Citycar elettriche 2025: tutti i modelli e i prezzi

Il mercato dell’auto elettrica sta crescendo, anche grazie all’arrivo sul mercato di modelli compatti e dal prezzo più accessibile. Il futuro dell’auto elettrica passa anche dal lancio di piccole citycar a zero emissioni. Scopriamo tutti i modelli di citycar elettriche 2025 e i prezzi.

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Le automobili elettriche sono sempre più al centro del mondo automotive, con nuovi modelli in uscita ogni mese alimentati a batterie. Nonostante sia opinione comune che l’auto elettrica abbia senso principalmente in città, dove può abbattere significativamente le emissioni locali di inquinanti negli ambienti urbani, nel 2025 le citycar elettriche si contano sulle dita di due mani.

Con l’esplosione dei SUV e la necessità da parte delle Case costruttrici di utilizzare batterie molto grandi per offrire un’autonomia adeguata, infatti, le automobili a ruote alte sono protagoniste anche nel mondo dell’elettrico. I costi maggiori dell’automobile elettrica, poi, portano naturalmente i costruttori a proporre modelli più ricchi, potenti, lussuosi e anche costosi con alimentazione elettrica, tutte caratteristiche che non si sposano con le auto da città.

Le citycar elettriche nel 2025 proposte sul mercato sono infatti solo sette, con una “coppia” di gemelle che alza il numero totale. Negli ultimi tempi, infatti, si sono diffuse maggiormente le compatte di segmento B a zero emissioni, vetture con lunghezze di circa 4 metri e una maggior abitabilità rispetto alle citycar “dure e pure”, sempre a loro agio in città ma più versatili anche fuori dai confini urbani, con l’asso nella manica rappresentato dalla possibilità di adottare batterie più grandi, e quindi autonomie maggiori, rispetto alle più piccole citycar. Sulla carta, però, l’alimentazione elettrica si sposa alla perfezione proprio con le citycar.

Grazie alla coppia e alla potenza immediata del propulsore elettrico, anche con motori estremamente piccoli si ottengono prestazioni perfettamente adeguate all’utilizzo cittadino. In più, le brevi percorrenze delle auto cittadine permettono di percorrere anche diversi giorni con una carica, e a tutto vantaggio dell’efficienza che sulle auto elettriche, specialmente se piccole e leggere, è molto maggiore proprio in città. Infine, la silenziosità di marcia e l’assenza di emissioni hanno i maggiori risvolti positivi proprio in ambienti urbani. Scopriamo allora tutti i modelli e i prezzi delle citycar elettriche 2025.

Sommario

Le citycar elettriche del 2025

Come detto in apertura, nel 2025 le citycar elettriche non sono moltissime. La tecnologia delle batterie ancora piuttosto costosa, la necessità di avere pacchi batterie di grandi dimensioni per offrire un’autonomia adeguata e il disinteresse per le auto tradizionali in favore di SUV e crossover non ha fatto altro che rallentare la diffusione della tecnologia elettrica sul Segmento A, quello delle citycar appunto. In realtà, le difficoltà del mondo dell’auto e l’amore del pubblico per gli Sport Utility sta rendendo difficile la vita per l’intero Segmento A, con sempre più Case che preferiscono concentrarsi su modelli più grandi e redditizi. Sebbene le auto di piccole dimensioni siano sempre più costose da produrre e, per questo, con margini di vendita in continua riduzione, sarebbero proprio le citycar le elettriche perfette.

Idealmente, infatti, le piccole cittadine sono le automobili ideali da elettrificare. Piccole e leggere, richiedono un minor consumo di materiali rari e costosi come le terre rare e i metalli come nichel, litio o manganese per le batterie. Inoltre, le citycar percorrono pochi km al giorno, diventando ideali per sopperire alla differenza di autonomia e tempi di ricarica-rifornimento con le auto termiche. In più, l’assenza di un cambio e la fluidità dei motori elettrici rende le citycar elettriche più comode, vivaci e rilassanti delle controparti termiche proprio nel traffico e nelle manovre.

