Presentata inizialmente con il nome di Alfa Romeo Milano, ha dovuto cambiare denominazione pochi giorni dopo il lancio a causa di una contestazione da parte del governo italiano, che ha giudicato fuorviante l’utilizzo del nome "Milano" per un’auto prodotta fuori dai confini italiani. La scelta è ricaduta su "Junior", un nome ricco di tradizione per il marchio, che richiama direttamente la GT Junior degli anni Sessanta e Settanta, tra le più amate dagli alfisti DOC e dagli appassionati delle auto storiche.
Con la Junior, Alfa Romeo entra in un segmento strategico e competitivo, quello dei B-SUV, altamente competitivo, e lo fa in modo deciso, proponendo una gamma articolata di motorizzazioni. Oltre alle versioni completamente elettriche, con il top raggiunto dalla versione Veloce con i suoi 280 CV, è disponibile anche una variante ibrida leggera da 145 cavalli, con sistema a 48V, pensata per chi non è ancora pronto al passaggio full electric.
Questa strategia mira a intercettare un pubblico ampio, tra chi cerca un’auto dallo stile sportivo e distintivo, ma al passo con la transizione energetica. Il design fortemente Alfa, le prestazioni sempre brillanti, l’impostazione di guida sportiva e l’attenzione alla tecnologia fanno della Junior un modello chiave per il rilancio del Marchio italiano, già forte di un primo anno di vendita ben oltre le aspettative.
L’Alfa Romeo Junior in 5 punti
- Motorizzazioni – Due versioni elettriche, una da 156 CV con batteria da 54 kWh e una Veloce da 280 CV con assetto sportivo e differenziale autobloccante; al loro fianco affiancate il 1.2 mild hybrid da 145 CV disponibile anche con trazione integrale Q4 (secondo motore elettrico). Disponibile solo con cambio automatico.
- Design – Proporzioni compatte, muscolose, con il tipico trilobo anteriore Alfa Romeo ridisegnato in chiave moderna (in due versioni) e gruppi ottici Matrix LED. Forte personalità anche nel posteriore, con un look ispirato alle coupé storiche del Biscione e cerchi in lega fino a 20 pollici.
- Interni – Cockpit orientato al guidatore, volante sportivo, strumentazione digitale a "Cannocchiale", sedili contenitivi e finiture di buona qualità. Un ambiente curato e coerente con l’anima del brand.
- Tecnologia – Infotainment con doppio display (quadro e centrale) da 10,25 pollici con connettività completa, servizi online, assistenti vocali e aggiornamenti OTA. Presente anche l’app Alfa Connect per controllare l’auto da remoto.
- Prezzi – Da circa 30.000 euro per la versione ibrida, mentre la versione elettrica parte da 39.500 euro. Il top di gamma e di prestazioni, la Veloce elettrica con i suoi 280 CV, parte da 48.500 euro.
Com’è fuori
L’estetica della Junior è immediatamente riconoscibile come Alfa Romeo, pur trattandosi di un B-SUV compatto. Le proporzioni sono sportive, con un cofano lungo e muscoloso, fiancate scolpite e un tetto spiovente che richiama il mondo coupé. Il frontale si distingue per il nuovo scudetto Alfa Romeo, più moderno ma fedele alla tradizione, affiancato da __fari full LED Matrix__con una firma luminosa aggressiva. Anche le prese d’aria laterali e i fari sviluppati su due livelli contribuiscono a costruire un look grintoso e dinamico, lontano dalla monotonia che spesso caratterizza i piccoli SUV.
Sul posteriore, la Junior propone fanali orizzontali uniti da una fascia nera e un piccolo spoiler integrato. Il portellone ha linee pulite ma tese, e il paraurti posteriore suggerisce sportività anche nelle versioni meno estreme. Le dimensioni contenute, 4,17 i metri di lunghezza, la rendono agile in città, ma con una presenza su strada marcata. La Veloce si distingue ulteriormente per dettagli neri, assetto ribassato, cerchi sportivi da 20 pollici e un piglio decisamente, e letteralmente, pronto a mordere l’asfalto. Nel complesso, è un design che punta su carattere e coerenza stilistica, capace di piacere sia agli alfisti storici sia a chi cerca un piccolo SUV diversa dalle altre con un carattere tutto suo. Vediamo le dimensioni della Junior, non l’Alfa Romeo più piccola di sempre essendo la MiTo lunga 4,06 metri:
Lunghezza: 4,17 metri Larghezza: 1,78 metri Altezza: 1,53 metri Passo: 2,56 metri Bagagliaio: 415-1.280 litri (Q4 340-1.205; elettrica: 400-1.265 litri)
Com’è dentro
L’abitacolo della Alfa Romeo Junior rispecchia la tradizione sportiva del marchio, pur introducendo elementi di modernità. Il cruscotto è orientato verso il guidatore, come da tradizione, e dominato dalla strumentazione digitale a "Cannocchiale", un richiamo alle Alfa classiche reinterpretato in chiave tecnologica. Lo schermo centrale da 10,25 pollici è ben integrato, affiancato da comandi fisici per il clima, una scelta apprezzabile in termini di ergonomia. Le bocchette circolari retro-illuminate, i materiali soft-touch e i dettagli in alluminio o carbon look completano un ambiente raffinato ma non ostentato. Purtroppo la plastica rigida compare in tutta la sua concretezza sui pannelli porta, rovinando l’aspetto d’insieme.
I sedili offrono un buon contenimento laterale e sono disponibili in tessuto, pelle o Alcantara, a seconda dell’allestimento. Con i sedili realizzati da Sabelt in opzione e i cerchi da 20”, non esiste in commercio B-SUV dall’aspetto estetico più sportivo, a 360°. Lo spazio anteriore è generoso, mentre dietro si viaggia in modo comodo per due passeggeri adulti.
