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Citroen Berlina

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Citroën Ë-C4 X (2023) static, rear view
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Citroen berlina: storia, modelli, versioni e motori

Nata nel 1919, Citroen è una delle Case più affascinanti del panorama europeo, capace di lanciare modelli iconici e soluzioni tecniche fuori dal comune, soprattutto nel suo periodo “d’oro” compreso tra gli anni ’40 e gli anni ’60. Dopo aver innovato con la Traction Avant, la prima automobile di grande serie a trazione anteriore, e con la mitica 2CV del 1948, una delle prime automobili pensate per la motorizzazione di massa e dotata di soluzioni davvero originali, quello che per molti è il modello più iconico e indimenticabile della storia Citroen è una berlina, la DS. Disegnata dall’italiano Flaminio Bertoni e prodotta per 20 anni tra il 1955 e il 1975, la DS è ancora oggi un’automobile all’avanguardia, con soluzioni tecniche che restano, a quasi 70 anni dal debutto, modernissime come le sospensioni oleopneumatiche, i fari orientabili, la presenza di servosterzo, servofreno e frizione automatica e uno stile che non ha bisogno di presentazioni. Leggi di più

Oltre alla mitica DS, la storia Citroen ha accolto altre berline di grandissimo successo e ricordate con grande affetto, come la CX, erede spirituale e concreta della DS, dotata di uno stile molto diverso dalla “Dea” ma con le stesse sospensioni “magiche” e la medesima ambizione di offrire il massimo comfort e guidabilità con soluzioni tecnologicamente innovative.

Citroen ha conquistato anche i segmenti più piccoli con berline come la piccola Ami 6, le GS e GSA, dedicandosi dopo l’acquisizione del marchio Citroen da parte di Peugeot datata 1975 alla produzione di modelli differenti, soprattutto compatte a due volumi e piccole cittadine.

Nonostante la sua progressiva standardizzazione verso dei modelli più tradizionali per forme e tecnologie, di tanto in tanto la “follia” del marchio del Double Chevron ha dato vita a modelli molto particolari, dalla modernissima XM alla grande ammiraglia C6, passando per la piccola berlina Xsara e le berline medio-grandi Xantia e C5, nate con l’ambizione di sfidare le vendutissime tedesche. Oggi ci sono due modelli con carrozzeria berlina nella gamma Citroen, le C4 X e C5 X, entrambe desiderose di riportare un po’ di originalità nell’offerta del marchio parigino. Scopriamo allora modelli, motori e versioni delle Citroen berlina.

Modelli Citroen berlina

Durante la presentazione dei modelli di berlina Citroen visti negli anni abbiamo citato diverse proposte della Casa fondata da André Citroen nel 1919. Prima di parlare delle attuali tre volumi (o quasi) proposte dal Double Chevron, ricordiamo brevemente tutte le ultime Citroen “con la coda” viste in Europa negli ultimi 30 anni. Rispetto ad altri marchi europei, Citroen è stata una delle prime a credere nelle compatte a due volumi, nelle cosiddette Hatchback, introducendo già negli anni ’80 la fortunata BX, seguita poi nel 1991 dalla ZX, prima Citroen interamente realizzata su una meccanica Peugeot. La sostituta della ZX, però, fu nel 1997 la Xsara, un’automobile che riportò in auge (senza un successo stratosferico) la carrozzeria berlina “a due volumi e mezzo”, che dopo il successo a cavallo degli anni ’80 e ’90 si avviò, con il nuovo Millennio, ad un netto declino.

Sostituita nel 2004 dalla nuova C4, la Xsara verrà idealmente sostituita solo nel 2023 da un modello inedito e molto particolare, la C4 X, sostanzialmente la versione berlina della hatchback rialzata C4, di cui parleremo tra poco. Tornando ai modelli di berlina Citroen prodotti negli ultimi decenni, il Double Chevron ha proposto diverse tre volumi nei segmenti più alti, a partire dalla Xantia, grande berlina disegnata da Bertone e prodotta tra il 1992 e il 2002, e la sua diretta erede, la C5. Prodotta in due generazioni, la C5 univa uno stile tipicamente francese, molto personale e riconoscibile, con un abitacolo ricco e completo, nonché con la leggendaria tecnologia di sospensioni oleopneumatiche Hydractive, la C5 è stata una delle poche rivali credibili delle berline medie tedesche, con la seconda generazione lanciata nel 2007 e prodotta fino al 2019 capace di ottenere un importante successo di vendite in Europa.

Dove Citroen ha sempre portato la sua visione dell’automobile comoda, lussuosa ma mai esagerata è nelle ammiraglie, segmento coperto tra gli anni ’90 e ’00 da due modelli iconici, la XM e la C6. Entrambe sono delle berline atipiche, con una coda corta e un disegno davvero particolare, la prima disegnata da Bertone e la seconda realizzata dal Centro Stile Citroen. Sia la XM, proposta con motori a quattro e sei cilindri e prodotta tra il 1989 e il 2000, che la particolarissima C6, assemblata a cavallo tra il 2004 e il 2012, non furono un successo di vendite, ma portano su strada la visione dell’auto secondo Citroen, dallo stile al comfort al comportamento stradale.

