Pick-up economici 2026: i 5 modelli che costano meno e i prezzi

I pick-up sono dei modelli principalmente commercializzati sul mercato americano ma negli ultimi anni hanno iniziato a diffondersi anche in Europa.

Nonostante non manchi la scelta di modelli sul mercato, infatti, rispetto ad altri continenti, anche nel 2026 le pick-up in Europa si stanno ancora ritagliando uno spazio sul mercato.

Tra i modelli più diffusi si trovano principalmente i pick-up economici, ovvero delle vetture di grandi dimensioni dall’ottimo rapporto qualità/prezzo. Dalla loro i pick-up hanno un look che si ispira da vicino ai “truck americani”.

Negli Stati Uniti, dove sono nati, i pick-up, fanno parte della cultura nazionale e hanno un vastissimo seguito di pubblico: iconica è la famiglia della Serie F di Ford, dal “piccolo” F-150 al mastodontico F-750, vetture che collezionano oltre 700.000 immatricolazioni l’anno. Un altro dato che fa riflettere è rappresentato dal fatto che i pick-up sono i veicoli più venduti negli Usa consecutivamente dal 1967. In tempi moderni, poi, anche Tesla ha arricchito la gamma dei pick-up con la Cybertruck: un vero e proprio fenomeno commerciale dalla carrozzeria quasi indistruttibile e dalle proporzioni uniche.

Anche sul mercato europeo i modelli più recenti sono caratterizzati da un ampio cassone posteriore e sono dunque l’ideale per trasportare merci o attrezzi, ma non sono meno scomodi di un’automobile sulle strade di tutti i giorni. Questi veicoli sono tante auto in una: ecco perché nel 2026 i pick-up economici stanno prendendo piede anche in Italia.

Rispetto ai modelli americani, i pick-up venduti sul mercato europeo sono più compatti, spinti principalmente da motori Diesel e di produzione principalmente orientale, in quanto sono altrettanto popolari anche nel Sud-Est Asiatico. Per via della nostra legislazione piuttosto complessa, che equipara i pick-up ai veicoli commerciali, poi, i cassonati sono ancora visti come veicoli da lavoro, con allestimenti ed equipaggiamenti pensati per l’utilizzo professionale.

Per questo, quindi, sono comuni e popolari i pick-up economici, meno lussuosi e completi di quelli a stelle e strisce ma ugualmente robusti e pronti a tutto. Scopriamo, allora, quali sono i modelli di pick-up economici 2026, modelli e prezzi da considerare.

Sommario

I pick-up economici del 2026

Parlare di pick-up economici nel 2026 è abbastanza complesso. Rispetto, infatti, alla vocazione originaria di questa tipologia di veicoli che a cavallo degli anni ’90 ed i primi anni ’00 erano proposti ad un prezzo davvero concorrenziale come nel caso dell’inossidabile FIAT Strada e del Tata Pick-Up.

Un tempo questi due cassonati si potevano acquistare a dei prezzi che partivano da circa 10.000 euro mentre oggi come oggi è difficile trovare un pick-up sotto i 30.000 euro. Un aumento vertiginoso dovuto principalmente a dotazioni di sicurezza che si sono via via implementate nel corso degli anni.

Se, infatti, in Europa erano comuni i pick-up prettamente da lavoro realizzati sulla base di utilitarie e compatte, oggi i cassonati sul mercato sono tutti veri e propri fuoristrada con telaio a longheroni e trazione integrale di serie. Sotto il cofano poi montano motori Diesel vigorosi qualche volta abbinati ad ibridi leggeri che grazie alla loro coppia non temono nemmeno i percorsi più accidentati.

I pick-up economici 2026 sono quindi vetture di dimensioni generose, con motori Diesel di grande potenza e la trazione integrale di serie, con le versioni più accessoriate che non hanno nulla da invidiare ai SUV più venduti.

I pick-up più economici quindi quanto costano? Dando un’occhiata ai listini del nuovo nel 2026 i prezzi base per chi vuole mettersi in garage una vettura di questa tipologia è di 29.900 euro, una cifra certamente non bassa ma che rappresenta davvero l’entry level di questo mondo. Stabilito il prezzo minimo per acquistare un pick-up, occorre precisare quale può essere il costo massimo per un pick-up economico. Sulla base di quanto offerto dal mercato possiamo dire che il valore massimo per un pick-up economico non deve superare indicativamente i 45.000 euro.

Questa soglia di costo esclude quindi dei bestseller molto importanti di questo segmento come Volkswagen Amarok od il Ford Ranger. Queste due vetture sono realizzate sulla stessa piattaforma, e condividono dimensioni sotto i 5,40 metri, proporzioni e meccanica, con motori turbodiesel a quattro e sei cilindri. Solo il Ranger, però, ha la versione sportiva Raptor da 292 CV.

