Recensione Audi RS6: com’è fatta, pro e contro

L’Audi RS6 è dal 2002 che debuttò come variante più sportiva della seconda generazione (C5) dell’Audi A6 Sedan e Avant, il simbolo di un concetto quasi unico nel mondo dell’auto: la super station wagon capace di unire praticità familiare, lusso da berlina premium e prestazioni da supercar.

Pur essendo uscita dai listini solo recentemente, in concomitanza con il lancio della nuova A6 e-tron e A6 Avant C9, la sua formula vincente si è mantenuta tale per più di vent’anni, e continuerà a farlo anche in futuro. I capisaldi sono sempre gli stessi: motori potenti, nella fattispecie V8 sovralimentati e un V10 per la seconda generazione, trazione integrale quattro e un design che la rende immediatamente riconoscibile grazie alle carreggiate larghe e ai terminali di scarico piuttosto aggressivi.

Con l’ultima generazione della RS6 Avant, Audi ha portato all’estremo questo concetto, proponendo un’auto capace di toccare i 630 CV nella variante Performance ma in grado, con grande nonchalance, di ospitare cinque persone per farli incollare ai sedili grazie a un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 3,4 secondi netti. La futura RS6 e-tron promette di ereditare la tradizione delle Avant ad alte prestazioni aumentando la cavalleria grazie alla spinta di due motori elettrici, ma per molti puristi il V8 biturbo che ha caratterizzato quasi tutte le generazioni tolta la seconda mossa dal 5.0 V10 è imprescindibile da questo modello, tanto che le quotazioni nel mercato dell’usato stanno toccando valori record.

Oggi la RS6 rappresenta un’icona del mondo automotive, un punto di riferimento che ha saputo ridefinire il concetto di “station wagon” trasformandola in una vera supercar con il portellone e un ampio bagagliaio.

audi rs 6 avant performance 60

La Audi RS6 in 5 punti

  • Motorizzazioni – V8 4.0 biturbo Mild Hybrid da 600 CV (RS6) o 630 CV (RS6 Performance), trazione integrale quattro e cambio automatico Tiptronic a 8 rapporti.
  • Design – Linee aggressive, passaruota allargati e codini di scarico ovali sono le sue firme estetiche. Completano la dotazione da supercar a passo lungo i cerchi fino a 22 pollici.
  • Interni – Abitacolo dai toni premium con vari rivestimenti sia in pelle sia in Alcantara, senza escludere il carbonio che sulla variante Performance assume anche colorazioni specifiche. Sedili dal taglio molto sportivo, più contenitivi che comodi.
  • Tecnologia – Virtual Cockpit RS, infotainment MMI touch, ADAS di livello avanzato e assetto regolabile con sospensioni adattive. In opzione le quattro ruote sterzanti per simulare il passo corto e aiutare nelle svolte strette.
  • Prezzi – Fino a quando è stata in vendita (primavera 2025), l’Audi RS6 costava tra 140.800 e 151.100 euro per la variante Performance.

Com’è fuori

audi rs 6 avant performance 140

Esteticamente, l’Audi RS6 Avant non lascia spazio a dubbi: è una supercar travestita da auto per famiglie con bambini. Il design parte dalla base dell’A6 Avant C8, la cui produzione è terminata nel 2025, ma ogni dettaglio è stato estremizzato per trasmettere potenza comportando diverse modifiche della carrozzeria, specie nel senso della larghezza grazie a ruote più larghe montate come primo equipaggiamento; i passaruota più bombati rispetto a un’A6, infatti, accolgono cerchi, talvolta alleggeriti, da 21 o 22 pollici e relativi pneumatici (285/30 ZR 22 sulla Performance).