Dopo un sostanziale allontanamento dalle automobili a tre volumi, interrotto solo dalla C-Elysee, berlina economica realizzata sulla piattaforma della C3 di seconda generazione non molto apprezzata dal pubblico europeo, dal 2021 dei modelli di berlina Citroen sono ritornati nell’offerta della Casa francese con due automobili che, in pieno stile Double Chevron, sono un po’ fuori dagli schemi: la C4 X e la C5 X. La prima, come anticipato poco fa, è sostanzialmente la versione “con la coda” della nuova C4 III, compatta a cinque porte capace di convincere con uno stile originale, un grande comfort di marcia e un favorevole rapporto qualità-prezzo. Lunga 4,60 metri (24 cm in più della C4 “normale”), la C4 X è arrivata sul mercato nel 2023 e condivide con la versione a cinque porte il riconoscibile frontale, caratterizzato dalle protezioni sottoscocca ispirate al mondo dei SUV e ai fari spezzati su due livelli, e gli interni, moderni e tecnologici senza dimenticare la praticità.

Anche la C4 X può contare su materiali di discreta qualità, sedili molto morbidi e comodi e su una posizione di guida rialzata, nonché su un riuscito mix tra un infotainment da 10 pollici moderno e funzionale e la giusta quantità di comandi fisici. Le differenze principali sono, ovviamente, in coda, dove la C4 X sfoggia un posteriore ispirato al mondo delle fastback. Il terzo volume si raccorda bene con il già particolare look della C4 a cinque porte, e nasconde un vano di carico molto grande da ben 510 litri. A segnare il ritorno delle berline nella gamma Citroen è però stata la C5 X, erede spirituale della C5. A livello estetico e tecnico, la C5 X è in realtà un vero e proprio crossover, che unisce in un’unica auto le caratteristiche di un SUV, di una berlina e di una wagon.

L’estetica è molto personale e originale, con una coda che accenna un terzo volume e nasconde un vano di carico da oltre 640 litri (485 sulle versioni Hybrid), All’interno, la C5 X punta tutto sulla comodità e sulla facilità di utilizzo, offrendo tanto spazio e un’esperienza d’uso all’insegna del comfort in un ambiente raffinato e moderno. Non mancano, ad esempio, il quadro strumenti digitale e un grande infotainment a sbalzo da 12,3 pollici, ma ci sono anche diversi tasti fisici e dei sedili tra i più comodi montati sulle auto moderne.

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Motori Citroen berlina

A livello di meccanica e motori, le Citroen berlina proposte oggi dal Double Chevron hanno dovuto, purtroppo, rinunciare ad una delle principali caratteristiche delle vetture della Casa francesi: le sospensioni oleopneumatiche. Lanciate per la prima volta sulla DS del 1955 e sviluppate e perfezionate nel corso dei decenni, questa tipologia di sospensioni utilizzava un complesso sistema con dei singoli “polmoni” collegati ad ogni ruota, permettendo di livellare singolarmente le ruote, regolare l’altezza di guida e offrire una risposta sulle buche particolarmente raffinata e morbida. Questa tecnologia è stata montata per l’ultima volta sulla Citroen C5 II nel 2019, che utilizzava l’ultima evoluzione del sistema Citroen, l’Hydractive III. Oggi, comunque, le berline Citroen si ispirano alle progenitrici utilizzando una tecnologia più simile.

Sia la Citroen C4 X che la C5 X, infatti, sono dotate di classiche sospensioni con molle elicoidali ed ammortizzatori telescopici. Entrambe le vetture sono però dotate di ammortizzatori inediti nel Gruppo Stellantis, chiamati “Progressive Hydraulic Cushion”, che consiste dell’aggiunta nei punti di ancoraggio delle sospensioni di due smorzatori idraulici, uno dedicato all’estensione e uno alla compressione. In poche parole, questi permettono di gestire al meglio il comportamento delle sospensioni a fine corsa, smorzando le asperità più secche senza restituire il colpo già assorbito dalle sospensioni al corpo vettura. Sulla C5 X, inoltre, è possibile optare per gli ammortizzatori a controllo elettronico.

Tornando alla meccanica e ai motori delle Citroen berlina, partendo dalla C4 X troviamo una meccanica “da piccola”. Come la C4 “normale”, infatti, anche la C4 è realizzata sulla piattaforma modulare CMP, la stessa utilizzata da modelli di dimensioni compatte come Peugeot 208, Opel Corsa o le “nostre” FIAT 600 e Lancia Ypsilon. Questo ha permesso a Citroen di contenere molto il peso, che sulla C4 X a benzina è di soli 1.225 kg in ordine di marcia. A livello di propulsori, poi, la C4 X condivide la meccanica con la C4 a cinque porte, offrendo due motori a benzina, un Diesel e due varianti 100% elettrica.

