
Recensione Audi Q2: com’è fatta, pro e contro
In breve è diventato uno dei modelli più rappresentativi della strategia Audi di espandere la gamma SUV verso il basso, tanto che anche l’ultima generazione di A1 ha ricevuto nella seconda parte della sua carriera la variante allstreet, nata come citycarver. Pensata per intercettare un pubblico giovane e urbano, la Q2 ha saputo distinguersi come un crossover compatto, versatile e dallo stile personale, unendo il linguaggio stilistico Audi con dimensioni più ridotte e prezzi più accessibili. La lunghezza di 4,21 metri la rende agile in città, ma allo stesso tempo capace di offrire spazio sufficiente per quattro adulti e un bagagliaio ben sfruttabile anche se svetta per capacità.
Il design è molto spigoloso, caratterizzato dal frontale con single frame esagonale e dalle linee squadrate e audaci, ha contribuito a conferirle una forte identità rispetto ai SUV più grandi della gamma. Dopo oltre sette anni di carriera, la Q2 si avvia alla sua naturale conclusione: Audi ha già dichiarato che non ci sarà una diretta erede termica, ma che il suo ruolo verrà raccolto da un modello compatto e 100% elettrico, destinato a sostituire sia la Q2 sia l’A1. Questo segna la fine di un capitolo importante per il marchio dei quattro anelli, che con la Q2 è riuscito a entrare in un segmento nuovo senza rinunciare a qualità, tecnologia e immagine premium.
La Audi Q2 in 5 punti
- Motorizzazioni – Niente ibrido, i motori sono i benzina 30 TFSI, 40 TFSI e la sportiva SQ2 quattro da 300 CV. I Diesel sono i 30 TDI e 35 TDI, con potenze rispettivamente di 116 e 150 CV.
- Design – Look molto spigoloso, linee geometriche, single frame frontale e possibilità di personalizzazione con pacchetti S line e colori contrastanti.
- Interni – Materiali curati, disposizione razionale, cruscotto digitale Audi Virtual Cockpit e infotainment MMI con display fino a 8,3 pollici. Si sente il peso degli anni, oggi l’abitacolo delle ultime Audi è decisamente diverso.
- Tecnologia – Sistemi di assistenza Audi pre sense, cruise adattivo, park assist, connettività completa con Apple CarPlay e Android Auto.
- Prezzi – nuova, la gamma partiva da circa 28.000 €; oggi si trova prevalentemente sul mercato usato con quotazioni dai 18.000 € in su, a seconda di anno e allestimento.
Com’è fuori
Esteticamente, l’Audi Q2 ha rappresentato un’interpretazione originale del linguaggio stilistico del marchio, nonostante le sue linee siano ormai figlie di un family feeling appartenente alla vecchia generazione delle vetture fabbricate dal costruttore di Ingolstadt.
Nonostante le dimensioni contenute, il crossover teutonico si distingue per proporzioni ben calibrate e dettagli muscolosi che gli conferiscono una presenza solida. Il frontale sfoggia il tipico single frame Audi, qui reso più ottogonale, sebbene gli angoli siano piuttosto arrotondati, e imponente rispetto alla taglia dell’auto, incorniciato da gruppi ottici dal design affilato, disponibili anche con tecnologia LED e, negli ultimi aggiornamenti, Matrix LED. La fiancata è caratterizzata da linee tese e geometriche, con la famosa "blade" posteriore che differenzia a livello cromatico il montante C dal resto della carrozzeria. Le forme squadrate, unite a passaruota ben evidenziati e a cerchi che vanno fino ai 19 pollici, conferiscono al modello un aspetto molto dinamico.
Fanali compatti in coda, con buon accesso al bagagliaio che raggiunge i 1.050 litri. Con gli aggiornamenti di metà carriera, la Q2 ha ricevuto ritocchi alla griglia e ai paraurti, assumendo un aspetto ancora più moderno e sportivo, in linea con i SUV d’alta gamma della Casa come la Q3, nel frattempo sostituita dalla terza generazione.
Vediamo le dimensioni dell’Audi Q2, ora trenta centimetri rispetto alla nuova generazione di Q3 che la succede in gamma. Ecco i dati corretti:
- Lunghezza: 4,21 metri (SQ2: 4,22 metri)
- Larghezza: 1,79 metri (SQ2: 1,80 metri)
- Altezza: 1,51 metri (SQ2: 1,50 metri)
- Passo: 2,60 metri
- Bagagliaio: 405/1.050 litri (40 TFSI e SQ2: 335/1.000 litri)
Com’è dentro
L’abitacolo della Q2 riprende in pieno lo stile Audi, con un’impostazione minimalista, razionale e curata nei dettagli. Le plastiche sono solide e ben assemblate, mentre negli allestimenti superiori si trovano inserti in materiali più pregiati e piacevoli al tatto. Al centro della plancia campeggia il sistema MMI con display fino a 8,3 pollici, controllabile tramite la manopola centrale e, con gli ultimi aggiornamenti, anche con comandi vocali, ma non è touch come sui più moderni sistemi. L’Audi virtual cockpit, ovvero il cruscotto digitale da 12,3 pollici altamente personalizzabile, porta a bordo della Q2 una buona iniezione di tecnologia.
