Auto elettriche economiche 2025: modelli e prezzi

Per molti il prezzo delle automobili elettriche è troppo alto, rendendo difficile pensare di passare alla mobilità a zero emissioni. Per questo, a dare una mano ci pensano le auto elettriche economiche. Scopriamo quali sono i modelli di auto elettriche economiche 2025 più interessanti e i prezzi.

La diffusione delle automobili elettriche sta vivendo una corsa a due velocità. Da un lato, infatti, ci sono Paesi già pronti a livello di infrastrutture come la Norvegia o i Paesi Bassi, e altri in costante ascesa come il Regno Unito, dove l’automobile elettrica è già una realtà, con quote di mercato che vanno dal 15 all’80% nei Paesi più virtuosi. Dall’altro, invece, ci sono gli Stati dell’Europa meridionale come la Spagna e, ovviamente, l’Italia, dove l’automobile elettrica fa più fatica.

Tra i motivi che non aiutano la diffusione delle auto a batteria ci sono i prezzi d’acquisto, ancora spesso molto alti e superiori di diverse migliaia di euro rispetto alle controparti termiche o ibride. All’interno della proposta attuale di vetture a zero emissioni, però, ci sono diverse auto elettriche economiche nel 2025 che si propongono come perfette compagne per chi cerca un’automobile a zero emissioni ma che non sia troppo potente, grande e soprattutto costosa. Le auto elettriche economiche 2023 non costringono poi ad accontentarsi di compromessi limitanti come un’autonomia scarsa, prestazioni limitate o poco spazio a bordo.

Oggi tra le auto elettriche economiche 2025 troviamo sia vetture piccole e compatte pensate unicamente per la città, ma anche auto più versatili e pratiche, adatte anche all’utilizzo in famiglia e per i viaggi non troppo lunghi. Abbiamo quindi scoperto quali sono le cinque auto elettriche più economiche tra tutte quelle presenti nel listino, che con un prezzo inferiore o pari a 30.000 euro offrono un’autonomia di tutto rispetto e adatta al loro contesto di utilizzo, spazio a bordo per almeno quattro persone e qualità che le rendono non solo economiche, ma anche buone automobili.

Ricordiamo, poi, che tutti i prezzi indicati sono quelli di listino, che escludono quindi tutte le offerte delle Case o eventuali incentivi e agevolazioni nazionali o regionali. Scopriamo allora le migliori auto elettriche economiche del 2025.

Sommario

I modelli di auto elettriche economiche 2025: Dacia Spring

Nieuwe Dacia Spring

Partiamo dalla più piccola e meno costosa delle auto elettriche economiche del 2025, la Dacia Spring. Lanciata nel 2021, la piccola sino-romena a zero emissioni è l’automobile elettrica più economica sul mercato, con un prezzo di partenza di soli 17.900 euro per la versione d’accesso Expression. In puro stile Dacia, questo allestimento base è molto spartano, ma non rinuncia alle cose davvero importanti. Nonostante sia la regina delle auto elettriche economiche a livello di prezzo, tutte le Dacia Spring offrono di serie climatizzatore manuale, radio DAB con Bluetooth, limitatore di velocità, barre sul tetto e uno stile da piccola SUV.

Con il restyling del 2024, poi, la Dacia Spring ha adottato uno stile completamente rivisto, con un frontale e un posteriore più moderni e ispirati alla sorella maggiore Duster. A livello di dimensioni, la Dacia Spring è la perfetta cittadina: lunga 3,70 metri, è larga solo 1,58 metri e pesa meno di 1.000 kg. Nonostante questo, l’abitacolo è relativamente spazioso: in quattro persone si sta, anche se un po’ stretti, e il bagagliaio da 308 litri è decisamente interessante. Nonostante sia la meno costosa tra le auto elettriche economiche del 2025, gli interni della Dacia Spring sono diventati, dal restyling, decisamente più moderni. La qualità delle plastiche è ancora scadente, ma il disegno è moderno, i colori e le texture utilizzati per alcuni pannelli sono allegri e, sulle versioni più ricche, c’è anche un moderno infotainment da 10 pollici con Apple CarPlay e Android Auto. Sia il sedile che il volante, però, non sono regolabili in altezza.

La posizione di guida è quindi un po’ complicata per i più alti, ma alla guida la Spring è leggera, facile e estremamente maneggevole. A livello meccanico, la Spring è dotata di un taglio di batteria e due motori. Al fianco del motore “base” da 45 CV, valido per uno 0-100 km/h in 19,1 secondi, la versione top di gamma 65 è dotata di un motore da 65 CV, capace di regalare uno 0-100 km/h in 13,7 secondi.

