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Aston Martin cabrio

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Aston Martin cabrio: storia, modelli, versioni e motori

Tra i brand di auto sportive, Aston Martin è uno dei più iconici e riconoscibili. Nata nel 1913 e diventata Aston Martin nel 1926, la Casa di Gaydon è diventata celebre in tutto il mondo per le sue sportive eleganti, raffinate e ricercate. Da sempre, poi, la produzione di auto cabrio di Aston Martin è stata centrale per il brand britannico. Se altre Case produttrici di auto sportive hanno proposto con scarsa continuità modelli con tetto apribile, le Aston Martin cabrio ci sono state fin dalle prime sportive di nuova generazione, portate avanti durante la gestione di David Brown iniziata alla fine degli anni ’40.

Alle sportive DB1, DB2 e successive, infatti, si sono affiancate le versioni cabrio delle Aston Martin di nuova concezione che, dalla mitica DB5 del 1963, prese la mitica denominazione Volante che ancora oggi caratterizza le sportive “en plein air” della Casa inglese. Andando a spulciare nella storia Aston Martin, scopriamo come quasi tutti i modelli della Casa di Gaydon sono stati proposti in versione Volante, con pochissime eccezioni quali la prima generazione di Vanquish, la DBS degli anni ’70 e le ultime edizioni limitate della Casa di Gaydon come le Vulcan, Victor e Valhalla. Scopriamo allora i modelli di Aston Martin cabrio, i motori e le versioni.

Modelli Aston Martin cabrio

Nella sua storia, Aston Martin ha prodotto diverse cabriolet, molte delle quali caratterizzate dal particolare nome Volante. Il debutto di questo nome è datato 1965, con la nascita di una sportiva realizzata in pochissimi esemplari e basata sulla mitica DB5, la Short Chassis Volante. Con questa speciale Short Chassis nacque la prima Volante, un nome che dal 1965 accompagnerà tutti i modelli di Aston Martin cabrio. Il nome fu scelto dalla parola italiana riferita al volo, alla libertà che una carrozzeria aperta è in grado di regalare a chi la usa. Questi sono, in ordine di apparizione, tutti i modelli di Aston Martin Cabrio prodotti dal lancio della DB1 nel 1948:

  • Aston Martin DB1
  • Aston Martin DB2 Drophead
  • Aston Martin DB4 Convertible
  • Aston Martin Short Chassis Volante
  • Aston Martin DB5 Convertible
  • Aston Martin (DB6) Volante
  • Aston Martin V8 Volante
  • Aston Martin V8 Vantage Volante (1977)
  • Aston Martin Virage Volante
  • Aston Martin V8 Volante (1996)
  • Aston Martin DB7 Volante
  • Aston Martin DB9 Volante
  • Aston Martin DBS Volante
  • Aston Martin Vantage Volante
  • Aston Martin Vanquish Volante
  • Aston Martin Virage Volante
  • Aston Martin DB11 Volante
  • Aston Martin DBS Volante
  • Aston Martin Vantage Volante
  • Aston Martin Valkyrie Spider
  • Aston Martin V12 Speedster

Non è un caso che, visto il legame tra le sportive di Gaydon e la carrozzeria Cabriolet, che la prima Aston Martin a portare il leggendario dome DB (le iniziali del nuovo proprietario, David Brown) sia proprio una Cabrio. Lanciata nel 1948, l’Aston Martin DB1 è stata prodotta in soli 15 esemplari, ed è nota come DB1 in maniera “postuma”: il suo nome ufficiale è infatti 2-Litre Sports, ed è una scoperta due posti con motore quattro cilindri che, nel 1950, lasciò spazio alla prima DB “ufficiale”, la DB2. Questa è anche la prima tra i modelli di Aston Martin Cabrio ad essere proposta anche in versione Coupé. In questo momento storico, la nuova DB2 è spinta da un sei cilindri in linea di origine Lagonda (Casa inglese acquisita da Aston Martin nel 1950), e il nome Volante non è ancora nelle menti della Casa di Gaydon. Per questo, il nome della versione scoperta è il britannico “Drophead Coupé”, una denominazione utilizzata dalle roadster inglesi come Jaguar o Rolls-Royce anche negli anni successivi.