I cinque modelli più economici del 2026

EVO Cross 4

EVO Cross 4

Il pick-up più economico in assoluto proposto sul mercato italiano è un modello molto importante di origine cinese, l’Evo Cross 4 che fa proprio del rapporto qualità-prezzo uno dei suoi cavalli di battaglia.

Lo stile esterno è sostanzialmente classico e piuttosto massiccio, una meccanica pensata per offrire il massimo della versatilità e un cassone dalle dimensioni regolari (1,52x1,52 metri). Questa vettura è fortemente imparentata con la DR PK8 e le differenze maggiori si concentrano in alcuni dettagli della carrozzeria e negli interni più spartani nel modello marchiato Evo. In ogni caso su questa vettura c’è tutto ciò che serve (retrocamera, clima automatico e Cruise Control sono, infatti, di serie). Il 2.0 turbodiesel da 136 CV non è il più rapido, ma spinge bene con uno 0-100 km/h coperto in 11,5 secondi e ben si accoppia alla trazione integrale che vede uno schema interessante delle sospensioni a balestra posteriori, rendendo il pick-up molto efficace al di fuori dell’asfalto.

Ma quanto costa Evo Cross 4? Il prezzo di questa pick-up cinese è davvero interessante e parte da poco meno di 30.000 euro, esattamente 29.900 euro. Diversamente da altre competitor, però, Evo Cross non dispone di molteplici allestimenti ed anche gli optional sono davvero ridotti all’osso dato che l’unica possibilità di personalizzazione è la scelta del colore della carrozzeria. Non un grande problema dato che la dotazione è molto completa con antifurto, cerchi in lega, clima automatico, cruise control, fendinebbia e telecamera posteriore.

Foton Tunland G7

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Dopo l’EVO Cross 4, il secondo più pick-up più economico sul mercato è il Foton Tunland G7. Modello di origine cinese, questo pick-up dal look molto vistoso si fa subito riconoscere per la sua enorme calandra su cui campeggia l’enorme logo cromato del brand cinese. Le dimensioni sono imponenti con una lunghezza di ben 5,34 metri e un’altezza di 1,87 metri, Tunland G7 è disponibile unicamente in configurazione a doppia cabina, con un cassone generoso (152x158 cm) e un’ottima dotazione di serie. Sia la versione d’accesso con motore 2.0 turbodiesel da 162 CV e cambio manuale che la più raffinata AT8, con cambio automatico a 8 marce e trazione integrale a controllo elettronico, infatti, hanno un’ottima dotazione, con differenziale autobloccante e telecamere a 360 gradi di serie, mentre i 388 Nm di coppia dovrebbero bastare per muovere sia su strada che in offroad questo pick-up da oltre 2 tonnellate.

La casa che produce questo pick-up, controllata dalla Baic, non dispone però di Android Auto e Apple CarPlay ma da guidare risulta abbastanza piacevole anche grazie al cambio automatico da otto marce che rende piacevole la marcia. Veramente risicati gli optional: l’unica scelta opzionale disponibile è la vernice metallizzata offerta a 488 euro.

Isuzu D-Max

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L’Isuzu D-Max entra tra i modelli di pick-up economici 2026 grazie alla versione d’accesso N60B, che rimane sotto i 44.000 euro anche dopo il restyling arrivato a fine 2024. Lungo 5,28 metri, il D-Max è un pick-up razionale, dallo stile piuttosto spinto e aggressivo all’esterno e con interni curati, dotati di un’ottima qualità costruttiva e con una buon livello tecnologico, a partire dalla disponibilità di diversi sistemi di infotainment con display da 8 o 9 pollici.

Grazie ad una meccanica da vero fuoristrada, con telaio a longheroni, trazione integrale inseribile e cambio automatico di serie, l’Isuzu D-Max ha ottime credenziali fuoristradistiche, con la presenza delle marce ridotte e la capacità di superare guadi fino a 80 cm. Sotto il cofano, invece, troviamo un robusto 1.9 quattro cilindri turbodiesel da 163 CV, mentre dopo il restyling è proposto in una sola carrozzeria, la Crew Cab con quattro porte e cinque posti.

