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Threshold: Caterham CSR 260 Superlight – Al limite estremo: Caterham CSR 260 Superlight

260 CV - un tempo, le automobili con tali prestazioni erano considerate dei prestanti veicoli da corsa. Ancora negli anni ´70 una Porsche 911 Turbo era considerata tra le più potenti vetture a lasciare le impronte dei loro pneumatici sulle strade.

Oggi, invece, già automobili compatte e alla portata di tutti, offrono queste performance. I 260 CV hanno perso il loro fascino? Non del tutto, perché continuano ad esistere veicoli di nicchia che, grazie alla struttura leggera, con questa potenza riescono a volare. Un esempio particolarmente convincente: la Caterham CSR 260 Superlight. Il costruttore indipendente Caterham, si definisce il maggior produttore di macchine da corsa al mondo. Il veloce “rampollo” della casa automobilistica inglese si chiama 7 ("Seven"). Il riferimento è la Seven costruita da Lotus tra il 1957 e il 1975. La Caterham dispone dal 1973 dei diritti sul bolide sfrecciante, e, ancora oggi, ogni anno lascia liberi di sfogarsi circa 600 di questi esemplari.

La high-end di Hoffman

La roadster retrò non viene costruita solo come veicolo da corsa. Caterham ha pronto anche un bell'assortimento di versioni da strada. La variante high-end con motore Cosworth potenziato è detta CSR. Ufficialmente, solo la CSR 200, in Germania, ha ottenuto un'autorizzazione alla circolazione, ma Kurt Hoffman (Autohaus Hoffmann & Rink) è riuscito ad immatricolare una CSR 260 Superlight R attentamente modificata, un pezzo unico.

Già nell'aspetto esteriore la Superlight manifesta con evidenza la particolarità del suo status. La britannica realizza l'arte della semplificazione nella sua forma più pura. Niente cristalli, porte, tappeti, riscaldamento, capote e freno a mano rispettando così il principio della "massima leggerezza". I componenti in carbonio risparmiano ulteriori chili: sedili, parafanghi, deflettori antivento, guscio portaspecchietti e plancia. Il peso viene così ridotto a 515 chili ed in questo modo, la super CSR dispone di più di 505 CV per tonnellata

Suscita emozioni

Per salire nell’abitacolo ci si può lasciar cadere in modo ancora abbastanza elegante sui sedili a guscio e infilarsi dietro il volante rimovibile da 290 mm. Il sedile è fisso e non può essere regolato. Una volta presa la posizione di guida, basta allacciarsi la cintura a quattro punti, infilare il casco da moto e premere il tasto rosso sulla plancia. Il rumore del quattro cilindri da 2,3 litri da l’avvio ad una nuova dimensione di guida.

La base della propulsione della CSR è un motore Ford Duratect. Cosworth, specializzato in motori per la Formula 1, ha portato il vecchio quattro cilindri ad offrire alte prestazioni grazie ad un accurato lavoro di precisione. Con la CSR 200 basta una piccola cura speciale per 200 CV. Con la variante da 260 CV, invece, le modifiche meccaniche sono più estese. La testa del cilindro, i pistoni, l'albero motore, l'albero a camme, il sistema di scarico e l'impianto di iniezione sono nuovi e forniscono il 30 percento in più di potenza.

Meglio delle più veloci

Per sentire la massima potenza, il motore ha tuttavia bisogno di giri. La coppia di 200 Nm è disponibile a poco più di 6.000 giri, mentre la potenza massima è raggiunta attorno ai 7.500 giri. Fino a quel punto, e anche un po' oltre, il quattro cilindri funziona in modo naturale e spontaneo. Il ruggito della Superlight si distingue piacevolmente tra le voci delle vetture sportive moderne.

Dopo soli tre secondi, la Superlight passa da 0 a 100 km, ma per effetto delle sei marce corte del cambio, prima di raggiungere la tacca dei 100 si deve cambiare 2 volte. La Seven non è concepita per raggiungere elevate velocità massime. La più alta è 250 km/h ma raggiungerla non è per tutti. Anche se il casco integrale rende sopportabile “l'uragano” nell'abitacolo, quando si raggiungono i 200 km/h in autostrada, forse non viene poi così voglia di accelerare.

Senza protezione antivento

Sulla CSR ci si diverte soprattutto quando un rettilineo si trasforma in un percorso pieno di curve. Se poi si percorrono queste curve alla massima velocità possibile, con la Caterham si fa un'esperienza del limite del tutto particolare. Lo sterzo estremamente diretto, l'impianto frenante sportivo e il telaio rispondono in modo eccezionale. La carrozzeria è rigida come una morsa e la regolazione di sospensioni ed ammortizzatori, nonostante l'assetto sportivo, offre un comfort davvero sorprendente.

Non ci sono supporti elettronici alla guida come l'ABS o l'ESP e solo un differenziale bloccabile favorisce l’aderenza delle ruote al terreno. La macchina segue fedelmente ogni cambio di direzione e esegue perfettamente anche i raggi più stretti senza oscillare e senza che le ruote stridano. Il pilota siede dietro sull'assale di trazione, mentre il motore si trova in posizione estremamente avanzata: grazie a questa struttura è favorita una guida sportiva. Il potenziale di drifting della Caterham è proporzionalmente molto sviluppato e chi ne ha voglia può, con una piroetta, ridurre il diametro di sterzata della roadster. Non viene menzionato un valore ufficiale per i consumi, tuttavia il carburante necessario dovrebbe aggirarsi tra i dodici e i venticinque litri, a seconda dello stile di guida. Nel caso di una Caterham non si tratta fondamentalmente di efficienza e parsimonia: la CSR non è comunque un'auto per freddi calcolatori.

Conclusione

La CSR è una delle macchine da strada più puristica e quindi anche più diretta. Non c'è servosterzo. Nessun assistente di frenata. Nessun pedale dell'accelerazione elettrico. Tutto reagisce in modo diretto ai comandi, senza filtri. Sterzo, aspirazione del carburante, cambio di marcia, ancora prima di prendere in considerazione la manovra, la macchina reagisce. Alla guida della CSR, il divertimento è assicurato e chi ha guidato almeno una volta la variante più radicale, saprà apprezzare il particolare slancio della 260 ideale per sfuggire alla tranquillità dei normali veicoli di serie.

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