
Prova Audi A6 Avant: il Diesel ibrido per la station wagon tedesca
L’auto cresce nelle dimensioni, toccando i cinque metri di lunghezza e superando i 7 centimetri la precedente generazione, ma soprattutto inaugura una fase in cui la motorizzazione Diesel non viene accantonata, anzi, viene valorizzata grazie al sistema Mild Hybrid Plus a 48 Volt e alla nuova piattaforma PPC che permette questa versatilità. Un approccio che consente di ridurre consumi ed emissioni senza rinunciare a comfort, prestazioni e piacere di guida tipico di questa motorizzazione che ha fatto grande le auto di questo segmento e in generale tutte le station wagon.
Al fianco della variante elettrica e-tron molto diversa esteticamente, la A6 Avant con motori termici, sia Diesel sia benzina, rappresenta il nuovo corso Audi nel voler rispondere alle diverse esigenze di mobilità, dal cliente attento ai viaggi di lunga percorrenza fino a chi cerca una vettura più dinamica e versatile.
Digitalizzazione avanzata in abitacolo, ADAS di ultima generazione, un’architettura elettronica capace di integrare intelligenza artificiale e un design più sportivo e muscolare rispetto al passato completano il quadro di una station wagon che vuole restare punto di riferimento nel segmento E premium.
Audi A6 Avant in 5 punti
- Design da ammiraglia, ma che dimensioni: Ora è lunga 5 metri e il suo look è più muscolare che mai con gruppi ottici allungati al posteriore e griglia single frame ribassata all’anteriore, a valorizzare l’impronta su strada. Il Cx di 0,25 rende la nuova A6 Avant la wagon termica più aerodinamica di sempre realizzata da Audi.
- Motorizzazioni elettrificate, Diesel compreso: In gamma figurano il 2.0 TDI 204 CV, V6 3.0 TFSI 367 CV e varianti plug-in in arrivo, tutte con tecnologia MHEV plus.
- ADAS: Adaptive cruise assist plus, lane departure warning con emergency assist, sicurezza proattiva degli occupanti, telecamere Top View sono solo alcuni degli ADAS previsti come equipaggiamento della A6 Avant lanciata sul mercato nel 2025..
- Interni con il palcoscenico digitale, bagagliaio potrebbe essere migliore: Nuovo Audi Digital Stage con display curvo OLED da 14,5 pollici, virtual cockpit da 11,9 pollici, schermo passeggero da 10,9 pollici e Head-Up Display evoluto. Il bagagliaio della PHEV, di soli 404 litri, è un punto leggermente a sfavore per un’auto lunga 5 metri.
- Gamma A6 Avant, Diesel ibrida o benzina, si parte da 69.350 euro: Questo il prezzo d’attacco della A6 Avant Diesel di questa prova, mentre gli altri ibridi partono da 84.200 euro (2.0 TFSI 48V da 367 CV, anche con trazione quattro) e da 75.100 euro (PHEV da 299 CV e 367 CV).
Com’è fatta fuori
La nuova Audi A6 Avant guadagna notevolmente in presenza scenica, grazie a proporzioni più slanciate e a un design decisamente sportivo rispetto alla generazione precedente. La lunghezza sale a 4,99 metri, con un incremento di 6 centimetri, mentre la larghezza cresce di 1,1 cm e il passo di 2,92 metri conferma un’ottima abitabilità. Questo si traduce in un impatto visivo più deciso, accentuato da un single frame ribassato che ora occupa gran parte del frontale, inglobando gli anelli Audi.
I proiettori sottili con tecnologia LED Digital Matrix e affilati conferiscono uno sguardo aggressivo, mentre i blister quattro sopra i passaruota richiamano la tradizione della trazione integrale del marchio. Al posteriore, la pulizia delle linee è sottolineata dalla fascia luminosa continua, elemento distintivo dei modelli di ultima generazione. Le luci OLED possono variare fino a 8 configurazioni, oltre a garantire la comunicazione Car-to-X, con la capacità di mostrare avvisi o allerte agli altri utenti della strada.
