Il piccolo B-SUV prodotto in Polonia, a Tychy, lungo 4,17 metri e forte di motorizzazioni sia ibride sia elettriche, sta conquistando nuove fette di clienti e, soprattutto, ha permesso alla Casa del Biscione di tornare ad attaccare in un segmento per lei non del tutto nuovo. Presente la MiTo? Prodotta dal 2008 al 2018, segnò l’arrivo di Alfa Romeo nel segmento delle compatte sportive. Ispirata alla 8C e con motorizzazioni fino a 170 CV, ha segnato nel profondo almeno una generazione di appassionati. Junior farà lo stesso? Qui i cavalli, del tutto elettrici, arrivano fino a 280 CV con la prestazione versione Veloce, dotata di differenziale Torsen e di un assetto curato dagli ingegneri Alfa sul circuito di prova di Balocco. Più accessibili le Mild Hybrid da 145 CV, sia con trazione anteriore sia con trazione integrale Q4, e prezzi a partire da 30.400 euro.
In questa prova su strada ci occupiamo della versione ibrida a due ruote motrici, la Junior Hybrid eDCT6, forte di 145 CV e della dotazione che prevede di serie il cambio automatico a doppia frizione dentro il quale, per una migliore fluidità di marcia, viene integrato il motore elettrico da 28 CV capace di alimentare le ruote, così da procedere anche a zero emissioni in particolari condizioni di guida che andremo a raccontarvi. Sicuramente un’auto che mancava sia nella gamma Alfa Romeo ma che si scontra con una concorrenza, interna, dalla quale vuole distaccarsi puntando tutto su design e sportività. Come?
L’Alfa Romeo Junior in 5 punti
Design peculiare, nato a Torino: La Junior sfoggia un design distintivo con il nuovo scudetto frontale "Progresso" o "Leggenda", cerchi in lega da 17" o 18" e dettagli sportivi come il body kit nero opaco con inserti Rosso Brera. Le versioni alto di gamma (Q4, Intensa e Speciale) offrono fari Full LED Matrix e vetri posteriori oscurati, enfatizzando l'estetica dinamica del veicolo.
Motorizzazione ibrida o elettrica: la motorizzazione ibrida conta sul sistema 48V Hybrid VGT da 145 CV, con motore 1.2 litri a ciclo Miller e turbo a geometria variabile, abbinato a un motore elettrico da 21 kW integrato nel cambio a doppia frizione a 6 rapporti. Consente una guida in modalità elettrica fino al 50% in città e fino a 150 km/h in condizioni di basso carico. L’elettrica ha due livelli di potenza: la 156 CV con batteria da 54 kWh, offre un’autonomia fino a 410 km nel ciclo WLTP e oltre 590 km nel ciclo urbano. Con la prestazionale Veloce, capace di coprire lo 0-100 km/h in 5,9 secondi, la potenza sale fino a 280 CV e sono esclusive le sospensioni ribassate, impianto frenante maggiorato e differenziale autobloccante Torsen.
Innovazioni pratiche: La Junior integra tecnologie avanzate come la guida autonoma di livello 2, il sistema di infotainment con display touch da 10,25", navigazione connessa e assistente virtuale "Hey Alfa" con integrazione ChatGPT. La versione elettrica include anche il sistema EV-Touring, che pianifica automaticamente le soste di ricarica lungo il percorso.
Interni con il cannocchiale e due schermi digitali: L'abitacolo presenta un design orientato al guidatore, con il cruscotto a "cannocchiale" che fa da cornice allo schermo schermo TFT rettangolare da 10,25". I sedili, disponibili in tessuto, vinile o Alcantara, offrono opzioni di regolazione elettrica e funzione massaggio. Le bocchette dell'aria a forma di quadrifoglio e l'illuminazione ambientale a 8 colori aggiungono un tocco distintivo. Viene premiato l’utilizzo di materiali di origine riciclata: ogni esemplare contiene materiali proveniente da 140 cartoni per bevande. La parte di plastica, per esempio, viene utilizzata per creare la parte blu degli interni (Lapolen Ecotek).
Gamma versatile, fino alla Veloce: Si parte dalla base che è già provvista di cerchi in lega da 17”, fari full LED e cannocchiale con schermo da 10,25”, nonché il clima automatico e Apple CarPlay e Android Auto wireless. La Speciale propone cerchi da 18”, sedili con funzione massaggio, portellone elettrico e guida autonoma di livello 2. L’ibrida Q4 aggiunge il secondo motore elettrico al posteriore per avere la trazione integrale intelligente. Di serie anche i fari full LED Matrix, come sulla Intensa con il suo body kit avvalorato dai dettagli dorati e gli interni in Alcantara. La top di gamma Veloce, 280 CV solo elettrici, ha in aggiunta i cerchi da 20” e le pinze freno rosse.
