In breve: non vergognarti di fare al venditore una controfferta, proponendo un prezzo più basso. La tua proposta non dovrà essere però troppo “sfacciata” e discostarsi eccessivamente dal prezzo di partenza. I venditori di auto professionisti hanno molta esperienza nelle trattative, quindi preparati a essere particolarmente tenace. Quasi sempre puoi dare per scontato che il prezzo iniziale è stato di per sé già maggiorato in vista di una trattativa. Il venditore è quindi pronto ad abbassarlo. In genere, il margine di negoziazione è di circa il 10%. All’inizio proponi quindi un prezzo più basso di quello che sei effettivamente disposto a pagare, per poi aumentarlo gradualmente. Forse ti sembrerà di essere al mercato, ma questo genere di trattative sono del tutto normali nella compravendita di auto usate. Il venditore sicuramente cercherà di fare pressione e di metterti fretta, ma non lasciarti influenzare da questi atteggiamenti. Non cedere troppo presto sul primo prezzo che hai proposto e stabilisci l’importo massimo che sei disposto a pagare. Se devi ancora affinare la tua capacità di contrattazione, fatti accompagnare da qualcuno con più esperienza. Una valida motivazione per chiedere di abbassare il prezzo è ad esempio il trasporto a tuo carico. Altre giustificazioni possono essere la mancanza di comuni componenti dell’allestimento (come il condizionatore) e un colore insolito della vettura. Uno sconto è dovuto anche in caso di segni di usura particolarmente evidenti, come graffi, rivestimento dei sedili logoro oppure per via dell’impossibilità di fornire le ricevute dei controlli di routine.