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Micro Microlino

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Pro

  • Dimensioni ultra compatte
  • Stilosa

Contro

  • No sistemi assistenza guida
  • Prezzo più alto di altre microcar

Microlino: dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti

Se c’è un'azienda che ha saputo rendere molto attuale un’idea del passato questa è Micro Mobility Systems. Fondata in Svizzera a fine anni ‘90 da un visionario, Wim Ouboter, nel 2015 riprende vita l’idea di una piccola vettura molto compatta, elettrica e capace di riportare al presente, con tutti i benefici del caso, un progetto del secondo dopoguerra che fece scuola anche in Italia. Si tratta della Microlino, quella che in tanti chiamano la versione moderna della BMW Isetta. DNA svizzero, produzione rigorosamente italiana (a pochi chilometri da Torino), la Microlino va esattamente nella direzione che dovrebbe prendere una mobilità sostenibile in città: auto piccole, con batterie piccole e veloci da caricare, sicure e fascinose. Attenzione, Microlino non è un’automobile bensì un quadriciclo elettrico pesante, con velocità massima limitata per legge a 90 km/h contro l’esatta metà (45 km/h) di quadricicli leggeri come la Citroen Ami. Come quest’ultima, la si può inquadrare come una sorta di scooter che gioca a fare la piccola automobile. La qualità costruttiva e anche il prezzo, comparabile a quello di molte auto utilitarie, la rende un oggetto interessante e capace di muovere due persone, con bagagli al seguito, nel congestionato traffico cittadino. Leggi di più

Motore elettrico che gode della giusta autonomia, variabile al variare della batteria scelta, grazie al peso ridotto. Ci sono tutti i motivi per rendere la Microlino una delle novità più interessanti nel panorama “automobilistico” degli ultimi anni. D’altronde, perché intestardirsi su SUV elettrici confinati, con la tecnologia oggi disponibile che non concede elevate autonomie, a intasare le vie delle città?

Scopriamo dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti di Microlino.

Dimensioni Microlino

Le dimensioni della Microlino sono:

  • lunghezza 2,52 metri
  • larghezza 1,47 metri
  • altezza 1,50 metri
  • passo 1,57 metri

Compatta, per non dire estremamente compatta. In quanto quadriciclo, Microlino esce dai canoni che la aiuterebbero a definire come una segmento A (citycar) o una B (utilitaria). La microcar prodotta alle porte di Torino fa delle sue proporzioni il suo punto di forza. Sì, ma come si entra in vettura? Come la sua nota antenata, simile a lei per l’interpretazione di un nuovo concetto di mobilità, la Microlino ha la sua unica ed “enorme” portiera nel…muso. Aprendola e spalancandola, con il dovuto spazio che richiede, si può entrare nel piccolo abitacolo del quale ci occupiamo a breve.

Avendo citato la Citroen Ami, la Microlino è più lunga di 11 centimetri rispetto al quadriciclo francese e da qualunque punto la si guardi appare come qualcosa di diverso, di innovativo. C’è lo zampino della scuola di design torinese dietro le sue forme (merito di Icona Design) che ha trovato diverse soluzioni interessanti come i fari a sbalzo laterali che ospitano una tecnologia da fare invidia a molte automobili: i fari Full LED. Sempre giocando con la firma luminosa, è sicuramente d’impatto anche la barra luminosa a LED che caratterizza frontale e posteriore della vettura italo/svizzera. Non meno sorprendente, chiudendo con le dimensioni di Microlino, il suo bagagliaio: è ricavato dietro gli schienali, è rifinito in moquette e offre 230 litri di capacità che sono davvero un ottimo dato se comparato ai 2,52 metri di lunghezza.

