L’idea alla base del progetto era semplice ma ambiziosa: condensare il DNA dei quattro anelli in un formato compatto senza rinunciare a tecnologia, qualità costruttiva e piacere di guida. La seconda generazione, lanciata per l’appunto nel 2018 e poi raggiunta dalla versione allstreet capace di strizzare l’occhiolino ai SUV con la sua altezza maggiorata, ha ulteriormente affinato questa ricetta, abbandonando la carrozzeria a tre porte per un più pratico formato Sportback a cinque porte e introducendo un design più muscoloso, interni digitalizzati e motori più efficienti.
Con la piattaforma MQB A0, specifica per i modelli compatti del gruppo Volkswagen a trazione anteriore e condivisa con modelli come Volkswagen Polo e SEAT Ibiza, l’Audi A1 è oggi una delle poche utilitarie premium sul mercato, rivolta a un pubblico giovane e che frequenta maggiormente la città e le sue esigenze, ma anche a chi desidera una seconda auto elegante, dinamica e ricca di contenuti tecnologici. Nonostante le sue dimensioni contenute, riesce a trasmettere una forte identità Audi, posizionandosi in una nicchia ben definita: quella delle compatte di lusso, territorio già esplorato da concorrenti come Mini e pochi altri. Un contro? L’attuale generazione non ha versioni ibride, tanto meno elettriche.
La Audi A1 in 5 punti
- Motorizzazioni – Audi A1 e A1 allstreet sono disponibili esclusivamente con motori a benzina a tre e quattro cilindri della famiglia TFSI, quindi sovralimentati. La gamma parte dal 1.0 TFSI da 110 CV, passa per il 1.5 TFSI da 150 CV e arriva al potente 2.0 TFSI da 207 CV nella versione 40 TFSI. Il 116 CV è abbinabile anche al cambio manuale, mentre la 35 e la 40 sono abbinate di serie al cambio S tronic a doppia frizione.
- Design – l’Audi A1 ha un aspetto aggressivo e dinamico, ispirato ai modelli Audi Sport Quattro degli anni ‘80. Il frontale è dominato dalla calandra Single Frame bassa e larga, un tratto tipico dei modelli di Ingolstadt, affiancata da prese d’aria marcate e fari sottili e affilati. Il look può essere ulteriormente personalizzato con pacchetti estetici dedicati come l’Identity Black, verniciature bicolore e cerchi fino a 18 pollici.
- Interni – L’abitacolo della A1 si distingue per la qualità percepita, l’ergonomia e il design moderno, nonchè per la qualità dei materiali che non si ritrova su altre compatte di questo segmento, da cui l’ambiente premium come valore aggiunto.
- Tecnologia – Il display centrale del sistema di infotainment MMI (da 8,8 o 10,1 pollici) è orientato verso il conducente. La strumentazione digitale Virtual Cockpit, disponibile a richiesta, dona un tocco tecnologico in più. Presenti la compatibilità con Apple CarPlay e Android Auto, hotspot Wi-Fi, comandi vocali avanzati e ricarica wireless per smartphone. Tra le chicche configurabili, anche impianti audio firmati Bang & Olufsen e illuminazione interna configurabile.
- Prezzi – Con un prezzo d’attacco vicino ai 27.250 euro, non si può dire che la A1 sia una vettura, seppur compatta, alla portata di tutti. Si sale facilmente sopra i 40.000 euro per gli allestimenti più ricchi e, ciononostante, la lista optional può gonfiare ulteriormente il listino finale.
Com’è fuori
Dal punto di vista estetico, l’Audi A1 Sportback si presenta con uno stile deciso e sportivo, che la distingue nettamente dalle concorrenti più generaliste. Le proporzioni compatte (4,03 metri di lunghezza per 1,74 di larghezza, diverse per la allstreet come di seguito) sono ben bilanciate da dettagli come il cofano scolpito, la calandra larga e piatta e il taglio dinamico del tetto.