Dopo gli altri modelli di Aston Martin cabrio basati sulla DB2, ovvero la DB2/4, con motore 2.6 e 2.9, e la successiva DB 2/4 Mark III con motore Lagonda 2.9 sei cilindri in linea, nel 1960 arriva sul mercato la Aston Martin DB4, “saltando” la generazione DB3. Dotata di un nuovo sei cilindri in linea, DB4 ha linee molto più sportive ed eleganti, con delle proporzioni che segneranno tutte le successive Aston Martin. Dotata di oltre 240 CV e realizzata interamente a mano, DB4 abbandona la dicitura Drophead Coupé per diventare semplicemente la DB4 Convertible. Dopo di lei, a “scoprirsi” è la leggendaria Aston Martin DB5 del 1963 tra i più celebri modelli di Aston Martin, cabrio ma soprattutto coupé, di tutti i tempi.

Aston Martin DB5 Sean Connery (2022) statisch, vooraanzicht

Celeberrima per il suo fortissimo legame con il personaggio di James Bond, l’”auto di 007” per eccellenza è oggi una delle sportive più conosciute e amate al mondo. La versione cabrio di questa Aston Martin, poi, è anche l’ultima ad avere il nome Convertible in quanto, come già anticipato, nel 1965 la speciale Short Chassis Volante porta la parola italiana a diventare sinonimo di tutti i modelli Aston Martin Cabrio. Per questo, all’uscita nel 1965 della nuova Aston Martin DB6, una versione riveduta e corretta della precedente DB5 con motore 4.0 sei cilindri in linea e uno stile più elegante e maturo. Disegnata, come le precedenti DB4 e DB5, dalla carrozzeria milanese Touring Superleggera, la DB6 Volante è il primo dei modelli Aston Martin cabrio di serie a portare il nome Volante sul mercato, venendo proposta semplicemente come Aston Martin Volante.

Dopo la DB6, un po’ vetusta rispetto alle rivali italiane e tedesche, Aston Martin lanciò l’inedita DBS V8, dotata di uno stile molto più aggressivo e affilato, in pieno stile anni ’70. Al posto del classico sei cilindri in linea Lagonda, Aston Martin lancia il suo nuovo V8, sempre sviluppato da Marek. Dal lancio della DBS V8 datato 1969, però, bisogna attendere la quarta serie di V8, nota agli appassionati come Oscar India, per avere la prima Volante, e il ritorno dei modelli Aston Martin cabrio. Da quel momento, sia la V8 che la più potente V8 Vantage sono state proposte in versione Volante fino all’addio del modello, datato 1989.

Anche le eredi della generazione V8, le V8 Virage, V8 Vantage e le successive V8 lanciate nel 1996 sono state proposte in versione Volante, che arrivarono addirittura fino al 2000 con un telaio e un motore sviluppati negli anni ’60. La svolta arrivò nel 1994, quando Aston Martin, entrata qualche anno prima nella galassia Ford, lanciò il suo primo modello inedito, la DB7. Realizzata su una piattaforma inedita e disegnata da Ian Callum, dal 1996 DB7 è stata proposta anche in versione Volante, non abbandonando il modello fino all’arrivo della nuova DB9 datato 2003. Bellissima, elegante ma sportiva come poche, tra i modelli di Aston Martin cabrio moderni DB9 Volante è ancora una delle più desiderabili. Al suo fianco, nel 2005, è arrivata la prima Aston Martin “piccola”, la Vantage.

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Proposta con motori V8 e V12, alla Vantage si è affiancata presto la versione Volante, confermata anche nella nuova generazione con motori di origine Mercedes-Benz, lanciata nel 2018. Per quanto riguarda invece la DB9, nel 2009 arrivò l’inedita DBS Volante, versione scoperta della declinazione più sportiva di DB9, mentre nel 2011 DB9 e DBS sono state affiancate da un’inedita Virage, versione riveduta e corretta della flagship di casa e prodotta fino al 2012 anche in versione Volante.

Tra i modelli di Aston Martin Cabrio, poi, è mancata nei primi anni ’00 la Vanquish. Supercar della Casa, Vanquish non è stata proposta in versione Volante nella sua prima generazione. La seconda Vanquish, invece, è stata proposta dal 2013 anche in versione Volante, offrendo un abitacolo a due posti secchi e uno stile molto più aggressivo. A concludere la storia dei modelli Aston Martin cabrio troviamo DB11 e DBS Superleggera, le GT lanciate nel 2016 a sostituire DB9 e DBS. Realizzate dopo l’entrata societaria di Mercedes-Benz, DB11 ha uno stile più moderno e sportivo rispetto all’elegantissima DB9, interni con componenti di origine Mercedes e, dal 2018, la DB11 Volante, alla quale si è aggiunta nel 2018 la DBS Superleggera. Dotata di uno stile ancora più sportivo e dedicata alla carrozzeria Touring Superleggera, nel 2019 la potente DBS ha accolto la versione Volante, che per la prima volta su una Aston Martin ha la cornice del parabrezza in fibra di carbonio.

