Non tutte le batterie moderne delle auto si possono smontare, soprattutto quelle di tipo AGM: Absorbent Glass Mat: a ciclo profondo, che non devono essere aperte perché contengono un liquido interno. Le batterie tradizionali sono più facilmente smontabili per la manutenzione, ma è sempre consigliabile seguire le indicazioni del produttore e, in caso di dubbi, rivolgersi a un esperto. Con che frequenza conviene sostituire la batteria della propria auto?
La sostituzione della batteria è una di quelle operazioni che andrebbe effettuata con una frequenza variabile da tre a cinque anni: è bene poi effettuare frequenti controlli sulla stessa, per evitare di rimanere “a piedi” e al contempo proteggere la vettura da stress che possano danneggiarla. Sia il caldo sia il freddo eccessivi possono ridurre la durata della batteria.
A patto di avere una certa esperienza in materia, la sostituzione della batteria può essere effettuata anche in autonomia, seguendo passaggi che saranno spiegati nel corso dell’articolo. Tuttavia, bisogna tenere ben presente che l’elettronica delle auto è in continua evoluzione e le vetture più recenti necessitano di maggiori accortezze. A esempio sulle auto dotate di Start&Stop (il sistema che spegne il motore quando si arresta la vettura e lo accende non appena viene schiacciato il pedale della frizione), è necessario resettare il sistema di controllo della carica della batteria appena sostituita, gestito da un sensore.
Ad ogni modo, la sostituzione della batteria è una spesa con un costo piuttosto contenuto, se ripartito sugli anni di utilizzo. Recandosi in officina, vanno aggiunti i costi di manodopera: non eccessivi, considerando la semplicità dell’operazione per un artigiano.