I fari full LED anteriori e posteriori, disponibili su richiesta, enfatizzano l’identità luminosa della vettura, rendendola riconoscibile anche di notte. Il design posteriore è pulito, con gruppi ottici a sviluppo orizzontale e uno spoiler che accentua la sportività. A seconda dell’allestimento si possono scegliere elementi decorativi in nero lucido, paraurti più scolpiti, cerchi maggiorati e inserti cromati. Rispetto alla generazione precedente, la nuova A1 appare più matura e maschile, con un look da piccola hot hatch, anche nelle versioni meno potenti. In sintesi, è un’auto che sa farsi notare e trasmette una sensazione di solidità e dinamismo già al primo sguardo.
Vediamo le dimensioni della A1 di ultima generazione e, tra parentesi, il confronto con la A1 allstreet:
- Lunghezza: 4,03 metri (4,05 metri)
- Larghezza: 1,74 metri (1,76 metri)
- Altezza: 1,41 metri (1,46 metri)
- Passo: 2,55 metri
- Bagagliaio: 335/1.090 litri
Com’è dentro
L’abitacolo dell’Audi A1 rappresenta uno dei migliori esempi di come una compatta possa offrire un’esperienza da segmento superiore, senza ricorrere a non troppo esaltanti coperture in plastica rigida che vanno a snaturare quella sensazione di alta qualità percepita. Salendo a bordo, infatti, si viene accolti da un ambiente razionale, moderno e ricercato. Il design del cruscotto è spigoloso e orientato al guidatore, con una disposizione dei comandi intuitiva e una sensazione generale di ordine. I _materiali sono di buona fattura nella parte superiore della plancia e sui pannelli porta, mentre nelle zone inferiori si nota qualche plastica più rigida ma ben nascosta alla vista. Tuttavia, gli assemblaggi sono precisi e ogni dettaglio sembra studiato con attenzione.
Il sistema MMI touch, disponibile in due dimensioni, è fluido e completo, e può essere affiancato dal Virtual Cockpit da 10,25 pollici, che sostituisce la strumentazione analogica. Peccato per il navigatore che viene dato in opzione, ma con il mirroring wireless si può rapidamente risolvere il problema. Il volante è sportivo, tagliato nella parte inferiore negli allestimenti più dinamici, e i sedili offrono un buon contenimento laterale. Lo spazio è adeguato per quattro adulti, ma il divano posteriore è più adatto a due persone, e la testa potrebbe sfiorare il tetto nei passeggeri più alti. Il bagagliaio da 335 litri, estendibili fino a 1.090 litri, è nella media della categoria, ben sfruttabile e con doppio fondo disponibile. Nel complesso, l’abitacolo della A1 riesce a far dimenticare che ci si trova a bordo di una compatta, offrendo un’atmosfera premium degna delle sorelle maggiori come A3, simile nell’impostazione ma ovviamente più spaziosa.
Come si guida la A1: solo turbo benzina, cambiano e tanto le potenze?
La guida dell’Audi A1 varia sensibilmente in base alla motorizzazione scelta, ma in tutte le versioni si percepisce una certa solidità e precisione. Disponibile solo a stock o tra le usate la 25 TFSI limita la potenza a 95 CV, seguendo i vecchi criteri per renderla guidabile dai neopatentati prima dell’ultimo aggiornamento del Codice della Strada, ma per avere maggiori prestazioni già la 30 TFSI con il 1.0 e i suoi 116 CV si dimostra già piuttosto brillante.
C’è manuale ma per chi preferisse il cambio automatico S tronic a 7 rapporti quest’ultimo è rapido e ben tarato, e contribuisce a rendere la guida fluida e rilassata. Peccato che, illogicamente, azionando la leva sul tunnel centrale per scalare si debba tirare verso di sé la leva e per innestare i rapporti spingerla in avanti. Non ci sono i paddle dietro il volante.
