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De Tomaso Mangusta

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Pro

  • Motore poderoso
  • Design unico e personale

Contro

  • Dedicata a guidatori esperti
  • Altezza da terra molto ridotta

De Tomaso Mangusta: dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti

Una delle De Tomaso più iconiche è sicuramente una delle prime che vengono in mente è la Mangusta, un modello iconico per gli anni ‘60 e ‘70 che è stata realizzata in poco meno di 400 esemplari. Nel 1965 Alejandro de Tomaso aveva riposto molte speranze nel progetto della De Tomaso P70, una vettura che avrebbe potuto segnare la svolta per la piccola casa modenese, che fino ad allora aveva prodotto solo poche vetture da competizione e una cinquantina di coupé Vallelunga con motore Ford da un centinaio di cavalli, ed era desiderosa di fare un salto di qualità.

Il pilota e costruttore italo-argentino, che aveva realizzato insieme alla Ghia e presentato al pubblico un prototipo che fu dapprima statico e in seguito marciante, partendo dai disegni del progettista statunitense Pete Brock, impiegato presso il team del noto pilota e preparatore americano Carroll Shelby, sperava che una volta realizzata la vettura e dimostrato il valore tecnico, essa venisse acquistata dal team americano per sostituire le loro Lang Cooper a telaio tubolare. Leggi di più

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De Tomaso Mangusta usata

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De Tomaso Mangusta: Target e Punti di Forza

  • Amanti delle supercar
  • Collezionisti alla ricerca di un pezzo unico
  • Prestazioni e piacere di guida la top
  • Pochi esemplari prodotti
  • Cambio manuale eccellente

Dati De Tomaso Mangusta

Motori De Tomaso Mangusta

Parlando di una De Tomaso non si può non parlare di cosa si nasconde sotto al cofano, ovvero ciò che rappresenta il fiore all’occhiello della macchina che all’apparenza può sembrare piccolo e di derivazione Ford, ma sotto il grande cofano con apertura laterale troviamo un 4.7 litri V8 di Ford che venne elaborato al fine di raggiungere i 306 cavalli. Per l’America invece la De Tomaso Mangusta montava un motore sempre Ford, ma V5 5.0 di cilindrata con soli 220 cavalli, in grado di poter rispettare le norme antinquinamento previste del regolamento federale.

La carrozzeria fu disegnata da Giorgetto Giugiaro, all'epoca disegnatore capo presso la carrozzeria Ghia di Torino, dove venne adeguato il telaio modenese ad un suo precedente progetto rifiutato dalla Iso Rivolta, che però aveva entusiasmato il nuovo committente. Il risultato fu una linea bassissima che risultava essere difficoltosa per l'abitabilità, ma che era il giusto compromesso tra eleganza ed aggressività ed era caratterizzata da un enorme parabrezza, tutto a discapito dell’effetto serra nel periodo estivo per gli occupanti, e dal cofano motore diviso in due parti con apertura ad ali di gabbiano. Giorgetto Giugiaro sulla Mangusta realizza un esercizio estetico composito di elementi piani, anticipa la cornice sporgente che racchiude calandra e fari, soluzione ripresa poi da altri costruttori. Questo significa, in termini di scatto 0-100 km/h, un tempo di 5 secondi con velocità massima di 210 km/h.

  • 4.7 V8, 225 kW/306 CV, cambio manuale a cinque rapporti, trazione posteriore
  • 5.0 V5, 161 kW/220 CV, cambio manuale a cinque rapporti, trazione posteriore

Dimensioni De Tomaso Mangusta

Le dimensioni della De Tomaso Mangusta sono:

  • lunghezza 4,27 metri
  • larghezza 1,83 metri
  • altezza 1,10 metri
  • passo 2,50 metri

La De Tomaso Mangusta, come ogni De Tomaso sa fare, è in grado di regalare emozioni uniche, non solo livello motoristico, ma anche estetico De Tomaso è capace di coniugare lo stile di una gran turismo con la sportività di una vettura da gara di prim’ordine. Questa sportiva è una coupé a due porte e due posti con un'apertura del cofano motore ad ali di gabbiano, ogni particolare è pensato per stupire ed aumentare il fascino e soprattutto il piacere di guida per questa supercar unica.

Prezzi De Tomaso Mangusta

Per un gioiello del genere è inutile sottolineare qualcosa che pare ovvio: i prezzi della De Tomaso Mangusta sono degni di una supercar sportiva dal fascino unico. Ecco perché vista anche la tiratura limitata con cui è stata prodotta risulta davvero difficile trovarne un esemplare. E’ difficile quindi collocarle un prezzo reale, soprattutto perché questa supercar è un vero e proprio pezzo da museo. La De Tomaso Mangusta garantiva optional unici e rari che ne modificano di molto i prezzi, inoltre le versioni benzina erano apprezzate per l’affidabilità grazie alla derivazione del propulsore Ford.