Il prezzo del pick-up dell’azienda giapponese parte in Italia da 43.554 euro per la versione base N60B e può arrivare fino a 53.436 euro della top di gamma Nitro Sport. Sotto il cofano vi è sempre lo stesso 1.9 ma a determinare la differenza di prezzo sono le dotazioni: la base non dispone dei cerchi in lega, del differenziale posteriore bloccabile, dei sedili anteriori riscaldabili e dei sensori di parcheggio posteriori. Diverso, invece, il discorso per la top di gamma Nitro Sport che dispone di chiave elettronica, clima automatico bizona, fari full LED, monitoraggio dell’angolo cieco e sensori di parcheggio anteriori. Notevole, infine, il prezzo per l’optional del copricassone che arriva a 3.294 euro.

KGM Rexton Sports XL

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Erede della tradizione di pick-up SsangYong, il redivivo marchio KG Mobility punta su una ricetta interessante che negli anni ha dato delle buone soddisfazioni in termini di vendita. Al posto di reinventare uno dei modelli più conosciuti, infatti, la Casa coreana propone sul mercato il collaudato KGM Rexton Sports XL, una versione cassonata del suo SUV di punta. Rispetto al SUV Rexton, questo pick-up si differenzia per la presenza di una calandra cromata più vistosa, mentre in coda fa bella mostra un generoso cassone da 161x157 cm, in linea con gli altri pick-up “classici”, che porta la lunghezza totale del mezzo a ben 5,41 metri.

Le somiglianze con il SUV Rexton lanciato nel 2017 continuano anche negli interni, ben rifiniti e dallo stile ricercato per il segmento, a segnalare la presenza di una ricetta leggermente diversa dagli altri cassonati. La meccanica, invece, è da vera “dura”: il telaio è a longheroni e traverse, la trazione è integrale inseribile e sia la versione con cambio manuale che quella automatica sono dotate delle marce ridotte. Il motore, invece, è un vigoroso 2.2 turbodiesel da 202 CV, sufficiente per avere delle prestazioni rilevanti.

Varia molto la capacità di traino a seconda degli allestimenti: la versione Must con il retrotreno a balestre è in grado di portare 1014 kg, le Style muovono fino a 3500 kg mentre le altre versioni che montano il multilink traiano 750 kg.

I prezzi? Si parte da 36.690 euro per la 2.2. Diesel in versione Must mentre la versione top di gamma (ovvero la 2.2 Diesel Style) è offerta a 40.990 euro. Completa la dotazione di serie che fin dall’entry level propone clima, cruise control, controllo velocità in discesa, fendinebbia, frenata automatica, sensori di parcheggio anteriori e posteriori e telecamera posteriore. La più completa Style offre anche dotazioni di primo livello come la chiave elettronica, il clima automatico bizona, il cruise control adattativo, i fari full led e gli interni in pelle.

Toyota Hilux

Toyota Hilux GR Sport II (2023) static, front view

Una vera e propria icona del mondo dei pick-up, Toyota Hilux è noto in tutto il mondo per essere uno dei veicoli più robusti e affidabili. L’ottava generazione è in produzione dal 2015, ed è stato aggiornato alla fine del 2020: disponibile con due tipi di carrozzerie, la Extra Cab con cabina “allungata” con quattro posti e la Double Cab, a doppia cabina con cinque posti, la Hilux è caratterizzata da uno stile aggressivo e massiccio.

All’interno, l’obiettivo, soprattutto sulle versioni d’accesso, è ottenere la massima robustezza e durabilità. Sono ottime le capacità in offroad, mentre per il mercato italiano sono proposti due motori, entrambi Diesel: il 2.4 D-4D da 140 CV e il più vigoroso 2.8 D-4D da 204 CV, anche con sistema Mild Hybrid.

Lo stile massiccio e riconoscibile all’esterno fa il paio con un abitacolo completo di ciò che serve, robusto ma non troppo raffinato. Ottime le capacità lontano dall’asfalto, mentre sono due i motori disponibili, entrambi Diesel che in alcuni casi vedono l’adozione di un modulo hybrid (vera novità introdotta con l’ultimo aggiornamento di questa vettura): il 2.4 D-4D da 150 CV e il più potente 2.8 D-4D da 204 CV, derivato dal fuoristrada Land Cruiser.

I prezzi? La versione base di Hilux accoppiata al 2.4 Diesel parte da 42.946 euro mentre le più costose GR Sport con il cambio automatico partono da 64.296 euro. Molto completa la dotazione di serie con dotazioni da vettura tradizionale come clima, cruise control adattivo, differenziale anteriore a disconnessione automatica, posteriore bloccabile, sedili anteriori riscaldabili, riconoscimento segnali stradali e sistema di mantenimento in corsia. Solo gli allestimenti meno completi come il Comfort non offrono la chiave elettronica, i fari LED ed il navigatore. A livello di optional si trova la vernice metallizzata ad 850 euro e quella perlata a 1.251 euro.

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