Recensione BMW X1: com’è fatta, pro e contro

Quando BMW lanciò la X1 nel 2009, l’obiettivo era chiaro: ampliare verso il basso l’offerta della gamma SUV dopo i lanci rispettivamente nel 1999 della X5 seguita a sua volta dalla X3 nel 2003.

In questo modo, la Casa bavarese prese la saggia decisione di offrire un’alternativa compatta ma di alta qualità a chi desiderava entrare nel mondo del marchio bavarese senza rinunciare a praticità e stile. La X1 è stata il primo SUV compatto premium a proporsi con un’immagine sportiva ma concreta, guadagnandosi negli anni una reputazione solida, vendite consistenti e aggiornamenti sempre più ricchi. La sua importanza per BMW è strategica: ha fatto da apripista a una nuova fascia di clienti, spesso più giovani, localizzati in città e attenti alla versatilità. In aggiunta, ha ispirato le storiche concorrenti Audi e Mercedes a proporre la loro idea di compattezza premium a ruote alte, rispettivamente con la Q3 (2011) e con la GLA (2013).

Giunta alla sua terza generazione nel 2022, per la prima volta anche elettrica, la BMW X1 ha abbandonato definitivamente ogni velleità da crossover per diventare un vero SUV compatto, con proporzioni più generose, linee più muscolose e contenuti tecnologici ereditati dalle sorelle maggiori. Costruita sulla piattaforma FAAR (sigla che dal tedesco significa semplicemente piattaforma per le trazioni anteriori), è disponibile con motorizzazioni benzina, Diesel, mild hybrid, plug-in hybrid e, come ricordato, anche nell’inedita versione iX1 che non produce emissioni ma rimane un gradino sotto, per prestazioni, all’ibrida plug-in come vedremo a breve. Con questa gamma completa, la X1 rafforza la propria posizione come SUV d’accesso alla famiglia X, senza alcuna rinuncia.

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La BMW X1 in 5 punti

  • Motorizzazioni – La gamma delle motorizzazione del SUV tedesco è tra le più ampie sul mercato. Si parte dalle versioni a benzina sDrive18i mosse dal 1.5 a tre cilindri da 136 CV passando ai Diesel sDrive 18d (2.0 150 CV), entrambe esclusivamente a trazione anteriore. Ai motori a combustione interna sono applicati sia sistemi di tipo mild hybrid sia plug-in hybrid, con quest’ultime che arrivano a offrire una potenza combinata fino a 326 CV. L’elettrica conta sulla batteria da 65 kWh e sul singolo o doppio motore, fino a 313 CV. Autonomia dichiarata vicina ai 475 km nel ciclo WLTP.
  • Design – rispetto alla generazione precedente, la nuova X1 cresce leggermente nelle dimensioni e nella presenza, senza contare l’aumento di passo che si traduce in una migliore abitabilità interna. Il frontale è più verticale, con una calandra più grande e una firma diurna contraddistinta dai fari LED sottili. Le linee tese e il posteriore ben scolpito trasmettono solidità e sportività, pur mantenendo eleganza.
  • Interni – L’abitacolo è stato completamente riprogettato, introducendo il BMW Curved Display che integra strumentazione digitale e infotainment su una superficie leggermente ricurva e che appare sospesa sulla plancia, dal sicuro effetto scenico. I materiali sono di qualità premium. L’abitabilità è ottima per quattro adulti, e il bagagliaio ha una capienza compresa tra 490 e 540 litri, a seconda delle versioni.
  • Tecnologia – Il sistema operativo BMW iDrive 8 è tra i più avanzati sul mercato, ma non tra i più semplici da utilizzare: è provvisto di aggiornamenti OTA, intelligenza artificiale, comandi vocali naturali e compatibilità wireless con Apple CarPlay e Android Auto. Sono disponibili head-up display, assistente vocale personalizzabile e app BMW Connected.
  • Prezzi – Si parte da circa 42.200 euro per le versioni base a benzina (sDrive18i) e da 46.900 euro per la Diesel sDrive20d. Le ibride partono da 44.900 euro (sDrive20i 48V), la iX1 da 47.900 euro.

Com’è fuori

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La BMW X1 di terza generazione cambia radicalmente look, non solo crescendo (di poco) nelle sue dimensioni. Sì perché cresce in lunghezza fino a 4,50 metri (prima erano 4,44 metri), guadagna quasi 2 centimetri in larghezza e adotta un assetto più sollevato da terra, con carreggiate allargate e un’impronta visiva più robusta complice l’allargamento del doppio rene. Il nuovo frontale, dove si segnalano i fari a LED sottili e spigolosi, definisce subito l'identità del modello, più vicina a quella della sorella maggiore X3 con una spiccata differenza della firma luminosa per fugare ogni dubbio. La silhouette laterale è ben proporzionata, con una linea di cintura alta, superfici scolpite e passaruota marcati che ospitano cerchi da 17 a 20 pollici, a seconda dell’allestimento.