Gli ultimi due modelli di Aston Martin Cabrio, infine, sono due modelli speciali, prodotti in pochissimi esemplari: V12 Speedster e Valkyrie Spider. La prima è una versione senza parabrezza e senza capote della Vantage, una celebrazione del motore V12, che verrà salutato nei prossimi anni. La Valkyrie Spider, invece, è una versione con tetto asportabile tipo targa dell’incredibile Hypercar sviluppata dal celeberrimo progettista Adrian Newey, con un’incredibile cura aerodinamica e prestazioni eccezionali.

Motori Aston Martin cabrio

Arriviamo così ai motori delle cabrio Aston Martin, partendo subito dalla genesi con la DB1, o meglio 2-Litre Sports. Sotto il cofano, infatti, troviamo un quattro cilindri 2.0 da 90 CV, che grazie ad un peso contenuto (poco più di 1.100 kg) spinge questa scoperta elegante ma compatta fino a 150 km/h. Con l’arrivo della DB2, Aston Martin guadagnò il sei cilindri in linea sviluppato da Lagonda da 2.6 litri, con 105 CV sull’inaugurale DB2, portato poi a 125 CV sulla DB2/4 e, dal 1954, è stato affiancato da un più grande 2.9 litri da 140 CV. La potenza cresce nuovamente sulla DB Mark III, con il motore standard che sale a 162 CV e che, scegliendo l’opzione di tre carburatori SU o Weber, sale rispettivamente a 180 e 194 CV.

Il salto per i motori delle Aston Martin cabrio arriva con la nuova DB4. Sulla base del sei cilindri Lagonda, infatti, il polacco Tadek Marek progetta un nuovo sei cilindri in linea da ben 3.7 litri, che alla sua prima applicazione può contare su 240 CV. Con la DB4 arriva anche la versione Vantage ad alte prestazioni, che con triplo carburatore SU e testata specifica arriva a 266 CV. Con la nuova DB5, nel 1963 il sei cilindri sale a 4.0 litri di cilindrata, con una potenza di 282 CV sulla “normale” DB5 e ben 325 CV sulla più potente DB5 Vantage. Sia la Short Chassis Volante che la successiva Volante su base DB6 sono spinte dal 4.0 da 282 CV, mentre per la successiva V8 Volante cambia tutto.

Come anticipato anche dal nome, dal 1978 tutti i modelli di Aston Martin cabrio sono stati spinti dal nuovo 5.3 V8 aspirato sviluppato in casa da Aston Martin. Proposto in diverse versioni, con iniezione meccanica, elettronica e anche alimentato da carburatori, il V8 Aston Martin ha offerto potenze comprese tra i 292 CV e i 400 CV delle V8 Vantage Volante, fino ad arrivare al rinnovato V8 da 6.3 litri, con potenza portata a 485 CV. Non è stato proposto, per la versione Volante, il potentissimo V8 con doppio compressore volumetrico Eaton da 557 CV della Vantage lanciata nel 1994, capace di offrire prestazioni davvero eccezionali.

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La gamma motori delle Aston Martin Cabrio cambia nuovamente nel 1996, con l’arrivo dell’inedita DB7. Sotto il cofano delle prime DB7 Volante, infatti, batte un 3.3 sei cilindri in linea di origine Jaguar (il progetto della DB7, sviluppato da TWR, doveva infatti essere la sostituta della Jaguar XJS, passato poi con l’acquisizione di Ford del brand Aston Martin alla Casa di Gaydon).

Sovralimentato da un compressore volumetrico, il sei cilindri in linea 3.3 ha 335 CV di potenza ed è stato il motore della DB7 fino al 1999, quando Aston Martin ha lanciato il suo iconico V12 di 5.9 litri sulla V12 Vantage Volante. Accreditato di 426 CV, il V12 Aston Martin è stato il cuore di tutte le migliori automobili prodotte dalla Casa degli anni ’00 e ’10, a partire dalle DB9, DBS, Virage e Vanquish, tutte dotate del 5.9 V12 che, sulla Vanquish S Volante, è arrivato a 603 CV di potenza.