Infine, le dimensioni compatte permettono di ottenere auto più efficienti, e quindi ridurre ulteriormente l’impatto ambientale di queste auto, che vanno a ridurre l’apporto di emissioni inquinanti proprio dove ce n’è bisogno, in città. Il freno più grande alla diffusione di queste auto sono i costi di progettazione e produzione, che rendono molto meno profittevoli (e quindi meno appetibili, almeno sulla carta) queste vetture rispetto ad auto più grandi, che a livello di componentistica e di costo reale di costruzione non si distanziano così tanto dalle citycar. Nonostante questo, ci sono delle Case automobilistiche che credono nella mobilità cittadina elettrica, con una manciata di modelli sul mercato con caratteristiche, però, molto interessanti.

Citycar elettriche 2025, tutti i modelli sul mercato

Attualmente, infatti, possiamo contare sette modelli di citycar elettriche nel 2025, con due gemelle (le Abarth e FIAT 500e) e sette brand diversi rappresentati. Negli ultimi due anni, poi, sono arrivate le interessanti proposte di Hyundai e Leapmotor, che con le loro Inster e T03 rispettivamente stanno convincendo il mercato delle piccole elettriche con forme simpatiche e con un’autonomia di tutto rispetto.

Nei prossimi anni, poi, arriveranno altre elettriche di piccole dimensioni, a partire dall’attesa Renault Twingo E-Tech, una piccola dallo stile ispirato alla Twingo di prima generazione e che promette un gran rapporto prezzo-contenuti. C’è interesse anche intorno alle piccole elettriche Volkswagen, con la futura ID.1 che erediterà il testimone dall’ottima Volkswagen e-up!, fuori produzione dal 2022. In attesa degli sviluppi del mercato, sono questi i modelli di citycar elettriche nel 2025 sul mercato italiano:

  • Abarth 500e
  • Dacia Spring
  • DR 1.0 EV
  • FIAT 500e
  • Hyundai Inster
  • Leapmotor T03
  • Mini Cooper Electric

Abarth 500e

Abarth 500e

La prima tra le citycar elettriche 2025, almeno in ordine alfabetico, è la Abarth 500e, una delle automobili più discusse degli ultimi anni. Lanciata alla fine del 2023, la 500e è la prima Abarth elettrica della storia del brand, e come base ha usato, come di consueto, la base di una FIAT esistente, nel dettaglio quella della 500e. Rispetto a quest’ultima, la versione Abarth è più lunga di circa 4 cm (3,67 metri) per via dei paraurti più pronunciati, è più bassa e, in definitiva, decisamente più cattiva. Lo stile è molto sportivo, con un frontale aggressivo e un posteriore personale, mentre spiccano anche i grandi cerchi in lega da 17 o 18 pollici a seconda dell’allestimento. Disponibile in colorazioni molto appariscenti, la 500e è una Abarth anche all’interno, dove spiccano il volante sportivo, i pannelli della plancia dedicati, i sedili avvolgenti e rivestiti in Alcantara sulla ricca Turismo e ribassati rispetto alla 500e “by FIAT”.

A livello meccanico, l’aggressività della carrozzeria trova un discreto riscontro, sebbene i numeri non siano da capogiro. La base meccanica è, infatti, quella della FIAT 500e, e anche la batteria è quella da 37 kWh della FIAT più potente. Il motore, però, è portato a 155 CV, 37 in più della FIAT equivalente, e le prestazioni sono decisamente più vivaci. L’accelerazione 0-100 km/h è coperta in 7,0 secondi, mentre la velocità massima si ferma a 155 km/h. Tra le migliorie tecniche, poi, troviamo anche dei freni maggiorati, un assetto ribassato e delle gomme ad alte prestazioni, mentre le versioni Turismo sono dotate del discusso Sound Generator, una sorta di cassa posizionata dietro al paraurti posteriore che si occupa di replicare il suono di una Abarth 695 termica con scarico Record Monza. Agile e stabile, non è velocissima, ma è piuttosto divertente da guidare tra le curve. Le prestazioni, però, fanno scendere l’autonomia, che sulla 500e chiusa oscilla tra i 253 e i 264 km WLTP (la Cabrio, invece, offre tra i 242 e i 254 km WLTP).

