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Peugeot monovolume

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Peugeot monovolume: storia, modelli, versioni e motori

Durante l’ascesa delle monovolume, portata avanti dalle pioniere Chrysler e Renault, le Case europee non si fecero trovare impreparate. FIAT, Lancia, Peugeot e Citroen iniziarono una collaborazione per produrre l’Eurovan, il primo monovolume per Peugeot, Citroen e Lancia, e un ritorno nel mercato delle MPV per FIAT dopo essere stati innovativi pionieri nel 1957 con la 500 Multipla. Lanciato nel 1994, il primo monovolume della storia Peugeot è l’806, prodotto insieme agli altri modelli della joint-venture SEVEL sulla stessa base dei veicoli commerciali come Peugeot Expert o FIAT Scudo. Dopo questa prima generazione, prodotta fino al 2002, seguì il più grande e spazioso sostituto dell’806, l’807. Questo è anche l’ultimo grande monovolume Peugeot, prodotto fino al 2014 senza essere sostituito da nessun modello. Dopo i grandi Eurovan, infatti, Peugeot si concentrò su modelli più compatti, a partire dall’originale e fuori dagli schemi 1007 del 2004, prima (e finora unica) automobile di produzione con due sole porte scorrevoli elettriche. Prodotta fino al 2009 senza grandi fortune, ha lasciato il testimone di MPV più “compatta” del grosso 807 al nuovo Peugeot 5008, realizzato sulla piattaforma del SUV 3008 e vera monovolume classica con tanto spazio a bordo e sette posti piuttosto comodi. Abbandonata anche lei nel 2016, oggi le monovolume Peugeot sono rappresentate dalla Rifter, una versione più raffinata e automobilistica del precedente Partner Tepee, che da multispazio derivato da un veicolo commerciale diventa una vera monovolume. Scopriamo allora i modelli di Peugeot monovolume, i motori e le versioni.

Modelli Peugeot monovolume

Come detto in apertura, la storia dei modelli monovolume di Peugeot inizia nel 1994, quando la Casa di Sochaux decide di mettere un nuovo tassello nella collaborazione con il Gruppo FIAT. Già dal 1978, infatti, il Gruppo PSA Peugeot-Citroen e il Gruppo FIAT avevano messo in piedi la SEVEL, la Società Europea Veicoli Leggeri, per la produzione di grandi van come il mitico Ducato. Con l’ascesa delle monovolume Chrysler Voyager, Renault Espace e dei modelli giapponesi come Toyota Previa e Nissan Shuttle (il “nostro” Odyssey), SEVEL decise di lanciare un nuovo modello inedito, l’Eurovan, più piccolo della famiglia Ducato e in grado di fare da base per una famiglia di monovolume per l’utilizzo familiare. Da questa collaborazione nacque il primo dei modelli monovolume Peugeot, l’806. Questi sono, nel dettaglio, tutti i modelli di Peugeot monovolume visti nel corso degli anni:

  • Peugeot 806
  • Peugeot 807
  • Peugeot 1007
  • Peugeot 5008
  • Peugeot Rifter

Gemello di Citroen Evasion, FIAT Ulysse e Lancia Zeta, il primo dei modelli monovolume Peugeot, l’806, è stato uno dei primi modelli a lanciare la nuova generazione di modelli Peugeot, caratterizzata dalla cifra 6 nel nome (come da tradizione, infatti, nella classica numerazione x0x del Leone, il primo numero rappresenta le dimensioni e il posizionamento del modello nella gamma, e l’ultimo numero la generazione di prodotto). Dotata di un corpo vettura molto compatto, lunga meno di 4,50 metri e dotata delle comodissime porte laterali scorrevoli, Peugeot 806 si differenziava dagli altri modelli della famiglia Eurovan per una calandra con al centro il Leone Peugeot piuttosto piccolo, un posteriore con i fari posteriori squadrati hanno un disegno diverso e una fascia nera che li unisce e include la targa e alcuni dettagli specifici all’interno. Interessato da un restyling nel 1999, che ha cambiato il frontale ingrandendo le luci di posizione e la calandra con il Leone, nel 2002 i modelli di Peugeot monovolume guadagnano il secondo rappresentante, il nuovo 807.

Realizzato nuovamente sulla base comune con FIAT Ulysse, Citroen C8 e Lancia Phedra, questo nuovo modello è molto più grande del precedente, arrivando a superare i 4,70 metri e offrendo quindi molto più spazio all’interno. Dotato di un frontale originale rispetto alle altre gemelle, con una mascherina in tinta carrozzeria e il logo Peugeot al centro del frontale, fari affilati e un posteriore con fari decisamente più piccoli degli altri modelli, seppur ancora a sviluppo verticale, ha un interno più spazioso e moderno, con il quadro strumenti posizionato centralmente e una cura dei dettagli maggiore. Prodotta fino al 2014, Peugeot 807 ha lasciato orfana di grandi MPV l’offerta di monovolume Peugeot, che 10 anni prima, nel 2004, aveva lanciato uno dei modelli più strani dell’automobilismo moderno: la 1007.

