
Auto nuove economiche: com’è composto il mercato e le 5 più basse a listino
Ma quindi qual è l’auto nuova più economica sul mercato italiano? Prima di dare una risposta facciamo un passo indietro ed analizziamo l’andamento del costo delle auto nel corso degli anni. L’aumento generalizzato dei listini ha conosciuto un momento che ha fatto da spartiacque verificatosi tra il 2020 ed il 2021 quando il mondo dell’auto ha virato verso l’alto decimando nel vero senso della parola le auto economiche. Gli anni sopra citati coincidono con l’avvento della pandemia che certamente non ha aiutato il settore, oltre che della corsa all’elettrificazione che per via dello sviluppo delle nuove tecnologie ha provocato l’aumento dei listini.
Se prendiamo ad esempio l’inossidabile Panda che da sempre domina le classifiche di vendita nel nostro Paese, possiamo trovare dei dati interessanti. Nel 2008 questa vettura con il motore “entry level” della gamma, ovvero il 1.1 Fire da 54 cavalli e 88 Nm di coppia partiva da soli 8.830 euro. Una cifra che ad oggi sembra davvero impossibile ma che in realtà permetteva di portare nel proprio garage una vettura funzionale anche se senza fronzoli (i paraurti di questa Panda non erano neppure verniciati ma in plastica nera).
Oggi, invece, la Panda o Pandina (come viene definita dall’arrivo in gamma della Grande Panda) parte da un prezzo di 15.950 euro nel caso dell’allestimento 1.0 Hybrid Pop da 65 cavalli e 92 Nm di coppia. In diciotto anni il prezzo di attacco della storica citycar italiana è praticamente raddoppiato anche se certamente va detto che ora la piccola di casa FIAT monta un motore ibrido e dotazioni di sicurezza migliorate.
Per questo abbiamo deciso di effettuare un’attenta analisi sulle auto economiche 2026, prendendo ad esempio, oltre alle bestseller disponibili sul mercato, i cinque modelli che costano meno a listino. Scopriamo quindi questi modelli e i loro prezzi.
Sommario
Cosa vuol dire auto economica nel 2026
Che cosa si può intendere con il termine di auto economica? Un concetto complesso da definire ma che visto l’andamento del mercato si può riassumere principalmente con un prezzo massimo di 18.000 euro. Una cifra considerevole rispetto a quanto si doveva spendere un po’ di anni fa ma che rimane comunque molto competitiva nel mercato odierno.
Sotto i 15.000 euro in Italia è disponibile soltanto una vettura, ovvero la Dacia Sandero che parte da un listino di poco inferiore ai 14.000 euro. Se non si vuole considerare la compatta romena occorre spingersi un po’ su con i prezzi oppure valutare l’acquisto dei quadricicli al posto di una classica auto. Spesso legati a motorizzazioni elettriche che non temono i blocchi del traffico in città (ambiente in cui queste microcar non hanno rivali), i quadricicli possono essere guidati anche già dai 14 anni che salgono a 16 per i quadricicli pesanti.
Attenzione, però, a considerare il fatto che questi mezzi non sono delle vere e proprie automobili: la velocità massima che possono raggiungere è fissata a 45 km/h per i quadricicli leggeri e a 90 km/h (occorre dimenticare l’autostrada che non si può percorrere con questi mezzi) per quelli pesanti e soprattutto non sono presenti delle dotazioni di sicurezza che siamo abituati a vedere come l’ABS o altri accessori che diventano fondamentali per superare i crash test dell’EuroNCAP (che per i quadricicli non sono obbligatori).
Il consiglio è quello di valutare l’acquisto di un quadriciclo nel caso in cui si utilizzi questo mezzo di trasporto esclusivamente in città dove questa tipologia di vetture diventano delle vere e proprie alternative da non sottovalutare. I quadricicli proposti sul mercato sono diversi e spaziano dai modelli di origine cinese come la Desner A05, la Ligier JS50 o la Birba commercializzata da DR, oppure dai più interessanti Citroen Ami, FIAT Topolino, Micro Microlino o Mobilize Duo.
