conservare l’identità Porsche che ha segnato il successo di questo modello nella sua prima generazione. La carrozzeria, con passo allungato, garantisce una presenza su strada solida e atletica. Il frontale è caratterizzato da fari a due livelli: luci diurne a quattro punti integrate nelle ali e modulo principale più basso, evocando l’estetica del Taycan.
La parte posteriore, molto raccolta, sfoggia una barra luminosa 3D “scolpita” a tutta larghezza, con passaruota sporgenti in grado di accentuare la sportività. Il lunotto è molto spiovente, peccato che il tergilunotto sia a pagamento. Lo spoiler posteriore è retrattile, sicuramente non una novità per Porsche sui suoi modelli, ma anche questo contribuisce all’efficienza aerodinamica (Cx di 0,25). Le ruote disponibili fino a 22 pollici, con diverse fantasia nel disegno, aggiungono robustezza e stile.
Vediamo, nel dettaglio, le dimensioni della Porsche Macan lanciata nel 2024, la quale è cresciuta in lunghezza di 5 centimetri ma non in larghezza e altezza rispetto all’ultima generazione dotata di motori termici:
- Lunghezza: 4,78 metri
- Larghezza: 1,94 metri
- Altezza: 1,62 metri
- Passo: 2,89 metri
- Bagagliaio anteriore: 84 litri
- Bagagliaio posteriore: 540-1.348 litri (Turbo: 480-1.288 litri)
Com’è dentro
L’__abitacolo della seconda serie di Macan è un manifesto di modernità ed eleganza, dove dominano schermi e materiali di ottima fattura. Si parte dal quadro strumenti che riceve un suo alloggiamento dedicato in forma di schermo ricurvo con diagonale da 12,6 pollici. Alla sua destra, inglobato nella plancia, il display centrale da 10,9 pollici a sua volta replicato, ma questo è un optional, dal display della stessa diagonale e dedicato a fornire informazioni a chi siede sul lato passeggero, il quale può dedicarsi a scegliere la musica o vedere un video, ma senza distrarre il conducente grazie a una funzione che riesce a oscurare lo schermo per chi lo guarda…di sbieco. Sulla plancia trovano spazio anche diversi comandi fisici, come quelli dedicati alla climatizzazione e alla regolazione del volume.
A proposito di climatizzazione, niente aria diffusa a scomparsa, come accade per la rivale Tesla Model Y, ma bocchette di impostazione classica appena sotto lo schermo centrale e filo porta. In generale si respira aria di ben fatto, di qualità, come d’altronde si addice a qualsiasi vettura prodotta dalla Casa di Zuffenhausen, quartiere di Stoccarda che ospita il quartier generale della Casa fin dalla fondazione negli anni ‘30 del XXI secolo. Ampia è la scelta delle personalizzazioni, con un range di optional più o meno costoso in base alla fattura dei materiali scelti.
Parlando di spazio, l’aumento del passo e quei 5 centimetri di lunghezza in più che si registrano a livello dimensionale aiutano a migliorare la già buona abitabilità, mentre il bagagliaio si sdoppia, come accade su molte elettriche. Con il diverso ingombro dato dal piccolo motore elettrico, si crea un vano anteriore, o frunk, da 84 litri. Questo si somma ai 540 litri del vano posteriore, estendibili fino a 1.348 litri abbattendo gli schienali della seconda fila. Lo spazio cala sulla Turbo, che non monta alcuna turbina ma prende in prestito questa sigla dalla Taycan, a causa del maggiore ingombro dato dall’impianto audio Bose proposto di serie sull’allestimento top di gamma nonché il più potente. In presenza delle sospensioni ad aria, infine, la soglia di carico si può abbassare per facilitare il caricamento degli oggetti.
Come si guida la Porsche Macan: propulsione elettrica, ma che differenza di cavallerie
La Macan, ora che è esclusivamente elettrica, offre prestazioni e autonomie profondamente diverse ma, almeno per le prime, sempre orientate alla sportività. Si parte con la Macan, che con i suoi 360 CV scaricati tutti dietro accelera da 0 a 100 km/h in 5,7 secondi, raggiunge i 220 km/h e, a parità di batteria (97 kWh) con le altre versioni offre un’autonomia di 641 km nel ciclo combinato WLTP.
Con meno potenza, e leggermente meno peso dato dall’assenza del secondo motore elettrico (2,22 tonnellate in ordine di marcia) è la Macan che fa più strada. La Macan 4 e la 4S hanno la prima 408 CV e la seconda 517 CV. 109 CV di differenza che si traducono in uno scatto più bruciante per la 4S (4,1 secondi vs 5,2 secondi) mentre è davvero simile l’autonomia, che ovviamente può variare anche in base ai cerchi in lega scelti dal cliente in fase di configurazione e montati sulla vettura.
