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Dacia Spring

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Pro

  • Assetto e sterzo molto morbido, ideale per la città
  • Tempi di ricarica più brevi della concorrenza

Contro

  • Assenza sistemi di assistenza alla guida
  • Poca autonomia fuori città

Dacia Spring in sintesi

Qui trovi una panoramica generale dell’auto Dacia Spring inclusi i dati relativi alle caratteristiche principali, alla motorizzazione, all’equipaggiamento e altre informazioni utili relative al modello dell’auto. Leggi di più

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*Prezzo più basso su AutoScout24 nel mese scorso

Dacia Spring: dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti

Democratizzare l’elettrico? Il marchio romeno sembra esserci riuscito lanciando la Dacia Spring, modello full electric capace, grazie a un prezzo competitivo, di diventare subito protagonista delle vendite. Prezzo competitivo, almeno confrontandolo con la diretta concorrenza, dimensioni più che adatte al contesto urbano e una dotazione di serie che si fa rispettare, con il mirroring per lo smartphone, e che pecca parecchio in termini di sistemi di assistenza alla guida. Dacia Spring nasce su una piattaforma, la CMF-A, nata inizialmente per un veicolo endotermico (Kwid) poi trasformato in un veicolo elettrico non nativo che ha dato origine sia alla Spring sia alla Renault K-Ze, quest’ultima non commercializzata in Italia. Ne deriva un’ottimizzazione che ha portato all’installazione di una batteria dalla capacità non così alta ma adatta all’uso cittadino così come di un motore in grado di consumare poco ma non certo esaltante per le prestazioni. Leggi di più

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Dimensioni Dacia Spring

Le dimensioni della Dacia Spring sono:

  • lunghezza 3,73 metri
  • larghezza 1,62 metri
  • altezza 1,51 metri
  • passo 2,42 metri

Vista esternamente la Dacia Spring offre dimensioni che la fanno apparire davvero molto compatta e con poca impronta a terra. Una vettura sicuramente facile da parcheggiare e che si fa osservare: la firma diurna a LED sdoppiata è caratteristica e riesce ad arricchire un frontale dove, dietro la calandra chiusa, si cela anche lo sportello per connettere il cavo di ricarica; quest’ultimo si apre solo dall’interno tramite un’apposita leva, non facilissima da trovare per chi sale su una Spring per la prima volta. I cerchi da 14” di serie non sono in lega bensì coperti dal cosiddetto Flexwheel che inganna l’occhio umano. Complici le vernici ben assortite con i dettagli arancioni della versione più ricca, due gli allestimenti proposti, Dacia Spring è un’auto vivace e molto riconoscibile.

Dimensioni della Dacia Spring compatte sì ma in grado di stuzzicare il segmento dei piccoli crossover da città, almeno leggendo quella che è la sua altezza libera dal suolo, pari a 15 centimetri. Detto dei cerchi di diametro ridotto, la fiancata si vivacizza proprio grazie agli adesivi a contrasto con la carrozzeria, proposti comunque in optional anche sul primo allestimento.

Il posteriore è invece regolare nella sua forma e il portellone si apre tramite un pulsante posto al centro, sotto al logo Dacia. Colpisce più davanti rispetto al posteriore la Dacia Spring, con la firma luminosa che sul lato B ricorda da lontano la nuova Sandero lanciata nel corso del 2021.

Concludendo con le dimensioni della Dacia Spring, il bagagliaio sorprende con 290 litri di capacità minima ma, ribaltando i sedili, si crea uno scalino che può diventare ostacolo durante il caricamento di oggetti più voluminosi. Manca, inoltre, una luce nel vano posteriore che avrebbe fatto sicuramente comodo durante le ore notturne mentre i cavi di ricarica si possono posizionare sopra la ruota di scorta senza interferire con la chiusura del vano. Quest’ultima è però di serie solo sull’allestimento superiore. Sono, invece, 23 i litri che si ricavano tramite diversi vani portaoggetti nell’abitacolo utili a riporre oggetti più contenuti nel loro volume.

Interni Dacia Spring

Graziosa fuori, più concreta dentro. Gli interni della Dacia Spring variano a seconda dell’allestimento e offrono, sulla base la sola radio DAB con Bluetooth con schermo TFT da 3,5” in mezzo ai quadranti del quadro strumenti. Solo l’allestimento più ricco offre uno schermo centrale da 7”, sotto le bocchette di aerazione, dotato di navigatore e di mirroring per lo smartphone, il quale si collega solo via cavo tramite una presa USB posta troppo in alto. Concretezza che si ritrova anche nelle plastiche molto rigide presenti in ogni parte dell’abitacolo. I sedili non sono contenitivi ma, essendo rifiniti in tessuto, offrono un buon comfort.

Sempre manuale il climatizzatore negli interni della Dacia Spring con comandi non retro-illuminati. C’è spazio per riporre oggetti alla base della plancia mentre sul tunnel centrale è protagonista la rotella per la regolazione delle modalità di marcia. Quest’ultima si può settare su D (marcia), N (folle) e R (retromarcia), ma il piede deve rimanere sempre sul freno durante le soste perché non esiste una funzione di auto hold. Si può sempre optare per il freno di stazionamento ad azionamento manuale. Inserita la chiave nel quadro, l’auto si accende nella sola modalità N grazie a un avviso (OK) che compare sul quadro.

