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Focus: Auto elettriche e ibride
Focus: Auto elettriche e ibride

Ricarica auto elettriche: costo, tempo, gratis, a casa e in autostrada

Tutto sulla ricarica elettrica: il costo, le tempistiche, le ricariche gratuite, e come ricaricare a casa e in autostrada.

Le auto elettriche permettono di risparmiare sui rifornimenti pagando lo scotto del tempo di ricarica? La risposta è certamente affermativa quando si parla di ricarica domestica mentre sul suolo pubblico gli operatori e le varie offerte rendono la risposta meno banale di quanto si possa credere. Ad ogni modo in media ricaricare un’auto costa sempre meno del pieno di benzina, tuttavia, in base alla modalità di ricarica la convenienza può variare anche di molto.

Per quanto riguarda i tempi, invece, la situazione si capovolge. In casa, anche con una wallbox, ricaricare la propria auto elettrica richiede molto tempo, al netto di particolari contratti e batterie da ricaricare piuttosto contenute. Sul suolo pubblico le potenze delle colonnine variano moltissimo e di conseguenza è importante conoscere le varie differenze che si riflettono anche in un costo energetico diverso. In generale si può affermare che il costo dell’energia elettrica può variare tra i 0,20 euro/kWh e i 0,79 euro/kWh, una forbice di prezzo davvero molto ampia, che potrebbe giustificare una programmazione preventiva del tipo di ricarica da effettuare. In questa complessità si aggiungono anche particolari situazioni in cui la ricarica del proprio mezzo può risultare perfino gratuita. È il caso di alcuni comuni virtuosi e di azienda che hanno adottato particolari strategie commerciali per attrare clienti. Al versante opposto si pone la situazione attuale in autostrada.

Viaggiare in elettrico, a parte rari casi, potrebbe imporre al condecente di uscire dall’autostrada per ricaricare la vettura in un centro urbano. Essendo la mobilità elettrica ancora in una fase prodromica è del tutto naturale che molti elementi afferenti all’infrastruttura, ai costi e al tempo di ricarica debbano ancora definirsi e concretizzarsi. Per questa ragione è utile approfondire tutti i temi appena accennati per contribuire alla riduzione delle emissioni di anidrite carbonica senza farsi trovare impreparati.

Sommario

Ricarica auto elettriche: costo

Il costo della ricarica per un’auto elettrica varia di molto in base al tipo di colonnina, all’operatore e alla tipologia di stazione. Ricaricare una vettura in casa, in Italia costa in media 0,20 euro/kWh, perciò, per ricaricare una grande batteria da 90 kWh bastano appena 18 euro. Quanto costa ricaricare un’auto elettrica alle colonnine distribuite sul territorio? Il discorso si complica in modo evidente. L’operato più grande e capillare è certamente Enel X, i prezzi variano da: 0,40 euro al kWh fino a 22 kW di potenza, 0,50 euro fino a 50 kW e 0,79 euro per le colonnine ultrafast da 350 kW.

Per abbattere i costi, Enel X propone due tipologie di abbonamenti: Flat Small che per 25 euro al mese permette una ricarica di 70 kWh perciò 0,36 euro/kWh; Flat Large da 45 euro al mese arriva 145 kWh di ricarica complessiva dunque 0,31 euro/kWh. OpenCharge propone 3 tipi di abbonamenti: 30 kWh con OpenCharge20 con un costo di 20 euro al mese, 80 kWh per la OpenCharge50 da 50 euro al mese e 150 kWh per la OpenCharge80 da 80 euro al mese. Segue BeCharge che propone una tariffa a consumo di 0,45 euro/kWh per la ricarica a corrente alternata e 0,50 euro/kWh per la ricarica a corrente continua. Gli abbonamenti sono 4: 175 euro al mese per 500 kWh (ovvero 0,35 euro/kWh), 90 euro mensili per 250 kWh (cioè 0,36 euro/kWh), 38 euro per 100 kWh (0,38 kWh/100 km) e 20 euro per 50 kWh (0,40 euro/kWh).