Prodotta per 6 anni, fino al 2010, il più piccolo dei modelli monovolume Peugeot è anche uno dei più strani. Realizzato sulla base della coeva 206 e delle cugine Citroen C2 e C3, è stata disegnata in collaborazione con Pininfarina, che ha accentuato le linee da “felino” tipiche delle Peugeot di quegli anni, unendole con un corpo vettura molto alto (1,67 metri con le barre sul tetto) e dimensioni inferiori alla 206 (3,73 metri). La più grande peculiarità della piccola 1007 sono le due portiere scorrevoli elettricamente, una soluzione mai più vista su nessun modello successivo. Dotata di un abitacolo piuttosto pratico, con sedili posteriori scorrevoli e una buona dotazione di spazio, è la prima Peugeot con “il doppio zero”, successivamente usato non solo sugli MPV ma principalmente sui crossover della Casa, dopo circa 120.000 esemplari prodotti è stata interrotta la produzione senza prevedere una vera e propria erede.

L’ultimo dei modelli di monovolume Peugeot ad arrivare sul mercato a cavallo degli anni ’00 e ’10, il periodo più florido per questo tipo di vetture, è stata la 5008. Realizzata sulla piattaforma del crossover 3008, rispetto a questo è un vero monovolume medio-grande, pensato per sfidare modelli come Opel Zafira, Renault Scenic e Volkswagen Touran. Lunga 4,53 metri, è dotata di uno stile aerodinamico piuttosto elegante, che permette all’auto di avere un Cx di soli 0,29, un gran risultato per la categoria. Gli interni ben rifiniti, spaziosi e completi completano il quadro di una monovolume spaziosa e pratica, capace di convincere quanto più possibile durante l’ascesa inarrestabile dei SUV. Proposta fino alla fine del 2016, infatti, Peugeot 5008 è stata sostituita dall’omonima 5008 di seconda generazione, che però questa volta era un crossover basato sulla più piccola 3008.

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L’ultimo dei modelli monovolume Peugeot a portare avanti questa tradizione è Rifter, un veicolo molto interessante in quanto si “toglie” il vestito del multispazio, veicoli con cinque o sette posti derivati dai veicoli commerciali come il precedente Partner Teepee, per diventare un vero e proprio monovolume. La base di partenza, comunque, rimane quella del van compatto Partner, con il quale condivide estetica e interni. Rispetto a quest’ultimo, però, Rifter ha un assetto leggermente rialzato, interni più curati, protezioni sottoscocca in stile SUV e una dotazione di optional più ricca e completa. Disponibile sia a passo corto che a passo lungo, con lunghezze di rispettivamente 4,40 e 4,75 metri, dal 2022 Rifter è proposto esclusivamente con motorizzazione elettrica.

Motori Peugeot monovolume

Arriviamo così alla gamma motori delle monovolume Peugeot, partendo dall’inaugurale 806. Il progetto Eurovan della Sevel Nord prevedeva l’utilizzo di motorizzazioni esclusivamente di origine PSA, quindi non stupirà trovare, su 806, versioni dei motori visti sulle Peugeot e Citroen coeve. Al lancio, sono proposti quattro motori a quattro cilindri, due benzina e due Diesel. Tra i benzina, troviamo il 2.0 aspirato da 121 CV e il 2.0 Turbo da 147 CV, mentre i due Diesel sono il 1.9 TD da 92 CV e il 2.1 TD da 109 CV. Con il restyling del 1999, la gamma motori viene semplificata con l’adozione di un motore a benzina, il 2.0 16v aspirato da 132 CV, e il nuovo 2.0 HDi turbodiesel common rail da 107 CV. Con l’arrivo della nuova 807 nel 2002, la gamma motori del monovolume Peugeot subisce un’iniezione di potenza decisamente interessante. I motori a benzina, infatti, diventano tre, un 2.0 da 136 CV, un 2.2 da 158 CV e il 3.0 V6 top di gamma da 211 CV, unico motore proposto con cambio automatico, in questo caso a 4 rapporti. I motori Diesel, invece, sono il 2.0 HDi da 107 CV e il 2.2 HDi da 128 CV. Con l’evoluzione del modello, la gamma motori del monovolume Peugeot vede l’addio ai motori 2.2 e 3.0, mentre il 2.0 guadagna potenza passando prima a 109 CV, poi a 120 e, infine, a 136 e 163 CV. Al top della gamma, infine, arriva il vivace 2.2 HDi Biturbo, con doppio turbocompressore e 170 CV di potenza massima.

