Se i clienti si stanno dimostrando particolarmente interessati alle auto elettriche, complici i generosi incentivi all’acquisto offerti dallo Stato, la situazione della rete di ricarica non è altrettanto positiva: attualmente nel nostro Paese ci sono un buon numero di colonnine pubbliche a bassa e media potenza, mentre quelle ad alta potenza sono ancora poco diffuse. Vediamo qual è la situazione per la ricarica delle auto elettriche in Italia.
Ricarica auto elettriche
Vi sono due tipi di reti per la ricarica delle auto elettriche: in corrente alternata, che è lo standard utilizzato nella vita di tutti i giorni (a partire dalla presa domestica), la potenza di ricarica non supera i 22 kW; in corrente continua, che richiede impianti più costosi, si può arrivare a 150 kW.
Per dare un’idea dei tempi di ricarica in base alla rete elettrica, un impianto con 1 kW di potenza ricarica batterie di 1 kWh in circa un’ora; con un impianto da 10 kW, la ricarica di batterie con 10 kWh viene portata a termine in circa 1 ora. E cosi via. Questo però in linea teorica, senza contare le dispersioni di energia elettrica o eventuali limitazioni alla potenza: se alla colonnina sono collegate più vetture, nessuna raggiunge la massima potenza.
Ricarica auto elettriche da casa
Per ricaricare le auto elettriche, la soluzione più semplice e comoda è “allacciarsi” alla rete elettrica del garage di casa. Tuttavia, considerata la potenza ridotta dell’impianto standard (di 2,3 kW in corrente alternata), i tempi di ricarica costringono a lunghe soste; in più, se l’impianto elettrico non è stato predisposto, lo si sovraccarica e ciò fa aumentare il rischio di black out. Per questo, al posto di utilizzare la presa domestica, è consigliata l’installazione di una wallbox, una “scatola” che l’elettricista fissa alla parete. Con la wallbox, se lo stabile è predisposto, la potenza di ricarica può raggiungere i 22 kW in corrente continua. Con la wallbox, se lo stabile è predisposto, la potenza di ricarica può raggiungere i 22 kW in corrente continua
Ricarica auto elettriche dalle colonnine
Oltre a quella da casa, la ricarica delle auto elettriche avviene anche all’aperto e in spazi pubblici, tramite wallbox oppure colonnine montate a terra. Per “allacciarsi” alle colonnine, che operano in corrente continua, serve uno specifico cavo di ricarica: deve avere la presa di tipo Combo 2 (chiamata anche CCS), lo standard europeo per le ricariche ad alta potenza. Le colonnine sono situate al di fuori di supermercati o centri commerciali, ma anche nelle strade o a poca distanza dalle autostrade. Prima di collegare l’auto, bisogna registrare e inserire i dati per il pagamento: questa operazione può rivelarsi macchinosa e far perdere tempo.
Quanti sono i punti di ricarica
In Italia, a febbraio 2020 erano presenti 13.721 i punti di ricarica pubblica, il 33% in più rispetto a settembre 2019. I punti di ricarica erano distribuiti in 7.203 stazioni; di queste, il 73 per cento era ad accesso pubblico, dunque accessibile a tutti, mentre il restante 27 per cento si trovava su suolo privato a uso pubblico, quindi in aziende, centri commerciali o outlet. L’obiettivo è arrivare a 45.000 stazioni entro il 2030.
Ricarica auto elettriche: quanto costa la ricarica
Ma quanto costa ricaricare un’auto elettrica in Italia? Attraverso la presa elettrica del box, il costo al kW è analogo a quello di casa: circa 0,20 euro a kWh. Il prezzo cala attraverso la wallbox, perché è possibile cercare il fornitore più economico e scegliere un’offerta adeguata alle proprie esigenze e alla potenza del proprio veicolo: si può stimare un prezzo al kWh di circa 0,15 euro. Tuttavia, bisogna considerare i costi della wallbox, che ammontano a circa 1.000-1.500 euro, e le pratiche per l’installazione, non facili da portare a termine vivendo in condominio, oltre alla spesa fissa sulla bolletta quando si alza il limite dei kW.
Il prezzo aumenta collegandosi alle colonnine: si parte da circa 0,40 euro al kWh. Le potenti colonnine della rete Ionity, che arrivano ad erogare la potenza di 150 kW, si fanno pagare care: un kWh costa 0,79 euro.