Il V12 ha spinto anche la piccola Vantage Volante, con potenze comprese tra 517 e 573 CV, ma il motore che ha caratterizzato questa generazione di cabrio è il V8 aspirato da 4.3 e 4.7 litri, con potenze comprese tra 385 e 436 CV a seconda della versione. I motori aspirati V8 e V12 hanno progressivamente salutato il brand a partire dal 2016, con l’arrivo della DB11. Se per la DB11 “normale” è stata lanciata con un inedito 5.2 V12 biturbo da 608 CV, il primo motore turbo prodotto in serie da Aston Martin, la DB11 Volante è stata proposta solo con il 4.0 V8 biturbo di origine Mercedes-AMG. Lo stesso V8 è stato il motore della nuova Vantage lanciata nel 2020, con una potenza di 510 CV.

Per avere il V12 bisogna passare alla DBS Volante, che offre il 5.2 V12 biturbo con una potenza di ben 725 CV, diventando il più potente dei motori Aston Martin Cabrio. Concludiamo la panoramica sui motori delle Aston Martin cabrio con le due auto più speciali prive di tetto, la V12 Speedster e la Valkyrie Spider. La prima è dotata del V12 biturbo della DBS con 700 CV di potenza, mentre l’eccezionale Valkyrie è spinta da un incredibile powertrain formato da un 6.5 V12 aspirato realizzato dalla Cosworth e capace di 1.000 CV, unito ad un motore elettrico fornito dalla croata Rimac che permette di raggiungere i 1.160 CV di potenza totale.

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Versioni Aston Martin cabrio

Concludiamo infine con le versioni delle cabrio Aston Martin, partendo dalla inaugurale 2-Litre Sports che, come detto in precedenza, è diventata ufficiosamente DB1 dopo la fine della produzione, mentre sia DB2 che le successive iterazioni di DB2 erano proposte in una sola versione, con le ultime DB2/4 e DB Mark III dotate di optional che rendono il motore decisamente più potente. Con l’arrivo sul mercato della DB4, però, arriva la prima versione Vantage ad alte prestazioni. Riconoscibile per dettagli più sportivi, DB4 Vantage poteva contare su un motore 4.0 con triplo carburatore SU, testa specifica e prestazioni molto superiori grazie ai 266 CV di potenza. Confermata anche sulla successiva DB5 Convertible, la Vantage portava la potenza a ben 325 CV, con prestazioni velocistiche simili alle sportive contemporanee. Short Chassis Volante sfrutta il 4.0 da 282 CV, così come la Aston Martin Volante su base DB6.

Le versioni delle cabrio Aston Martin seguirono poi l’arrivo del motore V8, con l’introduzione della V8 Volante insieme alla quarta serie di V8, nota agli appassionati come Oscar India. Questo nome così particolare arriva dal codice di progetto di questa versione, O.I., che stavano per “October Introduced”, introdotta ad ottobre. Non ci fu una versione V8 Vantage con carrozzeria aperta, mentre le versioni delle cabrio Aston Martin successive alla V8, dalla Virage alla semplice denominazione V8 vennero realizzate in versione Volante. Con l’arrivo della DB7, la versione Volante venne proposta sia in versione “normale” che con la DB7 Vantage con motore V12, mentre tra le versioni delle Aston Martin cabrio realizzate su base DB7 non c’è la V12 GT, versione speciale della Vantage. Successivamente, le versioni delle Aston Martin cabrio su base DB9, DBS e Vantage non hanno accolto versioni speciali, proponendosi in una sola versione. La stessa cosa si è verificata sulla DB11 Volante: al contrario della normale DB11, proposta con motori V8 e V12, la DB11 Volante è introdotta nel 2018 ed è spinta solo dal V8 biturbo di origine Mercedes da 510 CV.

Infine, se non è stata proposta una versione V12 dell’ultima Vantage, tra le speciali versioni delle Aston Martin cabrio troviamo la DBS Volante 770 Ultimate, l’ultima versione celebrativa della DBS con motore V12 biturbo. Il motore 5.2 V12 viene portato a ben 770 CV, e non mancano miglioramenti tecnici ed estetici. Prodotta in 199 esemplari, è il canto del cigno della DBS, concludendo la storia del V12 sulle GT della Casa di Gaydon. Concludendo con le versioni delle Aston Martin cabrio, V12 Speedster e Valkyrie sono in sé delle versioni speciali, iconiche e da collezionisti.