Passando alla piccola 1007, la gamma motori della monovolume Peugeot vede una proposta piuttosto interessante per un’auto così piccola, con motori dalla potenza più che sufficiente. Al lancio, infatti, troviamo quattro motori, due benzina e due Diesel. Realizzata sullo stesso pianale della 206 e delle coeve C2 e C3, il primo motore è il classico 1.4 8v da 73 CV, nel 2006 sostituito da un nuovo 1.4 16v ben più potente, capace di 88 CV e di portare 1007 a 185 km/h. Al top della gamma a benzina, invece, troviamo il 1.6 16v bialbero da 109 CV, accoppiato al solo cambio manuale automatizzato 2-Tronic. Per quanto riguarda i motori Diesel, invece, Peugeot 1007 è stata proposta con un 1.4 HDi da 68 CV, realizzato in collaborazione con Ford, e con un ben più potente 1.6 HDi da 109 CV.

Anche la gamma motori della Peugeot monovolume successiva, la 5008. Realizzata sul pianale della moderna 3008, con lei non ha condiviso l’interessante versione Hybrid4 con sistema full hybrid da 200 CV, mentre i motori Diesel e benzina sono tutti piuttosto vivaci. Al lancio, la gamma a benzina prevede il 1.6 VTi della famiglia Prince da 120 CV e la sua versione turbocompressa, il 1.6 THP, da 156 CV, mentre i Diesel sono il 1.6 HDi da 109 CV e il più potente 2.0 HDi da 150 e 163 CV. Nel 2010, il 1.6 HDi passa a 114 CV, e nel 2011 diventa e-HDi con sistema micro-ibrido di Start&Stop e 112 CV. Nel 2015, infine, arriva l’ultimo cambiamento per la gamma motori della monovolume Peugeot. Tra i motori Diesel, il 1.6 diventa BlueHDi e arriva a 120 CV, mentre tra i benzina il 1.6 VTi lascia il posto al moderno 1.2 PureTech da 130 CV e il 1.6 THP passa a 165 CV. Concludiamo allora la disamina delle gamme motori delle monovolume Peugeot con l’attuale Rifter. Proposta, all’inizio della sua commercializzazione, con motori 1.2 tre cilindri turbobenzina da 100 e 130 CV e con il 1.5 BlueHDi da 100 o 130 CV, oggi è possibile ordinare Rifter solo in versione elettrica. Sotto il cofano c’è un motore anteriore da 136 CV; spinto da una batteria da 50 kWh che garantisce un’autonomia nel ciclo misto WLTP di 280 km.

Versioni Peugeot monovolume

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Concludiamo, infine, con le versioni delle monovolume Peugeot partendo dall’inaugurale 806. Come detto anche in precedenza, dopo il debutto nel 1994 bisogna aspettare il 1999 per vedere un restyling di 806, che introduce un nuovo frontale più moderno, un posteriore più pulito e un abitacolo leggermente ridisegnato, con alcuni dettagli riportati al passo coi tempi. Per 807, invece, il ritocco arriva solo nel 2012. Cambia il logo anteriore sulla calandra, ora più stilizzato e moderno, mentre all’interno arrivano rivestimenti in velluto su plancia e pannelli porta per migliorare la qualità percepita. Per quanto riguarda la piccola 1007, Peugeot non ha mai effettuato un restyling su di lei: lo stile è rimasto sempre originale e piuttosto moderno anche con l’avanzare del tempo, e vista la prematura cancellazione nel 2009 non è mai stata uniformata alle più moderne Peugeot.

Lo stesso si può dire per Peugeot Rifter che, lanciato nel 2018, non ha ancora visto l’arrivo di un restyling di metà carriera. Interessante, però, la presenza della sola versione elettrica dal 2022, che sebbene non abbia cambiato l’estetica del modello rappresenta la prima delle versioni delle monovolume Peugeot alimentate esclusivamente da un motore elettrico. Infine, arriviamo alle versioni della monovolume Peugeot precedente, la 5008. Nel 2013, lo stile del frontale è cambiato totalmente, adottando una bocca del tutto simile a quella della coeva 3008 e della nuova 508, con un addio alla grande bocca “felina” e un frontale più elegante. Infine, concludiamo con una delle versioni delle monovolume Peugeot più assurde, la 806 Procar. Nel 1995, infatti, Peugeot decise di costruire una versione da corsa della 806, con parti recuperate dalle 405 e 306 da competizione, per iscriverla alla 24 Ore di Spa-Francorchamps. Nonostante lo scetticismo, la 806 Procar si qualificò 12esima in classifica, arrivando alla decima ora di gara dovendosi poi ritirare per un guasto meccanico.