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TVR

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La TVR Engineering nasce nel 1948 quando il proprietario di Trevcars, Trevor Wilkinson, si unisce a Jack Pickard. È il 1949 l'anno in cui il primo modello sport della neonata casa britannica si presenta sul mercato, attraverso il duro lavoro dei fondatori che utilizzarono, allo scopo di costruire questa vettura, dei componenti riciclati. Questa sportiva si può reputare con assoluta certezza un modello innovativo per quegli anni, per l'utilizzo di un pianale minimale e di una componentistica realizzati direttamente da TVR. I veicoli erogati in seguito non erano da reputarsi edizioni commerciali a tutti gli effetti, dato che, a seconda dei casi, il cliente ne decideva il modello di motorizzazione, il tipo di abitacolo, e anche l'estetica esteriore. La prima vettura a tutti gli effetti commerciale e di serie arriva nel 1958, sotto il nome di Grantura, un veicolo dotato di una meccanica e di uno stile che rende, ancora oggi, questo marchio importante nell'ambito sportivo. Per Grantura il costruttore ha deciso di montare un pianale a cui unire uno scheletro coupé, per uno stile deciso e moderno, caratterizzato anche da una certa aggressività per l'epoca. Allo scopo di aumentarne la stabilità in torsione, il brand ha optato per l'inserimento del differenziale, della trasmissione, e del motore all'interno del pianale, incastonandoli a tutti gli effetti. Il gruppo sospensorio autonomo, prodotto da Volkswagen, è in linea con quelle che sono le caratteristiche delle sospensioni delle concorrenti. Per quanto riguarda le motorizzazioni, queste si presentano in gamme differenti: Mg, Ford, e Coventry Climax. Il propulsore Mg diventerà di serie per il modello MKII della vettura. Attraverso quest'ultima edizione la casa automobilistica inglese si emancipa da un'erogazione di automobili in serie limitatissima come in passato, votandosi all'assembramento di modelli dalle caratteristiche più commerciali, anche se non ancora totalmente seriali. È attraverso questa sportiva che il marchio britannico si presenta sui circuiti internazionali. Sono infatti molteplici le occasioni in cui la vettura di TVR ha offerto buone prestazioni, eccellendo anche in alcuni casi. La casa britannica si avventurò anche nella ventiquattro ore di Le Mans, ma qui il marchio non brillò particolarmente, a causa di una inadeguatezza finanziaria per l'ambito sportivo abbastanza evidente. Per quanto riguarda invece il settore supercar da strada, questi i veicoli che si confermano dotati di grande aderenza al manto stradale per una potenza di marcia sicuramente degna di considerazione. Il mercato delle auto usate dispone di diversi modelli in vendita e, con la giusta dose di fortuna, questa scelta si rivela spesso un incredibile affare. Alcuni acquirenti, infatti, riescono a reperire modelli del brand che si presentano in ottime condizioni, sia estetiche che funzionali, ma a prezzi di gran lunga più convenienti del mercato del nuovo.

Una storia difficile ma importante

Nel 2012 il proprietario di TVR annunciò la fine della produzione di automobili del marchio, dopo le avvisaglie del 2006, anno in cui furono licenziati quattrocento lavoratori. Smolenski disse, in quell'occasione, che le spese di realizzazione di nuovi modelli avevano raggiunto livelli troppo alti e quindi insostenibili per l'azienda, alla luce della scarsa richiesta da parte del mercato. Attualmente, però, il marchio potrebbe riprendere la propria attività di produttore di vetture GT cominciata negli anni quaranta. La storia di quest'azienda è stata caratterizzata da molteplici mutamenti a livello amministrativo e societario. Già nel 1965 il gruppo viene prelevato da Martin Lilley, un amatore del settore e anche discreto pilota da gara, che porta la filosofia dell'azienda a virare verso una visione del mondo automobilistico prelevata in massima parte dal modello Shelby, emancipandosi gradualmente dai propulsori quattro cilindri Ford e BMC, per votarsi ai più potenti Rover e Ford V8 e V6. Nel 1981 avviene un altro trasferimento societario, Martin Lilley cede infatti il marchio a Peter Wheeler, un imprenditore del settore petrolifero e chimico che versa in condizioni finanziarie tutt'altro che floride, per una situazione economica che si ripercuoterà sull'azienda. È nel 2004 che la ditta passa nelle mani di Smoleski. Tra gli esemplari sportivi più famosi di TVR è impossibile non menzionare la Griffith 200, un'auto che ottenne un largo apprezzamento a livello internazionale e che si contraddistinse per una potenza avveniristica. Sono in molti gli appassioni del marchio britannico che non reputano questa vettura una TVR a tutti gli effetti, dato che la tradizione delle sportive TVR era famosa per la semplicità della guida e al tempo stesso per la grande stabilità su strada. Per quanto concerne il veicolo Vixen, le edizioni dalla S1 alla S4 portarono significativi cambiamenti all'assetto generale della vettura, in modo particolare nella zona retrostante. La partnership ormai consolidata con la Ford fece si che questi modelli montassero l'inedito quattro cilindri 1600 Kent che, nonostante si presentasse con una prestanza decisamente più contenuta rispetto ai propulsori MG, garantiva un incremento della facilità di controllo a basse prestazioni. Il settore delle automobili usate presenta a listino diversi prodotti di TVR.

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