Interni Microlino

Innanzitutto, gli interni di Microlino presentano una differenza fondamentale con la Isetta degli anni ‘50. Piantone e volante non si muovono con la grande “portiera” nonchè muso stesso della vettura. Quest’ultimi rimangono sempre solidali al pavimento. Da qui nasce l’esigenza di entrare e girarsi per accomodarsi inizialmente lato passeggero, per poi scivolare al posto guida e iniziare l’avviamento. Un abitacolo che è sicuramente diverso non fosse altro per questo particolare ma che, grazie all’ampia superficie vetrata, appare subito accogliente e allo stesso tempo sbarazzino. Rimane da chiudere la portiera, e per farlo c’è una cinghia da tirare verso di sé senza troppa foga: come sulle auto di lusso, il soft-close permette la giusta chiusura una volta che il meccanismo rileva il giusto grado di chiusura.

Degli interni di Microlino stupisce, poi, la disposizione dei comandi. I comandi del cambio e il freno a mano meccanico sono alla sinistra del sedile, e la qualità generale è assolutamente buona visti i materiali usati, tutti di origine non animale. Dietro il piccolo volante con corona in pelle vegana, il quadro strumenti: qui viene visualizzata la velocità, l’autonomia e la modalità di marcia inserita. Alla sua destra, quindi davanti allo spazio dedicato al passeggero (si tratta di un divanetto unico, non di due sedili sdoppiati), il secondo piccolo schermo riassume in icone la climatizzazione e la funzione che permette l’apertura del portellone anteriore. Tolto l’approccio tecnologico, che rimane importante, la sensazione positiva è che gli interni di Microlino non siano assolutamente claustrofobici, anzi. Per quanto riguarda l’intrattenimento, non c’è un impianto audio di riferimento bensì una cassa Bluetooth marchiata Micro facilmente collegabile wireless al proprio smartphone per la riproduzione della musica.

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Motori Microlino

I motori della Microlino sono in realtà uno che si combina ai tre tagli di batterie offerti, dalle quali ovviamente varia l’autonomia percorribile con una sola ricarica. La potenza nominale è di 17 CV ma la modalità di guida Sport si spinge fino a 26 CV. Dovendo pesare 450 chilogrammi per legge, batterie escluse, la Microlino di dimostra un quadriciclo scattante e anche a 90 km/h non dà mai la sensazione di essere andata oltre le sue potenzialità. Molto del merito è della torinese Cecomp capace di evolvere al meglio le doti telaistiche della Microlino originale, che ha richiesto diversi anni di messa a punto per arrivare al risultato finale. Lo dimostra la scocca portante che ha sostituito il classico telaio a traliccio che è invece uno dei principali modus operandi della concorrenza quando si parla di microcar. Il tutto rispettando i pesi imposti dalla legge che la inquadra come una L7e.

A impreziosire il pacchetto Microlino, sospensioni indipendenti sulle quattro piccole ruote dotate di freni a disco. Il motore di Microlino è montato posteriormente, sotto il piano del bagagliaio. Variabile, invece, la batteria sotto il pavimento dell’abitacolo così da permettere costi, e autonomie, differenti. La versione entry level propone la batteria da 6 kWh che si ricarica da una presa domestica in 4 ore e grazie alla quale si percorrono fino a 95 chilometri. Si passa al livello intermedio con 10,5 kWh che garantiscono fino a 175 chilometri di autonomia e si chiude con la batteria più capiente (14 kWh) capace di assicurare circa 230 chilometri di autonomia. L’intermedia delle tre Microlino si carica anche più in fretta: bastano 3 ore.

Motori Microlino

Elettrico

  • 12,5 kW, singolo motore elettrico, 17 CV, batteria 6 kWh, trazione posteriore
  • 12,5 kW, singolo motore elettrico, 17 CV, batteria 10,5 kWh, trazione posteriore
  • 12,5 kW, singolo motore elettrico, 17 CV, batteria 14 kWh, trazione posteriore