Nonostante la crescita dimensionale, la A6 Avant si dimostra attenta all’efficienza aerodinamica: il coefficiente di resistenza CX di 0,25 è il migliore mai ottenuto da una station wagon termica dei quattro anelli. A ciò contribuiscono elementi come le air curtain integrate negli archi passaruota, le prese d’aria adattive che si chiudono in marcia e lo spoiler sul tetto contribuiscono a migliorare deportanza e fluidità dei flussi. Ruote specifiche con resistenza ridotta all’aria completano il lavoro di pulizia dei flussi, altrimenti nocivi per la resistenza all’avanzamento e quindi ai consumi. Tutto questo sapientemente calibrato e studiato insieme ai designer per ottenere un risultato di grande impatto.
Com’è dentro
Seguendo l’esempio delle ultime Audi, tra qui A5, Q5 e i modelli elettrici e-tron, l’interno è il regno della digitalizzazione. La nuova A6 Avant si “adegua” introducendo l’Audi Digital Stage: si tratta di un sistema composto da tre display principali, con il virtual cockpit da 11,9 pollici, il grande schermo centrale curvo OLED da 14,5 pollici e un inedito display lato passeggero da 10,9 pollici.
Quest’ultimo è stato progettato con l’obiettivo di intrattenere il passeggero anteriore, magari minorenne, senza causare distrazioni al conducente; ad esempio si può guardare un film senza distrarre chi guida una volta attivata la modalità privacy. Altresì, chi siede alla destra del guidatore può impartire comandi alla navigazione, scegliere un’altra stazione radio o cercare un parcheggio mentre chi guida ha ben salde le mani sul volante. Proprio al guidatore è poi dedicato l’Head-up Display evoluto, più ampio dell’85% rispetto al passato e capace di interazione diretta con i comandi al volante.
L’abitacolo si distingue anche per il Softwrap, un rivestimento continuo che avvolge la plancia e i pannelli porta, in combinazione tra i 13 diversi pacchetti pensati per gli interni e per creare ogni volta un’atmosfera unica nel suo genere. Migliorie anche sull’insonorizzazione a bordo, migliorata del 30% rispetto alla generazione precedente, portando la A6 Avant a livelli vicini a quelli dell’ammiraglia A8.
Nota stonata il bagagliaio: se le Diesel e benzina se la cavano con 466 litri, fino a 1.500 litri abbattendo i sedili, non convincono i 404 litri della PHEV dovuti alla presenza della batteria, pochi per un’auto con queste dimensioni. Convince, invece, il tetto panoramico a trasparenza adattiva, in optional, che tramite un comando fisico permette di modulare la luminosità interna con un effetto simile a una tenda digitale.
Alla guida dell’Audi A6 Avant: rimane il gasolio, ora è Mild Hybrid Plus
Il cuore della nuova gamma è rappresentato dal 2.0 TDI da 204 CV, disponibile con trazione anteriore o integrale quattro ultra. Questo motore, già noto per la sua progressività e per i bassi consumi, viene ora affiancato dal sistema MHEV plus a 48 Volt, che integra un powertrain generator capace di fornire fino a 24 CV e 230 Nm di coppia elettrica. Nei contesti urbani e nelle manovre a bassa velocità, l’auto può muoversi in modalità elettrica pura per brevi tratti, mentre in decelerazione il sistema recupera energia fino a 25 kW. I benefici sono concreti: i consumi scendono fino al 15% rispetto al passato e le emissioni vengono contenute.
La trasmissione S tronic a 7 rapporti e la possibilità di abbinare la trazione integrale quattro ultra assicurano una guida fluida e sempre sicura anche con la strada resa viscida dalle intemperie. Per chi cerca più prestazioni, il V6 3.0 TFSI da 367 CV con ciclo Miller rappresenta l’alternativa benzina di alto livello, mentre le Plug-in da 299 e 367 CV offrono un’autonomia elettrica fino a 80 km. Al volante della variante TDI si apprezza soprattutto la progressività dell’erogazione, la silenziosità ai regimi di crociera e la sensazione di avere sempre coppia disponibile.