L’offerta a benzina è rappresentata dal noto 1.2 PureTech Turbo, il tre cilindri sovralimentato montato su diversi modelli del Gruppo Stellantis. Su C4 X, è possibile sceglierlo in due livelli di potenza: 100 CV e 205 Nm di coppia con cambio manuale a 6 marce, oppure nella versione più potente da 130 CV e 230 Nm di coppia, disponibile con il cambio automatico a 8 rapporti EAT8. Il motore Diesel, invece, è il collaudato 1.5 BlueHDi quattro cilindri turbo nella sua versione da 130 CV e 300 Nm di coppia, affiancato unicamente al cambio automatico EAT8.

In molti mercati europei, la C4 X è proposta solamente in versione elettrica, denominata e-C4 X. Come tutti i modelli elettrici su base CMP del Gruppo Stellantis, troviamo due proposte a livello di potenza e batteria. La versione d’accesso è dotata di un motore da 136 CV e una batteria da 50 kWh, che permette alla e-C4 X un’autonomia nel ciclo misto WLTP di 374 km. La più potente C4 X elettrica è la versione “Long Range”: il motore elettrico sale a 156 CV e 260 Nm, mentre l’autonomia è di 414 km nel ciclo misto WLTP grazie ad una batteria maggiorata a 51 kWh. La gamma motori della berlina Citroen più grande, la C5 X, è meno estesa, con un motore a benzina e due versioni Plug-In Hybrid.

Realizzata sulla piattaforma EMP2, la Citroen C5 X è proposta nella sua versione d’accesso con il 1.2 PureTech Turbo tre cilindri sovralimentato da 130 CV, accoppiato al solo cambio EAT8. Le varianti Plug-In Hybrid, invece, sono due e condividono lo stesso powertrain di base: il motore termico è il 1.6 quattro cilindri turbo PureTech, accoppiato ad un motore elettrico da 110 CV e al cambio automatico EAT8. I livelli di potenza sono due, e sono correlati alla potenza del 1.6 termico, da 180 CV (il 1.6 qui ha 150 CV) e da 224 CV (sono 180 i CV del PureTech Turbo).

Versioni Citroen berlina

Come abbiamo ricordato nella parte meccanica, purtroppo oggi non ci sono versioni di berlina Citroen con le celeberrime sospensioni oleopneumatiche Hydractive, mandate in pensione, probabilmente per sempre, con l’interruzione della produzione della C5 II nel 2019. Tutte le berline Citroen oggi in produzione, comunque, hanno un sistema che si ispira a quelle sospensioni di serie, il Progressive Hydraulic Cushion”. Per quanto riguarda invece gli allestimenti, sia la C4 X che la C5 X offrono le stesse varianti di base: l’allestimento d’attacco You, l’intermedia Plus e la top di gamma Max, con in più una versione più ricca dedicata alla variante elettrica più potente per la C4 X e alla Hybrid più vigorosa per la C5 X.

Partendo dalla C4 X, già la più economica delle versioni della berlina Citroen ha una dotazione piuttosto completa: di serie sull’allestimento You troviamo infatti il clima automatico bizona, il Cruise Control, il quadro strumenti digitale da 6 pollici (un po’ troppo piccolo in alcune situazioni), i fendinebbia, il mantenitore di corsia, i sensori di parcheggio posteriori e il riconoscitore dei segnali stradali e infotainment da 10 pollici con Apple CarPlay e Android Auto. Dalla Plus, arrivano di serie i cerchi in lega, i fari full LED e i retrovisori ripiegabili elettricamente, mentre la top di gamma Max aggiunge la guida autonoma di Livello 2, con Cruise Control Adattivo e sensore per l’angolo cieco, l’head-up display, i sensori di parcheggio anteriori e i vetri oscurati, a cui si aggiunge una cura estetica specifica sulla E Series.

Da buona ammiraglia del marchio, la grande C5 X (è lunga 4,81 metri) è ancora più ricca, aggiungendo caratteristiche da vettura di categoria superiore. Di serie, la C5 X You d’accesso ha già clima automatico bizona, Cruise Control, sensori di parcheggio anteriori e posteriori con retrocamera, fari full LED, cerchi in lega, infotainment da 12,3 pollici con navigatore, Apple CarPlay e Android Auto, mantenitore di corsia e vetri oscurati. Dalla Plus è di serie anche il Cruise Control Adattivo, l’Head-Up Display, il sensore per l’angolo cieco e il volante riscaldabile, mentre la top di gamma Max aggiunge interni in pelle, portellone elettrico, sedili elettrici riscaldabili e sistema di telecamere a 360 gradi.

La variante Hypnos, infine, ha una caratterizzazione estetica specifica con tetto nero, vernice metallizzata e barre sul tetto, mentre tutte le C5 X Hybrid hanno di serie le sospensioni a controllo elettronico.