Tornando, invece, alle auto più economiche partiamo dalle vetture più grandi e ricercate della nostra classifica che sfiorano di poco il tetto massimo stabilito dei 18.000 euro. In questa fascia di prezzo si trovano anche dei SUV di origine cinese come la EVO 4 e la EVO 5 proposti entrambi a 17.900 euro. Per questi due modelli di casa EVO sono di serie Cruise Control, clima automatico, cerchi in lega, fari a LED, sedili in pelle, tetto apribile elettrico e sedile guida riscaldabile mentre la più rifinita EVO 5 offre fari full LED, display dell’infotainment centrale, Cruise Control, sensori di parcheggio posteriori con retrocamera, sedili in pelle con quello del guidatore elettrico, tetto apribile, clima manuale e vetri scuri.
L’inossidabile FIAT Tipo 4 Porte, nonostante sia in produzione da diversi anni si può avere sempre a 17.900 euro con una dotazione completa in abbinata al mitico 1.6 Multijet a gasolio. Di serie si trovano clima manuale, sensori di parcheggio con retrocamera, Cruise Control, mantenitore di corsia, radio Bluetooth e frenata automatica. Tornando ad altre cinesi troviamo la DFSK Glory 500 al prezzo di 17.988 euro della 1.5 base che offre cerchi in lega, clima automatico, infotainment con navigatore, sedili in pelle, sensori di parcheggio posteriori e retrocamera.
Più ricca la MG ZS Classic, che in versione base 1.5 VTi Comfort è offerta a 17.990 euro e propone di serie cerchi in lega, Cruise Control, infotainment con navigatore, Apple CarPlay e Android Auto, fari full LED, clima manuale, sensori di parcheggio posteriori con retrocamera, frenata automatica e barre sul tetto.
Sempre allo stesso prezzo ma con delle dotazioni inferiori si può avere la versione 1.0 ECO-G Essential della Dacia Jogger, che parte con questo allestimento da 18.100 euro. Di serie, in questo caso, troviamo clima manuale, Cruise Control, sensori di parcheggio posteriori, frenata automatica e il supporto per lo smartphone al posto del display.
Ma ora, dopo aver parlato in maniera generale delle auto nuove economiche, scopriamo insieme i cinque modelli che costano meno a listino.
I prezzi dei cinque modelli che costano meno
Quale sarà l’auto la più economica di tutte? In questa speciale classifica abbiamo analizzato attentamente ogni singolo listino per andare a scoprire le auto migliori al giusto prezzo. Anche se sono sempre meno le auto sotto i 18.000 euro, ecco di seguito i cinque modelli che costano meno.
Citroen C3
Al quinto posto della nostra classifica si trova un’auto particolarmente interessante: la Citroen C3. La quarta generazione della compatta francese è cresciuta nelle dimensioni (è ora lunga 4,02 metri) e ha una carrozzeria ispirata ai crossover, con un look moderno e concreto. Anche all’interno è altrettanto concreta, con un abitacolo razionale, robusto ma non noioso, impreziosito da rivestimenti in tessuto su plancia e pannelli porta. Spaziosa e molto comoda, la C3 ha anche un bagagliaio sufficientemente spazioso (310 litri) e una guida facile e molto rilassante, soprattutto sulle buche. La versione più abbordabile è dotata del 1.2 tre cilindri turbobenzina della famiglia PureTech da 100 CV, con cambio manuale a 6 marce e prestazioni vivaci (0-100 km/h in 10,6 secondi).
L’allestimento di ingresso è lo You offerto a 16.400 euro abbinato al 1.2 PureTech. Questa variante ha una buona dotazione di serie con clima, vetri elettrici, Cruise Control, sensori di parcheggio posteriori e quadro strumenti digitale, ma al posto del display dell’infotainment c’è il supporto per lo smartphone al centro della plancia
FIAT Pandina
La quarta classificata è un’auto molto conosciuta in Italia visti i suoi continui record di vendita che da anni la vedono sul posto delle auto nuove più vendute: la FIAT Pandina. In commercio dal 2012, la terza serie della citycar italiana ha uno stile simpatico, interni semplici e pratici ma facilmente riconoscibili grazie allo “stile boxy” e una buona abitabilità che ben si combina con soluzioni originali come il tascone sulla plancia davanti al passeggero. La versione di accesso Pop non ha la radio ma dispone del clima manuale, della frenata automatica d’emergenza, volante regolabile in altezza e sensori di parcheggio posteriore. Salendo si trova la versione Icon che aggiunge la radio display da 5” ed Line Departure Warning Plus mentre al top della gamma si trova la Cross con dettagli da “mini SUV” e radio Uconnect da 7”.