La coda è più verticale rispetto al passato e integra fari LED tridimensionali, un lunotto più piccolo e un paraurti muscoloso che enfatizza il carattere da SUV. Nel complesso, la nuova X1 appare più matura, più sportiva ma anche più elegante. L’aerodinamica è stata affinata con prese d’aria attive e un sottoscocca ottimizzato, così da migliorare consumi ed efficienza anche alle alte velocità. L’effetto finale è quello di un SUV compatto ma premium, solido e ben piantato a terra, capace di attrarre sia il pubblico giovane sia chi cerca un mezzo versatile ma d’immagine.

Vediamo, nel dettaglio, le dimensioni della BMW X1 di terza generazione:

  • Lunghezza: 4,50 metri
  • Larghezza: 1,85 metri
  • Altezza: 1,64 metri
  • Passo: 2,69 metri
  • Bagagliaio: 500-1.545 litri (540-1.600 litri 18i/18d; 490-1.495 litri 25e/30e/iX1)

Com’è dentro

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All’interno, la BMW X1 offre un ambiente capace di offrire raffinatezza e tecnologia. Da una parte l’abitacolo accoglie il guidatore e i passeggeri con materiali di ottima qualità, superfici morbide al tatto, cuciture a vista e un design minimalista ma moderno. Insieme alla Serie 2 Active Tourer BMW ha portato al debutto su questo modello il BMW Curved Display, composto da due schermi leggermente curvi: il quadro strumenti da 10,25 pollici per la strumentazione e uno da 10,7 pollici per l’infotainment. Curved Display perché l’idea è quella di “avvolgere” il conducente, ma anche di offrire una resa estetica di alto livello grazie a supporti metallici che fanno apparire lo schermo quasi sospeso sulla plancia.

Il tunnel centrale è stato ridisegnato e ora è stato sostituito da una consolle flottante: tra i vari comandi sparisce lo “storico” comando circolare del sistema iDrive, che su X1 e su altri modelli che utilizzano lo stesso sistema di infotainment ora si controlla solo ed esclusivamente con i comandi touch. Il sistema operativo iDrive 8 ora gestisce climatizzazione (comandi solo virtuali), navigazione, media e funzioni di bordo tramite touch, comandi vocali o gestuali, ma qualche fan BMW della prima ora potrebbe per l’appunto rimpiangere il comando a rotella che, in fin dei conti, risultava molto pratico. Il tutto, infatti, si traduce in tante icone sparse sullo schermo che, sulle prime, possono spiazzare l’utente meno esperto o il consumatore saltuario, ad esempio nel caso in cui l’auto venga noleggiata per un periodo di vacanza.

I sedili sono comodi e disponibili anche in versione sportiva o riscaldata, con regolazioni elettriche e memorie. Grazie al passo maggiorato rispetto alla seconda generazione di questo modello ora lo spazio a bordo è uno dei migliori della categoria: i passeggeri posteriori godono di abbondante spazio per le gambe, e il bagagliaio è generoso ma, come abbiamo visto, cambia parecchio nella capacità tra motori a combustione ed elettrica. Presenti soglia bassa e doppio fondo, utile nel caso della iX1 per riporre i cavi di ricarica. L’illuminazione ambientale a LED, i vetri acustici e i dettagli curati rendono l’esperienza a bordo davvero premium, anche nei lunghi viaggi.

Come si guida la BMW X1: tanta scelta

Al volante, la BMW X1 ha fin dalle origini voluto mantenere il DNA tipico del brand dell’elica portandolo su una carrozzeria più alta da terra. Con la X1 più grande di sempre non si è persa affatto questa attitudine, anzi. Già a partire dalle versioni entry level (sDrive 18i e sDrive 18d) sulla strada la X1 si fa rispettare e, già adottando il sistema mild hybrid con boost elettrico controllabile dal volante, offrono un buon compromesso tra efficienza e vivacità.

Il motore 1.5 benzina turbo a tre cilindri da 136 o 170 CV, abbinato alla trasmissione automatica Steptronic a doppia frizione, garantisce fluidità e prontezza nelle risposte. Tra le X1 Diesel la scelta è univoca e rivolta alla già citata sDrive 18d: consiste in un 2.0 da 150 CV con consumi dichiarati nell’ordine dei 20 km/l. Le plug-in hybrid, che come prezzi talvolta superano l’elettrica, grazie alla sinergia tra motore termico e motore elettrico, sono ideali per chi percorre spesso tragitti urbani ma non vuole rinunciare all’autonomia garantita dal serbatoio di un combustibile tradizionale.

La BMW iX1 è forse la sorpresa più interessante: spinta da due motori elettrici per un totale di 313 CV e trazione integrale xDrive, offre prestazioni notevoli (0-100 in 5,6 secondi), ma anche una guida fluida e rilassata. C’è anche una versione più accessibile, che costa meno della X1 PHEV (ibrida plug-in) e offre 204 CV scaricati tutti sull’asse anteriore.

