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Auto piccole sportive 2025: i modelli migliori e i prezzi

Per decenni, le piccole auto sportive sono state a dir poco fondamentali per il mondo dell’auto, capaci di offrire divertimento di guida. Dalle Hot Hatch alle sportive piccole dure e pure, oggi le piccole sportive sono una specie in via d’estinzione. Scopriamo tutte le auto piccole sportive 2025.

Il mondo dell’automobile ha passato diverse ere, con gusti, produzioni e trend che, negli anni, sono cambiati in maniera radicale. Se oggi a spiccare sono i SUV e i crossover, con tutti i modelli che cercano di unire sportività e comfort, fino a 10 anni fa le automobili erano più differenziate, con modelli “normali” affiancati a varianti sportive e a modelli sviluppati da zero per lo scopo e per tutte le tasche, da vetture più abbordabili a Supercar da sogno.

Negli anni ’60 e ’70, le auto piccole sportive erano tantissime, dalle spider inglesi come le MG B o Triumph Spitfire alle italiane FIAT 124 Spider, Alfa Romeo Spider “Duetto” e la leggendaria Giulia GT, passando per le tedesche come la BMW Serie 3 o la Porsche 924. Negli anni ’80, le sportive a trazione posteriore hanno lasciato spazio alle Hot Hatch, compatte sportive realizzate sulla base delle utilitarie più vendute. Che si trattasse di modelli medi come la Volkswagen Golf GTI o la Peugeot 205 GTI o vetturette ancora più piccole come la leggendaria MINI Cooper (vera antesignana di questo segmento) o le “piccole bombe” come FIAT Cinquecento Sporting, Peugeot 106 Rallye o la Opel Corsa GSi, tra gli anni ’80 e gli anni ’10 ci sono state generazioni di auto piccole sportive, e nel 2025 questo è ormai un ricordo del passato.

Se, infatti, negli anni ’90 e ’00 c’è addirittura stato un ritorno di fiamma per coupé e cabrio di piccole dimensioni come l’Audi TT o, scendendo più in basso, la Ford Puma tra le coupé, e la leggendaria Mazda MX-5 del 1989 con tutte le sue rivali, dalla Toyota MR-2 alla FIAT Barchetta, dagli anni ’10 c’è stato un progressivo declino. Con l’addio di modelli di culto come la Renault Clio RS, la Peugeot 208 GTI e la Ford Fiesta ST, nel 2025 le auto piccole sportive sono diventate ben poche, con meno di 20 modelli tra cui scegliere. Ecco quali sono le auto piccole sportive del 2025, i modelli migliori e i prezzi.

Sommario

Le auto piccole sportive del 2025

Dopo le decine di sportive piccole degli anni ’60 e ’70 e il grande ritorno di questa tipologia di auto divertenti ed economiche con le Hot Hatch e le piccole sportive economiche degli anni ’90 e ’00, negli ultimi 10 anni le automobili dalle dimensioni ridotte e dalla potenza superiore sono progressivamente diminuite. Tra modelli di grande successo sostituiti da discusse versioni elettriche, come successo alla Abarth 500e, oppure altri che, semplicemente, non sono stati debitamente sostituiti, come le preferite del pubblico Ford Fiesta ST e Hyundai i20 N, nel 2025 le auto piccole sportive sul mercato sono 17, con alcune auto che, per prezzo e posizionamento, esulano dall’idea classica di piccola sportiva, “vestendo” dimensioni contenute ma con prezzi e prestazioni da vetture di categoria superiore.

Per definire un’auto piccola sportiva abbiamo, infatti, preso in considerazione principalmente la lunghezza dell’auto, che non deve essere superiore ai 4,20 metri, dimensioni che fino a pochi anni fa racchiudevano decine di modelli sportivi, tra Hot Hatch e vetture più compatte, e oggi invece ci sono poco meno di 20 modelli sportivi, dalla Abarth 500e alla Volkswagen Polo GTI.

Per la Casa dello Scorpione, dal 2024 Abarth non ha più un modello termico, con le 595 e 695 “abbandonate” in favore della sua discussa erede, la 500e, la prima elettrica della Casa di Corso Marche. Realizzata sulla base della FIAT 500 elettrica, la 500e ha uno stile più aggressivo sia fuori che dentro, mentre sotto il cofano trova posto un motore elettrico da 155 CV. La potenza non è esagerata, così come la velocità massima (155 km/h autolimitata), mentre l’accelerazione è interessante (0-100 km/h in 7,0 secondi). La batteria da 37 kWh netti offre un’autonomia compresa tra i 264 km della versione base ai 242 km della Cabrio in allestimento Turismo.