Dacia Spring

Nieuwe Dacia Spring

Tra le citycar elettriche del 2025, la Dacia Spring è la più adatta alla vita cittadina. Lunga 3,73 metri e larga 1,58, la piccola Spring è dotata di cinque porte e di uno dei bagagliai più grandi della categoria con 308 litri di capacità minima. Lo stile è stato aggiornato con un restyling estetico e tecnologico che ne ha cambiato il look con un frontale più aggressivo, un posteriore personale e protezioni nella parte inferiore della carrozzeria ispirate a quelle dei SUV e, soprattutto, alla sorella maggiore Duster. Con il facelift del 2024, gli interni sono decisamente migliorati a livello di stile, con un look allegro, tanti comandi fisici e un ottimo infotainment con schermo da 10 pollici con Apple CarPlay e Android Auto. Lo spazio è buono davanti e discreto dietro, anche se la posizione di guida è piuttosto compromessa in quanto manca la regolazione in altezza e lo spazio per le gambe non è troppo generoso. Su tutte le versioni, la dotazione è essenziale ma non povera. Non mancano clima, radio, vetri elettrici e barre sul tetto.

Agile estremamente maneggevole, non punta su dotazioni da top di gamma quanto su praticità, spazio e un’autonomia ottima anche con una batteria piuttosto piccola. A livello meccanico, infatti, la Dacia Spring è la meno potente tra tutte le citycar elettriche del 2025. La versione d’attacco della gamma Spring è la 45, dotata di un motore elettrico anteriore da 45 CV e 125 Nm di coppia, con prestazioni molto tranquille sulla carta (0-100 km/h in 19,1 secondi) ma sufficientemente sveglia tra 0 e 50 km/h, mentre per chi cerca qualcosa in più c’è la Spring 65, con motore che passa a 65 CV e conserva i 125 Nm di coppia (0-100 km/h in 13,7 secondi). Grazie ad un peso inferiore ai 1.000 kg, ha un’efficienza decisamente buona, che riesce a regalare un’ottima autonomia considerando la capacità della batteria di 27 kWh per le versioni Expression e Business, infatti, il motore eroga solo 45 CV e 125 Nm, e solo la top di gamma Extreme arriva a “ben” 65 CV. Le prestazioni sono molto lente almeno sulla carta (0-100 km/h in 19,1 secondi per le 45 CV, 13,7 per le 65 CV), ma è decisamente pronta tra 0 e 50 km/h, e grazie ad un peso di meno di 1.000 kg a secco ha un’efficienza estremamente interessante. La batteria da 26,8 kWh permette a Dacia Spring di offrire un’autonomia nel ciclo misto WLTP di 225 km per la 45 e 228 km per la 65.

DR 1.0 EV

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Lanciata nel 2023, la DR 1.0 EV è un modello molto importante per la Casa di Macchia d’Isernia. Dopo la prima elettrica del Gruppo DR, la EVO Electric, la 1.0 EV è la prima DR elettrica, e per la sua prima BEV la Casa sino-molisana ha scelto di non lanciare un SUV come tante altri brand di origine orientale anche la Casa sino-molisana lancia la sua prima auto elettrica. Per entrare in questo mercato, però, non sceglie, come altre Case di origini cinesi, un SUV medio dal prezzo relativamente importante, ma anzi una citycar elettrica dalle dimensioni molto compatte. Con l’addio della smart fortwo, infatti, la DR 1.0 EV è diventata l’auto più piccola sul mercato italiano, con una lunghezza di soli 3,20 metri. La DR 1.0 EV è derivata da un modello di discreto successo in Cina, la Chery eQ1 lanciata nel 2017. In linea con lo stile DR, anche la 1.0 EV modifica solo leggermente lo stile del modello d’origine, con mascherine e loghi personalizzati sia davanti che dietro. L’estetica rimane quindi piuttosto particolare, con un look liberamente ispirato alla Toyota iQ ma comunque piacevole. All’interno, nonostante le dimensioni davvero contenute la DR 1.0 EV offre quattro posti e un bagagliaio relativamente capiente, che parte da 110 litri e arriva a 630 abbattendo il divano posteriore.