Sotto il cofano l’unica scelta è il 1.0 Hybrid tre cilindri benzina dotato di tecnologia Mild Hybrid da 70 CV abbinato al cambio manuale a 6 marce che si distingue per i bassi consumi. Il prezzo di partenza della Pandina è di 15.950 euro di listino ma non mancano promozioni dedicate che spingono verso il basso il prezzo.
Mitsubishi Space Star
Per soli 50 euro in meno rispetto alla FIAT Pandina, nella nostra classifica delle cinque auto nuove economiche 2026 si trova la Mitsubishi Space Star offerta al prezzo di 15.900 euro nell’unico allestimento Invite che offre una discreta dotazione di serie con clima, retrovisori regolabili elettricamente e volante regolabile in altezza. La piccola giapponesina è arrivata sul mercato nel 2013 ma ancora oggi è una delle auto più economiche sul mercato.
Caratterizzata da dimensioni compatte, a metà tra una citycar e una utilitaria (è lunga 3,85 metri), ha uno stile ancora fresco e moderno, soprattutto nell’aggressivo frontale, mentre all’interno la plancia è tipicamente giapponese, con plastiche lucide e comandi fisici facili da raggiungere, per un abitacolo fatto per durare più che per apparire. Molto leggera (pesa solo 875 kg), la Space Star è proposta in Italia con un solo motore, il 1.2 tre cilindri aspirato da 71 CV, mentre lo spazio a bordo per passeggeri e bagagli è adeguato alle proporzioni esterne contenute.
Mahindra KUV100
Al secondo posto delle cinque auto più economiche del 2026 si trova la Mahindra KUV100. Questa vettura viene offerta ad un prezzo di partenza di 15.645 euro nella versione base: la NXT 1.2 K6+, che di serie offre radio, clima, vetri elettrici, sensori di parcheggio posteriori, specchietti elettrici e fendinebbia. Lanciata nel 2018, la Mahindra KUV100 resiste stoica alle più giovani rivali. Lunga 3,70 metri, questa citycar ha uno stile esterno davvero particolare, interni altrettanto eclettici, una buona abitabilità e una guida semplice e tranquilla: Il motore è un 1.2 tre cilindri a benzina da 87 CV abbastanza vispo.
Dacia Sandero
Sul podio della classifica delle cinque auto economiche del 2026 troviamo la Dacia Sandero. La compatta romena offre grandi frecce al proprio arco, dalla presenza di un grande bagagliaio (406 litri per le versioni a benzina, 328 per le ECO-G benzina-GPL) ad una buona dinamica di guida, passando per una dotazione che, superando il muro dei 15.000 euro, diventa assolutamente sufficiente per tutti i tipi di clienti.
Lunga 4,09 metri nella sua versione Streetway, ha uno stile da classica compatta, con linee pulite, moderne e ben proporzionate, un frontale espressivo e una coda alta. L’abitacolo è molto spazioso, ergonomico e assemblato con discreta cura, con materiali rigidi ma robusti. Ad eccezione della 1.0 SCe Expression, offerta a 15.000 euro, però, gran parte delle versioni sotto questa soglia non offre un sistema di infotainment centrale, preferendo un più semplice supporto per il telefono al centro della plancia. Realizzata sulla piattaforma CMF-B del Gruppo Renault, la Sandero è offerta sotto i 15.000 euro con tre motorizzazioni. La più abbordabile è la 1.0 SCe, spinta da un tre cilindri aspirato da 67 CV, mentre ci si può spingere ai due 1.0 tre cilindri turbocompressi, la 1.0 TCe a benzina da 91 CV o la 1.0 ECO-G benzina/GPL da 100 CV.
La lista completa la trovi in questo articolo interamente dedicato alla classifica delle auto più economiche 2026