Abarth 600e voorzijde

Alla fine del 2024, poi, si è aggiunto il primo crossover a marchio Abarth, la 600e. Anche lei completamente elettrica, è lunga 4,19 metri e ha uno stile molto aggressivo e appariscente. Due le versioni, Turismo (238 CV) e Scorpionissima (280 CV): quest’ultima ha prestazioni molto vivaci (0-100 km/h in 5,9 secondi), il differenziale autobloccante e un’autonomia di 321 km grazie alla batteria da 51 kWh.

Sempre elettrica è un’altra vettura molto discussa, la prima Alfa Romeo elettrica di grande serie, la Junior. Lunga 4,17 metri, la crossover della Casa di Arese è realizzata sulla stessa piattaforma della Abarth 600e, la Perfo-eCMP, con la quale condivide la meccanica. Dotata di uno stile piuttosto aggressivo e riconoscibile, la versione più pepata è la 280 Veloce, con motore da 280 CV, differenziale autobloccante e prestazioni decisamente vivaci (200 km/h autolimitati, 0-100 km/h in 5,9 secondi). La stessa base verrà utilizzata anche per due piccole sportive elettriche in fase di debutto entro il 2026: la Lancia Ypsilon HF e la Peugeot 208 GTI, entrambe elettriche e con 280 CV.

Anche Alpine offre una compatta elettrica, la A290. Si tratta, sostanzialmente, della versione ad alte prestazioni della Renault 5 E-Tech, dalla quale riprende gran parte dello stile declinandolo, però, in chiave decisamente più sportiva e dinamica. La batteria che la spinge è una sola, da 52 kWh, mentre spiccano a livello meccanico i freni Brembo e l’adozione del differenziale autobloccante sulle varianti più potenti. Due, infatti, i livelli di potenza: 177 CV (0-100 km/h in 7,4 secondi e 380 km WLTP di autonomia) e 218 CV (0-100 km/h in 6,4 secondi e 364 km WLTP).

L’altra sportiva compatta della Casa di Dieppe è la bellissima A110, che in versione base e GTS non supera i 4,20 metri (la R, invece, arriva a 4,26 metri). Si tratta di una coupé a due posti secchi, con uno stile classico e sportivo ispirato direttamente dalla A110 degli anni ’60 e ’70. Dotata di un abitacolo raccolto e di telaio e carrozzeria in alluminio, punta tutto sul piacere di guida e sulla leggerezza. Il motore è posteriore, ed è un 1.8 quattro cilindri disponibile in due livelli di potenza: 252 CV e, sulle GTS ed R, 300 CV. Uno solo il cambio disponibile, l’automatico doppia frizione a 7 marce.

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Capace di proporre diverse compatte sportive negli anni, come la S3 negli anni ’00 e la successiva S1 negli anni ’10, orfana della piccola coupé TT, oggi Audi propone un modello compatto, ma vivace, la A1 40 TFSI. È vero, non è una vera e propria Audi Sport, ma complice lo stile grintoso riesce a convincere anche nel “semplice” allestimento S line. A renderla sportiva è il motore, il 2.0 turbobenzina da 207 CV che, grazie al veloce cambio S tronic a 7 marce, la spinge da 0 a 100 km/h in 6,5 secondi e fino a 245 km/h. Menzione d’onore per l’Audi SQ2, la Audi Sport più piccola sul mercato, che forte del 2.0 TFSI da 300 CV non entra in lista per via di una lunghezza di 4,22 metri.

Spazio, allora, alle vetture “specialistiche” con la Caterham Seven, l’auto sportiva più viscerale e “back to basics” che ci sia. Basata sulla Lotus Seven del 1957, conserva quasi immutato lo stile della progenitrice con ruote anteriori scoperte, linee iper-semplici e un abitacolo a dir poco spartano. Leggerissima (la 170 pesa solo 440 kg!), è disponibile con due motori, un tre cilindri turbo da 0.7 litri da 84 CV sulla 170 e un 2.0 quattro cilindri aspirato di origine Ford da 172 CV sulla 340.