Rispetto ad altre citycar elettriche, però, gli interni di DR 1.0 EV hanno un aspetto decisamente curato e tecnologico, con un grande schermo dell’infotainment verticale che include anche i comandi del clima. A livello meccanico, la DR 1.0 EV è dotata di un sistema piuttosto raffinato di sospensioni, indipendenti sia davanti che dietro (McPherson all’anteriore e Multilink al posteriore), ha freni a disco sulle quattro ruote e un motore elettrico da 61 CV e 150 Nm che spinge sulle ruote posteriori. Sulla carta, le prestazioni non sono eccezionali: l’accelerazione 0-100 km/h è coperta in 17 secondi e la velocità massima è di 120 km/h, ma l’eccellente agilità della vettura unita ad un vivace spunto da ferma (lo 0-50 km/h è coperto in 5 secondi netti) la rendono piuttosto rigida nel traffico cittadino.

Rispetto ad altre citycar elettriche del 2025, poi, la DR 1.0 EV ha una batteria relativamente grande, con 31 kWh di capacità netta. Nel ciclo WLTP, infatti, DR ha omologato la sua 1.0 EV per una percorrenza di 210 km nel ciclo misto, che diventano 294 nel ciclo solo urbano. La potenza di ricarica, infine, non è delle più generose: in corrente alternata carica infatti ad un massimo di 6,6 kW, mentre in corrente continua arriva a 40 kW.

FIAT 500e

La più conosciuta tra le citycar elettriche del 2025 è senza dubbio la FIAT 500e. Erede della tradizione della FIAT 500, nata nel 1957 e rinata con l’ancora amata e gettonata FIAT 500 del 2007, per la sua terza rinascita 500 è diventata la prima elettrica prodotta in grande serie dalla Casa del Lingotto. A giudicare dal risultato, si tratta di uno dei più classici esempi di “buona la prima”. A livello estetico, la 500e è riuscita nel difficilissimo compito di evolvere le linee della 500 del 2007, ancora considerata una delle più belle citycar degli ultimi decenni. Nonostante infatti sia una “vera” 500, la 500 Elettrica è sempre elegante, sbarazzina e retrò, ma anche moderna, più adulta e più “cresciuta”. Grazie a dimensioni decisamente compatte (è lunga 3,63 metri e larga 1,68 metri), poi, è perfetta per la vita cittadina. Oltre alla versione a tre porte, la 500 è offerta anche in variante Cabrio, con tetto in tela apribile, e 3+1, con una piccola porta posteriore controvento che aumenta l’accesso ai posti dietro mantenendo invariate le dimensioni.

All’interno, l’abitacolo della FIAT 500e ha uno stile che richiama le precedenti 500, con finiture lucide e forme tondeggianti, ma al centro della plancia spicca il display da 10,25 pollici dell’ottimo sistema di infotainment Uconnect 5 e un’ergonomia ben studiata, con lo spazio per i passeggeri anteriori che risulta generoso anche per i più alti. Dietro rimane ancora piuttosto stretta, e il bagagliaio è piccolino, con una capacità di 185 litri di capacità minima. La qualità costruttiva è buona, con le versioni top di gamma che risultano addirittura lussuose, al netto di alcuni materiali rivedibili. Rispetto ad altre citycar elettriche del 2025, la FIAT 500e è dotata di una meccanica da “grande”, con motori potenti e un’attenzione differente a prestazioni e autonomia soprattutto sulla versione con la batteria maggiorata.