Com’è fatta fuori
Esternamente le dimensioni della Junior confermando l’approccio compatto della Casa fondata nel 1910 e il ritorno al segmento B. Non siamo ai livelli di una MiTo, visto che la Junor è lunga 4,17 metri, larga 1,78 metri e alta 1,54 metri. Bene il bagagliaio, considerando che ci sono concorrenti di segmento superiori che fanno peggio (415/1.280 litri l’ibrida, 400/1.265 litri l’elettrica). Disegnata da Alejandro Mesonero-Romanos, Junior inaugura il nuovo linguaggio stilistico del brand con alcuni elementi dirompenti. Uno su tutti è lo spostamento della targa al centro del frontale, appena sotto lo scudetto. Anche il logo si sposta sul cofano, lasciando libera interpretazione al trilobo che cambia tra elettrica e ibrida (versioni Progresso o Leggenda).
I gruppi ottici, che arrivano a offrire la tecnologia a matrice di LED con fari adattivi, conferiscono al frontale un look molto deciso. Si richiamano da modelli del passato, come la 147, elementi come le maniglie delle porte posteriori a scomparsa, mentre i cerchi raggiungono i 20” sulla Veloce, conferendo alla linea laterale un aspetto molto più marcato. La coda è tronca in omaggio alla Giulia TZ, mentre i fari a boomerang sono inglobati in una fascia nera e il logo scompare dal portellone per lasciare spazio al lettering del brand.
Com’è dentro
L’abitacolo della Alfa Romeo Junior è stato progettato con un chiaro orientamento al guidatore, in pieno stile Alfa. Il cruscotto digitale da 10,25” è incorniciato dal cannocchiale, a riprendere uno dei più classici stilemi del brand. Schermo completamente configurabile, capace di mostrare tutte le informazioni principali in modo chiaro e volutamente sportivo. Agendo dal pulsante sulla sommità del devioluci, si possono anche configurare varie schermate tra cui quelle che mostrano i flussi di energia e i consumi, su due percorsi diversi. Il sistema di infotainment centrale, anch’esso da 10,25” e completamente touch, integra Apple CarPlay, Android Auto (entrambi wireless) e il nuovo assistente vocale “__Hey Alfa__”, che può rispondere anche tramite l’integrazione con ChatGPT, offrendo un’esperienza intelligente e naturale.
Il layout degli interni è moderno ma sobrio, con materiali di qualità che variano in base all’allestimento: tessuti tecnici, vinile o Alcantara, quest’ultima riservata alle versioni più sportive come la Veloce. Molto raffinati i giochi di luce, non disponibili su tutte le versioni, che vanno a impreziosire le bocchette d’aerazione alle estremità dell’abitacolo. Sul tunnel centrale il drive mode è proposto al pari di altre compatte di Stellantis, ma è da qui che volendo si attiva la modalità manuale del cambio grazie al quale si possono utilizzare i paddle dietro il volante dal taglio sportivo.
I sedili sportivi offrono contenimento laterale e comfort anche nei viaggi lunghi, con optional come regolazioni elettriche e funzione massaggio. Il volante è compatto, con base piatta, e integra comandi multifunzione e palette del cambio (nelle versioni ibride). L’abitabilità è buona per una compatta, e il bagagliaio offre da 400 a 415 litri di capienza (a seconda della versione), un dato competitivo nel segmento.
Alla guida della Alfa Romeo Junior ibrida
Alla guida della Alfa Romeo Junior ibrida il SUV compatto sa sorprendere sia sulla versione base da 145 CV sia sulla sportivissima Veloce dotata di differenziale Torsen. Selezionando la modalità di guida più appropriata, la Dynamic, ci si può togliere qualche soddisfazione specie considerando che la coppia è molto omogenea grazie al buon apporto del motore elettrico ai bassi regimi e alla vivacità del piccolo tre cilindri anche al progredire della velocità.
Il cambio non spicca per velocità, ma sa accompagnare bene i cambi di erogazione tra elettrico e termico e sostiene bene la marcia fino a una velocità massima di 205 km/h. Un motore che non spicca sul lungo, quanto nel misto. Gli ingegneri Alfa Romeo hanno rivisto l’assetto per conferire un’anima più sportiva rispetto alle altre compatte di Stellantis, tra cui la Opel Mokka o la Peugeot 2008. Bene la risposta dello sterzo così come la risposta su buche e avvallamenti, per un assetto che è giusto definire concreto.