Il frontale è caratterizzato da un’ampia griglia single frame nera, affiancata da prese d’aria maggiorate che non hanno solo una funzione estetica ma garantiscono il raffreddamento del V8 biturbo posizionato longitudinalmente sotto il cofano e del potente impianto frenante motore e impianto frenante. I fari Matrix LED, disponibili anche con tecnologia laser, disegnano uno sguardo che quasi intimorisce oltre a fornire maggiore luminosità nelle ore notturne, dove è importante avere la massima visibilità delle curve che si vanno ad affrontare. Dietro a RS6 offre uno dei suoi tratti tipici fin dalla prima serie: gli scarichi ovali caratteristici della gamma RennSport (RS) di Audi. Il profilo laterale resta quello di una station wagon, pratico e funzionale, ma con un dinamismo che ricorda coupé sportive, complice la linea del tetto leggermente spiovente e lo spoiler posteriore. Audi ha osato con la gamma colori per il suo modello di punta, d’altronde chi non vuole farsi notare a bordo di un’auto come questa?

Vediamo le dimensioni della Audi RS6, quelle di una station wagon di segmento D che tocca i cinque metri di lunghezza e che offre un bagagliaio davvero molto capiente. Più larga, più lunga e più alta di una normale Audi A6 C8, la variante Performance aggiunge ulteriori quattro centimetri per rendere l’impronta su strada ancor più impressionante:

  • Lunghezza: 5,00 metri
  • Larghezza: 1,95 metri
  • Altezza: 1,46 metri
  • Passo: 2,92 metri
  • Bagagliaio: 565 - 1.680 litri

Com’è dentro

audi rs 6 avant performance 330

Salendo a bordo della Audi RS6, la sensazione è quella di una station wagon di lusso dove predomina l’ambiente premium prima ancora che la sportività. Esse convivono pacificatamente in un’armonia d’insieme che trasmette e trasuda sportività ed eleganza. La plancia è dominata dal Virtual Cockpit RS, nome in codice del quadro strumenti digitale da 12,3 pollici personalizzabile che mostra non solo dati classici come velocità e giri motore, ma anche grafici relativi alla potenza erogata, alla coppia e ai tempi sul giro. Al centro della console troviamo i due display del sistema infotainment MMI touch su schermo da 10,1 pollici, che consentono di controllare navigazione, multimedia, settaggi dell’auto e climatizzazione. L’interfaccia è fluida e intuitiva, con possibilità di aggiornamenti software over-the-air.

I sedili sportivi RS, disponibili in varie configurazioni e rivestiti da vari materiali, sono molto contenitivi, hanno i poggiatesta integrati ma non perdono mai quel caratteristico confort che fa grande una station wagon, pensata in questo caso sia per andare forte sia per essere confortevole nei viaggi lunghi. A dimostrazione di ciò sono disponibili anche sedili ventilati e massaggianti, ovviamente a pagamento. Dal punto di vista della praticità, la RS6 resta una vera station wagon sotto tanti aspetti: il bagagliaio offre 565 litri di capacità senza abbattere gli schienali, mentre si superano i 1.600 litri adoperandosi per ottenere un vano di carico piatto. Anche lo spazio per i passeggeri è generoso, sia davanti sia dietro, con una seconda fila che può ospitare comodamente tre adulti.

Come si guida l’Audi RS6: il V8 biturbo è un tuono

Alla guida, le emozioni sono particolari, quasi uniche. Si sale a bordo e, come si accennava, si ha la sensazione di essere bordo di una normale familiare: c’è tanto spazio dietro, lo specchietto retrovisore si perde nel bagagliaio e relativo lunotto e c’è tanto comfort, tanto spazio. Poi si mette in moto il V8 biturbo da 600 CV (630 CV sulla Performance) e un brivido ti percorre la schiena. Sì, è tecnicamente ibrido da quando Audi ha deciso di applicare la tecnologia Mild Hybrid per poter omologare la vettura, ma il sound è ben presente e tradisce un’epoca che va scomparendo. Qui si svela la vera anima della station wagon tedesca che gioca con i numeri: docile ed efficiente nell’uso quotidiano, con sospensioni morbide grazie alla regolazione elettronica, cattiva e affilata come un coltello selezionando le modalità di guida più sportive.

Il motore V8 4.0 biturbo MHEV 48V sviluppa 600 CV e 800 Nm di coppia già nella versione standard, permettendo di coprire lo 0-100 km/h in appena 3,6 secondi. La trazione integrale quattro con differenziale sportivo distribuisce la coppia in modo intelligente tra avantreno e retrotreno, garantendo una motricità eccellente su ogni tipologia di fondo. Il cambio automatico Tiptronic a 8 rapporti è rapido e preciso, anche se meno sportivo rispetto a un doppia frizione.