Realizzata su una piattaforma dedicata (dal 2025 declinata anche con una motorizzazione ibtida) la 500e è dotata di un motore elettrico anteriore che eroga 95 o 118 CV a seconda della batteria scelta. Entrambe le versioni hanno un ottimo spunto, con la versione da 118 CV che ha prestazioni quasi sportive, con uno 0-100 km/h coperto in 9,0 secondi e uno 0-50 km/h di soli 3,1 secondi. La guidabilità, poi, è davvero piacevole, con buone doti di agilità e stabilità anche fuori dai centri urbani. Due, infine, i tagli di batteria: la variante d’accesso ha il motore da 95 CV e una batteria da A livello di batterie e autonomia, invece, FIAT 500e è dotata di due tagli di batterie, una da 21 kWh netti, per un’autonomia nel ciclo misto WLTP di 190 km. La più potente 500e da 118 CV ha invece una batteria da 37 kWh netti, che consente, a seconda dell’allestimento, di fare tra i 307 e i 331 km (WLTP).

Leapmotor T03

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La terza auto che fa parte del Gruppo Stellantis tra le citycar elettriche del 2025 è la Leapmotor T03, un’auto che nasce per il mercato cinese ma che, grazie ad un prezzo davvero interessante, sta trovando il suo spazio anche in Italia. Lunga 3,62 metri, la T03 è una cinque porte dallo stile tondeggiante, morbido e simpatico, con un frontale con grandi fari tondi e un posteriore dove il piccolo lunotto fa il paio con un paraurti molto generoso. Salendo a bordo, la T03 è assemblata piuttosto bene, con plastiche di colori differenti che rendono meno cupo e piatto l’abitacolo della piccola cinese. La tecnologia è, sulla carta, molto completa, ma sia il quadro strumenti digitale da 8 pollici che il display dell’infotainment centrale da 10,1 pollici hanno scritte piccole e un software un po’ troppo “orientale”. Lo schermo centrale, poi, ospita al suo interno tutti i comandi del clima e tutto ciò che ha a che fare con la gestione della vettura.

Questa soluzione è un po’ scomoda da usare in marcia, in quanto non ci sono comandi fisici, mentre sorprende l’assenza di Apple CarPlay e Android Auto, neanche cablati. Lo spazio, invece, non è affatto male, e anche davanti il posizionamento del selettore del cambio al volante ha liberato tanto spazio per le gambe dei passeggeri anteriori. Il bagagliaio, invece, è piuttosto piccolo con 210 litri di capacità minima. Dotata di una meccanica tradizionale (sospensioni McPherson all’anteriore, ponte torcente dietro), è agile e facile da guidare, anche se non troppo piacevole tra le curve. Il motore anteriore, poi, ha 95 CV e 158 Nm, che la rende sufficientemente vispa (0-100 km/h in 12,7 secondi, 130 km/h) e piuttosto efficiente: grazie ad una batteria da 37 kWh, infatti, la T03 più percorrere, secondo il ciclo misto WLTP, 265 km con una ricarica.

Hyundai Inster

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Continuiamo a conoscere i modelli di citycar elettriche 2025 con uno dei modelli più interessanti degli ultimi anni, la Hyundai Inster. Parente della particolare Casper, venduta in Corea del Sud, la Inster è un originale mix tra una classica cittadina, un SUV e una monovolume, prendendo caratteristiche da tutte queste tipologie di auto. Lunga 3,83 metri, è un po’ più lunga delle altre citycar, ma grazie a delle forme squadrate e regolari riesce ad essere ugualmente facile da guidare e da piazzare. Lo stile, poi, è davvero particolare, con grandi superfici vetrate, linee rigorose intervallate da fari tondi e da mascherine e dettagli quadrati a richiamare i pixel. Anche all’interno la Inster è molto originale, ispirandosi alle monovolume per via del tetto alto, delle grandi superfici vetrate e di diversi vani portaoggetti e portabicchieri. Anche la disposizione dell’abitacolo è piuttosto particolare, con l’assenza del tunnel centrale che libera spazio per dei sedili anteriori uniti che richiamano le panche delle auto anni ’60 e ’70.

