Con le sue linee molto morbide, il tetto ad arco e un design liberamente ispirato alla sua storica progenitrice la C3 arrivò sul mercato. La seconda generazione ha iniziato ad assumere le forme della berlina che sarebbe poi diventata con la terza serie, pur essendo ancora una vera e propria monovolume. Già, perché la C3 del 2016 ha iniziato ad abbassarsi e si ricorda anche la partecipazione al mondiale WRC senza troppe soddisfazioni. Siamo al presente, anzi al 2023, quando la nuova C3 torna d’attualità con un design più ispirato al mondo dei crossover, tanto che non è sbagliato definirlo mini-SUV: altezza da terra aumentata (10 centimetri) e dimensioni sempre contenute intorno ai 4 metri, per muoversi agevolmente in città.
La nuova C3 nasce sulla piattaforma Smart Car, nata originariamente per i mercati emergenti e ora adattata, con vari tipi di motorizzazione, ai paesi europei. La ricetta per fare bene c’è tutta: due allestimenti, una senza schermo centrale una con, tre motorizzazioni tra cui quella turbo benzina da 100 CV con cambio manuale, per contenere i costi, una ibrida per consumare meno e un’elettrica per chi ha disponibilità di ricarica domestica e per muoversi in città senza emettere neanche un grammo di anidride carbonica.
Già annunciata, e confermata, una C3 elettrica, o e-C3, ancor più spartana e con batteria più piccola così da contenere i costi ed equipararla alla versione ibrida. Quale versione comprare? I prezzi cambiano e non solo, come avrete modo di scoprire in questa prova su strada della compatta francese nella sua versione più accessibile.
Citroen C3 in 5 punti
- Design da crossover urbano: decisamente più alta da terra della progenitrice diretta, la nuova C3 si distingue per la nuova firma luminosa e per la linea di cintura molto alta.
- Motorizzazioni, tripla scelta tra manuale, ibrido ed elettrico: tre i motori, con la entry level turbo benzina 1.2 da 100 CV con cambio manuale a 6 marce, l’ibrido basato sempre sul tre cilindri ma con cambio automatico eDCS6 e l’elettrica da 113 CV con batteria LFP da 44 kWh.
- ADAS completi: la suite di ADAS è completa per il prezzo proposto.
- Interni spartani, ma non sempre: Tra le due C3 proposte, quella senza schermo permette comunque una buona interattività grazie all’alloggiamento per lo schermo, mentre la C3 top medio di gamma e top di gamma propongono lo schermo centrale da 10,25 pollici.
- Gamma per tutte le esigenze, ma a che prezzi? C’è una bella differenza tra le varie motorizzazioni di C3 visto che la turbo benzina con cambio manuale attacca a 15.900 euro chiavi in mano, contro l’elettrica che parte da 23.900 euro.
Com’è fatta fuori
La nuova C3, con i suoi 4,02 metri di lunghezza, 1,76 metri di larghezza e 1,58 metri di altezza, ben 10 centimetri più alta della precedente C3, si caratterizza per un design da SUV urbano dotato di una buona altezza da terra, passaruota piuttosto marcati sopra i rinforzi in plastica nera e muso dove si rafforza l’identità visiva della Marca con il nuovo logo del Double Chevron, la firma luminosa a U rovesciata. Il design è liberamente ispirato alla concept car Oli, più vicino per identità alla precedente C3 Aircross che nasceva con il presupposto di somigliare a un SUV potendo fornire più spazio in abitacolo.
Linee squadrate, alta linea di cintura e tetto bicolore per ravvivare l’immagine di auto allegra e adatta per distinguersi nel traffico caotico delle città. Meno spinto, a livello sempre visivo, il posteriore rispetto all’anteriore: qui i gruppi ottici sono piuttosto piccoli ma la barra nera porta l’attenzione, anche in questo caso, al logo del Marchio francese posto al centro del portellone. Pochi fronzoli, ma anche poca distinzione tra le varie motorizzazioni: gli scarichi, ovviamente assenti sulla e-C3, rimangono comunque nascosti sotto il paraurti posteriori anche sulle versioni manuali e ibride.
Com’è dentro
Dentro la C3 si nota una plancia che punta al minimalismo che ormai fa rima con funzionalità. Il display centrale touchscreen è al centro dell’attenzione, ma non è sempre standard. La versione You, la base, ne è sprovvista: al suo posto la Connect Box che altro non è che un alloggiamento adattabile a smartphone di varia misura con presa USB-C a portata di mano. In questo modo, il telefono può svolgere la funzione di navigatore ed essere facilmente consultato non solo da chi guida ma, anche, dal passeggero. Si parla di Head-up Display ma non c’è nulla di proiettato: sulla falsariga dell’i-Cockpit dei cugini di Peugeot, in Citroen hanno pensato bene di alzare la strumentazione come per altro fatto in passato con vari modelli così da rendere sempre chiare e visibili le informazioni.