Nonostante infine sia la meno costosa tra le auto elettriche economiche del 2025, la Dacia Spring ha un’autonomia molto interessante. Al netto di una batteria molto piccola, di soli 26,8 kWh, l’ottima efficienza della vettura garantisce un’autonomia di 225 km nel ciclo misto WLTP. Grazie alle dimensioni compattissime della batteria, infine, anche attaccandola ad una presa di corrente domestica l’auto si ricarica dallo 0 al 100% in meno di 5 ore.

Auto elettriche economiche 2025: DR 1.0 EV

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Ultima novità nel mondo delle auto elettriche economiche del 2025, la DR 1.0 EV è la prima automobile a zero emissioni della Casa sino-molisana DR Automobiles con sede a Macchia d’Isernia. La Casa molisana ha scelto anche con la piccola DR 1.0 EV la sua solita ricetta. La vettura è infatti una versione adattata al mercato italiano della Chery eQ1, un’elettrica cinese che ha riscosso un ottimo successo in patria. A livello estetico, DR 1.0 EV non è certamente la più affascinante tra le auto elettriche economiche del 2025.

Il suo stile orientaleggiante però mette in risalto delle dimensioni a cui ormai ci eravamo quasi dimenticati. Le dimensioni di DR 1.0 EV infatti rimandano alle superutilitarie degli anni ’90: la lunghezza è di soli 3,20 metri, mentre la larghezza è di 1,67 metri. Al contrario di altre auto elettriche economiche, poi, la DR 1.0 EV non rinuncia a interni tecnologici e moderni, nonché dotati di tutto quello che un’auto moderna dovrebbe avere. Al centro della plancia spicca un infotainment da 10,1 pollici con Apple CarPlay e Android Auto, mentre non manca un pad per la ricarica wireless e anche il freno a mano elettronico. Ciò che stupisce della 1.0 EV è che in 3,20 metri è in grado di offrire quattro posti e un bagagliaio vero, seppur compatto (110 litri).

A livello meccanico, la DR 1.0 EV è tra le meno potenti, seconda solo alla Dacia Spring “d’accesso”. Il suo motore elettrico posteriore è infatti capace di soli 61 CV, che però devono spostare una massa di poco superiore ai 1.000 kg a secco. La meccanica, invece, è piuttosto raffinata, con la presenza di quattro freni a disco e sospensioni indipendenti sia davanti (dove troviamo un classico schema McPherson) che dietro (dove alloggia un sofisticato Multilink). Una curiosità è poi la presenza nel quadro strumenti di un contagiri, pressoché superfluo su un’auto elettrica, con fondoscala a ben 14.000 giri.

Tra le auto elettriche economiche del 2025, la DR 1.0 EV stupisce alla voce autonomia. Nonostante le dimensioni, infatti, sotto la scocca si nasconde una batteria da 31 kWh, superiore a rivali anche più grandi e costose. Questo pacco batterie offre a DR 1.0 EV un’autonomia di 210 km nel ciclo misto WLTP, che però diventano ben 294 nel ciclo urbano omologativo. Entrata di diritto fin dal lancio tra le auto elettriche economiche del 2025, la DR 1.0 EV è offerta in un solo allestimento, molto completo (di serie troviamo anche i fari Full LED anteriori) a 18.900 euro.

Auto elettriche economiche 2025: Leapmotor T03

Leapmotor T03

Se parliamo di auto elettriche economiche del 2025, la Leapmotor T03 non può mancare. Arrivata sul mercato a gamba tesa durante il 2024, la T03 è la più piccola della Casa cinese, entrata nel 2023 nella galassia Stellantis grazie ad un accordo di collaborazione tra il brand cinese e il Gruppo italo-francese, diventando una delle auto elettriche più economiche sul mercato italiano. Lunga 3,62 metri, la Leapmotor T03 ha uno stile simpatico, con linee tondeggianti, un frontale e un posteriore piuttosto riusciti e una fiancata che mette in mostra il passo generoso e la presenza, di serie, delle cinque porte. Salendo a bordo della piccola T03, l’abitacolo è realizzato con materiali rigidi ma assemblati con una sufficiente cura, mentre lo spazio è piuttosto generoso considerando le dimensioni contenute della citycar cinese.