Nonostante sia piccola, lo spazio è generoso sia davanti che dietro, dove con i sedili scorrevoli (disponibili dall’allestimento XClass) si può scegliere di privilegiare l’abitabilità o la capacità del bagagliaio, che varia da 238 a 351 litri a seconda della posizione del divano. La tecnologia è molto completa, con tutte le versioni che sono dotate di quadro strumenti digitale, infotainment con Apple CarPlay, Android Auto (cablati) e navigatore proprietario, guida autonoma di Livello 2 e non solo. Simpatici e utili i sedili anteriori reclinabili in avanti, che permettono di andare a creare un letto per due persone. Agile e facile da guidare, la Inster è disponibile con due tagli di batteria. La versione d’accesso ha 42 kWh di capacità e un motore da 97 CV, capace di prestazioni piuttosto vispe (0-100 km/h in 11,7 secondi) e un’autonomia di tutto rispetto (307 km WLTP). La più potente e autonoma è la Inster con batteria da 49 kWh e motore da 115 CV, più vivace (0-100 km/h in 10,6 secondi) e con un’autonomia WLTP compresa tra i 360 e i 370 km.

Mini Cooper Electric

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A concludere la nostra carrellata dei modelli di citycar elettriche del 2025 con la più ricercata di questo segmento, la Mini Cooper Electric. Dopo il timido successo della prima Mini elettrica di grande serie, la Cooper SE lanciata nel 2020, la Cooper Electric è lunga 3,86 metri e ha uno stile immediatamente riconoscibile come una Mini, ma allo stesso tempo diverso da quello a cui la Casa di Oxford ci ha abituati. Il frontale unisce i fari tondi e la mascherina ottagonale con delle linee più tese e squadrate, mentre la fiancata è pulita e filante, con maniglie a filo con la carrozzeria e un lunotto molto più inclinato ma che mantiene il tetto orizzontale e “flottante”. In coda, invece, il look è nettamente diverso, con dei montanti del tetto più inclinati e dei particolari fari triangolari.

Salendo a bordo, invece, la Mini Cooper Electric condivide con le altre Mini di ultima generazione l’abitacolo iper-minimale e semplice, che fa a meno di consolle centrale e quadro strumenti per concentrare tutto all’interno di un grande display tondo OLED da 9,55 pollici. Questo schermo regala un grande effetto wow, è molto spettacolare e ha una qualità molto alta, ma è piuttosto complesso da usare, soprattutto in marcia. La qualità dei materiali, invece, è piuttosto povera, “salvata” dall’utilizzo di un piacevole tessuto su gran parte della plancia e dei pannelli porta, mentre sotto al display c’è una mini-plancetta ispirata a quella delle Mini classiche dove trova posto il selettore del cambio, il freno a mano elettronico e il bilanciere per gestire le modalità di guida. Costruita in Cina, la Cooper Electric è realizzata in collaborazione con la cinese Great Wall all’interno della joint-venture “Spotlight Automotive”. Dotata di una piattaforma dedicata, la Cooper Electric è agile e piacevole da guidare, e disponibile con due tagli di batteria e tre livelli di potenza. La versione d’accesso è la Cooper E, dotata di motore da 184 CV e batteria da 37 kWh, per un’autonomia di 300 km WLTP e prestazioni vivaci (0-100 km/h in 7,3 secondi).

Segue poi la Cooper SE, con motore da 218 CV e batteria da 49 kWh (0-100 km/h in 6,9 secondi e 400 km WLTP), mentre al top c’è la eJCW, dotata di 258 CV, prestazioni da sportiva (0-100 km/h in 5,9 secondi) e un’autonomia pari a 371 km nel ciclo WLTP.

I prezzi delle citycar elettriche 2025

Concludiamo, quindi, con i prezzi delle citycar elettriche del 2025, che per tre delle sette EV sotto i 4 metri non superano la soglia psicologica dei 20.000 euro almeno per la versione d’attacco. È proprio una citycar elettrica l’auto a batterie più economica in Italia, la Dacia Spring, che parte da poco meno di 17.000 euro. La più costosa, invece, è la ricercata Abarth 500e, che in versione Cabrio e allestimento più ricco Turismo sfiora i 38.000 euro.

