
Station Wagon elettriche 2025: i modelli migliori e i prezzi
Il mondo dell’auto, ormai lo sappiamo bene, è dominato dai SUV e crossover. I modelli a ruote alte, ormai, sono amati e di successo in tutto il mondo, soprattutto in Europa, e anche in Italia le preferenze del pubblico sono ormai tutte per gli Sport Utility. Contando, infatti, il successo di modelli a ruote alte di tutti i segmenti, SUV e crossover hanno totalizzato nel 2024 una quota di mercato in Italia pari al 57,4%, consolidandosi come la tipologia di carrozzeria preferita nel nostro Paese. La moda della guida alta e dell’estetica avventurosa ha cambiato anche le abitudini d’acquisto delle famiglie, con il passaggio in massa agli Sport Utility anche per la prima auto di famiglia, scalzando le Station Wagon, per decenni l’auto da famiglia per eccellenza.
Ormai, infatti, le automobili Station Wagon hanno un peso piuttosto contenuto sul mercato, posizionandosi tra le tipologie di carrozzeria meno apprezzate in Italia. Dati alla mano, nei 12 mesi del 2024 le familiari hanno pesato per il 3,5% sul totale del mercato, con circa 54.500 esemplari venduti. Se, poi, andiamo ad analizzare le preferenze nel mondo delle Station Wagon, vediamo come la stragrande maggioranza dei modelli familiari sono ancora termici, con motori benzina, Diesel o, negli ultimi anni, ibridi. Se, quindi, la familiare più venduta in Europa e in Italia è ancora la Skoda Octavia Wagon, anche nel 2025 le Station Wagon elettriche vivono una vita da comprimarie. Sebbene, infatti, questa carrozzeria permetta di unire un’ottima abitabilità interna per persone e bagagli, una dinamica di guida ricercata e un’aerodinamica decisamente migliore dei SUV, nonostante questi punti di forza (e una conseguente autonomia superiore a parità di motorizzazioni rispetto agli Sport Utility) le Station Wagon elettriche sono ancora una vera nicchia di mercato.
Sebbene, quindi, ci sia poco spazio per questo tipo di vetture, negli ultimi anni sono arrivati sul mercato dei modelli 100% elettrici con carrozzeria familiare, e nei prossimi mesi dovrebbero arrivarne altri, che puntano a convincere con uno stile molto più filante e dinamico e con un’efficienza decisamente superiore alle rivali a ruote alte. Scopriamo quindi quali sono i modelli di Station Wagon elettriche del 2025 e i prezzi.
Sommario
Le Station Wagon elettriche del 2025
Come anticipato in apertura, le Station Wagon elettriche nel 2025 sono ancora una nicchia di mercato, con pochi modelli a rappresentare l’unione tra la carrozzeria familiare, una delle più apprezzate nel corso degli anni da famiglie e professionisti, e la tecnologia elettrica. In realtà, prima del 2022 non c’era un singolo modello di Station Wagon a batterie sul mercato. La prima a “rompere il ghiaccio”, infatti, è stata la MG 5, che ha portato in Europa in anteprima una formula che già era arrivata in Cina. Basata sulla Roewe Ei5, la MG 5 è arrivata nel Regno Unito alla fine del 2020 e, all’epoca, fu la prima auto elettrica con carrozzeria familiare mai vista nel Vecchio Continente.
Dopo un timido successo oltremanica, nel 2022 è arrivata anche in Europa, Italia compresa, dove è stata commercializzata fino alla metà del 2025. Nonostante delle vendite ancora contenute, la MG 5 si è fatta notare per l’ottima cubatura del bagagliaio e per un’efficienza interessante. Questa è, infatti, una delle carte che possono giocarsi le station wagon elettriche nel 2025: l’efficienza. Da sempre, infatti, le Station Wagon hanno carrozzerie filanti e pulite, con una coda lunga che finisce spesso con linee nette e verticali. Queste caratteristiche rendono le familiari molto più efficienti dal punto di vista aerodinamico rispetto ai SUV, che per mantenere quello stile massiccio e dominante devono sfoggiare frontali alti, grandi superfici frontali e un’aerodinamica che, di conseguenza, sarà sempre superiore ad una berlina o, appunto, ad una station wagon.