Il 1.5 TFSI da 150 CV offre prestazioni ancor più brillanti, anche in autostrada, con uno 0-100 km/h in circa 7,7 secondi. La versione 40 TFSI da 207 CV è l’erede spirituale della S1 quattro: qui la trazione è solo anteriore, ma l’assetto guadagna in rigidità, i freni sono maggiorati e lo sterzo più diretto: ideale per chi cerca emozioni forti in formato compatto ma sapendo di avvicinarsi al tetto dei 40.000 euro di spesa.
La tenuta di strada è sempre sicura, grazie al telaio ben calibrato e al baricentro basso. Le sospensioni sono abbastanza rigide, specialmente con i cerchi da 18 pollici, ma il comfort non è mai sacrificato del tutto. Il servosterzo è preciso, anche se non particolarmente comunicativo. In città la A1 si muove con agilità, grazie alle sue dimensioni, ma si fa apprezzare anche sui percorsi misti. L’unico limite reale è l’assenza di motorizzazioni ibride o elettriche, che la rendono meno al passo con i tempi in ottica ecologica e soprattutto della concorrenza, non per forza interna al gruppo tedesco.
Gli ADAS e la sicurezza
In termini sia di sicurezza attiva sia passiva, l’Audi A1 è ben dotata, anche se alcune funzionalità avanzate sono disponibili solo a pagamento o nei pacchetti più ricchi. Tra gli assistenti alla guida troviamo la frenata automatica d’emergenza con riconoscimento pedoni e ciclisti, il mantenimento attivo della corsia, il cruise control adattivo, il monitoraggio dell’angolo cieco e il riconoscimento della stanchezza del conducente. Il sistema di parcheggio automatico, i sensori anteriori e posteriori e la retrocamera contribuiscono a facilitare le manovre, anche se il montante posteriore massiccio limita un po’ la visibilità.
Nel 2019 la A1 ha ottenuto cinque stelle nei test Euro NCAP, dimostrando un’elevata protezione per adulti e bambini a bordo. La struttura della scocca è solida e integra molteplici airbag, oltre a sistemi di ritenuta avanzati. Tra le compatte, a prescindere dal segmento premium, la A1 si dimostra ancora oggi una delle vetture più sicure del suo segmento, ma il costo per ottenere il massimo degli ADAS può salire rapidamente. Chi vuole un’auto completamente equipaggiata in termini di sicurezza deve tener conto degli optional: un esempio sono la telecamera posteriore e l’avviso di superamento involontario di corsia che si pagano a parte.
Perché scegliere l’Audi A1 e perché no
L'Audi A1 rappresenta una scelta per chi desidera una vettura compatta premium senza accettare compromessi. La compatta tedesca si configura come un'opzione ideale per l'individuo urbano che non intende rinunciare a qualità, design e tecnologia. L'esperienza di guida si rivela piacevole, i consumi risultano contenuti, l'immagine del marchio è di forte impatto e lo stile denota personalità. Gli interni si posizionano tra i migliori del segmento e l'esperienza a bordo si dimostra gratificante sotto ogni aspetto. Ulteriore elemento di rilievo è la possibilità di personalizzazione attraverso dettagli sportivi, finiture ricercate e sistemi tecnologici avanzati.
Ciononostante, tale vettura non si adatta a tutte le esigenze. Il prezzo di listino elevato, unitamente alla necessità di integrare pacchetti opzionali per ottenere una dotazione completa, potrebbe rappresentare un deterrente. Inoltre, l'assenza di varianti ibride o elettriche ne limita l'attrattiva per coloro che privilegiano una mobilità sostenibile. Lo spazio interno, sebbene adeguato, non costituisce il punto di forza, e alcune concorrenti generaliste offrono una maggiore abitabilità a un costo inferiore.
In sintesi, l'A1 si presenta come una scelta ottimale per chi ricerca una vettura compatta di rappresentanza, ma risulta meno indicata per chi pone la praticità o il budget in cima alle proprie priorità. Da tenere d’occhio, per chi proprio non volesse rinunciare a questo modello, i tanti modelli usati con pochi chilometri che si trovano a prezzi più contenuti.