Dotata di rivestimenti specifici per il mercato europeo, la T03 ha una plancia semplice caratterizzata da un display da 10,1 pollici posizionato piuttosto in basso e dal quale si comandano navigatore, intrattenimento e clima (solo manuale). Non ci sono, invece, Apple CarPlay e Android Auto neanche via cavo, mentre l’interfaccia scelta da Leapmotor ha tasti piuttosto piccoli e diversi menù tra cui navigare, risultando non sempre intuitiva da usare soprattutto in marcia. Dietro il volante multifunzione, invece, trova posto un quadro strumenti da 8 pollici, dotato di una grafica chiara, ma con scritte piuttosto piccole. Lo spazio è buono sia davanti, dove anche un guidatore alto trova posto, che dietro, anche se il tetto panoramico con tendina motorizzata ruba qualche cm di spazio sopra la testa dei passeggeri. Al posteriore, invece, il bagagliaio ha una capacità solo discreta, pari a 210 litri.

A livello meccanico, la T03 è realizzata su una piattaforma sviluppata interamente in casa da Leapmotor, con motore e trazione anteriore. A livello meccanico, per l’Italia è proposta una sola combinazione motore-batteria: a spingerla, infatti, ci pensa un motore elettrico da 95 CV e 158 Nm di coppia massima, mentre la batteria è omologata per offrire una capacità di 36 kWh, che consente, secondo l’omologazione WLTP, di percorrere 265 km in un percorso misto.

Le prestazioni sono discrete (0-100 km/h in 12,7 secondi), mentre la ricarica arriva a 6,6 kWh in corrente alternata e a 48 kW in corrente continua, valori non eccezionali ma che, complice la batteria compatta, permette di passare dal 30 all’80% in 36 minuti. Agile e facile da guidare, la T03 è offerta in un unico allestimento top di gamma, il Design, ad un prezzo di 18.900 euro. Di serie, la Leapmotor offre Cruise Control Adattivo, infotainment con navigatore, luci diurne a LED (i proiettori principali sono alogeni), sensori di parcheggio posteriori con retrocamera e clima manuale.

Auto elettriche economiche 2025: BYD Dolphin Surf

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Tra le auto elettriche economiche, nel 2025 è arrivato un modello che ha subito fatto parlare di sé per un prezzo molto competitivo e dei contenuti, sulla carta, molto interessanti, la BYD Dolphin Surf. Lanciata nel 2023 in Cina come “Seagull”, in Europa è commercializzata con un nome differente, sempre legato al mondo marino ma che la collega alla più grande compatta Dolphin, più grande ma anche più costosa. Lunga 3,99 metri, la Dolphin Surf è una compatta di Segmento B dallo stile molto originale e personale, che può piacere oppure non convincere affatto a seconda dei propri gusti. Ad un frontale affilato e con un cofano molto corto seguono una fiancata molto originale, con una linea di cintura ascendente, diverse nervature e maniglie a filo con la carrozzeria e una coda massiccia, con un grande alettone posteriore e una firma luminosa a LED piuttosto particolare.

Salendo a bordo, invece, la Dolphin Surf ha un look decisamente meno divisivo, utilizzando linee morbide e sinuose con una plancia con forma a onda, un piccolo volante e dei rivestimenti rigidi e piuttosto lucidi, ma montati con attenzione. Dietro al volante c’è un quadro strumenti digitale da soli 5 pollici, poco configurabile ma leggibile (al netto delle scritte molto piccole). Se il tunnel centrale è caratterizzato, sulle versioni più ricche, dal pad per la ricarica wireless in bella vista, la consolle centrale ha diversi comandi simil-cromati per richiamare funzioni del clima, il rotore del volante e persino il selettore del cambio, poco individuabile e non sempre comodo. La star dell’abitacolo è invece il display dell’infotainment da 10,1 pollici, ruotabile da orizzontale a verticale semplicemente premendo un tasto. Piuttosto completo e veloce, ha un’interfaccia simile a quella di un tablet, con tanti menù e impostazioni scritte con caratteri piuttosto piccoli, basato su Android e dotato dei protocolli Apple CarPlay e Android Auto. Lo spazio è generoso per le dimensioni, sia davanti che dietro, dove l’auto è omologata solo per quattro, mentre il bagagliaio ha una forma piuttosto irregolare e una capacità di 308 litri.

Peccato per le superfici vetrate laterali e posteriori decisamente ridotte, che costringono ad utilizzare le telecamere di retromarcia (sulla versione top di gamma ci sono le telecamere a 360 gradi). Piacevole da guidare grazie a sospensioni morbide, ad uno sterzo leggero e ad una buona agilità, la Dolphin Surf è disponibile con due motori e due tagli di batteria.