Prezzi Microlino

Il listino prezzi della Microlino è in via di definizione ma dal sito ufficiale di Micro, parliamo di mercato europeo, si può già avere un indicazione precisa dei valori in campo. Si parte dai 17.990 euro che è il prezzo d’attacco del primo allestimento. Si sale di 2.000 euro per il secondo allestimento Dolce che è anche il primo a offrire la scelta tra tre diversi pacchetti di batterie: inclusa la 6 kWh, costano 1.990 euro in più la Medium Range da 10,5 kWh e 3.000 euro in più la Long Range da 14 kWh. Infine la Microlino Competizione, che parte da 21.990 euro. Rispetto alle altre ha una dotazione di serie più completa e propone le inedite tinte opache non disponibili su Urban e Dolce, così come gli interni in pelle nera di origine vegana. Per lanciarla Micro ha pensato anche a una serie limitata in 999 esemplari, la Microlino Pioneer, proposta sul mercato svizzero a 20.990 franchi (ca. 21.390 euro). Se il prezzo di Microlino può sembrarvi alto, direttamente paragonabile con quello di un’auto “vera”, la causa va ricercata nell’elevata qualità costruttiva tanto da poter essere tranquillamente considerabile come alternativa a una qualsiasi citycar proposta, all’incirca, allo stesso prezzo. Vanno sempre poi considerati gli incentivi, che riguardano anche i quadricicli pesanti elettrici.

Dietro il prezzo di Microlino c’è, quindi, una filosofia che giustifica il costo più elevato rispetto ad altre microcar ma anche la consapevolezza di comprare un quadriciclo che per finiture e prestazioni ha davvero ben pochi eguali. Prevista anche un’edizione Spiaggina, in pratica una Microlino cabrio. Sarà probabilmente più cara degli altri allestimenti ma è già destinata a diventare un oggetto di stile.

Listino prezzi Microlino

Microlino Urban 17 CV, 17.990 euro Microlino Dolce 17 CV, 19.990 euro Microlino Competizione 17 CV, 21.990 euro

Microlino: concorrenti e conclusioni

Squisitamente cara, ma le ragioni per venderla a questo prezzo ci sono tutte, Microlino è il tentativo dell’azienda svizzera specializzata nella micro mobilità di riportare d’attualità un progetto, quello dell’Isetta, che venne proposto in un periodo non facile come il secondo dopoguerra. Ovviamente elettrica, ma sicura quasi al pari di una normale autovettura nonostante l’assenza di ADAS, o sistemi di assistenza alla guida che dir si voglia, la Microlino è paragonabile a una citycar elettrica e ne vuole diventare alternativa. Quante auto, pur essendo ingegnerizzate per trasportare 5 persone, viaggiano quasi sempre molto sotto le loro potenzialità? Microlino vuole sanare questo deficit, specie in un’epoca dove l’attenzione all’ambiente sta diventando fondamentale. C’è spazio per due persone, si parcheggia ovunque e offre buone prestazioni così come una velocità massima di 90 km/h.

Le concorrenti della Microlino sono le altre microcar elettriche come la Citroen Ami e la Opel Rocks-e, quest’ultime limitate a 45 km/h in quanto quadricicli leggeri. C’è poi un’altra concorrente che sembra la copia esatta della Microlino. Si chiama Evetta e nasce dallo stesso progetto. Prima che Micro si rivolgesse a Cecomp e desse il via agli ordini e alla produzione, il costruttore tedesco Artega vinse la causa per continuare a produrre una versione ovviamente diversa della Microlino finale pur sfruttando la stessa idea di principio. Entrambe hanno il portellone frontale, un più che buon bagagliaio e prestazioni comparabili. Le differenze riguardano l’estetica, con Microlino più futuristica ed Evetta più legata al passato, e allo sterzo che è solidale al portellone. Comparabili anche i prezzi.

FAQ Microlino

Quanto costa l’auto Microlino?
Per il mercato europeo parte da 17.990 euro, questo il prezzo della Urban con la batteria da 6 kWh che assicura 90 chilometri di autonomia. Si sale fino ai 21.990 della Competizione.
Dove è prodotta la Microlino?
La Microlino viene prodotta e assemblata in Italia, nelle vicinanze di Torino, dall’azienda Cecomp.