Non ci si può lamentare della qualità percepita, specie pensando al posizionamento. Lo schermo centrale da 10,3 pollici, presente su C3 Plus e C3 Max, è invece in grado di ospitare la connettività wireless di Apple CarPlay e Android Auto, oltre a fungere da centro di controllo per vari parametri della vettura. La climatizzazione, fortunatamente, rimane a controllo manuale. Manuale lo è sulla versione base, mentre è automatica sugli allestimenti superiori. Per quanto riguarda lo spazio interno non ci si può aspettare un miracolo da una vettura lunga poco più di 4 metri, ma con 310 litri di bagagliaio estendibili fino a 1.188 litri non ci si può neanche lamentare (capacità uguale a prescindere dalla motorizzazione). Bene i sedili Advanced Comfort, che sono di serie solo dall’allestimento intermedio.
Alla guida della C3 turbo benzina manuale: la versione da comprare?
Tra le varie motorizzazioni proposte con la piattaforma Smart Car, il 1.2 PureTech turbo da 100 CV con cambio manuale si svela essere la scelta forse più azzeccata nonché la più equilibrata grazie al peso contenuto della vettura (ca. 1.226 kg in ordine di marcia) e al cambio manuale con i suoi sei rapporti e una rapportatura pensata per abbassare i consumi ma, allo stesso tempo, avere una buona docilità anche quando si vuole effettuare un sorpasso senza dover scalare di un rapporto. L’accelerazione da 0 a 100 km/h avviene in 10,6 secondi. La ibrida, più vivace con i suoi 10 CV in più, ha come principale differenza la presenza del cambio automatico di serie che può non piacere a tutti. Essenziale per il corretto funzionamento del sistema Mild Hybrid, quest’ultimo permette alla C3 ibrida di muoversi a bassa velocità in elettrico. La differenza di prezzo, però, è notevole.
Su strada la C3 è pensata per essere adatta a tutti gli usi: lo sterzo è leggero, poco comunicativo solo in quello che non è il suo habitat naturale, mentre il comfort molto buono grazie alle sospensioni dalla taratura morbida (Citroen Advanced Comfort) che sono di serie fin dalla base e che fanno una bella differenza sugli asfalti sconnessi delle città.
Non è assolutamente pensata per la guida sportiva, ma si muove bene tra le curve con un rollio che non è eccessivo. Il propulsore, ora a catena invece che a cinghia a bagno d’olio, eroga 230 Nm di coppia che non sono pochi. Se si parla di ergonomia, la seduta alta aiuta a godere di una buona visibilità mentre lo sterzo è quasi ovale, adatto a lasciare spazio al quadro strumenti che, come si è detto, è rialzato a mo’ di Head-up Display. Guardando ai consumi è vero che l’ibrida consuma meno ma la turbo benzina si “difende” con un dichiarato di 5,4-6,1 l/100 km contro i 4,5-5,53 l/100 km della Hybrid. La velocità massima è fissata a 160 km/h per entrambe, mentre è molto più limitata sull’elettrica (solo 132 km/h).
Gli ADAS e la sicurezza
La C3 2025 alza l’asticella anche in termini di sicurezza attiva rispetto al modello che è uscito di scena. Fin dalla base, nel cosiddetto Pack Safety sono compresi:
- Active Safety Brake
- Avviso di attraversamento linea involontario attivo
- Riconoscimento dei limiti di velocità e raccomandazioni (disattivabile da un tasto sulla sinistra del volante)
- Allarme attenzione conducente
- Regolatore e limitatore velocità
- Avviso di rischio collisione
I sistemi funzionano bene, pur senza la raffinatezza di modelli di segmento superiore. La sicurezza è inoltre garantita da una buona dotazione di airbag (di serie sono sei) e una scocca progettata secondo gli ultimi standard. La C3 Max aggiunge la telecamera posteriore, non scontata su una vettura dal lunotto piccolo dove, complice l’altezza da terra maggiorata, la visibilità in manovra non è ottimale e la tecnologia può venire in aiuto durante i parcheggi.
Perché scegliere la C3 manuale e perché no
Ci sono diversi motivi per cui la Citroen C3 può essere l’auto giusta per chi si muove prevalentemente in città, e altri per cui può non essere sufficiente sotto diversi punti di vista. In questo contesto, la C3 manuale si dimostra perfetta anche a livello di prezzo, perché costa diverse migliaia di euro in meno rispetto alla Hybrid (a parità di allestimento, Max, una C3 turbo benzina manuale costa 19.750 euro contro i 22.550 euro della Hybrid e i 28.400 euro dell’elettrica). Il motore turbo benzina si dimostra brillante e reattivo visto il peso contenuto della vettura, e si aggiunge un buon cambio manuale che gode di una rapportatura capace di privilegiare i consumi ma adatto anche a fornire buona spinta (230 i Nm di coppia a 1.750 giri/min) ai bassi regimi.
La C3 manuale può non essere adatta alla città considerando che la Hybrid, che consuma meno, ha un cambio automatico ideale per rendere la guida ancora più facile e fluida. Rispetto alla turbo benzina, la MHEV 48V è stata studiata per viaggiare anche a zero emissioni come altri modelli di Stellantis. La scelta, consumi a parte, si gioca su due fronti: prezzo e tipologia di cambio. Infine c’è l’elettrica: costa di più ma caricando a casa si risparmia notevolmente sui costi di gestione, può godere dei vantaggi fiscali come l’esenzione dal pagamento del bollo e la possibilità di parcheggiare gratuitamente sulle strisce blu o di viaggiare nelle ZTL.