Si possono avere le sospensioni pneumatiche adattive che arrivano ad abbassare l’assetto di 1 centimetro o alzarlo di 2 centimetri e lo sterzo progressivo; quest’ultimo ha servoassistenza e demoltiplicazione variabile in base alla velocità, sterzo che diventa integrale nelle varianti quattro. Significa che le ruote posteriori girano in controfase di 5 gradi rispetto all’asse fino a 60 km/h integrale, rendendo i quasi 5 metri dell’A6 Avanti più agili nelle svolte e nei parcheggi.
Gli ADAS e la sicurezza
Audi non ha risparmiato nulla in termini di sicurezza attiva e passiva. La nuova A6 Avant integra sistemi avanzati come l’adaptive cruise assist plus, che combina cruise control adattivo, traffic jam assist e mantenimento di corsia, permettendo una guida semiautonoma in un ampio range di velocità.
Il conducente riceve supporto anche nella gestione di curve, incroci e accessi autostradali grazie alla fusione dei dati di radar, telecamera e sensori a ultrasuoni. Il pacchetto di ADAS include inoltre il side assist con exit warning e rear cross traffic assist, il park assist plus con telecamere Top View, il sistema di riconoscimento della segnaletica, l’assistente di svolta e l’assistente di emergenza. La sicurezza passiva è rafforzata dal sistema proattivo degli occupanti, che in caso di rischio collisione tende le cinture, ottimizza la posizione dei sedili e chiude automaticamente i cristalli.
Infine, l’illuminotecnica fa progressi in pieno stile Audi grazie alla tecnologia dei gruppi ottici. Sia i già citati LED Digital Matrix all’anteriore sia i gruppi ottici posteriori OLED 2.0 non solo migliorano la visibilità in condizioni notturne, ma sono in grado di comunicare con gli altri utenti della strada, proiettando avvisi direttamente sull’asfalto o mostrando segnali luminosi di pericolo sul retrotreno.
Perché scegliere l’Audi A6 Avant e perché no
Scegliere la A6 Avant significa puntare su una station wagon che unisce comfort da ammiraglia e versatilità di utilizzo quotidiano. Essendo cresciuta fino al limite dei 5 metri, è una spaziosa auto nonché piacevole compagnia di viaggio per chi percorre molti chilometri all’anno, grazie all’efficienza del Diesel MHEV+ e alla versatilità del nuovo ibrido plug-in, che se usato a dovere con frequenti ricariche (fino a 11 kW) della batteria da 20 kWh permette di contenere ancor più i consumi.
Il livello tecnologico e digitale è al vertice, con un infotainment con navigazione e servizi connessi e che prevede, materialmente, la presenza di tre schermi in abitacolo, di cui uno centrale ricurvo a effetto cinema e un terzo per il passeggero che diventa un’esclusiva del segmento. Non meno importante la presenza dell’assistente vocale evoluto grazie al contributo, in costante aggiornamento, dell’intelligenza artificiale. Anche la qualità percepita resta un punto fermo, con finiture e personalizzazioni che difficilmente trovano rivali.
D’altra parte, non tutti apprezzeranno la complessità della nuova interfaccia digitale, che richiede un periodo di adattamento per sfruttare al meglio le numerose funzioni. Inoltre, i prezzi partono da circa 69.350 euro e possono facilmente superare i 90.000 euro nelle versioni top di gamma, avvicinandosi così al territorio delle ammiraglie di lusso. Infine, il bagagliaio è la croce di questa nuova generazione: nonostante l’aumento di dimensioni, nella variante ibrida plug-in i litri di capacità sfiorano appena i 400 litri, troppo pochi.