Partiamo, quindi, dalla più economica elettrica d’Italia, la Dacia Spring. La piccola romena riesce a sfruttare la costruzione cinese per ridurre il suo prezzo d’acquisto, che parte da 17.900 euro per la versione d’accesso 45 in allestimento Expression. La dotazione di serie è piuttosto completa, e comprende clima manuale, mantenitore di corsia, regolatore di velocità, frenata automatica, sensori di parcheggio posteriori, quadro strumenti digitale e radio Bluetooth, con al posto del sistema di infotainment da 10 pollici un supporto per il proprio smartphone. L’unico optional obbligatorio è il caricatore veloce da 30 kW, che permette di abbassare i tempi di ricarica a meno di un’ora fino al 100%.

Segue una coppia di vetture sempre costruite in Cina, la DR 1.0 EV e la Leapmotor T03, entrambe offerte ad un prezzo di partenza di 18.900 euro. La Spring è proposta in un unico allestimento molto ricco, che offre di serie cerchi in lega, clima, fari a LED, sensori di parcheggio posteriori con retrocamera, schermo dell’infotainment verticale, quadro strumenti digitale, e vernice metallizzata. Anche la Leapmotor T03 è offerta in Italia in un unico allestimento, il Design, che offre di serie quadro strumenti digitale, infotainment da 10,1 pollici con navigatore, cerchi in lega, luci diurne a LED, Cruise Control Adattivo, retrovisori riscaldabili, sensore per l’angolo cieco, sensori di parcheggio posteriori con retrocamera, tetto panoramico e accesso all’auto senza chiave.

Segue, poi, la Hyundai Inster, che parte da 24.900 euro in versione XTech e batteria da 42 kWh. L’allestimento di serie è già piuttosto completo, e offre di serie clima automatico, Cruise Control Adattivo, infotainment con navigatore, Apple CarPlay e Android Auto, sensori di parcheggio posteriori con retrocamera, sedili posteriori fissi con guida autonoma di Livello 2. Costruita in Italia, a Torino, la FIAT 500e è l’unica citycar elettrica assemblata in Europa, ma da settembre 2025 il listino ha visto un “taglio” netto di diverse migliaia di euro. Oggi, quindi, la 500e parte da 23.900 euro in versione base Pop con motore da 95 CV e batteria da 21 kWh, che offre di serie Cruise Control, clima manuale, quadro strumenti digitale e il supporto centrale per lo smartphone al posto del display da 10,25 pollici, di serie sulla Icon da 25.400 euro.

Per la batteria da 37 kWh, invece, servono almeno 26.900 euro in allestimento Pop, con la Icon che parte da 28.400 euro. Segue, poi, la Mini Cooper Electric, che in versione Cooper E da 184 CV e con batteria da 37 kWh parte da 29.500 euro. La dotazione di serie, per l’anglo-cinese, è ottima, con di serie clima automatico bizona, fari Full LED, Cruise Control “tradizionale”, sensori di parcheggio anteriori e posteriori, mantenitore di corsia, retrocamera e cerchi in lega.

Fiat 500e

La più costosa tra le citycar elettriche del 2025 è la Abarth 500e, che in versione base parte da 37.950 euro. La Abarth 500e è proposta, di serie, con una dotazione molto ricca, che comprende già dalla versione base i fari full LED, il clima automatico, il sistema di infotainment da 10,25 pollici con navigatore, Apple CarPlay e Android Auto, i sensori di parcheggio posteriori, il monitoraggio dell’angolo cieco e il Cruise Control Adattivo. Sono questi, ricapitolando, i prezzi delle citycar elettriche del 2025:

  • Abarth 500e, da 37.950 euro
  • Dacia Spring, da 17.900 euro
  • DR 1.0 EV, da 18.900 euro
  • FIAT 500e, da 23.900 euro
  • Leapmotor T03, da 18.900 euro
  • Hyundai Inster, da.24.900 euro
  • Mini Cooper Electric, da 29.500 euro

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