Altrettanto spartana, ma molto diversa è la Dallara Stradale. La prima creazione di serie dell’azienda pluripremiata di Varano de’ Melegari concentra in 4,18 metri tutta l’esperienza avuta nelle competizioni, con telaio e pannelli in fibra di carbonio e tre carrozzerie: Barchetta, senza porte né parabrezza, Spider Plus con parabrezza e Coupé con tetto rigido tipo targa. Spinta da un 2.3 turbo di origine Ford portato a 400 CV è disponibile con cambio manuale o robotizzato, sempre con 6 marce.

Non può mancare, poi, quella che è considerata la regina delle auto piccole sportive anche nel 2025, la Mazda MX-5. L’attuale quarta generazione, la ND, è in vendita dal 2015, e conserva uno stile simpatico, personale e immediatamente riconoscibile. Prodotta sia come roadster a due posti secchi con tetto in tela che in versione RF, con tetto retrattile in metallo, ha una meccanica da sportiva: motore anteriore-centrale, trazione posteriore, cambio manuale e due motori aspirati, un 1.5 da 132 CV e un più potente 2.0 da 184 CV.

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Tra i brand che ha una maggior quantità di auto piccole sportive nel 2025 c’è Mini, che offre una variante ad alte prestazioni di tutti i suoi modelli, e cinque di questi sono sotto i 4,20 metri. Non manca, ovviamente, la Cooper a 3 Porte: la più “tradizionale” della gamma, arrivata alla sua quarta generazione, la F66, è vivace e veloce in tutte le sue versioni. Le più sportive, con tutto il rispetto per la Cooper C con motore 1.5 da 156 CV, sono la Cooper S, spinta da un 2.0 da 204 CV, e la JCW, che arriva a 231 CV, sempre con cambio automatico doppia frizione. Il 2.0 da 204 CV della Cooper S è proposto anche sulla più grande Mini 5 Porte e sulla Cabrio, con quest’ultima che è declinata anche nella più veloce variante JCW.

La nuova anima elettrica della Casa inglese, però, porta alla presenza in gamma di due sportive elettriche, la Mini Cooper Electric e la più grande Aceman. La prima, prodotta in Cina in collaborazione con Great Wall, ha due versioni pepate, la Cooper SE da 218 CV e la Cooper eJCW, da 258 CV e con 371 km di autonomia WLTP. La stessa meccanica è usata sul SUV Aceman, lungo 4,08 metri che rappresenta, sostanzialmente, la versione “5 Porte” della Cooper Electric, ma rialzata. Ci sono, quindi, sia la SE da 218 CV che la eJCW da 258 CV.

Restiamo in Inghilterra per un’auto che, in quanto a portamento e a ricetta British, è alla pari con la Caterham Seven. Lanciata per la prima volta nel 1955, la Morgan Classic è una sportiva lunga meno di 3,90 metri con telaio parzialmente in legno, design di chiara ispirazione anni ’50 ma modernizzato nei materiali e nei dettagli (fari e cerchi su tutti), interni minimali ma raffinati e dei powertrain di origine BMW. Due le versioni disponibili, la Plus Four, spinta dal 2.0 turbo B48 di Monaco da 258 CV (con cambio manuale o automatico) e la Plus Six, che ha il 3.0 sei cilindri in linea da 340 CV con cambio automatico a 8 marce, e trazione rigorosamente posteriore.

Tra le più apprezzate e desiderate auto piccole sportive nel 2025 c’è la Toyota GR Yaris, la versione ad alte prestazioni della popolare Segmento B giapponese. Più lunga della versione a 5 porte (arriva a 4,00 metri), è dotata di una carrozzeria dedicata a tre porte, più bassa e più larga, con un frontale e un posteriore ancora più aggressivo, e anche all’interno l’abitacolo è più spartano e funzionale. Oltre all’estetica, a stupire è la meccanica: dotata di sospensioni posteriori dedicate, sotto il cofano ha un potente 1.6 tre cilindri turbo da 280 CV, trazione integrale con tre differenziali autobloccanti, cambio manuale o automatico DAT a 8 marce e prestazioni esaltanti (0-100 km/h in 5,2 secondi).

VW Polo GTI Edition 25 (2023) static, front view

A concludere, purtroppo, l’offerta italiana di auto piccole sportive si conclude con l’ultima Hot Hatch “classica”, la Volkswagen Polo GTI. L’ultima compatta sportiva, orfana delle rivali come Ford Fiesta ST, Peugeot 208 GTI e Hyundai i20 N, la Polo GTI è lunga 4,08 metri e ha uno stile maturo e razionale, un trend che continua all’interno, dove è completa e razionale. I dettagli sportivi sono discreti ma visibili: cerchi maggiorati, dettagli rossi all’interno e all’esterno e paraurti e spoiler sportivi. A rendere indubbiamente sportiva la Polo GTI ci pensa il motore, il classico 2.0 turbo da 207 CV (lo stesso della A1 40 TFSI) e 320 Nm di coppia, capace di spingerla da 0 a 100 km/h in 6,5 secondi.