La De Tomaso Mangusta viene quotata tra i 200.000 ed i 400.000 euro. Valori record che potrebbero ancora salire e che rendono quindi questa supercar molto interessante per i collezionisti. Queste vetture rappresentano la bellezza e la passione per l’auto tipica delle De Tomaso d’altri tempi e proprio per questo meritano di essere celebrate e preservate.

Design De Tomaso Mangusta

Esterni De Tomaso Mangusta

De Tomaso è capace di coniugare lo stile di una gran turismo con la sportività di una vettura da gara di prim’ordine. La carrozzeria fu disegnata da Giorgetto Giugiaro, all'epoca disegnatore capo presso la carrozzeria Ghia di Torino. Il progetto di partenza era quello rifiutato dalla Iso Rivolta. Il risultato di un vero e proprio esercizio di stile fu una linea bassissima che sicuramente ha condizionato l'abitabilità, ma che era il giusto compromesso tra eleganza ed aggressività ed era caratterizzata da un enorme parabrezza e dal cofano motore diviso in due parti con apertura ad ali di gabbiano.

Con questa vettura sono superate le linee curve e sinuose che Giugiaro disegnava poco prima per Bertone con degli esercizi di stile poi ripresi successivamente anche da altri costruttori.

Importante è citare, infine, l'espediente tecnico/stilistico adottato per la fanaleria anteriore in vendita sul mercato statunitense: i quattro piccoli fari tondi accoppiati della versione europea non rispettavano il limite minimo di altezza imposto dal ministero dei trasporti americano, perciò Giugiaro dotò le vetture destinate a questo mercato di un singolo faro tondo di maggiori dimensioni e parzialmente retrattile (ancorché visibile in posizione di riposo), così che una volta esteso esso raggiungeva l'altezza minima richiesta.

Interni De Tomaso Mangusta

Gli interni della De Tomaso Mangusta sono un vero e proprio tuffo nel passato. Alla ricercatezza espressa fuori dalla vettura si contrapponeva un interno particolarmente scarno che rispecchiava l’essenza concettuale del progetto iniziale della vettura, ovvero una vettura da corsa adeguata alla circolazione stradale.

D’effetto è il grandissimo parabrezza che diventava responsabile “dell’effetto serra” che rendeva indispensabile la presenza del climatizzatore. Tutto è votato alla sportività e ci si siede davvero coricandosi in terra per via dell’altezza ridottissima dell’auto. Al centro del tunnel imponente si trova il cambio manuale a cinque rapporti che è in grado di regalare emozioni uniche a tutti gli appassionati e non solo, mentre nella parte alta della pancia vi sono numerosi tasti ed i comandi principali della vettura.

I due sedili sono accoglienti e ottimi per due persone che vogliono correre in pista. Tutta la sobrietà anni 60 è concentrata lì, basta veramente poco, ma fatto bene, per dare vita agli interni di questa vettura, nonostante la cura del dettaglio sia maniacale, compreso il fascino di vettura avvolgente.

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De Tomaso Mangusta: Alternative e Concorrenti

Con un mito come De Tomaso Mangusta è difficilissimo parlare di concorrenti, data l’unicità e la longevità del mezzo, come la Ferrari 365 Daytona, la Iso Grifo, la Lamborghini Miura o ancora la Maserati Ghibli che oggi sono considerate pezzi da collezione assai rari e che hanno fatto la storia delle rispettive case automobilistiche negli anni 60 e 70.

La De Tomaso Mangusta rappresenta l’estrema sintesi dell’epoca di De Tomaso di voler realizzare una vettura da pista e sportiva in grado di unire, sportività, storia e abilità costruttive uniche nel suo genere, tanto da renderla un’icona italo-argentina nel mondo amata da tutti e posseduta da pochissimi dati i costi che ha. Ad oggi sono rimaste pochi esemplari, ed i più belli sono state battute all’asta con cifre da capogiro o presso collezioni private.

FAQ

Che motore monta la De Tomaso Mangusta?
La De Tomaso Mangusta ha un motore V8 da 4.7 Litri e 306 CV.
Quante De Tomaso Mangusta sono state prodotte?
Sono state prodotte poco meno di 450 unità di De Tomaso Mangusta.
Quanti cavalli ha la De Tomaso Mangusta Americana?
La De Tomaso Mangusta per l’America monta un motore V5 5.0 litri da 220 cavalli.

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