Il bagagliaio varia dai 400 litri della versione ibrida ai circa 340 litri dell’ibrida Q4, che oltre a ospitare un secondo motore cambia il cinematismo delle sospensioni passando al MultiLink. La qualità percepita è buona per il segmento, con un’attenzione ai dettagli che testimonia l’ambizione premium del modello. Si respira un’atmosfera da vera "piccola Alfa" piuttosto che da SUV urbano generico come tanti ne esistono in commercio.
Come si guida la Junior: elettrica o termica/ibrida, con alcune sostanziali differenze
La guida è il fulcro di ogni Alfa Romeo che si rispetti e Junior non è da meno, anzi. Qui è dove ha lavorato Alfa Romeo per differenziarsi non solo dalla concorrenza bensì dalle altre auto del gruppo Stellantis che nascono dalla stessa piattaforma, tra cui Jeep Avenger e FIAT 600.
Già la versione mild hybrid da 145 CV (anche Q4) con cambio automatico a doppia frizione offre un’esperienza fluida e brillante, ideale per la città ma capace di prestazioni convincenti anche su percorsi extraurbani grazie a uno sterzo sensibile e a un comportamento delle sospensioni studiato ad hoc. L’intervento del motore elettrico da 28 CV integrato nel cambio automatico o posto come motore ausiliario nel caso della Q4 è sempre discreto ma efficace, migliorando la reattività ai bassi regimi e riducendo consumi ed emissioni.
La vera sorpresa, però, è la Junior elettrica. La versione da 156 CV ha una spinta lineare e silenziosa, con una batteria da 51 kWh netti che promette circa 410 km di autonomia nel ciclo WLTP. La vettura si guida in modo naturale, con un baricentro basso e una distribuzione dei pesi favorevole. Solo gli alfisti più accaniti potranno imputarle la mancanza di rumore in marcia. Le sospensioni assorbono bene le imperfezioni stradali, mentre le modalità di guida permettono di scegliere tra comfort e sportività. La Veloce da 280 CV, invece, è la Junior che ci crede più di tutte. Accelera da 0 a 100 km/h in 5,4 secondi, ha un assetto dedicato oltre a essere ribassata, cerchi da 20” e pinze freno dedicate. Più di ogni altra cosa, ha un differenziale autobloccante Torsen che riduce il sottosterzo in curva, rendendo la guida divertente e appagante anche in assenza di un sound come quello, per citare la sua progenitrice, del 1.4 T-Jet da 170 CV sotto il cofano della MiTo Veloce prodotta fino al 2018.
Gli ADAS e la sicurezza
La Junior è dotata di un pacchetto completo di sistemi di assistenza alla guida, ivi compresa la guida autonoma di livello 2 facilmente controllabile dal volante; sistemi pensati per migliorare la sicurezza attiva e la comodità in viaggio. Troviamo tra gli altri il cruise control adattivo, il mantenimento attivo della corsia, il riconoscimento dei segnali stradali, la frenata automatica d’emergenza con riconoscimento pedoni e ciclisti, e il monitoraggio dell’angolo cieco. A questi si aggiungono la telecamera posteriore ad alta definizione, i sensori di parcheggio e l’assistenza al parcheggio semiautomatico completano la dotazione.
L’integrazione tra i sistemi è fluida e ben calibrata, con interventi mai bruschi o invasivi. La piattaforma tecnica, pur condivisa con altri modelli Stellantis, è stata tarata specificamente per Alfa Romeo, anche dal punto di vista della dinamica e della sicurezza. La scocca è progettata con standard elevati di assorbimento degli urti. La dotazione ADAS di serie è buona già sulle versioni base, e completabile con pacchetti opzionali pensati per chi percorre molti chilometri o viaggia spesso in autostrada. Facile, dai comandi disposti in plancia, raggiungere in pochi istanti le regolazioni di questi sistemi. Ad esempio è veloce disattivare l’avviso acustico se vengono superati i limiti segnalati sui cartelli, e bisogna ricordarsi di ripetere l’operazione a ogni riavvio del motore.
Perché scegliere la Junior e perché no
Nella gamma dei modelli Alfa Romeo, dopo il lancio di Tonale Junior si è inserita alla perfezione in un momento storico molto felice per questo tipo di carrozzeria. Certo, i prezzi delle elettriche potrebbero scoraggiare in tanti e, invece, a livello mondiale l’elettrica si sta ritagliando un suo spazio, specie per chi la Junior la vuole guidare davvero e godere del piacere di guida dato dalla Veloce. Anche da ferma Junior è un’auto compatta, sportiva, elettrica o ibrida a scelta, con un design fortemente caratterizzato e una guida che conserva lo spirito del marchio. A ciò si aggiungono interni curati ma perfettibili, tecnologie moderne e una connettività avanzata, il tutto in un formato cittadino ma versatile.
Tuttavia, non è un’auto per tutti. Come suggerito quasi 50.000 euro per la Veloce sono un prezzo davvero elevato e non alla portata di tutti e, sebbene la Junior sia costruita con attenzione, alcuni potrebbero storcere il naso davanti alla qualità non sopraffina di certi rivestimenti. Inoltre, chi cerca un’auto puramente razionale potrebbe preferire alternative più spaziose o pratiche. La Junior si rivolge a chi sceglie con il cuore, ma senza rinunciare alla testa: è una piccola premium emozionale, pensata per distinguersi e segnare un nuovo capitolo della storia Alfa Romeo.