Auto piccole sportive 2025, i 5 modelli migliori sul mercato

Come abbiamo visto, quindi, tra i migliori modelli di auto piccole sportive nel 2025 ci sono, sorprendentemente, più sportive “dure e pure” che vere compatte ad alte prestazioni. Se, infatti, già nel segmento superiore sono rimaste poche sopravvissute, come la Ford Focus ST e la Volkswagen Golf GTI, di piccole sportive a trazione anteriore ormai c’è solo più una proposta, la Volkswagen Polo GTI. La piccola compatta di Wolfsburg è la sorella della Audi A1 40 TFSI, e rispetto alla sorella può contare su un’estetica più caratterizzata e su un carattere più aggressivo e meno elegante e raffinato. Lunga 4,07 metri, la Polo GTI è dotata di paraurti anteriori e posteriori più aggressivi, cerchi da 18 pollici con freni maggiorati, minigonne e spoiler posteriore più grande e un doppio scarico posteriore.

Immancabile, poi, il fregio rosso con il logo GTI nella calandra, per una caratterizzazione estetica che prosegue anche all’interno, con dettagli rossi sulla plancia, volante in pelle con cuciture rosse e l’iconico tessuto in tartan a quadretti per i sedili. Realizzata sulla piattaforma MQB A0 del Gruppo VAG, non ha sospensioni particolarmente raffinate (McPherson davanti, ponte torcente dietro), ma sotto il cofano ospita il potente 2.0 quattro cilindri turbobenzina da 207 CV e 320 Nm di coppia, scaricati sulle sole ruote anteriori da un cambio automatico doppia frizione DSG a 7 marce, con sistema XDS che simula elettronicamente la presenza di un differenziale autobloccante. Le prestazioni sono da vera sportiva, nonostante un peso in ordine di marcia di oltre 1.300 kg: 0-100 km/h in 6,5 secondi e 242 km/h di velocità massima.

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Restando nella categoria delle compatte a due volumi, c’è un modello davvero speciale che merita di stare tra le migliori auto sportive 2025 sul mercato, la Toyota GR Yaris. Nata come “Homologation Special”, come versione pensata per omologare la carrozzeria a tre porte per far correre la GR Yaris nel Campionato Mondiale Rally, fin dal lancio nel 2021 la GR Yaris è diventata una sportiva di culto. Lunga 4,00 metri (6 cm più della Yaris “normale”), condivide pochissimi pannelli con la versione a cinque porte, e adotta un frontale più aggressivo, un posteriore più largo e acquattato (diversi i gruppi ottici, a tutta larghezza) e un abitacolo più grezzo e funzionale.

Le forme morbide e ricercate dell’abitacolo lasciano spazio ad una consolle centrale quadrata e interamente in plastica, dove tutti i comandi sono integrati per essere facili da usare e non d’intralcio durante la guida. Molto più bassa, larga e cattiva, ha due soli posti dietro (e pure molto stretti), un bagagliaio striminzito e un telaio rivisto, che sulla piattaforma TNGA-B della Yaris aggiunge il retrotreno Multilink della più grande TNGA-C, mentre la meccanica è raffinatissima. Sotto il cofano c’è un 1.6 tre cilindri turbobenzina che, dal 2024, ha 280 CV, scaricati a terra sulle quattro ruote da una trazione integrale con ripartizione regolabile e tre differenziali autobloccanti. Disponibile con un rapido cambio manuale a 6 marce o con un inedito automatico DAT-8 a otto marce, è velocissima sul dritto (0-100 km/h in 5,2 secondi) ma ancora più sorprendente tra le curve, nonché lontano dall’asfalto.

AS24 ALPINE A110 2023

Arriviamo, così, alle tre sportive “vere” sopravvissute nel 2025, e iniziamo in ordine alfabetico dalla bellissima Alpine A110. Nata nel 2018 per rilanciare il leggendario marchio di Dieppe, la Alpine A110 è ispirata nello stile all’omonima progenitrice, una delle auto più amate degli anni ’60 e ’70. Lunga 4,18 metri, ha una carrozzeria interamente in alluminio elegante e retrò, con delle proporzioni che funzionano e un abitacolo semplice e raccolto, ma non povero e dotato di tutto quello che serve su un’auto moderna. Solo i portaoggetti non sono molti, mentre i due bagagliai sono piccoli (anteriore da 96 litri, posteriore da 100 litri).