La Macan Turbo è la supercar dei SUV premium: 0-100 km/h in appena 3,3 secondi, velocità massima fino a 260 km/h, autonomia tra 518 e 591 km. Soprattutto su quest’ultima versione, coadiuvata da sospensioni a controllo elettronico che limitano al massimo i movimenti di cassa, la Macan si muove agile nonostante le sue 2,4 tonnellate di peso. Le sospensioni ad aria, le ruote posteriori sterzanti (opzionali) e il baricentro basso garantito dalla batteria sono sinonimo di grande maneggevolezza.
Per quanto riguarda la ricarica, la rete di bordo a 800V facilita le soste alle colonnine. Si può caricare, in corrente continua (da una comune HPC presente fuori e dentro le autostrade) fino a 270 kW, significa passare dal 10 all’80% della batteria in una ventina di minuti, mentre la ricarica in corrente alternata è limitata a 11 kW. Blando l’effetto della frenata rigenerativa, che non si può regolare ma solo attivare o disattivare.
Gli ADAS e la sicurezza
Porsche ha predisposto per la Macan elettrica un pacchetto di sistemi di assistenza alla guida avanzato, incluso già nelle versioni base e arricchito in modo differenziato sulle varianti superiori. Tra le funzionalità disponibili troviamo l’Adaptive Cruise Control (si paga sempre a parte), che guadagna la tecnologia InnoDrive pagando un supplemento importante: quest’ultimo garantisce la guida autonoma di livello 2 mantenendo il veicolo centrato in corsia e la velocità di crociera, riconoscendo la presenza di altri veicoli che precedono e arrivando a rallentare/far ripartire l’auto in caso di traffico in colonna.
Anche i fari a matrice di LED sono un bell’aiuto nelle ore notturne: sono di serie solo sulla Turbo, ma hanno un fascio di luce adattivo che oltre a migliorare l’illuminazione non abbaglia chi arriva dall’altro senso di marcia. Di serie, ormai obbligatori per legge, anche la frenata automatica d’emergenza in grado di riconoscere pedoni e altri veicoli così come il riconoscimento della segnaletica stradale. Queste funzioni garantiscono un elevato livello di sicurezza già nella versione di accesso, rendendo il Macan EV tra i SUV più sicuri del segmento.
Sono sempre a pagamento, invece, le telecamere a 360°, così come l’Head-Up Display a realtà aumentata. Quest’ultimo permette di consultare tante informazioni, compresi i limiti di velocità o la velocità di crociera, senza mai staccare gli occhi dalla strada.
Perché scegliere la Porsche Macan e perché no
Scegliere di lanciare la nuova generazione di Porsche Macan esclusivamente elettrica, l’erede del modello più venduto degli ultimi 10 anni per la Casa di Stoccarda, è stato sicuramente un grosso azzardo. Se è vero che alcuni clienti non sono stati accontentati, non è la stessa cosa per altri.
La nuova Macan si guida molto bene, ha una buona autonomia e dentro è migliorata puntando forte sulla digitalizzazione. La rete di bordo a 800V rende veloci le ricariche e il doppio bagagliaio aggiunge spazio utile per bagagli e borse. I prezzi sono elevati ma concorrenziali nei confronti della concorrenza…elettrica. Di contro, il peso elevato (arriva a 2,4 tonnellate la Turbo) viene in parte mascherato dalle sospensioni pneumatiche, praticamente essenziali per godere al massimo della guidabilità di questa vettura, ma è comunque deficitario perché alla fisica semplicemente non si sfugge. Un oggetto più pesante richiede più energia per essere mosso.
In sintesi, la Porsche Macan EV è l'elettrica premium per chi vuole una guida esaltante perdonando l’assenza di rumore perché quello artificiale replicato dalle casse non regge il confronto, tanta tecnologia e velocità di ricarica, ma anche qui bisogna caricare sempre alle non economiche colonnine HPC, non sempre vicine al luogo i residenza, per goderne. In alternativa, una wallbox in garage può sempre dare una mano. Diventato molto meno trasversale di prima, la nuova Macan rimane comunque un riferimento nel segmento premium elettrico. Non è detto, però, che Porsche voglia tornare sui suoi passi, affiancadole una soluzione ibrida o direttamente termica per poter tornare alle posizioni che le competono.