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Prova: VW Golf 2.0 TDI DSG – Per sempre Golf!

Di fatto, la Golf VI è una vecchia conoscenza. Nonostante le ampie modifiche apportate, quest’auto si rivela una rivisitazione della Golf V, che resta in ogni caso la migliore. Abbiamo testato questo prodotto “made in Wolfsburg” con un motore diesel Common-Rail da 140 CV.

La Golf è sempre la Golf… Da circa trent’anni questo modello è in testa alla hitparade delle auto vendute, almeno in Germania. Si acquista per non essere notati, per portare a casa un’auto solida, perché nel tempo “ci si è abituati alla Golf” o semplicemente per soddisfare qualche esigenza particolare cui si tiene molto.

Ciò che altri chiamano “grosso intervento di lifting”, VW lo chiama semplicemente “nuovo modello Golf”. In effetti, la casa automobilistica di Wolfsburg ha creato la versione 6, recependo in modo puntuale le critiche e i desideri espressi dai clienti a tal riguardo.

La critica va presa seriamente!

Ad esempio, è stato seguito il consiglio di alzare la coda, da molti giudicata troppo stretta. Questo risultato è stato ottenuto dai designer attraverso una nuova configurazione delle luci, che hanno una larghezza maggiore, dando seguito, in questo modo, alla seconda critica avanzata. Viaggiando a condizioni di luce sfavorevoli, sulla Golf V si poteva soltanto indovinare se il conducente dell’auto azionava i lampeggiatori o meno. Sul nuovo modello invece, i lampeggiatori posteriori, dalla forma innovativa, sono molto più visibili.

Nell’abitacolo, gli elementi di comando dell’alzacristalli elettrico sono stati spostati più in alto, precisamente in una posizione assolutamente ergonomica per la mano del conducente. Con lo strumento multiplo di nuova configurazione, VW sopprime le luci blu per passare al bianco. Inoltre, spiccano un porta-strumenti timidamente rinnovato e le modifiche apportate alle modalità di regolazione del climatizzatore. Il volante è ancora regolabile su un raggio molto ampio e i sedili sono comodi e sportivi. Insomma, uno dei segreti del successo della Golf è la capacità di mettere a proprio agio come a casa propria.

Dovizia di particolari

A ciò si aggiunge l’amore per i dettagli, che si nota, ad esempio, nell’illuminazione per il volante multifunzionale, nei comandi del DSG attraverso la leva del cambio dietro il volante e nelle modalità di funzionamento della telecamera per retromarcia optional, che si estrae sotto l’emblema VW, nel portellone posteriore, rimanendo invece nascosta, al riparo dal possibile imbrattamento, quando non viene utilizzata. Tra le altre finezze si possono citare la possibilità di personalizzazione di molte funzioni, attraverso il computer di bordo (MFA Plus), e la fiammante antenna di telefono e navigatore applicata sul tetto, realizzata non in rude plastica come sui modelli di altre case, ed infine la luce diurna di serie.

La spaziosità della Golf rimane invariata, vale a dire conforme alle consuetudini della classe di appartenenza. In genere, c’è tutto lo spazio che serve. In ogni caso con una capacità di 350 litri, il vano portabagagli si classifica dietro la pole position. In effetti, quello della nuova Renault Mégane presenta una capacità di 405 litri.

Il nuovo motore

L’arricchimento più pregiato della nuova Golf è comunque il motore 2.0 TDI ad iniezione Common-Rail, conforme alla normativa ecologica Euro 5. Chi sopportava  i vecchi motori a iniettore-pompa, nella nuova Golf diesel probabilmente avrà la sensazione di essere diventato sordo. I passeggeri meno esperti non noteranno di essere a bordo di una macchina con motore ad accensione spontanea. Il 16 valvole produce un leggero rumore, accelerando in modo perfetto. Sulla scaletta del contagiri si arrampica uniformemente e senza “capricci da Turbo”. Il turbocompressore di sovralimentazione non entra in azione con la stessa irruenza del modello precedente, ma sottolinea il suo lavoro con i forti rumori tipici della voce dei motori.

Noi abbiamo cronometrato uno sprint di 9,7 secondi, contro i 9,3 dichiarati da VW. Grazie al cambio DSG a sei marce, questo valore risulta sempre riproducibile. Basta posizionare la leva di selezione del DSG su “S”, ovvero sulla pista del cambio manuale, e quindi accelerare ed ecco che il doppio cambio sposta i rapporti prontamente, in modo quasi impercettibile. Il DSG è praticamente obbligatorio con il 2.0 TDI. In ogni caso, il consumo rispetto al cambio manuale aumenta all’incirca del dieci percento. VW dichiara 5,4 litri, mentre noi pensiamo che siano 6,7 litri, valore non esattamente basso, ma comunque adeguato.