Dotata di due posti secchi, la A110 è una sportiva di razza, con motore posteriore, trazione posteriore e una spiccata anima sportiva, portata avanti da un peso piuma. In versione base, la 1.8 TCe, infatti, pesa poco più di 1.000 kg, mentre le versioni R alleggerite riescono ad avvicinare i 1.000 kg di peso. Il motore è un 1.8 quattro cilindri turbobenzina di origine Renault (la Casa francese possiede da decenni il marchio Alpine) disponibile in due livelli di potenza: 252 CV sulla versione “base” (0-100 km/h in 4,5 secondi), più comoda e pensata per un utilizzo stradale, e 300 CV sulla GTS, più sportiva e affilata, e sulla A110 R 70, versione alleggerita, incattivita e iper-costosa della piccola sportiva francese (0-100 km/h in 3,9 secondi).

caterham-seven-170-front

Se parliamo di leggerezza, non possiamo dimenticarci della Caterham Seven, l’auto più leggera mai proposta sul listino italiano. In versione 170, infatti, non supera i 450 kg, per un peso davvero impensabile su un’automobile. Come fa ad ottenere questo risultato? Semplice: è l’emblema di una vettura ridotta all’osso. A livello stilistico, riprende le linee della leggendaria Lotus Seven del 1957, ricalcando le soluzioni della S3 del 1968, concedendosi come unica modifica i passaruota anteriori delle ruote scoperte meno pronunciati. Piccolissima, è lunga 3,18 metri e larga solo 1,47 metri per le varianti 170, pensate per avere dimensioni e pesi ridottissimi. Le varianti “normali”, invece, sono lunghe 3,10 metri e arrivano a 1,58 metri di larghezza. Se, però, si vuole un abitacolo più spazioso, in grado di accogliere persone più alte di 1,80 metri (molto strette sulle altre versioni), si può passare al telaio SV, più lungo (3,35 metri), più largo (1,69 metri) e più spazioso a bordo.

Non pensate che diventi un’auto comoda: che si tratti della 170 R più spartana o della più costosa Super 2000 con telaio SV, gli interni della Caterham Seven sono spogli e spartani, pensati solamente per divertire alla guida. Dotata di due posti secchi e di tetto, portiere e persino parabrezza disponibili unicamente come optional, è dotata di carrozzeria in alluminio e di una meccanica semplice, ma collaudata: motore anteriore longitudinale, trazione posteriore. Due i motori: le 170 e Super Seven 600 hanno sotto il cofano uno 0.66 litri tre cilindri turbo di derivazione Suzuki, usato sulle Kei Car e capace, in questa configurazione di 85 CV, con cambio manuale a cinque marce e sospensioni posteriori a ponte rigido. La più potente 340/Super Seven 2000, invece, ha un 2.0 Ford Duratec aspirato da 172 CV sotto il cofano, cambio manuale a 5 marce e sospensioni posteriori con ponte De Dion, più raffinato. Già il 660 Suzuki è vivace (0-100 km/h in 6,9 secondi), ma con il 2.0 è davvero veloce, con uno 0-100 km/h coperto in 4,9 secondi. Per emozioni e visceralità, c’è poco come una Caterham Seven.

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Non può che essere la Mazda MX-5 a concludere questa piccola lista dei 5 migliori modelli di auto piccole sportive del 2025. Prodotta ininterrottamente dal 1989 e giunta alla sua quarta generazione, la MX-5 è oggi la sportiva più venduta del mondo, con oltre 1.5 milioni di esemplari venduti in oltre 35 anni di storia. L’attuale ND è una delle più longeve, prodotta ininterrottamente dal 2015, ed è anche una delle più divertenti. Grazie a dimensioni addirittura inferiori alla prima NA del 1989 (è lunga 3,92 metri), è compatta, facile da guidare nella vita di tutti i giorni e dotata di tutta la tecnologia che serve, sia di bordo (di serie l’infotainment con Apple CarPlay e Android Auto) che si sicurezza (sono standard i fari a LED, e su quasi tutte sono Matrix LED).