La rete di Supercharger Tesla ha a un costo decisamente conveniente per le vetture del marchio: 0,37 euro/kWh presso le oltre 300 stazioni dalla potenza di 250 kW. Per le altre vetture i costi si alzano a 0,59 euro/KWh. Il consorzio Ionity propone una tariffa da 0,79 euro/kWh, un prezzo decisamente alto rispetto ai concorrenti, tuttavia può essere abbattuto pagando 17,99 euro al mese e permette di ricaricare a 0,35 euro/kWh. Esistono poi gli abbonamenti annuali Easy Travel a 69 euro per un costo di 0,59 euro/kWh e Super Save da 199 euro all'anno con prezzi da 0,39 euro/kWh.

Quanto costa un pieno di energia elettrica? La cifra indicativa va dagli 8 euro ai 50 euro, in base alla tariffa e alle dimensioni della batteria. Il modo per calcolarlo è sempre: prezzo a kWh della propria tariffa, moltiplicato per quanti kW ha la batteria dell’auto. Es: 0,40 cent di euro a kW per batteria da 40 kW= 16 euro.

Quindi non solo quanto, ma anche come si paga per ricaricare la macchina elettrica? Il metodo più utilizzato è l’abbinamento del conto corrente o di una prepagata o di app come Paypal al proprio profilo. In questo modo dopo ogni ricarica, ad esempio con Enel X, l’importo viene addebitato automaticamente.

Ricarica elettrica

Auto elettriche: tempo di ricarica

Il tempo di ricarica delle auto elettriche dipende da molteplici fattori. Le due variabili fondamentali sono la potenza di ricarica della colonnina o della wallbox e la potenza massima accettata dal veicolo. Bisogna ricordare che la potenza massima accettata è espressa con due valori che indicano rispettivamente la ricarica massima in corrente alternata e la ricarica massima in corrente continua. Quando i valori sono diversi, chiaramente l’auto verrà ricaricata con il valore più basso. Quanto tempo ci vuole per ricaricare un’auto elettrica? Mediamente dalle 2 alle 12 ore, ma è molto difficile poter definire un tempo di ricarica standard, in primo luogo perché le due variabili appena citate influiscono in modo diretto ad ogni ricarica, in secondo luogo poiché molto dipende dalla grandezza della batteria stessa.

Immaginando di dover ricarica una batteria da 50 kWh dalla presa domestica a 2,3 kW sarà necessario attendere più di 16 ore per ricaricarla del tutto, i tempi si dimezzano con la spina tipo 1, monofase che raggiunge i 7,4 kW. I tempi, infine, si riducono fino a 2 ore installando una wallbox. Alle colonnine di ricarica i tempi sono ben diversi. In media potrebbe bastare un’ora impiegando una colonnina da 50 kW, mentre impiegando le più diffuse da 22 kW si dovranno attendere 2 ore. Una vettura con una batteria da 50 kWh difficilmente permetterà una ricarica ad altissima velocità, tuttavia, in futuro questo aspetto potrebbe cambiare, ad oggi una Peugeot 2008 permette di ricaricare l’80% in circa 30 minuti, in futuro impiegando colonnine da 200 o 250 kW si potrebbe scendere ad appena 15 minuti. Come anticipato stabilire i tempi di ricarica per una vettura elettrica pur non essendo complesso non è un’operazione immediata e standard come avviene per il rifornimento di benzina o Diesel, questo aspetto ancora per diversi anni difficilmente potrà cambiare in modo significativo, ma l’obiettivo ultimo è riuscire a proporre colonnine e vetture capaci di ricaricare in modo abbastanza veloce da rimuovere del tutto la tipica “ansia da ricarica”.