Con la diffusione delle Shooting Brake, ovvero di Station Wagon con la coda spiovente simile a quella di una coupé, l’efficienza aerodinamica è ulteriormente aumentata, diventando simile se non uguale a quella delle berline a due volumi e mezzo create principalmente per avere dei coefficienti di penetrazione aerodinamica molto bassi. In più, rispetto a SUV e crossover, le Station Wagon elettriche hanno un baricentro più basso, reso ancor più ribassato dalla posizione delle batterie sotto il pianale, che rende le wagon più dinamiche, precise e piacevoli alla guida. Non tutto, però, è rosa e fiori.
A causa dell’altezza da terra risicata e dell’altezza del corpo vettura altrettanto ridotta, infatti, le Station Wagon devono scendere a compromessi sulla posizione dei sedili, leggermente più alta rispetto alle wagon e alle berline termiche, così come sull’altezza del pavimento per i piedi dei passeggeri. A causa dell’ingombro delle batterie, infatti, oltre ai sedili più alti berline e wagon elettriche hanno pavimenti rialzati, che in alcuni casi possono portare a sedute, soprattutto posteriori, con le ginocchia piuttosto alte, non troppo comode nei viaggi più lunghi. Anche in coda, infine, lo spazio nel bagagliaio è a volte minore rispetto alle wagon termiche, sempre per l’ingombro delle batterie. Nonostante questi limiti, comunque, sul mercato ci sono cinque modelli di Station Wagon nel 2025, e sono in arrivo altre proposte. Le più interessanti sono la nuova Mercedes-Benz CLA Shooting Brake, che sarà disponibile sia con motori ibridi che in versione 100% elettrica, e la cinese Denza Z9 GT, una vettura dalle prestazioni esagerate (0-100 km/h in meno di 3 secondi) e con un posizionamento molto alto.
Station Wagon elettriche, i 5 modelli migliori sul mercato
Dopo aver capito pregi e difetti delle familiari a batterie, è il momento di scoprire quali sono i 5 modelli di Station Wagon elettriche sul mercato nel 2025, caratterizzate da piattaforme e “ricette” decisamente differenti. Nell’offerta attuale, infatti, vediamo sia modelli disponibili esclusivamente in versione elettrica, sviluppati su piattaforme dedicate, ma anche proposte elettriche di modelli acquistabili anche con motorizzazioni tradizionali.
Ad uscire da questa dicotomia è, però, la Audi A6 Avant e-tron, che è proposta sia in versione termica, la A6 Avant “normale”, che in versione elettrica. Le due vetture, però, condividono solo il nome, in quanto la meccanica, lo stile e gran parte delle componenti sono differenti tra la termica e l’elettrica. Per quanto riguarda la versione a batteria, la A6 Avant e-tron è lunga 4,93 metri (7 cm in meno rispetto alla A6 termica) e ha un look più moderno e filante rispetto alle altre berline termiche della Casa degli Anelli.
Il frontale, ad esempio, ha i fari a LED sdoppiati e una calandra Single Frame carenata, mentre la fiancata è molto pulita e filante ed è caratterizzata da un cofano non troppo corto, che nasconde bene la meccanica da elettrica della A6 Avant e-tron. In coda, invece, è molto affusolata, con un lunotto inclinato e fari con tecnologia OLED sia all’anteriore che al posteriore, che includono il logo Audi al posteriore. Queste linee così tese le regalano un coefficiente di penetrazione aerodinamica Cx di soli 0,24.
Salendo a bordo, la A6 Avant e-tron condivide l’impostazione con tre display con la A6 termica, con un quadro strumenti digitale da 11,9 pollici, lo schermo dell’infotainment centrale da 14,5 pollici e un terzo display per il passeggero da 10,9 pollici, mentre il tunnel centrale è minimale. Tutto è infatti comandato dai display touch, dotati di un’ottima definizione ma non sempre intuitivi e facili da utilizzare. Lo spazio a bordo è ottimo davanti, buono dietro e anche nel bagagliaio la cubatura di 502 litri è buona, ma non eccezionale a causa degli ingombri della batteria.
Non manca, però, un vano bagagli anteriore sotto il cofano, che con i suoi 27 litri è perfetto per stipare i cavi di ricarica. Realizzata su un pianale dedicato, il PPE del Gruppo Volkswagen, la A6 Avant e-tron è disponibile con un solo taglio di batteria, con un accumulatore agli ioni di litio da 95 kWh, e due livelli di potenza. La A6 Avant e-tron “base” ha un motore singolo posteriore da 367 CV, sufficiente per farla scattare da 0 a 100 km/h in 5,4 secondi. Al top, invece, c’è la S6 quattro, che ha un altro motore anteriore per una potenza complessiva di 503 CV, trazione integrale e un’accelerazione 0-100 km/h in 4,1 secondi e 240 km/h di velocità massima. Ottima l’autonomia, pari a 720 km WLTP per la A6 a trazione posteriore e a 647 km WLTP per la S6 quattro.