Da fuori, poi, è simpatica e sbarazzina, ma ha un portamento dinamico, con un cofano lungo e ribassato, passaruota posteriori bombati e proporzioni da sportiva. Dentro è raccolta e con pochi portaoggetti, il bagagliaio è piccolo (130 litri) ma la qualità è buona, la posizione di guida eccellente e, in versione Roadster, ha una capote in tela manuale che si apre e si chiude in 5 secondi. A spiccare, però, è la meccanica: motore anteriore longitudinale, trazione posteriore, cambio manuale, sospensioni raffinate (doppio quadrilatero davanti, Multilink dietro) e due motori quattro cilindri aspirati. Il piccolo 1.5 da 132 CV è già vivace (0-100 km/h in 8,3 secondi) e divertente, ma se volete il differenziale autobloccante e prestazioni da sportiva (0-100 km/h in 6,5 secondi) è la 2.0 da 184 CV la versione adatta a voi. Per chi vuole una vettura da usare tutto l’anno, più essere interessante la RF, con carrozzeria Targa, stile più sportivo e un tetto ad apertura elettrica.

I prezzi delle auto piccole sportive nel 2025

Sono questi, quindi, quelli che, secondo noi, si fanno apprezzare come i migliori modelli di auto piccole sportive nel 2025. Parliamo allora di note dolenti, di prezzi di queste auto piccole sportive: se, infatti, fino a 10-15 anni fa era possibile portarsi a casa una Hot Hatch, o le più piccole “Warm Hatch” come la Abarth 500 da 135 o 145 CV, la Renault Twingo RS e la Suzuki Swift Sport, a meno di 20.000 euro, oggi l’auto più economica di questa speciale classifica supera nettamente i 30.000 euro.

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Listino alla mano, infatti, a livello di prezzi di auto piccole sportive nel 2025 la più economica è, un po’ a sorpresa, la Mazda MX-5. Sebbene, infatti, la Miata sia sempre stata a buon mercato rispetto alle sportive “vere”, con l’assenza di quasi tutte le Hot Hatch e Warm Hatch di una volta è proprio la Miata la più abbordabile, con un prezzo fissato a 32.400 euro per la 1.5 in allestimento Prime Line. La più costosa? Sebbene la Toyota GR Yaris in versione Ogier o Rovampera provi a prendersi lo scettro con oltre 75.000 euro di prezzo di partenza, è la Alpine A110 R 70 l’auto sportiva piccola più salata, con un prezzo di partenza di ben 124.800 euro. Menzione d’onore per la Morgan Plus Six, che con il sei cilindri BMW da 340 CV supera i 113.000 euro di prezzo di partenza.

Per quanto riguarda, invece, le Alpine A110 “normali”, una 1.8 TCe da 252 CV, la versione d’accesso, è offerta ad un più ragionevole prezzo di 66.300 euro, mentre la GTS da 300 CV parte da ben 81.000 euro. Quasi imbattibile il rapporto prezzo-divertimento della Caterham Seven, che in versione 170 S con motore 660 Suzuki, 85 CV e assetto pensato per l’utilizzo stradale parte da 41.230 euro. La 170 R, votata all’utilizzo in pista, parte da 43.000 euro, mentre la più potente 340 da 172 CV parte da 57.000 euro in versione S e 59.000 euro in versione R.

Decisamente più costosa, infine, la raffinata Toyota GR Yaris. La compatta sportiva giapponese, infatti, è proposta in diverse versioni, con quella d’attacco, la 1.6 GR Circuit con cambio manuale, che parte da 52.000 euro. Non c’è sovrapprezzo per la versione con cambio automatico, la 1.6 GR DAT-8, che quindi costa sempre 52.000 euro, mentre sono tre le versioni a tiratura limitata: la TGR Italy Edition, dedicata al Trofeo Toyota GR italiano, costa 67.500 euro, mentre le rarissime GR Ogier Special Edition e Rovampera Special Edition, caratterizzate a livello estetico, tecnico e di gestione di differenziali e sistemi di controllo di trazione dai piloti del WRC di Toyota Sebastien Ogier e Kalle Rovampera, partono entrambe da 75.000 euro.

Sono questi, quindi, i prezzi delle auto piccole sportive nel 2025 che, secondo noi, sono le migliori:

  • Alpine A110, da 66.300 euro
  • Caterham Seven, da 41.230 euro
  • Mazda MX-5, da 32.400 euro
  • Toyota GR Yaris, da
  • Volkswagen Polo GTI, da 34.100 euro

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