Ricarica gratis auto elettriche

I prezzi delle ricariche variano molto, ma è possibile ricaricare gratis l’auto elettrica? Effettuare un rifornimento del tutto gratuito è possibile, esistono infatti varie iniziative che “regalano” la ricarica. Ad esempio, la catena di supermercati Lidl mette a disposizione colonnine da 22 kW in modo del tutto gratuito e dislocate nei pressi dei propri punti vendita. Anche la catena di elettronica Mediaworld propone una soluzione simile e anche in questo caso la potenza delle colonnine è di 22 kW. Nello stesso modo Unieuro fornisce colonnine con ricarica gratuita, tuttavia per accedere al servizio è fondamentale entrare fisicamente nel negozio e chiedere la tessera per attivare la stazione di ricarica. Un’altra soluzione da adottare in vacanza è quella di usufruire degli alberghi che spesso sono organizzati per permettere la ricarica delle vetture in auto in modo gratuito. Infine, anche comuni virtuosi propongono alcune colonnine in modo del tutto gratuito.

Se si volesse ricaricare a casa la propria auto elettrica sarebbe possibile farlo in modo? La risposta è affermativa ma è necessario diventare “produttori” di energia elettrica. L’unico modo consiste nell’installare pannelli fotovoltaici o pale eoliche per produrre energia elettrica gratuita ma soprattutto totalmente a impatto zero. Una soluzione evidentemente interessante anche per i più attenti all’ambiente oltre che decisamente vantaggiosa dal punto di vista economico.

Esiste un’ultima modalità in parte gratuita per non pagare la ricarica dell’auto elettrica, ovvero scegliere speciali formule proposte dalle case automobilistiche. In genere si parla di noleggi a lungo termine con pssibilità di riscatto che nel pagamento mensile di una vettura includono anche le ricariche nelle colonnine degli operatori partner. È evidente che i costi di ricarica siano annegati nel pagamento mensile e quindi non può essere definita un’opzione del tutto gratuita.

Ricarica auto elettriche: a casa e in autostrada

Come ricaricare auto elettrica in garage? Ricaricare a casa l’auto elettrica è piuttosto semplice, tuttavia le classiche prese domestiche possono erogare un massimo di 7,4 kW. Si ricorda che la comune Shuko regge solo 2,3 kW, mentre la stessa combinata con la spina tipo 1, monofase, arriva auna potenza massima di 7,4 kW. Per fare rifornimento alla propria vettura in questo modo servono diverse ore, pertanto, è la soluzione ideale per le ricariche notturne. Per rendere più veloce la ricarica si può installare una wallbox ovvero un dispositivo di controllo che permette di arrivare a una potenza massima di 22 kW. Quanto costa ricaricare l’auto elettrica a casa? in Italia in media si spendono 0,20 euro/kWh (attenzione alle tariffe a fasce orarie), portando alla conclusione che ricaricare auto elettriche in casa, anche se non assicura le stesse prestazioni delle colonnine pubbliche, risulta decisamente conveniente. Pertanto, a fronte di un investimento iniziale, spesso ridotto da agevolazioni e promozioni, installare una wallbox potrebbe risultare un ottimo investimento non solo per la comodità di ricarica, ma anche da un punto di vista economico.

Le colonnine in autostrada sono ancora pochissime. I dati forniti da Enel X dichiarati che solo 11 aree di servizio hanno a disposizione punti di ricarica. I dati sono piuttosto sconfortanti, viaggiando in elettrico è necessario uscire praticamente sempre dall’autostrada per ricaricare la vettura. Considerando i consumi maggiori delle auto a batteria sulle strade veloci e la scomodità di entrare nuovamente in un centro urbano, al momento per viaggiare in elettrico è consigliato programmare le soste in modo tale da evitare brutte sorprese. La situazione è destinata a cambiare, il governo si sta adoperando per favorire la diffusione delle stazioni di ricarica lungo le stazioni di rifornimento “classici” già presenti sul territorio. Se si intende percorrere molti chilometri in autostrada, per il momento, è saggio optare per auto con batterie generose che garantisco di assorbire gli attuali deficit della rete di ricarica del territorio italiano.

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