Porsche Macan, ultimo tango con l’endotermico. Il restyling del SUV compatto tedesco, infatti, segna lo step evolutivo finale della vettura che presenta novità volte ad efficientare il progetto. Ritocchi essenziali e caratteristiche peculiari, per accompagnarla verso l’uscita di scena e preparare il terreno alla prossima generazione, realizzata su una nuova piattaforma, completamente elettrica.

Cosa cambia fuori

Le proporzioni non cambiano, le differenze con la precedente generazione si giocano tutte sui dettagli. Di serie i fari sono provvisti di tecnologia Porsche Dynamic Light System (PDLS), mentre la mascherina frontale riprende la tinta della carrozzeria. Il lato B annovera un diffusore più pronunciato, ma la tipicità dei gruppi ottici lungo l'intero perimetro del posteriore è rimasta la stessa di sempre.

Abitacolo rinnovato dove serve

All’interno spicca come non ci siano praticamente differenze tra vecchio e nuovo quadro strumenti, Mentre il volante riprende nelle forme quello di Taycan e 911. La leva del cambio è stata poi accorciata di 15 mm. Al centro della plancia troneggia il display touch full HD da 10,9 pollici dotato del software Porsche Communication Management, ma della specifica pretendete a quella presente su Porsche Cayenne GT Turbo e su Taycan e il perché è molto semplice. Il progetto della Macan ha i suoi anni e non consente l’installazione del nuovo PCM, quindi si è preferito non investire nella riprogettazione di una piattaforma che, tra un paio d’anni, finirà in soffitta per sempre.

Infine, i tasti fisici sulla consolle centrale hanno lasciato spazio a quelli touch, scelta che rende l'insieme pulito, anche se il numero di icone presenti potrebbe indurre in distrazione.

La scheda tecnica

Tutte le versioni della Porsche Macan hanno avuto un incremento di potenza. Il 4 cilindri che rappresenta la porta di ingresso alla gamma, ora tocca quota 265 cavalli. La coppia sale di 30 Nm e arriva a 400 Newton metri. Secondo quanto dichiarato dalla casa tedesca, tale unità è stata radicalmente modificata. Tanto che è stata incrementata la pressione di alimentazione del carburante e sono state apportate delle variazioni al sistema di distribuzione. In questa configurazione il Suv Porsche accelera da 0 a 100 km/h in 6,4 secondi o 6,2 secondi con il pacchetto Sport Chrono, e raggiunge una velocità massima di 232 km/h.

La versione S ora adotta il 2,9 V6 biturbo da 380 CV e 520 Nm di coppia motrice.

Poi, al top, c’è la GTS che, pur conservando il 2,9 V6 di cui sopra, passa alla soglia dei 440 CV e 550 Nm. Un quadro in grado di assicurare, stando ai dati dichiarati, un'accelerazione da 0 a 100 km/h in 4,5 secondi (4,3 con il consueto pacchetto Sport Chrono) e una velocità massima di 272 km/h.

La trazione integrale è di serie su ogni modello, così come il cambio doppia frizione a sette rapporti PDK.

Come va su strada

Su strada il comfort di marcia la fa da padrone, soprattutto se vi dotate di sospensioni pneumatiche (di serie sul modello GTS). Lo sterzo preciso e diretto asseconda un corpo vettura sempre composto, che esalta nella guida brillante, meno in quella più sportiva e azzardata. La vettura copia con disinvoltura il manto stradale, filtrando adeguatamente gli “scossoni” più percettibili. Il PDK non poteva che essere una conferma. Deciso quando si gioca ai piloti manovrando le palette, fluido e “sommesso” nel modo automatico. Il comfort si misura anche dalla silenziosità dell'abitacolo. Certamente un punto a favore, ma qualcuno potrebbe lamentare il fatto che la mancanza di sound non gratifica chi siede al volante.

I prezzi

L'aumento di cavalleria è tangibile e ora la GTS spinge in modo adeguato al rango. Il quatto cilindri è piatto e lineare, e forse non è la motorizzazione adatta a Macan. Che per quanto possa essere un Suv, rimane pur sempre una Porsche. L'auto è già ordinabile presso la rete con prezzi a partire da 66.293 euro per Macan, da 75.403 per la versione S e da 92.431 per la GTS.

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