La versione più abbordabile è la Active, con batteria da 30 kWh (220 km WLTP) e motore da 88 CV. Segue poi la Boost, con motore sempre da 88 CV in posizione anteriore e batteria maggiorata a 43 kWh (322 km WLTP) e, al top, c’è la Comfort, con motore da 156 CV (0-100 km/h in 9,1 secondi) e batteria da 43 kWh, per un’autonomia WLTP di 310 km. La Dolphin Surf ha poi un listino molto aggressivo: parte da 19.490 euro in versione Active con batteria da 30 kWh e motore da 88 CV, mentre la Boost da 43 kWh parte da 22.990 euro. Già sulla versione base, poi, la dotazione è ricca (di serie navigatore rotante, guida autonoma di Livello 2, clima manuale, chiave elettronica e sensori di parcheggio posteriori con retrocamera).

Auto elettriche economiche 2025: FIAT Grande Panda/Citroen C3

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L’ultima proposta tra le auto elettriche economiche è, in realtà, una coppia italo-francese formata dalla Citroen e-C3 e dalla FIAT Grande Panda Elettrica. Realizzate sulla stessa piattaforma, le due vetture non condividono solo la meccanica, ma anche un progetto semplice e senza fronzoli, atto a offrire automobili elettriche semplici, ma non scadenti. La prima ad arrivare sul mercato è stata la C3, che ha portato al debutto in Europa la piattaforma Smart Car, realizzata inizialmente per i mercati emergenti e poi rivista parecchio per diventare la porta d’accesso al mondo Stellantis.

Lunga 4,02 metri, la C3 ha uno stile classico ma con dei tocchi virtuosi, come il frontale squadrato, la fiancata verticale e una coda che riprende gli stilemi delle ultime Citroen. All’interno, poi, come la cugina italiana la C3 bada al sodo, con un abitacolo rivestito con plastiche dure ma caratterizzato da sedili con tessuti chiari e di buona qualità, superfici dal look originale e da un layout molto razionale. Ai comandi fisici del clima, infatti, si aggiunge un quadro strumenti digitale molto essenziale posizionato alla base del parabrezza, mentre la versione base You non ha un sistema di infotainment né di radio, bensì un semplice supporto per lo smartphone al centro della plancia. Molto spaziosa e con sedili anteriori e posteriori soffici, ha un bagagliaio nella media (310 litri) e sospensioni morbide, con un’altezza da terra generosa.

Nel 2025, poi, è arrivata la sorella più attesa, la FIAT Grande Panda. Realizzata sulla medesima base, la Grande Panda è leggermente più corta (4,00 metri), ma riprende l’impostazione da compatta rialzata, con un assetto alto da terra e un look che strizza l’occhio ai crossover. Lo stile, invece, è molto diverso, con linee squadrate e personali che richiamano la mitica Panda 141 del 1980 disegnata da Giugiaro. Ad un esterno molto personale, con un frontale con punti luce ispirati ai pixel e una fiancata dove spicca il nome Panda integrato nella lamiera fa il paio un abitacolo altrettanto razionale, ma più colorato, con rivestimenti in tessuto blu su plancia, pannelli porta e sedili. Rispetto alla C3, poi, qui c’è un quadro strumenti digitale tradizionale, mentre anche in questo caso sulla versione base Pop non c’è una radio sopra i comandi del clima, ma un semplice supporto per gli smartphone. Grazie alle grandi vetrature, all’interno la “Pandona” è ariosa e luminosa, lo spazio è buono e, sulla carta, il bagagliaio è decisamente più grande della e-C3 (361 litri sull’elettrica).

A livello meccanico, entrambe sono dotate della medesima meccanica, formata da un motore anteriore da 113 CV e una batteria da 44 kWh, che sulla Grande Panda permette di percorrere tra i 318 e i 320 km di autonomia nel ciclo misto WLTP, che diventano 326 km sulla e-C3, più leggera (almeno sulla carta). Entrambe le versioni d’accesso delle due compatte sono offerte al medesimo prezzo di 23.900 euro.

Per la Citroen e-C3, la versione You offre di serie Cruise Control, sensori di parcheggio posteriori, clima manuale, frenata automatica e vetri elettrici anteriori. La Grande Panda Pop ha una dotazione simile: di serie ci sono sensori di parcheggio posteriori, mantenitore di corsia, clima manuale, frenata automatica e vetri elettrici, mentre per il Cruise Control e il sistema multimediale bisogna passare alla più ricca Red da 24.900 euro.

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