In attesa della risposta da Stoccarda di Mercedes, anche l’altra grande Casa tedesca premium, BMW, attacca il segmento delle Station Wagon elettriche nel 2025 con la BMW i5 Touring, versione a zero emissioni della nuova Serie 5 G60. Basata, quindi, sulla ottava generazione della Serie 5, la i5 condivide stile, meccanica e pianale con la versione termica, ma sostituisce per la prima volta nella storia del modello i motori benzina e Diesel con dei powertrain elettrici a uno o due motori. Lunga ben 5,06 metri, la i5 Touring è massiccia anche a livello stilistico, con un frontale dove domina l’enorme doppio rene (anche retroilluminato), il lungo cofano anteriore e la presenza delle prese d’aria carenate. In coda, invece, la i5 Touring ha un look meno sportivo della A6 Avant e-tron, ma comunque non manca un lunotto inclinato e delle linee che enfatizzano la larghezza, cresciuta di 3,2 cm rispetto alla generazione precedente.
A livello estetico, le differenze tra la i5 e la Serie 5 termica sono limitate a dei dettagli blu attorno al logo BMW, alle prese d’aria carenate e al logo i5 al posteriore. Salendo a bordo, invece, la BMW i5 Touring condivide nuovamente tutto il layout con la Serie 5 termica, compreso il grande pannello curvo dove trovano posto i due display, quello da 12,3 pollici del sistema di infotainment e quello, più grande, da 14,9 pollici dell’infotainment con sistema iDrive dotato di rotore centrale, ma allo stesso tempo privo di comandi fisici per clima e altre funzioni, risultando più scomodo e meno intuitivo che in passato.
Lo spazio, poi, è ottimo sia davanti che dietro, mentre il bagagliaio è da 570 litri, identico a quello della Serie 5 Touring termica. Disponibile anche con sistemi di sospensioni attive e ruote posteriori sterzanti, la i5 è realizzata sulla piattaforma CLAR di BMW, apprezzata per le sospensioni raffinate e per l’ottima dinamica di guida. Come per la A6, anche sulla i5 c’è un solo taglio di batteria da 81 kWh, mentre sono tre i powertrain: la eDrive40, con motore singolo posteriore e 340 CV, la xDrive40, con un secondo motore sull’asse anteriore e 394 CV complessivi, e la sportiva i5 M60, con due motori, uno per assale, 601 CV e 0-100 km/h coperto in 3,9 secondi. Grazie ad un coefficiente aerodinamico di soli 0,23, la i5 è efficiente nonostante la batteria relativamente piccola, con un’autonomia che va dai 522 km WLTP della i5 M60 ai 602 km WLTP della eDrive40 da 340 CV.
Dopo due modelli di livello assoluto, sia a livello di potenza che di contenuti (nonché di prezzo), tra i modelli di Station Wagon elettriche del 2025 ci sono anche due sorelle posizionate all’ingresso del segmento delle familiari, la Opel Astra Sports Tourer Electric e la Peugeot e-308 SW. Entrambe, infatti, sono delle wagon di segmento C, basate sulle rispettive compatte medie a 5 porte. Dopo diverse generazioni “originali”, con la Astra L, la sesta generazione della media tedesca, Opel adotta la piattaforma EMP2 del Gruppo PSA, oggi Stellantis, lo stesso della cugina Peugeot 308. La Sports Tourer è lunga 4,64 metri, 27 cm in più rispetto alla 5 porte, con la quale condivide il frontale pulito ma aggressivo, dominato dalla mascherina nera “Opel Vizor”. Sulla versione elettrica, la mascherina e nera è completamente carenata, mentre sono invariati i fari Intellilux e il cofano anteriore scolpito. Le principali differenze estetiche con la 5 porte sono, ovviamente, al posteriore, dove la maggiore lunghezza è ben proporzionata con il resto delle linee, così come il personale posteriore, dotato del nome Astra a tutta larghezza nella parte bassa.