Telaio adattativo

La ciliegina sulla torta è costituita dalla regolazione del telaio adattativo DCC. Una sintonizzazione perfettamente tarata degli ammortizzatori con scodellino reggimolla, che in modalità comfort compensa dolcemente le irregolarità del fondo, mentre in modalità sportiva supporta certe attività di guida di alto livello.

Rimangono invariate le dimensioni dell’impianto frenante. I dischi, da 290 millimetri, sul lato anteriore rallentano molto bene, anche dopo molte frenate violente. Con gli pneumatici invernali Dunlop SP Winter 3D montati si ottengono sempre valori di frenata di circa 40 metri, che con gli pneumatici estivi si riducono all’incirca del dieci percento. L’apparato di sterzatura continua a funzionare in modo molto preciso. Inoltre non subisce praticamente nessun effetto da parte della propulsione e, in caso di impatto laterale del vento, interviene rettificando la marcia in rettilineo.

Un’auto per tutti

Un’ ulteriore garanzia del successo della Golf è data dalla sua universalità e dalle enormi possibilità di personalizzazione. Il tono dell’equipaggiamento fa la musica e il prezzo. Ad esempio la versione 1.6 dalla potenza di 102 CV si può acquistare per un prezzo da 16.775 Euro in su. All’altra estremità del listino prezzi è indicata attualmente la 2.0 TDI DSG. La versione testata, con la configurazione Comfortline, che mette a disposizione tutto ciò che si può desiderare, costa 26.175 Euro. A bordo vi sono tra l’altro 7 airbag, ESP – che la rendono l’auto attualmente più sicura della classe compatta – ruote in alluminio da 16 pollici, volante in pelle, supporto per vertebre lombari, segnale acustico per parcheggio in retromarcia, climatizzatore manuale, computer di bordo e radio con lettore di MP3 e CD.

Tra gli extra si consigliano il dispositivo Tempomat e il dispositivo viva voce Bluetooth Premium Plus, compatibile però soltanto con telefonini Nokia e BenQ dotati di profilo SIM-Access. Chi desidera poter parlare in viva voce, è costretto ad acquistare anche il volante multifunzionale e l’RCD 310. I fari fendinebbia optional (191€) fino a una velocità di circa 40 km/h svolgono la funzione di luci statiche per curva. Una soluzione cui occorre fare l’occhio, quando la Golf svolta l’angolo con tre fanali. L’ultimo extra consigliato è il pacchetto Inverno, con sedili anteriori riscaldabili, getti di lavaggio erogatori di acqua calda, un lavafari e l’indicatore del livello dell’acqua di lavaggio.

Dati tecnici
Marca e modello VW Golf 2.0 TDI DSG
Variante di equipaggiamento Comfortline
Dimensioni e peso
Lunghezza/ larghezza /altezza (mm) 4.199/ 1.779 / 1.479
Interasse (mm) 2.578
Diametro di sterzata (m) 10,9
Peso a vuoto (kg) 1.420
Vano portabagagli (l) 350 / 1.305
Gommatura auto di prova 205/55 R 16 Dunlop Winter Sport 3D
Motore
Cilindrata (ccm) / cilindri (quantità, tipo di montaggio) 1.968 / 4, in fila
Potenza (CV) 140
Coppia (Nm) / giri 320 / 1.750 - 2.500
Trazione anteriore
Cambio a 6 marce con frizione doppia
Consumo
Carburante Gasolio
Combinazione di fabbrica (l/100km) 5,4
Emissioni di CO2 (g/km) / Norma europea 142 / Euro 5
Consumo AS24 (l/100km) 6,7
Prestazioni velocistiche
Indicazione di fabbrica 0-100km/h (s) 9,3
Sprint AS24 0-100km/h (s) 9,7
Prova di frenata AS24 100-0km/h (m) 40
Velocità massima (km/h) 207
Prezzi
min. (Euro) 23.175
Extra consigliati: Dispositivo Tempomat, vernice metallizzata (363€), cinque porte (720€), dispositivo viva voce, pacchetto Inverno(433€)
Più datiMeno dati

In conclusione

Una grossa lode al veicolo convenzionale per eccellenza, che non si fa mai notare, quanto meno al negativo. Anche nella sua versione più nuova, la Golf fa tutto correttamente. La casa automobilistica di Wolfsburg dovrà soltanto accettare qualche critica riguardo al prezzo, che non è esattamente abbordabile. In compenso però si porta a casa un veicolo di prima classe con cui si è ben attrezzati per affrontare ogni situazione e che all’occorrenza si lascia anche rivendere bene.

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