Lo spazio è buono per una coppia e due passeggeri posteriori, sebbene chi è molto alto possa avvertire qualche limite per le gambe nella seconda fila. In compenso, il bagagliaio offre una capienza di circa 405 litri (fino a oltre 1.000 abbattendo i sedili), un valore competitivo per la categoria. Il comfort a bordo è elevato: contribuiscono i sedili ben sagomati e regolabili, mentre l’insonorizzazione è curata, con una riduzione efficace dei rumori esterni. Tra gli optional figurano climatizzatore automatico bizona, impianto audio Bang & Olufsen e rivestimenti di sedili in pelle o Alcantara.
Come si guida la Audi Q2: pesa l’assenza dell’ibrido, ma le prestazioni non mancano
Alla guida, l’Audi Q2 dimostra di non essere solo un SUV urbano, ma una vettura dall’assetto ideale per offrire un buon piacere di guida. Le motorizzazioni benzina TFSI e Diesel TDI coprono esigenze diverse: il piccolo 1.0 tre cilindri turbo benzina ha 116 CV, mentre salendo con le prestazioni i 1.5 da 150 CV e il 2.0 da 300 CV della SQ2 permettono una buona sfruttabilità della gamma.
Lato Diesel, il 2.0 TDI si divide tra i 116 CV dell’unità meno spinta ma più parsimoniosa, con un consumo di 20,8 km/l, mentre il TDI da 150 CV (35 TDI) consuma leggermente di più ma ha una coppia maggiore. La trazione anteriore è di serie, ma alcune versioni sono disponibili anche con trazione integrale quattro: un esempio è la SQ2, dove vista anche la potenza in gioco, la trazione su tutte e quattro le ruote che aumenta la sicurezza e il piacere di guida, soprattutto su fondi bagnati o innevati. Il cambio automatico S tronic a doppia frizione, rapido e fluido, è una delle opzioni più apprezzate rispetto al manuale.
Il comportamento dinamico è uno dei punti forti: lo sterzo è preciso, l’assetto solido ma mai eccessivamente rigido, ideale per un uso misto. La SQ2, con i suoi 300 CV, rappresenta ancora la punta di diamante nella gamma del SUV urbano. In generale, la Q2 offre un equilibrio convincente tra agilità urbana e stabilità autostradale, risultando adatta a chi cerca un crossover compatto ma non vuole rinunciare al piacere di guida tipico dei marchi premium tedeschi.
Gli ADAS e la sicurezza
In termini di sicurezza e assistenza alla guida, la Q2 è allineata agli standard Audi. C’è un po’ di differenza tra la versione entry level Business, nata per piacere alle flotte, e la ricca S line edition. Sulla prima troviamo di serie il Cruise Control e il rilevatore di stanchezza conducente. Tra i tanti optional c’è l’Audi pre sense front, altro nome per la telecamera frontale d’emergenza capace di riconoscere i pedoni fino a 65 km/h, i veicoli fermi fino a 85 km/h e i veicoli in movimento fino a ben oltre i 200 km/h.
In caso di necessità, il sistema avvisa con un segnale visivo e acustico il conducente, arrivando a una leggera pressione del freno. Se non c’è risposta, il sistema può avviare automaticamente la decelerazione del veicolo. Ci sono anche il sistema di ausilio al parcheggio posteriore e la telecamera multifunzione e il Lane departure warning.
Un ricca S line edition, nonostante sia la top di gamma, può ancora richiedere un esborso e una veloce lettura della lista optional. Qui si trova il pacchetto di assistenza alla guida, da configuratore Audi, dove per 1.580 euro si possono avere in aggiunta:
- Adaptive cruise assist: mantiene la velocità tra 0 e 210 km/h e include la funzione stop-and-go
- Emergency Assist: arresta la vettura se il conducente non dà segni di vita e arresta la vettura nella sua corsia attivando le luci d’emergenza
- Sistema di riconoscimento della segnaletica: la telecamera anteriore permette di rilevare i cartelli e riportare i limiti sul quadro strumenti virtuale
Perché scegliere l’Audi Q2 e perché no
Scegliere un’Audi Q2 oggi, nonostante sia stato dichiarato più volte che questo modello lanciato ormai quasi dieci anni fa non avrà un’erede, significa optare per un crossover compatto, premium e versatile, che ha ancora molto da dire sul mercato, sia quello del nuovo sia quello dell’usato dove sono tante le offerte da considerare. Rispetto a concorrenti dirette come Mini Countryman o BMW X1, che nel frattempo si sono pesantemente evolute diventando anche elettrico, la Q2 si distingue per dimensioni più contenute, che la rendono più adatta alla città, ma senza rinunciare alla qualità costruttiva e alla tecnologia tipica del Marchio tedesco.
È una scelta azzeccata per chi cerca un SUV con un’immagine forte, contenuti avanzati e consumi relativamente contenuti, specialmente nelle versioni a gasolio. D’altro canto, non è priva di limiti: lo spazio interno è buono ma non ai vertici della categoria, e chi cerca più abitabilità potrebbe preferire rivali come la stessa BMW X1 o la Volkswagen T-Roc, che con l’ultima generazione è notevolmente cresciuta di dimensioni. Inoltre, con la fine della produzione già segnata, la Q2 non rappresenta una scelta “a lungo termine” sul nuovo, dove Audi punterà su modelli della gamma più alta, a partire dalla nuova Q3 a salire. Infine, i prezzi, seppur scesi nell’usato, restano ancora molto alti considerando l’assenza dell’ibrido e l’età del modello.
In conclusione, la Q2 resta una proposta valida per chi vuole un crossover premium dalle dimensioni compatte e uno stile distintivo, ma oggi va vista come un modello di transizione: l’ultimo rappresentante di un’epoca che lascerà presto spazio a un futuro 100% elettrico.