Salendo a bordo, invece, la Opel Astra Sports Tourer riprende interamente il look della 5 porte, adottando gli stessi comandi di origine PSA/Stellantis (il selettore del cambio e delle modalità di guida, così come i comandi al volante, sono condivisi con decine di modelli del Gruppo). Rispetto alla cugina 308, la Astra ha una qualità dei materiali leggermente superiore, un design più razionale e classico e, alla base del sistema di infotainment da 10 pollici, dei comandi rapidi fisici (anche se i comandi del clima sono tutti integrati nel display touch). Lo spazio è ottimo davanti, buono dietro e, con 516 litri, il bagagliaio è identico alla versione Plug-In, ma inferiore di circa 80 litri rispetto alla versione termica. L’Astra Eletric è spinta da un motore anteriore da 156 CV, alimentato da una batteria da 51 kWh netti, un’accoppiata che offre prestazioni nella media (0-100 km/h in 9,2 secondi) e un’autonomia nel ciclo misto WLTP di 416 km.
Realizzata sulla stessa base meccanica, la Peugeot e-308 SW è caratterizzata da uno stile molto più aggressivo e personale, che segue la falsariga di quanto visto sulla rispettiva versione a 5 porte. Lunga 4,64 metri come la Astra ST, la 308 SW ha un frontale molto aggressivo, con una grande calandra anteriore, vistosi fari diurni a LED e un cofano muscoloso condiviso con la versione a due volumi. La coda, invece, è paradossalmente più proporzionata della hatchback, con passaruota allargati, una linea di cintura filante e una coda che riprende i gruppi ottici della 5 porte con linee meno esasperate. Salendo a bordo, invece, la 308 SW adotta lo stesso abitacolo originale e d’impatto della 308 tradizionale.
La plancia, ad esempio, è realizzata su due livelli, con in cima le bocchette del clima e il quadro strumenti digitale i-Cockpit, disponibile anche con vista 3D. Più in basso, invece, troviamo il piccolo volante con parte superiore e inferiore tagliata, materiali morbidi e un pannello digitale a sfioramento dove è possibile posizionare le applicazioni più utilizzate del sistema di infotainment da 12,3 pollici posto appena più su. Lo spazio è ottimo davanti e buono dietro come sulla Astra, mentre il bagagliaio ha una capacità di 608 litri, identica alle 308 termiche. La posizione di guida, invece, va provata, in quanto la posizione del volante è molto bassa e può non piacere. Il powertrain, infine, è lo stesso, con motore elettrico da 156 CV anteriore, batteria da 51 kWh e un’autonomia WLTP di 410 km.
Concludiamo questo viaggio tra i modelli di Station Wagon elettriche del 2025 con la Volkswagen ID.7 Tourer, la prima familiare della Casa di Wolfsburg a non avere il nome Variant della storia del brand (ad esclusione della Arteon Shooting Brake, mai offerta ufficialmente in Italia). Realizzata sulla piattaforma MEB, la stessa della berlina ID.7, la Tourer ha dimensioni generose (è lunga 4,96 metri) e uno stile filante e pulito, dal quale deriva la scelta di modificarne il nome, per darle un’indole più dinamica. A caratterizzare la ID.7 a livello estetico sono anche il cofano corto, la firma luminosa a LED che include anche i loghi VW e le grandi superfici vetrate, che si sposano bene con la fiancata pulita e con l’enorme passo da 2,97 metri.
Salendo a bordo, la ID.7 è figlia dell’impostazione iper-minimalista delle altre vetture della famiglia ID., a partire dal piccolo quadro strumenti da poco più di 5 pollici che, rispetto ad altre ID., non è a sbalzo sul piantone dello sterzo, ma è integrato nelle linee di una plancia molto pulita e minimale. Al centro della consolle centrale, poi, trova posto l’enorme display da 15 pollici dell’infotainment a sbalzo, mentre al posto della classica leva del cambio (spostata dietro al volante, al posto del devioluci storicamente dedicato ai tergicristalli) c’è un enorme portaoggetti centrale. Lo spazio è molto generoso per persone e bagagli, con un vano di carico (solo posteriore) dalla capacità di 605 litri, che diventano 1.714 abbattendo il divano posteriore. A livello meccanico, invece, la ID.7 Tourer declina la piattaforma MEB del Gruppo VAG nella sua iterazione più lunga, ma grazie all’ottimo raggio di sterzata anteriore riesce ad essere agile e maneggevole. Dotata di motore principale posteriore, la ID.7 Tourer è disponibile con due tagli di batteria, la più piccola da 77 kWh e una più generosa da 86 kWh.