La variante RS6 Performance porta la potenza a 630 CV e la coppia a 850 Nm, con tempi di accelerazione ridotti a 3,4 secondi. La variante più estremizzata di sempre della RS6 viene alleggerita sia sui cerchi sia, specialmente adottando l’impianto frenante carboceramico, sui freni. In curva, nonostante il peso superiore alle due tonnellate, l’auto resta sorprendentemente agile e comunicativa, con le ruote posteriori sterzanti che aiutano a mettere una pezza nelle svolte più strette.

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Gli ADAS e la sicurezza

Non dimentichiamo che l’Audi RS6 Avant deriva direttamente dalla familiare A6 Avant, il cui scopo è trasportare fino a 5 passeggeri avvolti nel comfort e nella tecnologia. Se la RS6 risulta più rigida ma non scomoda, parte di questa tecnologia viene sfruttata anche qui per migliorare l’incolumità di conducente e passeggeri. La dotazione di ADAS include sistemi come il Cruise Control adattivo, il mantenimento attivo di corsia, l’assistenza al traffico (che permette la guida semi-autonoma in colonna), il riconoscimento della segnaletica stradale e il monitoraggio dell’angolo cieco.

I sensori a 360° e la telecamera perimetrale semplificano le manovre nonostante le dimensioni di cinque metri, mentre la frenata automatica d’emergenza con rilevamento di pedoni e ciclisti aumenta la sicurezza in città scongiurando l’impatto che, vista la mole della vettura, potrebbe portare a guai seri chi verrebbe coinvolto nell’incidente. C’è anche il visore notturno, per sfruttare una telecamera a infrarossi e avere sempre chiaro cosa succede davanti alla vettura con l’ausilio della tecnologia.

La carrozzeria, realizzata con acciai ad alta resistenza e alluminio, garantisce un’elevata protezione in caso di urto. A ciò si aggiungono fino a dieci airbag e un impianto frenante carboceramico opzionale che offre spazi d’arresto ridotti anche alle alte velocità. Prestazioni e sicurezza qui vanno di pari passo, e non potrebbe essere altrimenti.

Perché scegliere la RS6 e perché no

Optare per un’Audi RS6 oggi significa scegliere una delle ultime wagon a benzina con motore V8 ad alte prestazioni, un’auto destinata a diventare sempre più rara nell’era dell’elettrificazione. I motivi per sceglierla sono evidenti: prestazioni sopra la media, design distintivo, abitacolo lussuoso e praticità da vera auto familiare a cui piace pensarsi un po’ supercar. È una delle poche auto capaci di portare i figli a scuola e poi scatenarsi in pista, così come viaggiare per centinaia di chilometri in autostrada senza diventare uno stress per la schiena di chi guida. Ancora molto alte, e sono destinate a rimanere tali, le sue quotazioni sul mercato dell’usato: sì, la RS6 C8 appena uscita dai listini è già destinata a entrare nell’olimpo delle Instant Classic.

Tuttavia, non è un’auto per tutti. I consumi sono elevati, difficile andare oltre gli 8 l/100 km anche con il piede leggero e nonostante la presenza del sistema ibrido. I costi di gestione sono ugualmente spropositati. Da considerare anche che le rivali storiche della Casa di Ingolstadt non sono rimaste a guardare, anzi: BMW ha svelato la nuova M5 Touring nel 2024, scegliendo un V8 ibrido plug-in capace di portare la potenza a 727 CV, così da superare la rivale. Peccato che il peso sia cresciuto fino a 2,47 tonnellate…

Sul fronte Mercedes-AMG, la Classe E Station Wagon raggiunge i 585 CV nella versione 53 4Matic, quindi le prestazioni rimangono al di sotto della RS6. Con l’arrivo delle nuove generazioni elettrificate, la RS6 rischia anche di sembrare un’auto “di un’altra era”, per chi guarda al futuro green delle auto come unico orizzonte. Una passione irrazionale, quella che motiva l’acquisto di un’auto come questa: essendo già un pezzo di storia, un motivo in più per pensarci.

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