Essendo ibrida, la vettura rigenera automaticamente lasciando il pedale del gas, e a questo fattore bisogna farci l’abitudine perché l’effetto è quello di una frenata meccanica. Se si parla di consumi, la modalità Advanced Efficiency selezionabile tramite il pulsante dei drive mode sul tunnel centrale rifinito, purtroppo, in piano Black, entra in gioco la modalità di guida più conservativa che privilegia, neanche a dirlo, l’efficienza. In questa modalità l’elettrico, specie in città, entra maggiormente in gioco riducendo i consumi e abbattendo a zero le emissioni. Si possono ottenere, senza grossi sforzi, consumi intorno ai 20 km/l. E i difetti? Non ha un sound particolarmente coinvolgente e, finchè al volante ci si diverte, stare comodi nel sedile posteriore non è facile per chi eccede con i centimetri, così come la qualità di alcune plastiche interne non fa gridare all’euforia.
Gli ADAS e la sicurezza
Sin dal primo livello d’allestimento, Junior si dota dei più moderni sistemi di assistenza alla guida, nonchè di sistemi di sicurezza passiva ormai considerati standard come i 6 airbag e il freno di stazionamento elettrico che si disattiva semplicemente premendo sul pedale del gas. Di serie anche la frenata automatica d’emergenza con riconoscimento pedoni/ciclisti, l’Adaptive Cruise Control (sia con funzione di limitatore sia con funzione di Cruise) e il Driver Attention Alert. Per avere la telecamera posteriore con griglia dinamica utile nel parcheggio si deve passare al livello “Speciale”. Qui si aggiungono il Lane Centering (mantenimento di corsia) e il Traffic Jam Assist, primo approccio alla guida autonoma di livello 2 grazie alla capacità di marciare in autonomia, e in elettrico sia con l’ibrida sia ovviamente con l’elettrica, nel traffico in colonna.
Il Traffic Sign Recognition, invece, permette di riconoscere la cartellonistica stradale, così da proporre le velocità di crociera che si possono confermare con la pressione del tasto OK sul volante. Alcuni ADAS possono risultare invasivi, ma in Stellantis hanno pensato bene di rendere facilmente disattivabili alcune funzioni semplicemente configurando i settaggi preferiti e richiamarli con la pressione di uno dei quattro tasti, quello con l’icona di una vettura, incastonati in mezzo alle bocchette centrali.
Il livello Intensa, equiparabile alla Veloce in termini di dotazione di serie, aggiunge infine i sensori di parcheggio anteriori, laterali e posteriori, lo specchietto interno retrovisore elettrocromico e l’utile Blind Spot Monitoring; quest’ultimo nient’altro è che il monitoraggio dell’angolo cieco che, una volta rilevata la presenza di un veicolo sulla corsia di sorpasso, avvisa il conducente a non procedere grazie alla comparsa di un LED arancione all’interno dello specchietto.
Perché scegliere la Junior ibrida e perché no
Con il 1.2 ibrido, un tre cilindri turbo benzina piuttosto vivace ibridizzato ma piuttosto lontano dalla tradizione del Biscione, Alfa Romeo ha voluto sfidare i luoghi comuni e non si è certo fermata qui, proponendo per la prima volta nella sua lunga storia una vettura completamente elettrica. Qui si gioca con i numeri, e che numeri, della versione Veloce. La vera Alfa Romeo Junior per un pubblico più sportivo è questa, e lo testimonia l’assetto ribassato, le pinze freno Brembo e il differenziale che elimina il sottosterzo in curva. C’è solo un problema, almeno per una fetta di pubblico: è elettrica.
L’autonomia dichiarata è di circa 400 km in un uso combinato, ma guidandola come va guidata è normale scendere sotto la metà. Altro ostacolo è il prezzo: l’elettrica da 280 CV costa 48.500 euro. A 18.100 euro in meno ecco l’Alfa Romeo Junior ibrida, con il motore da 145 CV e consumi dichiarati di 4,8-4,9 km/l molto vicini al consumo vero, come dimostrato da questa prova su strada.
Certo, il prezzo è comunque ragguardevole ma la concorrenza si muove in questo senso ed è difficile, oggi, trovare un piccolo crossover di queste dimensioni con fari Full LED e una dotazione di questo tipo. Gli interni, poi, sono in pieno stile Alfa, nonostante qualche plastica rigida di troppo specialmente sui pannelli porta. Lo sterzo è curato, le bocchette specie con l’illuminazione ambiente cambiano volto all’abitacolo e i sedili contengono il giusto pur offrendo anche comfort sui lunghi viaggi. Gli alfisti più puristi storceranno il naso: il DNA da vera Alfa Romeo si è perso condividendo la piattaforma con altri modelli di Stellantis, esempio già esteso con le prossime generazioni di Stelvio e Giulia. Questo è il mondo dell’auto di oggi, ma in definitiva Junior riesce a distinguersi con uno stile molto riuscito e con motorizzazioni che rispondono alle esigenze di oggi.