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Prova: VW Passat CC 2.0 TDI – Linee eleganti

Il design sta diventando sempre più importante nell'industria automobilistica. Con la CLS il designer automobilistico Murat Günak ha regalato a Mercedes un enorme successo.

Dopo essere passato a VW, questo designer tedesco di origine turca ha progettato anche per la casa di Wolfsburg un modello che non passa inosservato: la Passat CC. Oltre all'incantevole estetica, l'elegante VW offre, grazie ad alcune innovazioni, un'esperienza di guida davvero unica.
La CC è un'auto che spicca. E non si tratta solo di un'impressione suscitata dalla pubblicità della VW, da cui ammicca un leopardo. Anche nella vita reale questa Passat dal tetto piano ed allungato attira gli sguardi, soprattutto quelli degli uomini affermati.

Design di lusso

In effetti la CC non sembra proprio una Passat. Una carrozzeria che si allunga per 4,80 metri, un tetto dalla linea piatta, le grandi e slanciate luci posteriori, le portiere senza telaio: si tratta di stravaganze che non ci saremmo aspettati dalla Volkswagen, che in genere è più discreta.

Anche gli interni ci entusiasmano con un ambiente marcatamente elegante e delle finiture molto precise. A deliziare gli uditi raffinati ci pensa l'impianto audio Dynaudio, con 600 Watt e dieci altoparlanti privi di eco sgradevoli. E, grazie all'ottima qualità dell'insonorizzazione, è possibile godere di un suono di prim'ordine in un ambiente di puro lusso, anche a 200 Km/h.

Controlli al volante

Davvero notevole anche il nuovo volante a tre razze introdotto da VW, con pratici pulsanti multifunzione. A sinistra, dietro al volante, si trovano due leve, una per gli indicatori di direzione e l'altra per il cruise control; a volte può capitare che ci si confonda tra le due leve.

Non irritatevi se improvvisamente il volante incomincia a vivere di vita propria, è solo perché non siete abituati all'assistente per il mantenimento della carreggiata, un dispositivo che, quando acceso, riporta dolcemente la vettura in traiettoria se si superano le linee che delimitano la corsia.

Un sistema radar controlla le linee che delimitano la corsia, intervenendo nel caso in cui l'auto lasci la carreggiata senza aver inserito gli indicatori di direzione; in questo modo, ad esempio, possono essere evitati i classici incidenti causati da un breve assopimento.

Una forma con degli svantaggi

I due passeggeri che trovano posto nell'abitacolo posteriore della Passat CC possono sentirsi davvero a proprio agio, non soltanto per via degli elevati standard di sicurezza, ma anche perché i sedili singoli sagomati possono ospitare comodamente delle persone più alte. Il profilo del tetto, però, limita leggermente lo spazio disponibile per la testa. In compenso, grazie alla presenza delle portiere posteriori, è possibile salire e scendere dalla vettura con facilità, cosa non abituale per le coupé. In ogni caso bisogna comunque essere abbastanza snodati per poter raggiungere i carichi riposti nel fondo del bagagliaio, perché si tratta di un portabagagli molto lungo e piatto. Grazie alla sua profondità, il bagagliaio ha una capacità minima di 532 litri.

Si può aprire, a scelta, tramite il telecomando o tirando verso l'alto il grosso emblema di VW del portellone posteriore. Il logo del portellone, inoltre, si alza da solo quando viene inserita la retromarcia e ne esce una piccola telecamera per la retromarcia con protezione contro lo sporco che, quasi per magia, fa apparire sul display a colori della console centrale un'immagine con delle linee di orientamento.

Non è certo obbligatorio scegliere questa elegante soluzione, ma per la Passat come minimo è necessario ordinare un aiuto al parcheggio acustico, perché il conducente non ha proprio idea di dove termini la vettura. La visuale è stata sacrificata in nome delle necessità estetiche, e la visuale posteriore tramite lo specchietto retrovisore è ristretta quanto in nessun'altra vettura.

Forte, economica, silenziosa

Tipica del diesel è la stretta fascia del numero di giri del TDI da due litri con tecnologia Common Rail. Il diesel raffinato è ben sfruttabile, dopo una piccola debolezza iniziale, già a partire da ca. 1.000 giri. Anche in sesta si riesce a tenere testa al traffico cittadino nonostante il lungo rapporto. A partire poi da 1.700 giri vengono sviluppati ben 320 Newtonmeter per un’ottima ripresa. Secondo VW l’accelerazione da 0 a 100 km/h dovrebbe richiedere solo 9,8 secondi. Nel nostro giro di prova sono stati necessari ben due centesimi di secondo di meno.

La Passat CC 2.0 TDI è particolarmente indicata per le alte velocità in autostrada, perchè il motore raggiunge i 170 con soli 3.000 giri. La velocità massima è di 210 km/h. Ma anche in tal caso il livello acustico rimane basso ed i valori di consumo accettabili. Durante il nostro giro di prova il motore si è accontentato di 5,7 litri di diesel, mentre il consumo normale indicato da VW è di 5,8 litri. Il serbatoio con una capienza di 70 litri basta quindi per un viaggio non-stop da Flensburg a Garmisch. In caso di tragitti autostradali veloci il consumo può anche toccare i nove litri, comunque sugli oltre 2.000 chilometri da noi percorsi il consumo medio è stato di 7,3 litri di diesel per 100 chilometri.

A voi la scelta

Anche il telaio garantisce un alto livello di comfort sulle lunghe distanze. Con il sistema adattivo DCC di cui era dotata la nostra vettura di prova basta premere un pulsante per scegliere fra un assetto più comodo o marcatamente sportivo. Per i tragitti ad alta velocità si consiglia l’assetto Sport perché così il veicolo presenta un’aderenza migliore, riducendo tuttavia il comfort. Sulle strade extraurbane ricche di curve gli ammortizzatori della CC sono un po’ rigidi e in caso di irregolarità maggiori tutta la struttura ne risente. Nella modalità Comfort la reazione della vettura è più prevedibile nelle curve veloci, le oscillazioni sono però più intense. In realtà si può rinunciare al DCC perché in fin dei conti già il telaio di serie è un buon compromesso.

Veramente da consigliare sono invece le ottime ruote Interlagos in formato da 18 pollici con pneumatici da 235/40. Con questa combinazione di ruote-pneumatici ne soffre un po’ il comfort, ma i cerchi attirano veramente l’attenzione e le gomme contribuiscono ad una perfetta aderenza del veicolo al manto stradale. Nell’affrontare le curve veloci esso raggiunge solo lentamente la zona limite e lo sterzo diretto insieme agli ottimi freni provvedono a loro volta per elevato livello di dinamica e molto divertimento alla guida. Nella nostra frenata di prova abbiamo misurato solo 36 metri per fermare completamente le 15 tonnellate ad una velocità di 100 km/h.

Conclusione

A chi fino ad ora considerava la Passat troppo poco appariscente adesso viene offerta da Volkswagen l’alternativa della CC dal design veramente riuscito. L’estetica convince per molti aspetti e la forma insolita va tutt’al più a scapito della funzione.

Molto interessanti sono soprattutto le molteplici possibilità di allestimento che sono in gran misura identiche a quelle della normale Passat. Come particolarità vengono comunque offerte dalla CC il nuovo volante a tre razze, una telecamera per la retromarcia, l’assistente per il mantenimento della carreggiata e le luci alogene per la marcia diurna. Tuttavia il motivo più convincente per l’acquisto sarà probabilmente l’estetica fantastica di quest’auto che certo non passa inosservata.

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