Test Mazda3 E-Skyactiv-X 186: piacere di guida con qualche particolarità

La Mazda3 in sintesi
- Telaio top e sterzo preciso
- Cambio manuale molto consigliato
- Skyactiv-X senza vantaggi nei consumi
- Benzina base ora con 2,5 litri di cilindrata
- Infotainment tecnicamente superato
- Prezzo ancora equo a partire da circa 27.870 euro
Indice
Introduzione | Motori e propulsione | Impressioni di guida | Infotainment e assistenza | Conclusioni | Dati tecnici
Introduzione
La Mazda3 è considerata da anni un segreto ben custodito nel segmento delle compatte. In termini di sterzo, cambio manuale e telaio è quasi fin troppo valida, con un prezzo di partenza di 27.870 euro ancora competitivo e un design molto gradevole. Sul fronte dei motori, però, i giapponesi seguono notoriamente strade proprie.
Motori e propulsione: serve davvero l’E-Skyactiv X 186?
Mazda continua a proporre motori aspirati mentre gran parte del mercato celebra il benzina turbo e la mobilità elettrica cerca di affermarsi. Certo, il purista apprezza l’idea di portare il benzina E-Skyactiv-X, con accensione a compressione simile al diesel, fino a 6.000 giri; l’automobilista medio preferisce però una risposta meno drammatica, soprattutto al mattino sulla rampa autostradale, prima ancora del primo caffè.
Non è che il quattro cilindri da 2,0 litri, elettrificato in modo molto leggero grazie a un sistema a 24 volt, sia sottodimensionato, ma non ne vediamo una reale utilità. Soprattutto da quando Mazda, con il mini-restyling del 2024, ha aumentato la cilindrata del benzina base da 2,0 a 2,5 litri. Le prestazioni della versione da 140 CV non risultano significativamente peggiori nell’uso quotidiano (9,5 contro 8,0 secondi nello 0–100 km/h), ma consentono un risparmio di 3.750 euro all’acquisto.
Chi spera in consumi eccezionalmente bassi grazie al motore “miracoloso” Mazda deve in parte ricredersi. Il consumo reale si attesta piuttosto tra 6 e 8 l/100 km, mentre a velocità autostradali sostenute si possono raggiungere anche i 10 l/100 km: valori ottenibili anche con un moderno motore turbo di pari categoria. Degno di nota, sull’auto in prova, il verificarsi occasionale di lievi oscillazioni di coppia in accelerazione, che secondo Mazda sono legate al particolare processo di combustione SPCCI e all’intervento del compressore intorno ai 3.500 giri/min.
Impressioni di guida: fin troppo riuscita
Indipendentemente dalla motorizzazione scelta, ai motori Skyactiv, sia G sia X, sono state insegnate ottime maniere nel corso degli anni. Sono acusticamente discreti, quasi privi di vibrazioni e collegati in modo molto pulito al cambio manuale a sei marce. Quest’ultimo, insieme al benzina base, rappresenta la raccomandazione principale per la Mazda3: corto, preciso, ricorda in cosa BMW eccelleva un tempo.
Anche sul fronte telaistico gli ingegneri Mazda hanno svolto un lavoro eccellente. Il telaio in acciaio riesce a coniugare sportività e comfort e consente di affrontare le curve con grande disinvoltura. La sensazione di sicurezza è ulteriormente rafforzata da uno degli sterzi migliori del segmento delle compatte: preciso e comunicativo, forse solo un po’ troppo pesante nel traffico urbano.
Infotainment e assistenza: il divario cresce
Se la Mazda3, lunga 4,46 metri, resta un’auto raffinata da guidare, sul fronte dell’infotainment emerge ormai la necessità di recuperare terreno. Apple CarPlay e Android Auto funzionano in modalità wireless, ma grafica e logica di utilizzo del sistema Mazda appaiono in alcuni aspetti meno moderne rispetto a quelle dei principali concorrenti.
Anche il fatto che l’assistente vocale Alexa funzioni solo collegando il proprio account Amazon all’account Mazda non rappresenta un vantaggio. In compenso, i sistemi di assistenza più invasivi — incluso il segnale acustico UE per i limiti di velocità — possono essere silenziati con una semplice pressione di un tasto fino al successivo avviamento. Il mondo potrebbe davvero essere così semplice.
Conclusioni
La Mazda3 resta una compatta altamente consigliabile. Piacevole da guidare e ben costruita, anche se non particolarmente spaziosa. Vale invece la pena valutare con attenzione se il motore E-Skyactiv-X sia davvero necessario. Il benzina base, ora passato da 2,0 a 2,5 litri, nell’uso quotidiano risulta appena più lento, ma consente un risparmio di quasi 4.000 euro e rinuncia a un’accensione a compressione che può risultare irregolare agli alti regimi.
Testo: Thomas Vogelhuber | Foto: Produttore | Traduzione: Carlotta Ghigliotti
Dati tecnici
| Modello | Mazda3 E-Skyactiv X 186 |
|---|---|
| Potenza | 186 CV (137 kW) |
| Coppia | 240 Nm |
| Motore | Quattro cilindri da 2,0 litri con accensione a compressione |
| Trazione | Trazione anteriore |
| Cambio | Cambio manuale a 6 marce |
| Consumo combinato (WLTP) | 5,6 l/100 km |
| Emissioni CO2 combinate (WLTP) | 126 g/km |
| Classe CO2 | D |
| Accelerazione (0–100 km/h) | ca. 8,0 s |
| Velocità massima | ca. 216 km/h |
| Dimensioni (L/L/A) | 4,46 m / 1,80 m / 1,43 m |
| Passo | 2,72 m |
| Peso a vuoto | ca. 1.486 kg |
| Volume bagagliaio | 358 l |
| Prezzo base | a partire da 27.870 euro |