Piccolo nel suo diametro il volante che, inspiegabilmente, non propone i comandi per la regolazione del volume, riposti appena sopra lo schermo centrale o direttamente in plancia a margine della radio DAB nel caso della versione Comfort. Qualcosa di diverso rispetto alla Dacia Sandero profondamente cambiata ed evolutasi positivamente nel passaggio tra una generazione e l’altra. Negli interni della Dacia Spring si può dire di stare comodi in 4 a patto di non eccedere con i centimetri. Purtroppo manca la regolazione in altezza e profondità dello sterzo, si può regolare solo il sedile sulle classiche guide scorrevoli: i più alti potrebbero trovare con difficoltà la loro posizione di guida più corretta.

Concludendo con gli interni della Dacia Spring, quello sull’abitabilità è oggettivamente applicabile anche ad altre concorrenti del segmento A che propongono le stesse dimensioni.

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Motore Dacia Spring

Il motore elettrico della Dacia Spring associato alla sola trazione anteriore è stato pensato e adattato quasi esclusivamente per l’uso cittadino. Offre una potenza di 33 kW (ca. 44 CV) che diventano 23 kW optando per la modalità Eco, selezionabile tramite un pulsante sulla plancia. Se non si può certo criticare lo scatto sullo 0-50 km/h, quello più importante nel contesto urbano, profondamente diverso è il discorso sulle più alte andature, ancora una volta a sottolineare la natura cittadina di questa elettrica. La velocità massima è limitata 125 km/h e la coppia è di 125 Nm nella modalità di guida normale.

Per quanto riguarda l’autonomia della Dacia Spring, la sua poca potenza diventa quasi un vantaggio: la Casa dichiara circa 220 km nel ciclo combinato a batterie cariche, ma questo dato può essere profondamente influenzato dalle temperature esterna e dal percorso. In città si può arrivare a questo traguardo seppur manchi una concreta modalità di recupero energetico, quello che per molte elettriche si definisce con il concetto di One Pedal, o guida con il solo pedale dell’acceleratore. La batteria, da 27 kWh, si può ricaricare sia in corrente continua (optando per l'adattatore in optional) dove la Spring accetta una corrente massima di 30 kW: così facendo, l’auto è carica in meno di un’ora.

Dalla più classica colonnina a corrente alternata da 11 kW (con corrente massima accettata pari a 6,6 kW) la Spring impiega circa 3 ore per passare dal 10 all’80%, mentre non basta una notte (ca. 14 ore) se optate per una presa domestica da 230V. Sono comunque numeri più “competitivi”, vista l’importanza di questo parametro nella scelta di un’auto elettrica, rispetto ad altre citycar similari.

Motore Dacia Spring

Elettrica

  • 33 kW, singolo motore elettrico, 44 CV, 27 kWh, trazione anteriore

Prezzi Dacia Spring

Il listino prezzi della Dacia Spring parte da 20.450 euro per la versione di base, la Comfort, che già propone cerchi da 14” Flexwheel, luci diurne a LED, clima manuale, radio DAB con Bluetooth, chiusura centralizzata, cavo di ricarica Tipo 2, sistema di fissaggio Isofix sui sedili posteriori, airbag (conducente/passeggero, laterali e a tendina). La più ricca Comfort Plus, che parte da 21.950 euro, aggiunge gli stripping laterali e i dettagli interni di colore arancione, il sistema di navigazione con display 7” e porta USB (per ricarica o mirroring smartphone), i sensori di parcheggio posteriori con retrocamera, la vernice metallizzata e la ruota di scorta.

Una versione sicuramente più vivace e ricca rispetto alla base, mentre non cambia la dotazione in termini di motore e prestazioni. Diversi optional quali l’adattatore per la ricarica in corrente continua (solo Comfort Plus), i sensori di parcheggio anteriori e l’eventuale piastra di ricarica wireless per lo smartphone completano la dotazione e il listino prezzi della Dacia Spring.

Listino prezzi Dacia Spring

Spring Comfort

  • 27 kWh, 33 CV, 20.450 euro

Spring Comfort+

  • 27 kWh, 33 CV, 21.950 euro

Dacia Spring: concorrenti e conclusioni

Non si può dire che Dacia Spring non si sia fatta notare al suo esordio sul mercato. Con prezzi spesso ancora proibitivi per chi vuole avvicinarsi all’elettrico, Dacia ha trovato come d’abitudine il buon rapporto qualità/prezzo con una piccola vettura che non spicca sicuramente per le sue prestazioni ma che in città fa il suo con buona autonomia e una potenza adeguata al contesto per il quale è stata pensata e adattata partendo da un veicolo endotermico di scuola Renault, la kWid.

La sua dotazione di serie è piuttosto completa e anche il listino non offre grandi possibilità di scelta, limitando così l’eventuale esborso nei prezzi. Dacia Spring ha un assetto morbido, indicato appunto per l’asfalto sconnesso tipico dei centri urbani, e riesce a offrire una discreta abitabilità per un massimo di 4 passeggeri, senza rinunciare a un bagagliaio (290 litri la capacità minima) quasi da segmento superiore.

Parlando delle sue concorrenti, queste si possono ritrovare, alzando il listino, nella smart EQ fortwo (limitata a due posti secchi) e nell’italiana Fiat 500 elettrica, meglio rifinita sotto ogni aspetto. Le fa diretta concorrenza la Renault Twingo Z.E., che nasce da un progetto completamente diverso rispetto alla Spring. Il prezzo è tuttavia paragonabile come lo sono le prestazioni, l’abitabilità e la resa del sistema di infotainment. Sono entrambe elettriche fortemente consigliabili per il solo uso cittadino, dove un’autonomia vicina ai 200 km in media permette di ricaricare l’auto con discreta frequenza potendo approfittare delle colonnine che stanno via via crescendo e che non rappresentano quasi più un ostacolo limitando la ricerca al solo ambito cittadino.

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