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L’autonomia reale si attesta sui 380-420 km a seconda dello stile di guida, e la ricarica può avvenire fino a 130 kW in corrente continua. La silenziosità è assoluta, il comfort elevato e l’assetto ben bilanciato, con uno sterzo preciso che dà un tocco sportivo anche alla guida elettrica. In generale, ogni versione della X1 restituisce una sensazione di solidità, controllo e piacere tipica del marchio. Ciliegina sulla torta è la M35i che non ha alcun tipo di elettrificazione: la più sportiva tra le X1 ha 300 CV, accelera da 0 a 100 km/h in 5,4 secondi e raggiunge i 250 km/h auto limitati.

Gli ADAS e la sicurezza

La BMW X1 introdotta nel 2022 si fa portavoce della necessità di incrementare le dotazioni di sicurezza su modelli di ultima generazione. A cominciare dal sistema Driving Assistant Professional, che include il cruise control adattivo con Stop&Go: consente di mantenere automaticamente la distanza dal veicolo che precede e di arrestarsi completamente nelle code e ripartire, mantenendo al contempo la centratura nella corsia. Troviamo il Lane Departure Warning e il Lane Keeping Assistant, con funzione steering assist che interviene delicatamente sul volante per mantenere la vettura in carreggiata, riducendo notevolmente i rischi di deviazione involontaria. La X1 è poi dotata di Traffic Jam Assistant, pensato per alleggerire la guida nel caso di fastidiosi ingorghi: gestisce accelerazione, frenata e sterzo fino a circa 60 km/h, restituendo saldamente il comando al guidatore in caso di svolte veloci o uscita dalla corsia.

Sul fronte della sicurezza, spiccano i sistemi di Frenata Automatica d’Emergenza con rilevamento pedoni e ciclisti, integrata da sensori radar e telecamere anteriori e posteriori. Il pacchetto optional Parking Assistant Plus aggiunge telecamere surround 360°, sensori ultrasonic e una funzione di parcheggio automatico, rendendo le manovre in spazi angusti un gioco da ragazzi.

Tra gli allestimenti top è disponibile anche il Reversing Assistant (disponibile su X-Line e M Sport con la telecamera surround), che consente di far ritornare la vettura indietro lungo il percorso effettuato nei precedenti 50 metri eseguendo le manovre automaticamente, prezioso se il garage dove dovete parcheggiare è particolarmente stretto. Non manca, infine, il monitoraggio dell’angolo cieco, capace di utilizzare gli indicatori LED sugli specchietti per segnalare la presenza di veicoli nell’angolo cieco. Infine, la BMW ConnectedDrive offre aggiornamenti software (over-the-air), migliorando costantemente tali sistemi e prestazioni senza doversi recare in concessionaria.

Perché scegliere la X1 e perché no

Innanzitutto, la X1 abbina stile, praticità e dinamismo. La piattaforma è nata pensando prima di tutto all’abitabilità e al bagagliaio, la cui capacità abbiamo visto essere in grado di superare di molto i 500 litri. Comfort su più fronti grazie ai sedili posteriori scorrevoli e agli schienali a inclinazione variabile. La qualità percepita è elevata in ogni allestimento: materiali morbidi al tatto, finiture eleganti e design ergonomico. In termini di prestazioni, i motori proposti garantiscono reattività, consumi contenuti e livelli di emissioni ridotti.

Il comportamento su strada è da berlina compatta più che da SUV, con sterzo preciso, assetto ben bilanciato e sospensioni che assorbono le asperità pur mantenendo buona stabilità. Anche la dotazione tecnologica è di alto livello: dal quadro strumenti digitale fino al sistema d’infotainment con schermo touch da 10,25” compatibile con Apple CarPlay e Android Auto, navigazione integrata, connettività Wi‑Fi e pacchetti di assistenza alla guida del tutto completi per un’auto di ultima generazione.

La X1 offre un assetto sportivo ma esagerando, si parla di M35i o di allestimento M Sport Pro, le sospensioni tendono a irrigidirsi con pneumatici di sezione bassa (disponibili sugli allestimenti M Sport da 19 pollici), penalizzando il comfort su asfalto sconnesso. Il prezzo di partenza è più elevato rispetto alla media del segmento: il listino di base supera i 40.000 euro, ma salendo con gli allestimenti e gli optional (sedili riscaldati, impianto audio Harman Kardon, Drive Assistant Professional ecc.) si raggiungono facilmente i 50-60.000 euro, rendendo la X1 un investimento significativo. Curiosamente la X1 più cara a listino è la elettrica iX1 xDrive30 con batteria da 65 kWh, ma il suo prezzo non supera di molto l’ibrida ricaricabile nel suo stage più potente (326 CV, xDrive30e).

Infine, se si cerca un SUV puro, con assetto che privilegia spazio laterale o altezza da terra molto elevata, la X1 potrebbe non essere la scelta ideale: essa primeggia per il suo equilibrio tra guida sportiva e versatilità, ma non offre la sensazione "tout‑terrain".

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