La versione Pro da 77 kWh, disponibile unicamente con il motore posteriore da 286 CV, regala un’autonomia nel ciclo misto WLTP di 606 km, mentre la Pro S da 86 kWh riesce ad arrivare a 688 km nel ciclo WLTP, con prestazioni vivaci (0-100 km/h in 6,7 secondi). Per i più sportivi c’è anche la ID.7 Tourer GTX, con un secondo motore sull’asse anteriore, 340 CV, trazione integrale e batteria da 86 kWh, che garantisce un’autonomia WLTP di 583 km e uno 0-100 km/h coperto in 5,5 secondi.
I prezzi delle Station Wagon elettriche 2025
Dopo aver scoperto quali sono i modelli di Station Wagon elettriche del 2025, è il momento di scoprire quali sono i listini di queste vetture. Andando infatti ad analizzare i prezzi delle Station Wagon elettriche 2025, scopriamo come le proposte di Volkswagen, Audi e BMW abbiano prezzi decisamente salati, con le sole Opel e Peugeot che riportano i listini a livelli (un po’) più popolari. La Station Wagon elettrica più economica è infatti la Peugeot e-308 SW, che in allestimento base Style è offerta a partire da 40.750 euro. La più costosa? La Audi A6 Avant e-tron, che in versione S6 sport attitude parte da 108.500 euro.
Andando ad analizzare meglio le nostre 5 familiari elettriche, partiamo dalla Opel Astra Sports Tourer Electric che parte da 41.100 euro in versione Edition con batteria da 51 kWh. Questo allestimento è già piuttosto completo: sono di serie il Cruise Control, i fari full LED, il clima manuale, il computer di bordo, il mantenitore di corsia, i sensori di parcheggio posteriori e il cavo di ricarica da 22 kW. La più sportiva GS, che aggiunge i cerchi in lega, il sensore per l’angolo cieco, i sensori di parcheggio anteriori e la retrocamera, ha un prezzo di 43.200 euro.
La cugina Peugeot e-308 SW, a parità di allestimento, costa leggermente meno: per la Peugeot familiare, infatti, bastano 40.750 euro per la versione base Style, che offre di serie clima automatico bizona, fari full LED, sensori di parcheggio posteriori, Cruise Control Adattivo, cerchi in lega, mantenitore di corsia e barre sul tetto. La più ricca Allure parte da poco più di 41.500 euro, mentre la sportiva GT arriva a 43.000 euro.
Arriviamo così alle tedesche con la più abbordabile nel listino prezzi delle Station Wagon elettriche 2025, la Volkswagen ID.7 Tourer. La versione più economica della familiare elettrica tedesca è la Pro da 77 kWh, offerta a 61.600 euro. La dotazione di serie è piuttosto completa, e comprende clima bizona, Cruise Control Adattivo, fari full LED, Head-Up Display, sistema di infotainment da 15 pollici con navigatore, mantenitore attivo di corsia, sensori di parcheggio anteriori e posteriori con telecamere a 360 gradi e sedili anteriori riscaldabili. Per la Pro S da 86 kWh, invece, servono almeno 64.000 euro.
Al top dell’offerta delle familiari elettriche ci sono le due premium, la BMW i5 e l’Audi A6 Avant e-tron. La i5 parte, in versione eDrive40 con batteria da 81 kWh, dai 78.000 euro dell’allestimento base, non troppo completo. Di serie, infatti, troviamo il clima bizona, i fari full LED, il sistema di infotainment con doppio schermo per quadro strumenti e infotelematica, sedili sportivi e riscaldabili, sensori di parcheggio anteriori e posteriori con retrocamera e Cruise Control con funzione freno. Per la xDrive40, invece, servono 83.300 euro, mentre la potente M60 da 601 CV parte da 103.800 euro.
Infine, l’Audi A6 Avant e-tron ha un prezzo di partenza di 77.000 euro in versione Business con motore singolo posteriore da 367 CV, che offre di serie clima trizona, Cruise Control Adattivo, fari full LED, sedili anteriori riscaldabili, infotainment con navigatore da 14,5 pollici, mantenitore di corsia, retrocamera posteriore, portellone elettrico e cerchi in lega. La S6, invece, parte da 102.000 euro, con la top di gamma S6 sport attitude che arriva a 108.500 euro. Sono questi, ricapitolando, i prezzi delle Station Wagon elettriche 2025:
- Audi A6 Avant e-tron, da 77.000 euro
- BMW i5 Touring, da 78.000 euro
- Opel Astra Sports Tourer Electric, da 41.100 euro
- Peugeot e-308 SW, da 40.750 euro
- Volkswagen ID.7 Tourer, da 61.600 euro